sabato 28 marzo 2020

Viva la vida dei Coldplay: un'involontaria allegoria del motorsport

Alonso e Schumacher - Bahrein(?) 2010
Fino a non troppo tempo fa il venerdì attendevo con ansia il weekend imminente e se era un weekend di gara cercavo informazioni sui risultati delle sessioni di prove libere e cercavo di tenermi aggiornata il più possibile, magari leggendo gli update sul cellulare mentre attraversavo il magazzino per andare in bagno che si trova dall'altra parte dello stabile. Per me "weekend di gara" non è solo un weekend di Formula 1, ci sono anche altre serie che mi affascinano e, per questa ragione, era difficile l'esistenza di un vero e proprio weekend senza motori.

Quello di ieri, tuttavia, è stato un weekend senza motori, come tanti di questo periodo, ed è stato anche un weekend di poco lavoro. Ero in ufficio da sola, perché la maggior parte dei clienti sono chiusi e adesso stiamo andando a lavorare una per volta, e stavo attendendo con pazienza che arrivasse la sera, perché giovedì almeno era arrivato il camion dei resi di un'altra filiale, mentre ieri spedizioni proprio non ce n'erano quasi.
Ad un tratto la radio ha passato "Viva la vida" dei Coldplay, canzone che credo di avere sentito tante volte alla radio nel corso degli anni.
Però, stavolta, ho avuto modo di ascoltarla con maggiore attenzione e certi passaggi mi hanno aperto la mente.

I used to rule the world
Seas would rise when I gave the word
Now in the morning, I sleep alone
Sweep the streets I used to own

I used to roll the dice
Feel the fear in my enemy's eyes
Listen as the crowd would sing
Now the old king is dead, long live the king


Così inizia la canzone e, per quanto la mia interpretazione personale sia lontana anni luce da quelle più gettonate che si trovano in rete (sì, ho dato un'occhiata a cosa si dice in proposito), l'ho vista molto azzeccata anche per il motorsport.
Ho riconosciuto un pilota più di altri sotto questa descrizione, Michael Schumacher, nella sua seconda parte di carriera, insomma, quando stava in Mercedes, quando, per parafrasare la canzone "spazzava le strade che un tempo possedeva", soppiantato ormai da altri sia nei risultati sia spesso nel cuore degli appassionati (in particolare dei ferraristi, ormai affezionati ad Alonso).
Più avanti nella canzone c'è un altro frammento che colpisce:

It was a wicked and wild wind
Blew down the doors to let me in
Shattered windows and the sound of drums
People couldn't believe what I'd become

Revolutionaries wait
For my head on a silver plate
Just a puppet on a lonely string
Oh, who would ever want to be king?


Il "piatto d'argento" su cui i rivoluzionari attendono la sua testa può essere comparato addirittura a quella vettura color argento che guidava in quel momento della sua carriera. E i rivoluzionari chi sono?
Ovviamente i suoi detrattori che non vedevano l'ora di avere finalmente qualcosa da dire contro di lui... ma questi detrattori chi sono? Quelli di un tempo, rinvigoriti dall'avere ragioni più intense per criticare, oppure nuovi detrattori da andare a ritrovare tra quelli che un tempo non lo erano?
Il ritornello della canzone forse potrebbe darci una mano, perché la prima volta che appare nella canzone è così:

I hear Jerusalem bells are ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror, my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
Once you go there was never
Never a honest word
And that was when I ruled the world


Sembra quasi che questi versi descrivano il salire sul carro del vincitore: non c'erano parole sincere *e* questo accadeva quando governava il mondo.
Quando riappare nella canzone, il ritornello viene modificato in "for some reason I can't explain I know Saint Peter won't call my name" (che paradossalmente, applicato alla carriera di Michael Schumacher, può rappresentare Peter Sauber che non gli dà un volante per il 2013 - non che Schumacher fosse intenzionato a proseguire, per quanto ne sappiamo) e i versi conclusivi sono "never a honest word but that was when I ruled the world".

Dal "non c'erano parole sincere *e* questo accadeva quando governavo il mondo" si passa a "non c'erano parole sincere *ma* questo accadeva quando governavo il mondo". Ovvero, nel nostro caso, sembrerebbe lasciar pensare che l'incoerenza non fosse dettata dal tifoso che diventa un detrattore perché è di moda esserlo, ma del detrattore che era già detratore, ma che si fingeva tifoso quando era di moda essere tifoso.
È una sfumatura interessante che, da appassionta di motori, mi fa molto riflettere e mi fa pensare a quanto, forse, i double standard, o addirittura i multiple standard siano qualcosa che fa parte della nostra natura, di cui spesso nemmeno noi stessi ci rendiamo davvero conto.

Come appassionati di motori, spesso ci lasciamo trascinare da una corrente dalla quale non possiamo sottrarci, la corrente che ci dice chi è ancora un pilota valido e chi non lo è, chi è un dominatore, laddove si ritrova, e chi non lo è.
Ci lasciamo influenzare, arrivando a soluzioni contrastanti, spesso incoerenti nel tempo, a seconda di ciò che inconsciamente vogliamo affermare.
Annaspare nelle retrovie su una vettura motorizzata Honda e spremerla al massimo o quantomeno molto più di Vandoorne è da eroi, quando ci si limita a criticare la Honda in mondovisione. Annaspare nelle retrovie su una vettura motorizzata Honda e spremerla al massimo o quantomeno molto più di Zonta è da falliti, quando si critica qualunque altro personaggio del motorsport.

PS. Note random, nell'immagine in alto, Schumacher stava discutendo con Alonso di un presunto rallentamento di quest'ultimo.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine