domenica 2 febbraio 2020

La Racing Age di Juju Noda

2 Febbraio 2020: scritto così, non dice nulla. Scritto in forma numerica, invece, appare decisamente più figo: 02.02.2020. Non solo, anche nella sua forma americana, quella che antepone il mese al giorno, rimane invariato, sempre 02.02.2020, sempre una data palindroma e, nello specifico, l'unica del millennio in corso ad essere palindroma in entrambi i formati.
I giorni con una data bella sono semplicemente giorni con una data bella, ma per noi appassionati di motorsport, questo giorno palindromo rappresenta qualcosa di importante, una linea di demarcazione, che separa l'epoca in cui Juju Noda non poteva gareggiare in Formula 4 da quella in cui può farlo.

Ne avevo già parlato: Hideki Noda, brevemente backmarker della Formula 1 e talent scout come fondatore della Noda Racing School dopo la sua modesta carriera motoristica, ha sempre avuto, in parole povere, l'abitudine di portare con sé la figlia kartista al lavoro e di farle testare vetture di Formula 4 e, in seguito di Formula 3. La giovane Noda si è distinta per precocità, sono passati ormai diversi anni dal suo primo test al volante di una monoposto e, all'età di undici anni, ha battuto il record del circuito di Okayama per la F4 SEA.
In questa data pittoresca, Juju ha compiuto quattordici anni, l'età minima che le consentirà di prendere parte a un campionato di Formula 4, nello specifico la F4 danese, perché è ancora troppo giovane per gareggiare in Giappone/ nel Sud-Est Asiatico o in altri campionati europei.

Per via della sua precocità, la sua storia si è sempre guadagnata un po' di attenzione, al punto tale che addirittura si sta iniziando a parlare della F4 danese, tra i campionati di Formula 4 quello che ha avuto sempre meno popolarità in Europa. Se non altro la presenza della Noda potrà essere d'aiuto per mettere questo campionato sotto i riflettori.
Per il resto Juju ha già superato un grande scoglio, ovvero quello di dimostrarsi davvero appassionata di quello che faceva e di non essersi messa al volante soltanto per scelte familiari.
Il percorso che avrà davanti, tuttavia, è ancora incerto: potrebbe essere la nuova star del motorsport asiatico e del motorsport al femminile, oppure non rivelarsi nulla di tutto ciò e non essere niente di più dei piloti normali. Quello che sappiamo per certo è che, al 99%, rimarrà a lungo la persona più giovane ad avere mai guidato una monoposto in un test privato.

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