lunedì 17 febbraio 2020

Binotto e Vettel su Raidue a "Che tempo che fa", con Leclerc in collegamento da casa

Parliamo di cose serie: ricordate che qualche anno fa Hamilton era stato ospite a "Che tempo che fa"? e che Fabio Fazio gli chiese, tra le varie cose: "la regina mangia?" Ieri sera (puntata che ho appena recuperato stamattina su Raiplay - fa bene guardare queste cose prima di andare a lavorare - dato che ieri sera stavo guardando l'ultima puntata della fiction trasmessa in queste domeniche su Raiuno) è toccato a Binotto, Vettel e Leclerc... cioè, più o meno. In realtà c'erano Binotto e Vettel. Leclerc non c'era, perché il giorno precedente gli aerei erano stati bloccati "per la tempesta in nord-Europa". Quindi era in collegamento da casa sua, o almeno così è stato detto. Quindi era a Montecarlo, che si trova a tre/ quattro ore di autostrada da Milano, dove si trova lo studio televisivo in cui si svolgeva il programma.
Vettel era stato immortalato nelle ore precedenti in foto in cui era in camicia a quadretti come al solito. In studio, tuttavia, era in giacca e cravatta, con tanto di stemma del cavallino. Leclerc era vestito in modo decisamente più casual, con una maglietta con sopra una felpa.

Dopo alcune chiacchiere con Binotto, Vettel è entrato ed è iniziato il collegamento con Leclerc.
I due piloti hanno discusso del sedile della nuova monoposto, che secondo Vettel è rosso e secondo Leclerc è nero.
Vettel ha parlato di sedili in italiano, mentre di volanti in inglese. Quando Fazio gli ha chiesto come si usa il volante, ha sostenuto che lo si gira da un lato e dall'altro.
Fazio a quel punto ha dichiarato che la Ferrari nel 2019 ha avuto una stagione importante vincendo tre gare consecutive e ha detto, testualmente, "spero che vi sia chiaro l'entusiasmo". Espressione perplessa di Vettel: non mi era chiaro se non avesse capito quello che aveva detto Fazio o se, al contrario, avesse capito benissimo e non fosse molto entusiasta. Mi convince di più la seconda ipotesi.

Binotto ha poi parlato del fatto che i piloti Ferrari sono i migliori della griglia. Di Vettel ha detto che è "un quattro volte campione del mondo che non ha bisogno di essere presentato", quindi ho capito che non si sarebbe parlato del suo passato e non gli sarebbero state poste domande del tipo "la tua ex scuderia ha deciso di rinunciare al suo nome storico e di chiamarsi Alpha Tauri, pensi anche tu come Milly Sunshine che sia stata una cosa orrenda, oppure devo invitare Milly Sunshine a entrare per prenderti a calci nel culo?"
Infatti si è parlato di un lancio con il paracadute effettuato da Leclerc, cosa non apprezzata da Binotto. Abbiamo scoperto che Vettel si è già lanciato in passato con il paracadute, ma prima di essere pilota Ferrari.
Poi Leclerc ha raccontato che conosce bene il circuito di Montecarlo perché lo percorreva con lo scuolabus da bambino.
Vettel non ha finto di avere frequentato le scuole, da bambino, ma è stato mostrato direttamente un filmato di una gara di kart. Per sua ammissione una delle persone inquadrate in quei frangenti era sua sorella.

A seguire, Fazio ha tentato di infilarsi il casco di Vettel non entrandoci, Vettel ha detto che durante le gare si perde acqua e che alcuni piloti "perdono altro", per gli accenni al pisciare nella monoposto l'ha fatto in inglese e ha detto di non farlo, mentre Leclerc ha detto di averlo fatto due volte. A quel punto Fazio è riuscito a infilarsi il casco di Leclerc.
Ai due è stato chiesto chi siano i loro idoli, Leclerc è #TeamSenna e Vettel #TeamSchumacher. I due hanno spudoratamente romanzato la cosa, dato che il primo idolo di Leclerc è antecedente alla sua nascita, mentre l'idolo d'infanzia di Vettel dovrebbe avergli trasmesso la passione per la Ferrari, ma quando Vettel ha iniziato a gareggiare sui kart Schumacher era ancora ben lontano dall'essere passato in Ferrari.
La trasmissione è terminata con Vettel che dichiarava di sapere "L'italiano" di Toto Cutugno e "Azzurro" di Adriano Celentano, ma che canta solo in macchina, quindi si è rifiutato di farlo in studio.
Poi l'intervista è finita, senza che Leclerc venisse mai appellato come Predestinato.


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