martedì 24 novembre 2015

La Formula 1 non mi piace perché le gare sono troppo lunghe, disse l'appassionato di endurance

Era da tanto tempo che attendevo che giungesse il momento giusto per approfondire questo tema in modo più serio di come lo faccio di solito, quando faccio battute in proposito, magari nei commenti ai gran premi.
Più il tempo passa e più mi rendo conto che, in termini di diatribe tra tifosi, non inerenti a un gran premio specifico, ci sono tre grandi terreni di scontro:
1) quello più "da stadio": il dominio Mercedes (o Redbull, o qualunque altro team) è legittimo oppure questo mondiale è falsato?
2) quello più "da nostalgico": il tale pilota del passato è stato meglio o peggio dell'altro pilota del passato?
3) quello "da intellettuale": è meglio guardare la Formula 1 o le altre serie?
Ieri sera mi sono imbattuta in quella che per me è un'invettiva. Non farò nomi e cognomi, dirò solo che l'ho trovata su un sito rispettabile, scritta da una persona rispettabile con un linguaggio rispettabile. Dirò anche che non è la prima volta che leggo qualcosa del genere.
La cosa che mi ha infastidita, nel leggere quell'invettiva, è stata il concetto di fondo: mi è sembrato che l'autore dicesse, tra le righe "per una serie di ragioni trovo la Formula 1 noiosa e trovo altre serie, tipo WEC e Indycar, molto più emozionanti; per tale ragione ritengo che il mio punto di vista sia l'unico accettabile e, di conseguenza, che le persone che apprezzano la Formula 1 più di altre serie, o che non seguono altre serie, siano solo tifosi da stadio e non veri appassionati".
Mi ha infastidito perché da sempre sostengo non solo il diritto dell'appassionato di motori di preferire una serie alle altre, sia che si tratti di una serie mainstream sia che si tratti di una serie di nicchia, ma anche il diritto di un appassionato di potere appassionarsi a più serie senza che gli altri appassionati gli chiedano per forza di demonizzarne una.
Facendo un aggregato delle argomentazioni da me lette nel corso del tempo, si può sintetizzare, all'incirca, quanto segue:
- le persone che seguono la Formula 1 diminuiscono nel tempo, quelle che seguono endurance o Indycar aumentano;
- i piloti stessi ritengono l'endurance o la Indycar superiori alla Formula 1 quindi al giorno d'oggi non ha più senso seguire la Formula 1;
- lo spettacolo è dato solo ed esclusivamente dal singolo episodio influente per la leadership della gara;
- i sorpassi nelle posizioni di "poco rilievo" non danno spettacolo, ma distraggono da ciò che conta davvero;
- una gara non deve mai essere vinta per strategia o per superiorità della vettura, ma solo ed esclusivamente per il valore del pilota come accadeva un tempo;
- la Formula 1 al giorno d'oggi non esiste, in quanto è diversa da quella di trent'anni fa, anzi dovrebbero chiamarla in un altro modo perché non è degna di essere definita Formula 1;
- la Formula 1 è morta e i suoi sostenitori dovrebbero rassegnarsi e capire che al giorno d'oggi non ha più senso seguirla.
Okaaaaaaayyyyy, sono tutte considerazioni molto interessanti, ma dal momento che non mi piace la teoria dell' "il mio gusto personale è legge e chiunque la pensi diversamente da me è inferiore a me", né in altri contesti né in questo, avrei io stessa delle mie personali considerazioni.
Calano gli appassionati di Formula 1, crescono gli appassionati di endurance e di Indycar.
Benissimo, parliamone. Mi interessano queste cose, dopotutto una laurea in marketing l'ho presa per qualcosa, no? Questa affermazione, dal punto di vista dell'analisi di mercato, mi suscita molt domande.
Sono dati relativi all'Italia? Dove si trovano? Sono dati Auditel (che, tra parentesi, provengono non dai televisori di tutti come si potrebbe pensare, ma da un numero ristretto di utenti che hanno dato la disponibilità a collaborare per fini statistici facendosi impiantare nella TV un meccanismo che rivela i canali da loro guardati)? Sono stime del numero di telespettatori o una percentuale di ascolti sul totale (relativa a chi guarda la TV in quel momento, che non tiene conto della quantità totale di persone che guardano la TV)? Sono dati che tengono conto di chi guarda i campionati tramite fonti non convenzionali (streaming, youtube, ecc...)? Qual è il tasso di crescita o il tasso di diminuzione? A guardare la Formula 1 e a guardare altre serie sono persone diverse?
Insomma, potrei continuare all'infinito. Una cosa, però, non mi sorprende affatto: l'aumento di persone che seguono altre serie come Endurance o Indycar. Non mi sorprenderei se ci fosse un rapporto di proporzionalità diretta con la diffusione di Pay TV, streaming e maggiore interesse della stampa nazionale per tali categorie.
I piloti stessi ritengono altre serie superiori alla Formula 1. Ho la vaga impressione che, a seconda di chi viene intervistato, l'opinione potrebbe essere molto diversa. Mi sembra abbastanza facile andare a chiedere a un pilota di successo dell'endurance, che magari in Formula 1 non c'è mai stato o che ha ottenuto risultati di basso livello in team di basso livello, che cosa ne pensa dell'una o dell'altra serie. Non mi è comunque chiaro perché l'opinione del singolo individuo debba essere considerata l'opinione universale.
Il concetto di "altre serie", inoltre, significa tutto e niente. Confrontare la Formula 1 con le "altre serie" implica il non voler riconoscere che le altre serie siano al tempo stesso molto diverse l'una dall'altra. O vogliamo dire che la 24 Ore di Le Mans e la 500 miglia di Indianapolis sono gare simili solo perché nessuna delle due riguarda la Formula 1?
Lo spettacolo è dato solo dal singolo episodio influente per la leadership / ciò che accade nelle posizioni di poco rilievo distrae da ciò che conta. Obiettivamente queste considerazioni mi lasciano alquanto sconcertata. Si può discutere sulla bellezza di un sorpasso o di un'azione di gara, ci sono quelle destinate ad essere ricordate da qui a vent'anni e quelle che nessuno si ricorderà a partire da domani, però arrivare a dire che le azioni di gara, se non riguardano le prime posizioni, distraggano da quello che sta succedendo veramente mi lascia alquanto perplessa. A questo punto non serve nemmeno avere venti vetture: quattro bastano e avanzano, forse anche tre, o magari due.
Una gara non deve essere mai vinta per strategia o per superiorità della vettura. Okaaaaayyyy, il giorno in cui la Sauber dominerà gran premi dopo avere collezionato errori strategici per tutto il tempo finalmente potremmo rivedere la Formula 1 di un tempo.
Sia chiaro, concordo sul fatto che il valore del pilota debba essere un fattore determinante, ma ci siamo mai chiesti perché Hamilton e Vettel hanno vinto dei mondiali mentre Rosberg e Webber dovevano accontentarsi di arrivare secondi, tanto per fare un esempio? O ci siamo mai chiesti perché la Mercedes abbia ingaggiato Hamilton e anche lo stesso Rosberg, invece di Yoong e Yamamoto, tanto per fare un esempio?
La Formula 1 non esiste più, in quanto non è più quella di trent'anni fa, la vera Formula 1 è morta e i sostenitori non dovrebbero ostinarsi a seguirla. Obiettivamente parlando tante cose non sono più identiche a com'erano trent'anni fa, secondo questo paradosso si potrebbe arrivare a dire che nulla esiste. Facciamo un esempio assurdo: io non faccio la casalinga, non mi sono sposata a vent'anni e non mi piace cucinare, come magari invece hanno fatto molte donne in passato; ma in base a queste considerazioni nessuno metterà mai in dubbio che io sia una donna.
Che la Formula 1 non sia più quella di trent'anni fa è vero, però non è che il passaggio sia capitato così dal nulla. I tempi si evolvono. Trent'anni fa la Formula 1 era per caso identica a quella di trent'anni prima? Non mi pare. Ai piloti stessi, quelli un po' più vecchi, capita spesso che venga chiesto quali sono le differenze tra adesso e quando hanno debuttato. Se ci sono differenze in termini di dieci anni e, a guardarci bene, anche di tre o quattro, perché dovremmo aspettarci che non cambi?
Che cos'è la "vera Formula 1"? Se la risposta è "quella in cui correva il pilota tal dei tali" si arriva al paradosso che, se il pilota tal dei tali anziché diventare pilota avesse deciso di diventare professore di filosofia non sarebbe mai esistita la vera Formula 1.
Infine, anche prendendo per buono il fatto che la Formula 1 di oggi sia inferiore a quella di ieri e che come tale non sia degna di essere seguita, che cosa c'entra tutto ciò con altre serie? Mi sembra che, indirettamente, queste invettive conducano verso il paradosso che, se la sola ragione per cui seguire l'Endurance di oggi sia che la Formula 1 di oggi non è più quella degli anni '80, l'Endurance di oggi dovrebbe essere simile alla Formula 1 degli anni '80! Non so se mi spiego...
Poi c'è la questione del demonizzare una serie per ciò che invece delle altre serie piace (da notare la citazione nel titolo, non tanto diversa da quanto si legge spesso su siti internet anche abbastanza autorevoli). Per intenderci, è la solita questione di chi prima spara a zero contro ingressi della safety car, gare che vengono interrotte quando piove, risultati che possono dipendere totalmente dalla strategia o dall'avere risparmiato carburante in un certo momento di gara, poi viene a dirmi che la soluzione è smettere di guardare la Formula 1 e iniziare a seguire la Indycar.
Veniamo alla mia conclusione: ritengo che queste invettive non suscitino nelle persone un interesse genuino verso altre serie. Se tu dai indirettamente dell'ultrà a qualcuno solo perché gli piace la Formula 1, l'unica considerazione che farà è che le altre serie sono seguite soltanto da degli snob, il che non è vero.
Accettiamo la realtà: è normale che, in Italia, ci sia una visione Ferrari-centrica del motorsport e che, di conseguenza, alla gente, in generale, interessi di più la Formula 1 delle altre serie. Molti di quelli che la guardano sono persone a cui piace davvero e a cui potrebbero piacere delle altre serie, se trovassero un motivo per cui guardarle. Il "guarda questo e non quello altrimenti i veri appassionati ti giudicheranno male" non attacca, perché tu dall'alto del tuo piedistallo non ti sforzi di pensare che, chi ha dei gusti diversi dai tuoi, possa avere una passione genuina tanto quanto la tua o un intelletto paragonabile al tuo.
Finiamola con queste "guerre tra appassionati" che non portano da nessuna parte.
Se non volete finirla per voi stessi, fatelo almeno per chi ama sia la Formula 1 sia l'Endurance, sia la Formula 1 sia la Indycar, oppure tutto indistintamente.

Milly Sunshine
Scritto per F1GC e per il mio blog.

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