> TORA TORA TORAAAAAAAAAHHHHHH!
A parte la brillante presenza di Tora Takagi limitata al
2004, è da segnalare successivamente la presenza di un certo Kosuke (pronuncia:
Kozki, a quanto pare... o almeno così lo pronunciavano i telecronisti
americani) Matsuura, a cui Takagi aveva precedentemente fatto da coach.
Matsuura aveva una notevole attrazione gravitazionale con
un certo Jeff Simmons: il numero di volte in cui si sono messi fuori a vicenda
e il numero di volte in cui si sono mandati a quel paese subito dopo non si
contano. In realtà Matsuura, in qualità di giapponese, l'attrazione
gravitazionale ce l'aveva un po' con tutto quello che gli capitava a tiro...
> Le superstizioni di Tony Kanaan
Dettagli di un certo livello, che meritano di essere
forniti nel bel mezzo di una gara: Tony mette prima la scarpa destra e poi la
sinistra, sale sulla vettura dal lato sinistro e sopratutto usa(va?) mutande
portafortuna.
> I sabotatori di armadi
Cosa c'è di più bello dei siparietti che non c'entrano un
tubo con la gara messi così, a caso, nel bel mezzo della cronaca?
Ce n'è stato uno estremamente pittoresco di un'intervista
a Dan Wheldon, in cui mostrava il proprio armadio perfettamente organizzato...
armadio che i suoi compagni di squadra (Tony Kanaan, Dario Franchitti e Bryan
Herta) gli sabotavano mettendogli tutto in disordine.
L'armadio è sempre lo stesso che era stato mostrato nel
2003, forse anche parte del servizio era la stessa.
Dal servizio precedente avevo appreso che quell'armadio
era a casa di Wheldon, ciò significa che Wheldon invitava a casa sua Kanaan,
Franchitti e Herta e questi, così come se niente fosse, gli mettevano l'armadio
in disordine. Sarò sincera: la cosa mi preoccupa profondamente.
> Festeggiamenti in stile festino brasiliano... in
pista!
Alla fine del 2004 Kanaan ha vinto il titolo, in una gara
vinta da Adrian Fernandez, la penultima della stagione, in cui il finale è
stato quasi al fotofinish.
Mentre nessuno prendeva minimamente in considerazione
Fernandez, Kanaan si è messo a fare burnout, subito imitato dai suoi tre
compagni di squadra!I telecronisti, in un primo momento, hanno visto soltanto
del fumo...
Insomma, una cosa del tipo:
Telecronista:
"Ehi, che cosa sta succedendo? C'è del fumo... c'è un incidente! però ci
sono delle vetture che girano in tondo."
Tony: "Samba
partyyyyyyyyyyyyyyyyyy!"
Telecronista:
"Wait, wait, wait, cosa si sono fumati questi qua?"
Tony: "Non
saprei. Ora però lasciaci ballare per i fatti nostri, che quando abbiamo finito
dobbiamo andare a mettere disordine nell'armadio di Dan!"
Dan:
"YAAAAAYYYYYYYY, tutti a mettere in disordine il mio armadio! Samba
partyyyyyyyy!"
Voce fuori campo:
"A proposito, toglimi una curiosità. Il tuo compagno di squadra ha vinto
il titolo battendoti. Perché stai festeggiando?"
Dan: "Mhm...
perché ho assimilato a pieno la filosofia brasiliana dei festini, diventando un
brasiliano onorario. Eu quero dançar o samba!"
BONUS: anche nel 2005, quando Wheldon ha vinto il titolo,
hanno fatto burnout tutti e quattro, stavolta in quattro punti diversi della
pista, facendo in modo che nessuno si filasse minimamente Dixon, vincitore
della gara.
> Festeggiamenti in stile festino brasiliano, atto
secondo
Tornando al 2004 Kanaan ha vinto il titolo alla penultima
gara (già abbondantemente citata nel corso del paragrafo precedente) e, in
occasione di quella successiva, voleva fare un nuovo festeggiamento in grande
stile mettendosi a fare burnout nonostante si fosse classificato in seconda
posizione. Non ha potuto perché nel tratto da lui adocchiato per fare i burnout
Castroneves aveva parcheggiato prima di andare a festeggiare la propria
vittoria arrampicandosi su per una rete (sempre a proposito di festeggiamenti
sobri da parte dei brasiliani).
> 2004/2005, l'epoca degli occhiali da intellettuale
Mentre in Champ Car Sebastien Bourdais iniziava a
spopolare come grande guru dei piloti con gli occhiali, è documentato dalle
immagini video che Adrian Fernandez portasse gli occhiali sotto al casco (in
realtà non credo che lo si sia mai visto con gli occhiali mentre non stava
guidando), mentre sussistono prove soltanto fotografiche che anche Roger
Yasukawa e Paul Dana abbiano portato gli occhiali sotto al casco nella stessa
epoca almeno in certe occasioni.
Ormai passata da quasi dieci anni l'epoca in cui andavano
di moda gli occhiali da Harry Potter, tutti portavano occhiali da
intellettuale.
> Danica Who?
Non deve essere piacevole vincere la Indy 500 e non
essere minimamente considerato perché l'intero mondo sta parlando di colei che
è arrivata solo quarta ma ha rubato la scena, per due motivi, il primo quello
di essere la donna di maggiore successo della storia della Indy 500, il secondo
quello di essere dotata di un aspetto che passava meno inosservato rispetto a
quelle che l'avevano preceduta.
E' quanto accaduto nel 2005 a Dan Wheldon, che in
un'occasione successiva ha indossato una maglia che recava la scritta
"Danica Who?" e ha dichiarato (prendendo tra parentesi una cantonata
clamorosa) che di lì a dieci anni nessuno si sarebbe più ricordato del quarto
posto della Patrick.
Era il 2005 ed evidentemente qualcuno alla Renault deve
essere piaciuta l'idea: ricordate le magliette con scritto "Schumacher
who?" indossate dall'intero team dopo la vittoria del titolo di Alonso
qualche mese più tardi?
In ogni caso tra Dan e Danica non correva buon sangue...
o forse sì, tra loro c'era quel genere di relazione che, se non fossero stati
entrambi già fidanzati o sposati con altra gente, avrebbero presumibilmente
portato i due a mettersi insieme... e che, se le fangirl che scrivono fan
fiction non fossero fissare con lo slash, avrebbero portato i due ad essere
shippati in tutte le salse.
La loro reazione avrebbe potuto essere qualcosa del
genere:
Danica: "Cosa,
cosa, cosa?! o.O Io dovrei essere shippata con Dan? Okay, ora fuggo a gambe
levate, andando a nascondermi nel primo box che trovo."
Dan: "Questo è
il mio box. Cosa ci fai qui?"
Danica: "Cosa
ci fai tu? Il mondo è mio e qui comando io."
Dan: "Quando
avrai vinto una gara ne riparliamo."
Danica: "Intendi
dire che mi darai il bacio della vincitrice? Comunque io vinco sempre. Ti sei
dimenticato dei risultati del torneo di briscola?"
Dan: "Sì, non
sono mai sobrio quando gioco a briscola."
Danica: "Me ne
sono accorta. Comunque sei un brocco, non peschi mai le carte giuste."
Dan: "Però ho
stile, specie nel sorridere, dato che avendo i denti storti ho capito subito
che devo sorridere senza mostrarli."
Danica: "Ora
però sbrigati, mescola le carte prima che Matsuura passi per caso e le rovesci
per terra. C'è tempo per fare una partita prima del via!"
> Quelli che non si chiamano Junior, ma che si sa
benissimo di chi sono figli e che rischiano di essere diseredati
Dimentichiamoci della Indy 500 2005 e passiamo a quella
dell'anno successivo: è stata molto pittoresca, soprattutto nel finale.
Michael Andretti, che ormai ultraquarantenne prendeva
parte più o meno a una gara ogni anno (la Indy 500 appunto), collezionando
sfighe di vario genere, verso la fine dell'edizione del 2006 si è ritrovato in
testa.
E' durato poco a lungo, dato che è stato immediatamente
superato da nientemeno che suo figlio Marco, che si è salvato dall'essere
diseredato solo quando Sam Hornish Jr ha superato entrambi conquistando la
vittoria.
Altre cose interessanti accadute a Marco nel corso del
tempo: ha litigato via stampa con Eddie Cheever e in un paio di occasioni ha
cercato di farsi notare per le sue doti nel volo, venendo però messo in ombra
da Franchitti.
> Quelli che si chiamano Junior senza che si sappia
esattamente di chi sono figli e quando lo si scopre era meglio non saperlo
Tutto è iniziato quando, nei giri inaugurali di una gara
del 2007, Sam Hornish Junior ha rifilato una sportellata a Tony Kanaan. Dopo
avere tagliato il traguardo, Kanaan gli ha restituito la sportellata
(WTF?!?!?!?!?!?! Cosa sono queste manovre in stile NASCAR??) e, una volta scesi
dalle vetture, i due si sono messi a discutere più o meno civilmente
dell'accaduto (in realtà è molto probabile che si stessero insultando, ma va
beh)... almeno fino al momento in cui è intervenuto Sam Hornish Senior, che ha
spinto via Kanaan dando il via a una rissa tra tutti i presenti, esclusi Sam
Jr. e Kanaan, che se n'erano andati ciascuno per i fatti suoi, ed escluso
Michael Andretti, ma solo perché suo figlio l’ha letteralmente trascinato via.
I telecronisti hanno osservato come la cosa fosse simile
a un evento già accaduto in quella stagione, in cui Danica Patrick si era messa
a sbraitare contro Dan Wheldon, dopo averlo trattenuto per un braccio mentre se
ne stava andando. L'unica differenza tra un fatto e l'altro è che nel caso di
Danica e Dan non è scoppiata nessuna rissa tra una dozzina di persone intorno a
loro, ma non perdiamoci in questo genere di sottigliezze.
Che cosa hanno dichiarato i piloti coinvolti nelle interviste
post-gara? Mhm... Kanaan ha dichiarato che i genitori dei piloti dovrebbero
seguire la gara in tribuna anziché nel paddock, senza accennare minimamente al
fatto che a gara già finita lui stesso era andato addosso al proprio
avversario. Hornish invece ha dichiarato che Kanaan è un tipo sempre sorridente
e solare anche quando viene asfaltato, a condizione che ad asfaltarlo siano
piloti che gli stanno simpatici, il tutto senza accennare minimamente al
comportamento di Sam Senior. Grazie al cielo nessuno ha intervistato Sam
Senior, cosa che non mi avrebbe sorpresa particolarmente se fosse accaduta.
La cosa più normale di tutto ciò è che, finito quel
giorno, nelle gare successive non se ne è nemmeno parlato più di tanto.
> Cos'è questo, il campionato di Indycar o una puntata
di "Beautiful"?
Ho già parlato della famiglia Foyt, del nonno A.J. e del
nipote A.J. IV. In Indycar, però, militava sporadicamente anche un altro Foyt,
Larry.
Questo Larry ha una storia molto interessante: è figlio
di una figlia di A.J. Foyt, ma è stato successivamente adottato da A.J. Foyt
(non sono riuscita a scoprire che fine abbiano fatto i suoi genitori) e in
quanto tale risulta essere suo figlio.
Quindi, di conseguenza, A.J. Foyt è al contempo sia il
padre (legalmente) sia il nonno (biologicamente) di Larry Foyt, che a sua volte
è al contempo sia zio (legalmente) che cugino (biologicamente) di A.J. IV.
> Dan Wheldon e Kosuke Matsura AKA rampe di lancio
Dario Franchitti merita una standing ovation (una flying
ovation, forse...), per essere riuscito, nel corso del 2007, a cappottare due
volte a distanza di sette giorni l'una dall'altra usando altre vetture come
trampolini.
Il suo commento nel primo caso è che non sapeva cosa
fosse accaduto. Nel secondo caso, invece, essendo cappottato dopo l'esposizione
della bandiera a scacchi, ha detto di non essersi reso conto che la gara fosse
già terminata e che il pilota che aveva davanti stesse rallentando per quella
ragione.
Perfino i suoi colleghi, dopo essersi accertati che fosse
ancora vivo, lo prendevano per i fondelli nelle interviste post-gara.
> L'infanzia dei Brazilian Bros
Non tutti i piloti brasiliani hanno trascorso l'infanzia
ad arrampicarsi per muretti sul circuito dietro casa della nonna, ma questo non
li dispensa dall'essere protagonisti indiscussi di storielle strappalacrime in
telecronaca: è il caso di Tony Kanaan e Helio Castroneves, il cui fatto che
erano amici d'infanzia, già citato di tanto in tanto negli anni precedenti
specie quando uno dei due faceva il videobomber nelle interviste dell'altro, è
diventato un tormentone nel 2007, dopo che i due avevano litigato via stampa
per via di una manovra da "you have to leave the space" commessa da
Kanaan al termine della stagione precedente nei confronti di Castroneves che,
anche a causa di quella manovra da "you have to leave the space"
aveva perso un altro titolo.
Una tipica conversazione della loro infanzia deve essere
stata più o meno così:
Tony: "Il mio
sogno è ottenere più successo in Indycar di quanto ne otterrà Rubinho in Formula
1."
Helio: "Il mio
sogno è vincere Dancing With The Stars, oltre che avere ancora una chioma
fluente il giorno in cui tu sarai calvo e prenderti per i fondelli per questa
ragione."
Tony: "Vuoi
dire che quando sarò calvo ti avrò ancora intorno?"
Helio: "Certo,
nella nostra vita passeremo più tempo insieme io e te che insieme alle nostre
future consorti... il che sarà un bene, così i telecronisti anziché fare del
gossip sulla nostra vita privata faranno soltanto del gossip sulla nostra
infanzia...
Tony:
"Comunque dovremmo cercare di assumere il controllo della indycar, in modo
da organizzare festini brasiliani a ogni soffio di vento."
Helio: "Non è
professionale mostrarsi troppo festaioli, così come non è professionale il
fatto che tu mi abbia rubato il pettine e il gel! Restituiscimeli subito!"
> Milka Duno for the win!
Nel 2007 ha debuttato lei, la reginetta incontrastata
dell'ultima fila, colei che nel corso della carriera è stata criticata più o
meno da chiunque... perché... mhm... perché? Credo essenzialmente per due
motivi: 1) i risultati scarsi, 2) il fatto di non passare inosservata,
diversamente dai suoi colleghi uomini dai risultati scarsi.
Diversamente da Danica, preferiva l'ombretto grigio-nero
a quello bianco perlato. Diversamente da Danica, che generalmente dava
l'impressione di essersi truccata al volo per rendersi leggermente più
presentabile nelle interviste post-gara, Milka era già truccata prima della
gara. Non sto scherzando: le inquadrature pre-gara con visiera sollevata non
mentono. Il trucco non le si sbavava mai nel corso della gara, quindi con tutta
probabilità comprava fondotinta e ombretti nello stesso negozio in cui
Castroneves comprava il gel per i capelli.
Tornando allo scontro Milka vs. Danica per il controllo
degli ormoni dei fan, le due donzelle in questione in pista non è che abbiano
avuto molto spesso a che fare l'una con l'altra (almeno nell'epoca in
questione): una stava nella top-ten, l'altra nelle retrovie.
Nel tempo libero, una loro conversazione doveva essere strutturata
più o meno a questa maniera:
Danica: "Scusa
se te lo chiedo, ma hai le labbra rifatte?"
Milka: "No,
sono gonfie perché alcuni dei nostri colleghi mi azzannano ogni volta che mi
baciano."
Danica: "Non
credo che tu abbia mai baciato nessuno di loro. Sei troppo vecchia."
Milka: "Sono
una milf, pur non avendo figli. Però forse un giorno adotterò Marco
Andretti."
Danica: "Ma
quale adottarlo. Dì la verità, vuoi adescarlo..."
Milka:
"Nemmeno per sogno, non voglio passare le mie giornate a cambiare pannolini.
Ora devo andare. Vado in bagno a truccarmi per la sfilata. E se incontro Sarah,
vado a consolarla perché nessuno se la sta filando."
Danica: "Okay.
Mentre tu ti trucchi, io vado ad adescare Marco!"
Milka: "È
troppo tardi. Si è appena chiuso in bagno con Sarah..."
[To be continued... non abbandono CART e IRL proprio
quando stavano per riunirsi...]
Pubblicato anche su F1GC.
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Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine