venerdì 6 novembre 2015

Keep calm and watch Indy Racing League!

Curiosità e osservazioni random sulla IRL nell'epoca della scissione CART/IRL: 2004, 2005, 2006 e 2007

> TORA TORA TORAAAAAAAAAHHHHHH!
A parte la brillante presenza di Tora Takagi limitata al 2004, è da segnalare successivamente la presenza di un certo Kosuke (pronuncia: Kozki, a quanto pare... o almeno così lo pronunciavano i telecronisti americani) Matsuura, a cui Takagi aveva precedentemente fatto da coach.
Matsuura aveva una notevole attrazione gravitazionale con un certo Jeff Simmons: il numero di volte in cui si sono messi fuori a vicenda e il numero di volte in cui si sono mandati a quel paese subito dopo non si contano. In realtà Matsuura, in qualità di giapponese, l'attrazione gravitazionale ce l'aveva un po' con tutto quello che gli capitava a tiro...

> Le superstizioni di Tony Kanaan
Dettagli di un certo livello, che meritano di essere forniti nel bel mezzo di una gara: Tony mette prima la scarpa destra e poi la sinistra, sale sulla vettura dal lato sinistro e sopratutto usa(va?) mutande portafortuna.

> I sabotatori di armadi
Cosa c'è di più bello dei siparietti che non c'entrano un tubo con la gara messi così, a caso, nel bel mezzo della cronaca?
Ce n'è stato uno estremamente pittoresco di un'intervista a Dan Wheldon, in cui mostrava il proprio armadio perfettamente organizzato... armadio che i suoi compagni di squadra (Tony Kanaan, Dario Franchitti e Bryan Herta) gli sabotavano mettendogli tutto in disordine.
L'armadio è sempre lo stesso che era stato mostrato nel 2003, forse anche parte del servizio era la stessa.
Dal servizio precedente avevo appreso che quell'armadio era a casa di Wheldon, ciò significa che Wheldon invitava a casa sua Kanaan, Franchitti e Herta e questi, così come se niente fosse, gli mettevano l'armadio in disordine. Sarò sincera: la cosa mi preoccupa profondamente.

> Festeggiamenti in stile festino brasiliano... in pista!
Alla fine del 2004 Kanaan ha vinto il titolo, in una gara vinta da Adrian Fernandez, la penultima della stagione, in cui il finale è stato quasi al fotofinish.
Mentre nessuno prendeva minimamente in considerazione Fernandez, Kanaan si è messo a fare burnout, subito imitato dai suoi tre compagni di squadra!I telecronisti, in un primo momento, hanno visto soltanto del fumo...
Insomma, una cosa del tipo:
Telecronista: "Ehi, che cosa sta succedendo? C'è del fumo... c'è un incidente! però ci sono delle vetture che girano in tondo."
Tony: "Samba partyyyyyyyyyyyyyyyyyy!"
Telecronista: "Wait, wait, wait, cosa si sono fumati questi qua?"
Tony: "Non saprei. Ora però lasciaci ballare per i fatti nostri, che quando abbiamo finito dobbiamo andare a mettere disordine nell'armadio di Dan!"
Dan: "YAAAAAYYYYYYYY, tutti a mettere in disordine il mio armadio! Samba partyyyyyyyy!"
Voce fuori campo: "A proposito, toglimi una curiosità. Il tuo compagno di squadra ha vinto il titolo battendoti. Perché stai festeggiando?"
Dan: "Mhm... perché ho assimilato a pieno la filosofia brasiliana dei festini, diventando un brasiliano onorario. Eu quero dançar o samba!"
BONUS: anche nel 2005, quando Wheldon ha vinto il titolo, hanno fatto burnout tutti e quattro, stavolta in quattro punti diversi della pista, facendo in modo che nessuno si filasse minimamente Dixon, vincitore della gara.

> Festeggiamenti in stile festino brasiliano, atto secondo
Tornando al 2004 Kanaan ha vinto il titolo alla penultima gara (già abbondantemente citata nel corso del paragrafo precedente) e, in occasione di quella successiva, voleva fare un nuovo festeggiamento in grande stile mettendosi a fare burnout nonostante si fosse classificato in seconda posizione. Non ha potuto perché nel tratto da lui adocchiato per fare i burnout Castroneves aveva parcheggiato prima di andare a festeggiare la propria vittoria arrampicandosi su per una rete (sempre a proposito di festeggiamenti sobri da parte dei brasiliani).

> 2004/2005, l'epoca degli occhiali da intellettuale
Mentre in Champ Car Sebastien Bourdais iniziava a spopolare come grande guru dei piloti con gli occhiali, è documentato dalle immagini video che Adrian Fernandez portasse gli occhiali sotto al casco (in realtà non credo che lo si sia mai visto con gli occhiali mentre non stava guidando), mentre sussistono prove soltanto fotografiche che anche Roger Yasukawa e Paul Dana abbiano portato gli occhiali sotto al casco nella stessa epoca almeno in certe occasioni.
Ormai passata da quasi dieci anni l'epoca in cui andavano di moda gli occhiali da Harry Potter, tutti portavano occhiali da intellettuale.

> Danica Who?
Non deve essere piacevole vincere la Indy 500 e non essere minimamente considerato perché l'intero mondo sta parlando di colei che è arrivata solo quarta ma ha rubato la scena, per due motivi, il primo quello di essere la donna di maggiore successo della storia della Indy 500, il secondo quello di essere dotata di un aspetto che passava meno inosservato rispetto a quelle che l'avevano preceduta.
E' quanto accaduto nel 2005 a Dan Wheldon, che in un'occasione successiva ha indossato una maglia che recava la scritta "Danica Who?" e ha dichiarato (prendendo tra parentesi una cantonata clamorosa) che di lì a dieci anni nessuno si sarebbe più ricordato del quarto posto della Patrick.
Era il 2005 ed evidentemente qualcuno alla Renault deve essere piaciuta l'idea: ricordate le magliette con scritto "Schumacher who?" indossate dall'intero team dopo la vittoria del titolo di Alonso qualche mese più tardi?
In ogni caso tra Dan e Danica non correva buon sangue... o forse sì, tra loro c'era quel genere di relazione che, se non fossero stati entrambi già fidanzati o sposati con altra gente, avrebbero presumibilmente portato i due a mettersi insieme... e che, se le fangirl che scrivono fan fiction non fossero fissare con lo slash, avrebbero portato i due ad essere shippati in tutte le salse.
La loro reazione avrebbe potuto essere qualcosa del genere:
Danica: "Cosa, cosa, cosa?! o.O Io dovrei essere shippata con Dan? Okay, ora fuggo a gambe levate, andando a nascondermi nel primo box che trovo."
Dan: "Questo è il mio box. Cosa ci fai qui?"
Danica: "Cosa ci fai tu? Il mondo è mio e qui comando io."
Dan: "Quando avrai vinto una gara ne riparliamo."
Danica: "Intendi dire che mi darai il bacio della vincitrice? Comunque io vinco sempre. Ti sei dimenticato dei risultati del torneo di briscola?"
Dan: "Sì, non sono mai sobrio quando gioco a briscola."
Danica: "Me ne sono accorta. Comunque sei un brocco, non peschi mai le carte giuste."
Dan: "Però ho stile, specie nel sorridere, dato che avendo i denti storti ho capito subito che devo sorridere senza mostrarli."
Danica: "Ora però sbrigati, mescola le carte prima che Matsuura passi per caso e le rovesci per terra. C'è tempo per fare una partita prima del via!"

> Quelli che non si chiamano Junior, ma che si sa benissimo di chi sono figli e che rischiano di essere diseredati
Dimentichiamoci della Indy 500 2005 e passiamo a quella dell'anno successivo: è stata molto pittoresca, soprattutto nel finale.
Michael Andretti, che ormai ultraquarantenne prendeva parte più o meno a una gara ogni anno (la Indy 500 appunto), collezionando sfighe di vario genere, verso la fine dell'edizione del 2006 si è ritrovato in testa.
E' durato poco a lungo, dato che è stato immediatamente superato da nientemeno che suo figlio Marco, che si è salvato dall'essere diseredato solo quando Sam Hornish Jr ha superato entrambi conquistando la vittoria.
Altre cose interessanti accadute a Marco nel corso del tempo: ha litigato via stampa con Eddie Cheever e in un paio di occasioni ha cercato di farsi notare per le sue doti nel volo, venendo però messo in ombra da Franchitti.

> Quelli che si chiamano Junior senza che si sappia esattamente di chi sono figli e quando lo si scopre era meglio non saperlo
Tutto è iniziato quando, nei giri inaugurali di una gara del 2007, Sam Hornish Junior ha rifilato una sportellata a Tony Kanaan. Dopo avere tagliato il traguardo, Kanaan gli ha restituito la sportellata (WTF?!?!?!?!?!?! Cosa sono queste manovre in stile NASCAR??) e, una volta scesi dalle vetture, i due si sono messi a discutere più o meno civilmente dell'accaduto (in realtà è molto probabile che si stessero insultando, ma va beh)... almeno fino al momento in cui è intervenuto Sam Hornish Senior, che ha spinto via Kanaan dando il via a una rissa tra tutti i presenti, esclusi Sam Jr. e Kanaan, che se n'erano andati ciascuno per i fatti suoi, ed escluso Michael Andretti, ma solo perché suo figlio l’ha letteralmente trascinato via.
I telecronisti hanno osservato come la cosa fosse simile a un evento già accaduto in quella stagione, in cui Danica Patrick si era messa a sbraitare contro Dan Wheldon, dopo averlo trattenuto per un braccio mentre se ne stava andando. L'unica differenza tra un fatto e l'altro è che nel caso di Danica e Dan non è scoppiata nessuna rissa tra una dozzina di persone intorno a loro, ma non perdiamoci in questo genere di sottigliezze.
Che cosa hanno dichiarato i piloti coinvolti nelle interviste post-gara? Mhm... Kanaan ha dichiarato che i genitori dei piloti dovrebbero seguire la gara in tribuna anziché nel paddock, senza accennare minimamente al fatto che a gara già finita lui stesso era andato addosso al proprio avversario. Hornish invece ha dichiarato che Kanaan è un tipo sempre sorridente e solare anche quando viene asfaltato, a condizione che ad asfaltarlo siano piloti che gli stanno simpatici, il tutto senza accennare minimamente al comportamento di Sam Senior. Grazie al cielo nessuno ha intervistato Sam Senior, cosa che non mi avrebbe sorpresa particolarmente se fosse accaduta.
La cosa più normale di tutto ciò è che, finito quel giorno, nelle gare successive non se ne è nemmeno parlato più di tanto.

> Cos'è questo, il campionato di Indycar o una puntata di "Beautiful"?
Ho già parlato della famiglia Foyt, del nonno A.J. e del nipote A.J. IV. In Indycar, però, militava sporadicamente anche un altro Foyt, Larry.
Questo Larry ha una storia molto interessante: è figlio di una figlia di A.J. Foyt, ma è stato successivamente adottato da A.J. Foyt (non sono riuscita a scoprire che fine abbiano fatto i suoi genitori) e in quanto tale risulta essere suo figlio.
Quindi, di conseguenza, A.J. Foyt è al contempo sia il padre (legalmente) sia il nonno (biologicamente) di Larry Foyt, che a sua volte è al contempo sia zio (legalmente) che cugino (biologicamente) di A.J. IV.

> Dan Wheldon e Kosuke Matsura AKA rampe di lancio
Dario Franchitti merita una standing ovation (una flying ovation, forse...), per essere riuscito, nel corso del 2007, a cappottare due volte a distanza di sette giorni l'una dall'altra usando altre vetture come trampolini.
Il suo commento nel primo caso è che non sapeva cosa fosse accaduto. Nel secondo caso, invece, essendo cappottato dopo l'esposizione della bandiera a scacchi, ha detto di non essersi reso conto che la gara fosse già terminata e che il pilota che aveva davanti stesse rallentando per quella ragione.
Perfino i suoi colleghi, dopo essersi accertati che fosse ancora vivo, lo prendevano per i fondelli nelle interviste post-gara.

> L'infanzia dei Brazilian Bros
Non tutti i piloti brasiliani hanno trascorso l'infanzia ad arrampicarsi per muretti sul circuito dietro casa della nonna, ma questo non li dispensa dall'essere protagonisti indiscussi di storielle strappalacrime in telecronaca: è il caso di Tony Kanaan e Helio Castroneves, il cui fatto che erano amici d'infanzia, già citato di tanto in tanto negli anni precedenti specie quando uno dei due faceva il videobomber nelle interviste dell'altro, è diventato un tormentone nel 2007, dopo che i due avevano litigato via stampa per via di una manovra da "you have to leave the space" commessa da Kanaan al termine della stagione precedente nei confronti di Castroneves che, anche a causa di quella manovra da "you have to leave the space" aveva perso un altro titolo.
Una tipica conversazione della loro infanzia deve essere stata più o meno così:
Tony: "Il mio sogno è ottenere più successo in Indycar di quanto ne otterrà Rubinho in Formula 1."
Helio: "Il mio sogno è vincere Dancing With The Stars, oltre che avere ancora una chioma fluente il giorno in cui tu sarai calvo e prenderti per i fondelli per questa ragione."
Tony: "Vuoi dire che quando sarò calvo ti avrò ancora intorno?"
Helio: "Certo, nella nostra vita passeremo più tempo insieme io e te che insieme alle nostre future consorti... il che sarà un bene, così i telecronisti anziché fare del gossip sulla nostra vita privata faranno soltanto del gossip sulla nostra infanzia...
Tony: "Comunque dovremmo cercare di assumere il controllo della indycar, in modo da organizzare festini brasiliani a ogni soffio di vento."
Helio: "Non è professionale mostrarsi troppo festaioli, così come non è professionale il fatto che tu mi abbia rubato il pettine e il gel! Restituiscimeli subito!"

> Milka Duno for the win!
Nel 2007 ha debuttato lei, la reginetta incontrastata dell'ultima fila, colei che nel corso della carriera è stata criticata più o meno da chiunque... perché... mhm... perché? Credo essenzialmente per due motivi: 1) i risultati scarsi, 2) il fatto di non passare inosservata, diversamente dai suoi colleghi uomini dai risultati scarsi.
Diversamente da Danica, preferiva l'ombretto grigio-nero a quello bianco perlato. Diversamente da Danica, che generalmente dava l'impressione di essersi truccata al volo per rendersi leggermente più presentabile nelle interviste post-gara, Milka era già truccata prima della gara. Non sto scherzando: le inquadrature pre-gara con visiera sollevata non mentono. Il trucco non le si sbavava mai nel corso della gara, quindi con tutta probabilità comprava fondotinta e ombretti nello stesso negozio in cui Castroneves comprava il gel per i capelli.
Tornando allo scontro Milka vs. Danica per il controllo degli ormoni dei fan, le due donzelle in questione in pista non è che abbiano avuto molto spesso a che fare l'una con l'altra (almeno nell'epoca in questione): una stava nella top-ten, l'altra nelle retrovie.
Nel tempo libero, una loro conversazione doveva essere strutturata più o meno a questa maniera:
Danica: "Scusa se te lo chiedo, ma hai le labbra rifatte?"
Milka: "No, sono gonfie perché alcuni dei nostri colleghi mi azzannano ogni volta che mi baciano."
Danica: "Non credo che tu abbia mai baciato nessuno di loro. Sei troppo vecchia."
Milka: "Sono una milf, pur non avendo figli. Però forse un giorno adotterò Marco Andretti."
Danica: "Ma quale adottarlo. Dì la verità, vuoi adescarlo..."
Milka: "Nemmeno per sogno, non voglio passare le mie giornate a cambiare pannolini. Ora devo andare. Vado in bagno a truccarmi per la sfilata. E se incontro Sarah, vado a consolarla perché nessuno se la sta filando."
Danica: "Okay. Mentre tu ti trucchi, io vado ad adescare Marco!"
Milka: "È troppo tardi. Si è appena chiuso in bagno con Sarah..."


[To be continued... non abbandono CART e IRL proprio quando stavano per riunirsi...]


Pubblicato anche su F1GC.

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