22 Marzo 2015: ritrovo sul mio pc la seconda parte delle
“categorie e comportamenti tipici” del tifoso da bar, di cui la prima parte era
stata postata a gennaio del 2013. Credo che sia il caso di postarla così
com’era, per ricordarci dei bei tempi(?).
WARNING: questo
post è stato scritto, e per qualche ragione rimasto inedito, nel corso dell’estate
2013. È riferito essenzialmente a quello che stava capitando nel periodo
2012/2013. Al giorno d’oggi non è più attuale per una serie innumerevole di
ragioni.
L’uscita di “Rush”, grazie al quale si è scoperta
l’esistenza di altri piloti oltre a Senna e Schumacher, il ritiro di Webber che
ha fatto finire la “santificazione delle seconde guide del team avversario” e
l’abbandono della categoria Formula 1 di Answers Yahoo sono quelle che ritengo
sia meglio citare.
IL TIFOSO
DA BAR: CATEGORIE E COMPORTAMENTI TIPICI
(Parte
seconda)
ATTEGGIAMENTO
DA ANSWERS YAHOO
1. Answers
Yahoo è un bar virtuale, costituito in gran parte da utenti che non guardano i
gran premi, che leggono i risultati sulla Gazzetta dello Sport e in base a
quello che hanno letto si fanno un’idea di come siano andate le cose. È inoltre
uno spazio in cui è consentito parlare esclusivamente dei piloti dei team di
punta, dei piloti che hanno provocato incidenti, degli ordini di scuderia,
degli errori di strategia, del passaggio della Formula 1 a Sky, del fatto che
pur sapendo che al TG che precede la differita dei gran premi sulla Rai verrà
dato il risultato la gente continui imperterrita a guardarsi tale telegiornale,
del fatto che un vero tifoso è quello che compra Sky perché una gara vista in
streaming senza HD non vale la pena di essere guardata. Altre domande, specie
quelle relative ai piloti indiani, vengono prontamente segnalate e spariscono
dalla categoria F1.
2. Diversamente
dal blog motoristico, in cui almeno i primi commenti sono connessi
all’argomento oggetto dell’articolo che si sta commentando, su Answers Yahoo è
plausibile trovare risposte che hanno poco a che vedere con la domanda posta.
Corollario: le
domande in cui le speranze di ottenere risposte connesse sono più elevate
generalmente sono costruite su questo stampo “chi prenderà il posto di [secondo
pilota di uno dei top team] la prossima stagione?” o “dove andrà [secondo
pilota di uno dei top team menzionato nella domanda precedente] quando lascerà
[nome del team]?”; ma sono basate soprattutto sulle speranze di chi risponde e
non su dati concreti; il motivo per cui ci sono possibilità di ricevere
risposte coerenti è che gli stessi concetti espressi per rispondere a queste
domande vengono solitamente espressi anche e soprattutto nelle domande che non
c’entrano niente con questo argomento.
3. Una domanda
che prima o poi qualcuno porrà per la quattrocentesima volta è “chi è stato il
pilota più forte di tutti i tempi”, in cui non saranno MAI citati piloti che
abbiano gareggiato in Formula 1 prima degli anni ’80-’90.
Corollario: qualcuno,
avendone ormai fin sopra i capelli di rispondere a questa domanda, farà il nome
di qualche pilota improbabile generalmente asiatico con la reputazione di
pilota scarso, e riceverà numerosi pollici giù dai tifosi da bar che
frequentano la categoria, dotati di scarso senso dell’umorismo.
Corollario II: la
variante più comune della domanda di cui sopra è “chi è stato il pilota più
forte di tutti i tempi tra Senna e Schumacher”.
4. Un
obiettivo di molti tifosi da bar è la top ten delle migliori risposte; una
volta che ci sono entrati spariranno dalla categoria in questione e, dopo
essere stati superati ed essere usciti dalla classifica, torneranno a
riprendersi il primato segnalando le risposte altrui per farle cancellare o con
l’intento di farli bannare.
5. Talvolta
gli utenti del tipo di quelli elencato al punto 4, se non vengono assecondati
in tutto e per tutto nelle loro domande (generalmente non solo denigratorie ma
anche offensive nei confronti di piloti o team che detestano, di tifosi di
questi piloti o team, ma anche di tifosi di altri piloti o team che li hanno
pregati di usare termini più educati e di dare argomentazioni migliori), si
convincono che su Answers Yahoo vi sia un complotto finalizzato al monopolio
ideologico della categoria F1.
Corollario: non
importa che gli utenti scocciati dal loro atteggiamento tifino tutti per piloti
e/o team diversi l’uno dall’altro, il tifoso da bar in questione provvederà a
bloccarli, segnalare le loro risposte anche grazie ai suoi molteplici account
(usati anche per dare ragione al proprio account principale) e fare pubblicità
negativa nei loro confronti.
FORME DI
SINDROME DELLA SANTIFICAZIONE
1. Sindrome dell’esaltazione
fine a se stessa: in caso di brillanti prestazioni da parte del proprio
pilota preferito, il tifoso ne parla in maniera fin troppo estasiata,
declamandone a lungo le sue innate doti, non perché qualcuno sia interessato ad
ascoltarlo, ma tanto per fare; è tipico fare lunghi monologhi di esaltazione
anche quando si sta parlando di tutt’altro.
Corollario: questo
atteggiamento è tenuto prevalentemente dal tifoso della domenica, estasiato
dall’avere sentito al telegiornale della vittoria, in un gran premio che non ha
visto, del suo pilota preferito; generalmente è un comportamento annoiante ma
innocuo.
2. Sindrome
dell’adorazione compulsiva: in caso di qualunque genere di prestazione, sia
essa brillante o scadente, scatta un atteggiamento simile a quello descritto al
punto precedente, con commenti estasiati al limite dell’inverosimile.
Corollario: di
un pilota ritirato per incidente, generalmente il tifoso da bar dedurrà che se
non si fosse ritirato avrebbe avuto i numeri per vincere la gara e che quindi,
anche se non ha vinto, deve essere lui, e non il vero vincitore, a prendersi i
meriti della vittoria. Eventualmente attribuirà all’eccessivo lato B del
vincitore la ragione del successo di quest’ultimo.
3. Sindrome
esaltatoria-denigratoria: per esaltare il proprio pilota preferito,
talvolta il tifoso da bar si sente in dovere di dover mostrare la sua
superiorità del suo idolo nei confronti di altri piloti, generalmente della
stessa generazione, ma non sempre.
Corollario: in
questi casi subentra la memoria selettiva, di chi si vuole idolatrare si
menzionano soltanto i risultati positivi, di chi si vuole denigrare soltanto
risultati negativi e controversie del passato.
4. Sindrome della
santificazione dei secondi piloti dei team avversari: talvolta il tifoso da
bar si convince che, nella classifica dei migliori piloti di tutti i tempi,
dietro al suo idolo che ovviamente è il migliore si piazzi in seconda posizione
il secondo pilota di turno di uno dei team avversari.
Corollario: in
caso in cui non abbia altro da dire, il fanboy si lamenterà di continuo della
scorrettezza del team avversario nei confronti della sua seconda guida, che ai
suoi occhi apparirà come il salvatore della patria e, quando si esibirà in
prestazioni scadenti, il tifoso da bar gli attribuirà gli stessi meriti che in
caso di prestazioni di elevato livello; atteggiamento tipico è desiderare che
quel tale pilota, invece di fare lo zerbino nel team avversario, diventi lo
zerbino del team di cui fanboy è tifoso.
5. Sindrome della santificazione
alternata: qualora nel top-team che il tifoso da bar sostiene ci siano due
piloti che possono lottare equamente o quasi equamente per il mondiale e che
hanno un gap non significativo tra l’uno e l’altro in classifica, il tifoso in
questione alternerà la propria santificazione, di volta in volta, per chi dei
due ha ottenuto il miglior risultato, lo eleggerà a suo idolo, per poi
criticarlo pesantemente non appena verrà battuto dal suo compagno di squadra
istantaneamente innalzato da incapace a suo nuovo idolo.
Corollario: qualora
entrambi i piloti abbiano avuto una prestazione scadente o siano stati battuti
da avversari per il titolo appartenenti a un altro team, il tifoso da bar
opterà per uno dei successivi comportamenti:
- denigrare entrambi i piloti e santificare il loro
predecessore (vincente) fino al successivo risultato (NB. Il pilota in
questione deve essersi ritirato dalla Formula 1; eventualmente può gareggiare
in un altro campionato, ma affinché continui a essere idolatrato non deve assolutamente
essere in F1 in un team avversario);
- qualora un pilota che può potenzialmente ottenere buoni
risultati sia stato accostato dai rumors al loro team preferito, santificare
quello e invocare la sostituzione dei due piloti al momento denigrati (NB. Il
pilota in questione non deve essere al momento in lotta per il titolo e deve
essere quasi certo che nel giro di una o due stagioni passerà veramente al team
tifato dal fanboy; se risponde a queste caratteristiche può essere idolatrato
anche se in passato ha gareggiato per uno o più team odiati dal tifoso in
questione).
È una delle situazioni più rare che si possano
verificare, in quanto include, oltre a due compagni di squadra potenzialmente
in lotta per il titolo, un ex campione del mondo ritirato e un futuro pilota
del team al momento in una scuderia in crisi di risultati. Proprio per via
della sua rarità ha assunto anche l’alternativa denominazione di “sindrome del
fanboy ferrarista del 2007 e 2008 affranto perché Raikkonen non è Schumacher e
perché Massa non è Alonso, ma ben disposto a proclamarsi fan dell’uno o
dell’altro a seconda dei risultati”.
FORME DI
SINDROME DELLA DENIGRAZIONE
1. Sindrome della
denigrazione fine a se stessa: il fanboy si mette in testa di dover
denigrare un certo pilota, per una precisa ragione (generalmente il fatto che
tale pilota vinca in un team avversario) o un certo team avversario (in genere
perché vince), e lo farà fino allo sfinimento finché tale ragione non verrà
meno.
Corollario: quando
il pilota o team avversario non avrà speranze di vittoria, la situazione può
evolversi in uno dei seguenti modi:
- il pilota o team in questione viene trattato con
indifferenza;
- il pilota o team in questione viene definito come un
avversario da rispettare invece che da denigrare (generalmente la denigrazione
scatta nei confronti di un ulteriore pilota o team al momento vincente);
- nel caso di pilota più giovane rispetto all’attuale
idolo del tifoso da bar, può essere visto come un futuro pilota ideale per il
team del quale il fanboy è tifoso.
2. Sindrome della
necessità di confronto: strettamente correlata alla sindrome
esaltatoria-denigratoria, il tifoso da bar tende a far fioccare pareri positivi
nei confronti di piloti (generalmente di altre epoche) di cui non gli interessa
nulla, al solo scopo di far notare la loro superiorità nei confronti del pilota
che intende denigrare.
Corollario: il
modo migliore per ottenere questo scopo è costruire frasi fatte in cui infilare
a caso nomi di piloti che gareggiavano negli anni ’50, ’60, ’70 e ’80, avendo
un’idea soltanto sommaria del fatto che corressero in Formula 1 in epoche
diverse l’uno dall’altro.
3. Sindrome
dell’accoltellamento alle spalle: in certi casi, quando un pilota lascia un
team in cui è stato vincente, chi lo sosteneva quando era in quel team può
arrivare a sentirsi tradito e raggirato dal suo ex idolo, e questo fa scattare
una fase di denigrazione, di durata più o meno lunga, di solito fine a se
stessa e finalizzata a convincersi di non avere mai tifato quel pilota in
precedenza.
4. Sindrome dello
sponsor e/o sindrome del manager: quando non ci sono altre cose su cui sia
ritenuto al momento plausibile fare polemica e sia necessario arrampicarsi
sugli specchi per trovare un argomento, il tifoso da bar può scegliere di
mettersi a denigrare piloti vari di team minori, ritenendoli incapaci per i
loro sponsor o, in qualche caso, per il loro manager, decretando che questi
siano indicatori dell’incapacità di quel preciso pilota.
Corollario: un
pilota che fino al giorno precedente era definito una schiappa per uno di
questi motivi, potrebbe di punto in bianco iniziare ad essere esaltato qualora
fosse plausibile un suo futuro approdo nel team tifato dal fanboy.
5. Sindrome dei
doppiati che intralciano: altro argomento di potenziale polemica in caso
non ci sia niente di meglio da fare è lamentarsi che le mancate vittorie del
proprio pilota o team preferito sono dovute al fatto che ha perso troppo tempo
a doppiare vetture che perdevano sei secondi al giro, senza curarsi del fatto
che anche altri piloti hanno effettuato quei doppiaggi.
Corollario: i
doppiati che intralciano, qualora abbiano intralciato un avversario (e siano
eventualmente stati da esso paragonati a degli ortaggi), vengono elevati dal
grado di rovina dell’automobilismo a quello di male necessario per l’esistenza
stessa della Formula 1, perché i piccoli team sono sempre esistiti e non si può
fare un campionato di Formula 1 con solo quattro o cinque scuderie.
VARIANTI
NAZIONALI DI FANBOY
A seconda del luogo di provenienza il fanboy insulterà
gli altri fanboy basandosi su motivazioni che differiscono da paese a paese.
1. I tifosi da
bar italiani generalmente tendono a generare occasioni di scontro o di flame
suddivisi tra una fazione di tifosi da bar che seguono la massa e un’altra
fazione di tifosi da bar che vanno controcorrente, con l’opzione, qualora i due
diversi team che supportano non vincano da una quantità di tempo sufficiente,
di coalizzarsi contro i tifosi di un ulteriore team.
2. I tifosi da
bar britannici, più che trovare occasioni di flame a proposito di team o
piloti, preferiscono, dato la ripartizione dei gran premi trasmessi dalle reti
televisive, tra Sky e la BBC, scontrarsi tra fanatici di Sky e fanatici della
BBC.
Corollario: generalmente
le due fazioni non sono interessate ai telecronisti che lavorano per tali reti
televisive, ma soltanto all’apprezzamento nei confronti della rete stessa, e
tendono ben presto a mettersi a parlare di cose che nulla hanno a che vedere
con la Formula 1, ma molto più legate agli altri programmi trasmessi dalla BBC
e da Sky, che costituiscono il vero terreno di scontro.
3. I tifosi da
bar degli Stati Uniti sono suddivisi in tre grandi fazioni: appassionati di
Formula 1, appassionati di Nascar, appassionati di Indycar; ciascuno degli
appartenenti a una di queste fazioni tenderà a screditare quelli delle altre
due fazioni (generalmente gli appassionati di F1 o di Indycar definiranno i
tifosi della Nascar come ignoranti e rozzi, mentre gli appassionati di Nascar
definiranno come snob i tifosi della F1 o della Indycar), oppure due fazioni
tenderanno ad allearsi contro un’altra (generalmente F1 vs. Nascar e Indycar o
F1 e Indycar vs. Nascar).
Corollario: la
fazione degli appassionati di Indycar si suddivide in fanatici dei circuiti stradali
e in fanatici degli ovali; queste due sotto-fazioni hanno in parte l’abitudine
di insultarsi a loro volta a vicenda, a meno che non siano impegnate nello
scontro più generico contro i sostenitori della F1 o quelli della Nascar;
generalmente gli insulti hanno vita breve in quanto, essendo la Indycar meno
popolare della Nascar, i tifosi da bar generalmente seguono prevalentemente
quest’ultima.
Corollario II: i
fanboy americani che seguono la Nascar conoscono al massimo i nomi di quattro
piloti di Nascar, di cui criticano pesantemente le prestazioni (attribuendo i
loro risultati a complotti) o sui quali fanno allusioni a proposito del loro
orientamento sessuale; oltre a loro non conoscono l’esistenza di piloti di
altre serie.
4. I tifosi da
bar spagnoli hanno ben due diversi terreni di confronto:
- sostenitori delle telecronache di Telecinco (passato)
vs. sostenitori delle telecronache di Antena 3 (presente);
- tifosi sfegatati dei piloti spagnoli (intesi come tutti
i piloti spagnoli in generale) vs. detrattori incalliti dei piloti spagnoli
(anche qui intesi come tutti i piloti spagnoli in generale).
Corollario: relativamente
al primo scontro, questo avviene insultando i telecronisti della rete meno apprezzata,
nonostante buona parte siano sempre gli stessi.
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Milly Sunshine