giovedì 23 agosto 2012

Formula 1 2006: #17 Giappone (08/10)


Eccoci con il gran premio del Giappone! 53 giri tutti da rivivere... o nel mio caso da vivere, dato che all’epoca andavo avanti di repliche sintetiche su Raidue. -.- #Follia. E all’epoca peraltro non c’erano né decoder né nulla e il videoregistratore era utilizzabile... le fortune che si avevano ma non lo si capiva... Va beh, lasciamo stare. U.U

Ricordo comunque una cosa un po’ strana che accadde: il mio stato di “coma-da-studentessa-di-scuole-superiori” finì per un attimo verso le nove di mattina o un orario del genere. Mio padre era davanti alla TV con l’audio acceso (di solito lo tiene nullo o bassissimo quando sono a letto – dal momento che la mia stanza è ricavata dividendola dal salotto dove c’è la TV e non possiede una porta)... e sentii la voce di Mazzoni che parlava della “seria ipoteca sul titolo” da parte di Alonso.
Ricordo che mi riaddormentai, non prima di avere provato un senso di profonda tristezza dentro di me. Possiamo rigirare la questione come vogliamo, possiamo dire che la Renault era il mio team preferito, ma allo stesso tempo gli idoli d’infanzia non si dimenticano mai, nemmeno quando hanno vinto talmente tanti titoli e tante gare che non si riesce più nemmeno a provare la soddisfazione di un tempo per una sua vittoria. È stato quel giorno che ho capito che, nonostante la Renault, nonostante Massa, nonostante tutto il resto, una parte di me continuerà a sostenere Michael fino alla fine.

Va beh, basta con i sentimentalismi... passiamo alle cose serie. U.U

Ah, a proposito di cose serie: direi che è meglio soprassedere sulle dichiarazioni fatte da Alonso dopo la gara... per intenderci, non sto criticando il fatto che sia stato uno dei pochi piloti a dichiarare di avere provato soddisfazione nel vedere un avversario procedere col motore in fumo, questo no... ma quello che ha detto a proposito del team per cui corre ora e a proposito del suo attuale compagno di squadra, secondo me se lo poteva risparmiare di gran lunga.
Alla luce di Singapore 2008, poi, mi sembra veramente assurdo. Schumacher ha vinto anche a spese dei propri compagni di squadra, talvolta, quando era in Ferrari. Ma nessuno dei suoi compagni di squadra s’è mai schiantato apposta per far entrare la safety car e farlo vincere. La Renault, a questo proposito, invece, ne sa qualcosa... e lo dico da fan Renault che ero un tempo, oltre che da tutt’altro che simpatizzante della Ferrari.
Mi sorprende inoltre l’esercito di fanboy che un tempo criticava certe dichiarazioni e che ora se le è dimenticate, ma dopotutto i fanboy non sono famosi per avere una memoria di ferro.

La cronaca della gara
Background: Massa e M. Schumacher si sono qualificati in prima fila, seguiti da Ralf Schumacher, Trulli e Alonso soltanto in quinta posizione affiancato da Fisichella, mentre in quarta fila scattano Button e Barrichello.
Si ricorda che, prima della penultima gara stagionale, Michael Schumacher e Fernando Alonso sono appaiati in classifica a 116 punti.

Giro 1: PARTENZA! Massa mantiene la leadership, si accodano MSC, RSC, Trulli e Alonso che alla partenza non riesce a guadagnare posizioni. Ma dopo un paio di curve Alonso riesce a superare Trulli e si lancia all’inseguimento dell’altra Toyota. Completano la top ten Button, Fisichella, Heidfeld, Barrichello e Raikkonen. Alla fine del primo giro Alonso fa un errore e rischia parecchio, ma riesce a mantenere la posizione.
Giro 2: MSC supera Massa.
Giro 3: Barrichello rientra ai box per sostituire l’ala anteriore, probabilmente danneggiata in un contatto alla partenza.
Giro 7: Trulli, in quinta posizione, sta ormai perdendo contatto dai piloti che si trovano nelle prime quattro posizioni, ancora parecchio vicini l’uno all’altro.
Giro 8: Alonso fa un errore, arriva lungo a una curva e perde terreno nei confronti di RSC, ora Trulli lo segue molto da vicino. Il gap tra Schumacher in prima posizione e Alonso è 5,3. I due al momento girano più o meno sugli stessi tempi e non sembra esservi particolare differenza di rendimento tra le gomme Bridgestone di cui dispone la Ferrari e le Michelin di cui dispone la Renault.
Giro 11: Alonso si è riportato a un secondo da Ralf Schumacher, che ora è staccato di oltre tre secondi da Massa (che invece segue MSC a meno di un secondo). Dietro a Trulli completano la zona punti virtuale Fisichella, Button e Heidfeld, con Raikkonen e Kubica a concludere la top-ten. Un giro più tardi il gap è tre decimi e mezzo. Intanto si preparano i meccanici della Toyota.
Giro 13: Trulli rientra ai box. Intanto Alonso supera RSC.
Giro 14: anche Massa si ferma per il primo rifornimento. Ci sono problemi nel montaggio di una delle ruote posteriori, probabilmente, e la sosta si prolunga oltre gli otto secondi. Anche RSC effettua il rifornimento contemporaneamente.
Giro 15: si ferma Fisichella, mentre Alonso è il pilota più veloce in pista e sta recuperando decimi preziosi su MSC. Massa nel frattempo è alle prese con Heidfeld, che ancora deve effettuare la prima sosta.
Giro 16: si ferma ai box Alonso che torna in pista davanti a Heidfeld e di conseguenza anche davanti a Massa. Virtualmente adesso Alonso è secondo (e secondo anche di fatto quando al giro successivo Button che era ancora secondo a zero soste si ferma ai box).
Giro 19: si ferma Schumacher ai box, che ritorna in pista in prima posizione – tra lui e Alonso circa cinque secondi. Rientra ai box anche Heidfeld e ora Massa è di nuovo terzo.
Giro 21: Albers perde l’ala anteriore lasciando probabilmente detriti sulla pista. Non ci sono però bandiere gialle.
Giro 23: Raikkonen si ferma sulla sua prima sosta. Dopo i primi pit-stop troviamo in ordine: 1° MSC, 2° Alonso, 3° Massa, 4° Trulli, 5° RSC, 6° Fisichella, 7° Button, 8° Raikkonen, 9° Heidfeld, 10° Kubica. Tra il leader e il pilota che lo segue il distacco è fissato su circa cinque secondi, con poca differenza tra i tempi d uno e quelli dell’altro, cosicché non ci sono particolari cambiamenti nei giri che seguono. In terza posizione Massa è staccato da Alonso di circa cinque secondi.
Giro 26: MSC ha una lunga serie di doppiati davanti, Alonso ne approfitta per recuperare decimi preziosi. Al 27° giro scende al di sotto dei quattro decimi, mentre Schumacher ha effettuato il primo doppiaggio, quello della Honda di Barrichello. Doppia successivamente anche Liuzzi, mentre Alonso è ancora stabilmente dietro a Barrichello.
Giro 28: Schumacher doppia Speed mentre Alonso doppia Barrichello. Ora Michael ha Doornbos e Coulthard davanti. Al 29° giro Alonso doppia Liuzzi, mentre Schumacher si libera dei doppiati. Il gap riprende a salire, portandosi a 4,6, in quanto Alonso sta affrontando gli stessi problemi di traffico che Schumacher si è ritrovato davanti poco prima.
Giro 30: mentre Alonso doppia Doornbos e si ritrova davanti Coulthard, il suo distacco da Schumacher sale a oltre cinque secondi. Intanto Trulli rientra per la seconda sosta. Un giro più tardi rientra anche RSC, che nel pit-stop perde una posizione a vantaggio del compagno di squadra.
Giro 32: Kubica ha un’uscita di pista mente era in decima posizione, sfiora le barriere, ma riesce a ritornare in pista.
Giro 33: Trulli e RSC sono staccati di meno di sei decimi. Via radio viene comunicato a RSC che Trulli ha dei problemi.
Giro 34: Fisichella rientra ai box per la seconda sosta, tornando in pista davanti alle due Toyota.
Giro 35: il gap tra Schumacher e Alonso è di quasi sei secondi al momento, i due girano su tempi molto simili l’uno all’altro. Massa è terzo a circa dieci secondi di distacco dal pilota della Renault.
Giro 36: Alonso e Massa ai box. Un giro più tardi si ferma anche MSC, che torna in pista con vari secondi di vantaggio su Alonso.
Giro 37: COLPO DI SCENA! Schumacher rompe il motore e dopo un’enorme fumata è costretto al ritiro, Alonso passa in testa.
Giro 38: Button si ferma ai box per l’ultima sosta.
Giro 40: Webber si ritira con una ruota semi-staccata.
Giro 43: quando mancano dieci giri al finale in zona punti troviamo Alonso, Massa, Fisichella, Button, Raikkonen, Trulli, Ralf Schumacher, Heidfeld.
Giro 50: Heidfeld e Kubica sono in lotta per l’ottava posizione, staccati di pochi decimi l’uno dall’altro.
Giro 51: Yamamoto finisce in testacoda, ma proprio quando sembra destinato a rimanere fermo nel mezzo della pista riesce a ripartire.
Giro 54: inizia l’ultimo giro senza che vi siano stravolgimenti in top-8. È l’ultimo giro di Alonso verso la settima vittoria stagionale. Bandiera a scacchi: passa Alonso e diversi secondi più tardi anche i piloti che lo seguono, Massa e Fisichella a completare il podio, a punti anche Button, Raikkonen, Trulli, RSC e infine Heidfeld che ha conservato la posizione nei confronti di Kubica.

Il risultato della gara


Considerazioni finali
Non avevo mai fatto caso all’espressione di Michael mentre tornava ai box a piedi... O.o Cioè, io non oso immaginare quante imprecazioni da scaricatore di porto siano uscite dalla sua bocca in quel momento!
Credo comunque che questo gran premio sia stata l’ennesima dimostrazione che in Formula 1 nulla è mai scontato fino alla fine. Come hanno detto i telecronisti spagnoli, per ben due volte, “hay vida despues de la muerte”. Penso che sia una metafora che descrive bene il modo in cui vanno le cose in Formula 1: soltanto dopo le qualifiche del sabato sembrava che la Ferrari potesse dominare e che la Renault fosse in difficoltà. Ventiquattro ore più tardi Schumacher si ritirava per un guasto al motore e Alonso era leader del mondiale con dieci punti di vantaggio quando mancava un solo gran premio alla fine.
E di quell’ultimo gran premio, appunto, non posterò soltanto la cronaca della gara, ma anche quella delle qualifiche, che sono riuscita a trovare, per giunta con telecronaca in italiano. Dopodiché sarà finita con il mondiale 2006... ma non disperatevi, ho intenzione – nei limiti del possibile (vedi: trovare i gran premi, in parte ne ho già trovati comunque) – di ripercorrere anche il 2007 e il 2008.

Sempre per quanto riguarda questo gran premio, mi ha fatto un certo effetto vedere anche il box della Super Aguri e lo stesso Sato celebrare una quindicesima posizione, ottenuta tenendo dietro la Midland/Spyker di Monteiro. Semplicemente fantastico: non il risultato in sé, ma vedere che mentre c’è chi festeggia per un mondiale ormai vinto, c’è anche chi celebra un risultato del genere... e c’è chi celebra in modo sobrio... ma va beh, se continuo mi danno dell’antiferrarista, anche se quel giorno Alonso correva contro la Ferrari e soprattutto parlava contro la Ferrari.
TAKU, MENO MALE CHE CI SEI TU! *-*

...E alle due della notte tra il 22 e il 23 agosto ho versato le lacrime che non versai sei anni fa.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine