domenica 19 agosto 2012

Formula 1 2006: #15 Italia (10/09)


“Ci sono delle voci incredibili, in pratica qui si parla dell’ipotetico possibile ritiro di Michael Schumacher; la stampa inglese addirittura si appresta a scrivere del possibile ritorno di Michael Schumacher quando la Mercedes comprerà interamente la McLaren, E SI PARLA DI UN POSSIBILE ARRIVO IN MERCEDES DI MICHAEL SCHUMACHER CON ROSS BRAWN... fanta-Formula 1.” [CIT. Gianfranco Mazzoni altrimenti detto il Nostradamus della Formula 1 – gran premio d’Italia 2006 – 10 settembre 2006]

Mi sono detta “mancano ancora quattro appuntamenti: Italia, Cina, Giappone e Brasile, poi con il 2006 avrà finito la mia rievocazione”. Ho deciso di dedicarmi al gran premio d’Italia, che credo sia stato l’ultimo prima che io iniziassi la quinta superiore... sì, è stato sicuramente così, dato che quello successivo era il primo ottobre (e a causa del mio stato di coma profondo la domenica mattina ammetto che Cina e Giappone vidi solo le repliche – ma ora sono pronta a vedermele, naturalmente con i dovuti tempi).
Ricordo anche che il giorno dopo andai al mare e che al bar vidi un uomo che teneva in mano la Gazzetta dello Sport dove c’era Schumacher in prima pagina... il che è veramente pazzesco, di solito in prima pagina c’è in primo piano qualcosa che ha a che vedere con il calcio.

È delizioso poter rivedere questo gran premio con la telecronaca di Mazzoni! *-*
Sì, però ripetere fino allo sfinimento che Kubica aveva 21 anni e che è originario di Cracovia, dopo un po’ lo sapevamo a memoria! :D In compenso abbiamo appreso anche che il padre di Kubica faceva il tipografo (oltre a una miriade di altre informazioni sulla vita e sulla carriera di Kubica), informazione che miracolosamente è stata ripetuta una sola volta.

La cronaca della gara
Background: Raikkonen scatta dalla pole position, seguito da Michael Schumacher, Heidfeld, Massa, Button, Kubica, De La Rosa, Barrichello, Fisichella e Alonso in top ten. Quest’ultimo è stato penalizzato dopo le qualifiche per avere rallentato Massa in Q3. Aveva ottenuto il quinto tempo. A seguito di questa penalità ci sono state polemiche scatenate da Flavio Briatore.
Situazione in classifica prima della gara: Alonso 108, Schumacher 96.
Giri previsti: 53.

Giro 1: SCATTANO LE VETTUREEEEE! Raikkonen scatta bene e mantiene la leadership, mentre le Ferrari di MSC e Massa hanno problemi in partenza venendo sopravanzate immediatamente rispettivamente dalle BMW di Heidfeld e Kubica. MSC riesce comunque a riprendere la posizione e Heidfeld deve vedersela con Kubica che lo sopravanza. Dopo le prime curve i primi dieci sono quindi Raikkonen, Schumacher, Kubica, Heidfeld, Massa, Button, De La Rosa, Alonso, Barrichello e Fisichella. Poco dopo però Heidfeld perde la quarta posizione, viene superato prima da Massa, poi anche da Button; mentre Fisichella supera Barrichello.
Giro 2: Heidfeld e Alonso in lotta per la sesta posizione, i due rischiano il contatto mentre Alonso supera Heidfeld. I due rischiano di finire fuori pista e Alonso taglia una chicane rischiando di andare a sbattere contro la vettura di Button che gli stava davanti. Dal momento che Alonso era già davanti al pilota della BMW e non vi sono state inversioni di posizioni la manovra è regolare, seppure abbia avuto modo di guadagnare parecchio terreno su Heidfeld. Alonso si lancia all’inseguimento dei piloti che lo precedono, mentre Heidfeld sente la pressione di De La Rosa ormai alle sue spalle.
Giro 3: Kubica e Massa sono in lotta per la terza posizione, i due sono abbastanza lontani ormai da MSC che segue Raikkonen abbastanza da vicino.
Giro 4: dietro a Kubica si sta formando un trenino di vetture con Button e Alonso che seguono Massa da vicino. Questa situazione caratterizzerà i giri successivi. Per quanto riguarda le strategie, pare che Kubica sia su una sola sosta, seppure i tempi su cui gira la sua BMW e la sua partenza non facciano ipotizzare che abbia una vettura molto più pesante rispetto agli altri piloti (così come Fisichella e Barrichello – anch’essi pare possano fare una sola sosta).
Giro 8: il distacco tra Massa e Button inizia a incrementare (oltre due secondi), mentre Alonso segue il pilota della Honda a circa sette decimi.
Giro 9: Massa rischia di perdere il controllo della vettura, perdendo lievemente terreno nei confronti di Kubica. Riesce comunque a recuperare e il distacco, che rimane sul mezzo secondo.
Giro 10: Rosberg ha problemi a un semiasse, perde posizioni ed è costretto a rientrare ai box, dove si ritira.
Giro 11: tra Kubica e Massa è ancora accesa la lotta per la terza posizione. Il loro distacco al momento è inferiore ai quattro decimi. Davanti nel frattempo Raikkonen e Schumacher sono i piloti che girano più velocemente (Raikkonen addirittura scende sotto l’1,23), circa un secondo più veloci rispetto a Kubica (che li segue a circa 12 secondi di distacco), Massa e ai piloti che seguono. Pare che Raikkonen sia il pilota con la vettura più scarica e che sarà il primo tra i piloti di testa a fermarsi.
Giro 14: il vantaggio di Raikkonen è circa un secondo e sette su Schumacher; quest’ultimo gira su tempi quasi in linea con quelli di Raikkonen.
Giro 15: De La Rosa è il primo pilota a rientrare ai box. Effettua una sosta di dieci secondi, uscendo nel traffico in 16^ posizione. I meccanici rimangono fuori e Raikkonen va ai box il giro seguente. Riparte dopo 8,9 secondi e torna in pista in ottava posizione, dietro Button, Alonso e Heidfeld. Nel frattempo Schumacher in testa e con pista libera gira su ottimi tempi.
Giro 17: MSC ha 17,1 secondi di vantaggio su Heidfeld, 18 su Massa, 20,6 su Button e oltre 21 su Alonso. Lui e Massa sono i piloti che attualmente girano sui tempi migliori. I meccanici Ferrari sono pronti per un pit-stop e infatti Michael rientra ai box all’inizio del 18° giro. La sosta dura 9,5 secondi.
Giro 18: Schumacher rientra in pista alle spalle di Heidfeld, guadagnando una posizione su Raikkonen, che ora lo segue distaccato di qualche secondo. Nel frattempo c’è Kubica in testa ed è la prima volta che nella storia della Formula 1 c’è al comando un pilota originario dell’Est Europa. Il pilota polacco ora ha 1,3 secondi di vantaggio su Massa.
Giro 20: Alonso e Massa ai box (rientra anche Yamamoto per problemi tecnici – probabile ritiro). Massa rientra in pista in lotta con Trulli, i due rischiano il contatto e  Trulli si fa da parte tagliando una chicane. Massa è davanti. Un giro dopo rientra ai box anche Button che rischia una collisione nella pit-lane con la Midland di Albers.
Giro 21: ci sono due secondi tra MSC e Raikkonen  MSC gira più veloce rispetto al finlandese. Nel frattempo Massa è rientrato in pista in settima posizione.
Giro 22: Heidfeld si ferma ai box mentre il suo compagno di squadra Kubica (che rientrerà ai box un giro più tardi) è tuttora in prima posizione. Il pilota tedesco si inserisce tra Trulli e Alonso (quindi in 9^ posizione). Nel frattempo si ritira De La Rosa per problemi tecnici, andando a parcheggiare in una via di fuga.
Giro 23: Michael Schumacher è al comando davanti a Raikkonen, Fisichella che ancora deve rifornire, Kubica (il cui rifornimento non è stato abbastanza lungo da permettergli di arrivare in fondo), Barrichello che non ha ancora rifornito, Massa, Trulli che ancora non s’è fermato, Heidfeld, Alonso e Button a completare la top-ten.
Giro 24: Heidfeld viene penalizzato con un drive through per avere superato il limite di velocità nella corsia dei box. Ciò va a vantaggio di Alonso che lo seguiva.
Giro 25: c’è meno di un secondo di gap tra Barrichello e Massa, rispettivamente in quarta e quinta posizione. Nelle retrovie Coulthard, Speed e RSC sono in lotta, con Speed che supera lo scozzese mentre RSC rischia un contatto con i due.
Giro 26: MSC e Raikkonen sono staccati di due secondi e mezzo.
Giro 27: Fisichella ai box, il pit-stop dura 9,7 secondi. Andrà fino in fondo.
Giro 28: Massa rischia un fuori pista durante il doppiaggio di Sato (che procede con lo sportello del rifornimento rimasto aperto).
Giro 29: si ferma ai box RSC per il pit-stop. Il suo compagno di squadra Trulli non ha ancora effettuato la sua (probabilmente unica) sosta. Si fermerà appunto al giro successivo e al 31° giro rientrerà anche Barrichello. Nei giri successivi nel frattempo MSC ha qualche problema durante le fasi di doppiaggio e arriva a rischiare un fuoripista.
Giro 39: Raikkonen si ferma ai box per la sua seconda sosta. Sono pronti anche i meccanici Ferrari e MSC si ferma un giro più tardi rispetto al finlandese. Nello stesso giro di Schumacher rientra anche Massa. Il brasiliano riparte lentamente e perde circa due secondi, che mettono in pericolo la sua posizione nei confronti di Alonso che ora è in quarta posizione dietro a MSC, Raikkonen e Kubica, con il polacco che proprio come Alonso e come Button e Heidfeld che sono 5° e 6° si deve ancora fermare. Massa è 7° davanti a Fisichella (che ha già effettuato da tempo il suo unico pit-stop).
Giro 41: si ferma Heidfeld per la sua ultima sosta, ora Massa è 6°. Il pilota della BMW ritorna in pista fuori dalla zona punti. Nel frattempo Alonso è ormai negli scarichi di Kubica, alle spalle di Raikkonen.
Giro 42: Kubica, Alonso e Button vanno ai box. Il pit-stop di Kubica è lievemente più lento rispetto a quello dello spagnolo, i due sono in lotta nella pit-lane, escono contemporaneamente con Alonso che è davanti. Dietro di loro sopraggiunge Massa. Ciò significa che Alonso ha conquistato la terza posizione, a circa 27 secondi da MSC. Massa è negli scarichi di Kubica, i due lottano per la quarta posizione.
Giro 44: COLPO DI SCENA! Dal posteriore di Alonso si innalza un’enorme nuvola di fumo. Massa finisce sull’olio lasciato dalla vettura dello spagnolo e va fuori pista, forando l’anteriore destra sul cordolo sul quale è passato.
Giro 45: Massa rientra ai box per un cambio gomme e torna in pista in nona posizione. Nel frattempo MSC, Raikkonen e Kubica completano il podio virtuale. Fisichella, Button, Barrichello, Trulli e Heidfeld completano la zona punti.
Giro 51: Trulli e Heidfeld lottano per la settima posizione e il pilota della BMW tenta l’attacco. Trulli mantiene la posizione, mentre Heidfeld ora deve guardarsi anche da Massa che lo segue a pochi decimi di distacco.
Giro 53: inizia l’ultimo giro, con Trulli, Heidfeld e Massa ancora in lotta. Intanto Schumacher si sta involando verso una vittoria ormai sicura.
BANDIERA A SCACCHI: Schumacher taglia il traguardo, che conquista la sua 90^ vittoria in carriera e si porta a due punti in classifica di distacco da Alonso (nel mondiale costruttori la Ferrari con 168 supera la Renault a 165).
Raikkonen e Kubica completano il podio, a seguire in zona punti Fisichella, Button, Barrichello, Trulli, Heidfeld.

Il risultato della gara


Considerazioni conclusive
Se mi permettete un parere sulla gente che fischiava e insultava Alonso al momento del suo ritiro, penso che certa gente farebbe meglio a tornare a seguire il calcio (senza nulla togliere ai tifosi seri del calcio). -.-
Tanto lo so che quella gente che all’epoca considerava Schumacher un dio, che considerava Raikkonen un dio (perché sarebbe passato in Ferrari di lì a poco) e che disprezzava Alonso, è la stessa gente che adesso dice “se Hamilton dovesse arrivare in Ferrari non sarei più ferrarista” (sostituendo al nome di Hamilton quello di Vettel il risultato non cambia) e che un giorno idolatrerà il pilota di turno, tornando a detestare e criticare Alonso qualora cambiasse team (o anche solo se tra qualche anno i suoi risultati dovessero malauguratamente calare).
“Ma tu, Milù Sunshine, non eri una fan di piloti che non vinceranno mai più?” [CIT. Tifoso da bar]
Sì, e non mi vergogno a dirlo, così come non mi vergogno a dire che Alonso mi sta sulle scatole da tempo immemorabile. Però sentire gente che sostiene di essere appassionata di Formula 1 che insulta magari anche pesantemente dei piloti per il semplice fatto che indossano una tuta di un colore che non gli piace, è una cosa che proprio non sopporto.

No, non ho ancora concluso...
Vedere il dopogara mi ha fatto uno strano effetto, devo ammetterlo. L’abbraccio di Schumacher con Jean Todt e Corinna (con lei che piange) mi ha fatto una strana impressione... tutte cose che non accadranno mai più, ma non solo per questo.
La cosa più scioccante però è questa: durante gli inni nazionali Schumacher dice qualcosa a Raikkonen... E RAIKKONEN SORRIDE! O_________o Se non è sorprendente questo! LOL! La cosa più spiacevole è che non sapremo mai che cosa gli ha detto. U.U
Dopo il podio ecco l’inizio della seconda parte di “Pole position”... C’è Kovalainen in studio! #Mitico! All’epoca era collaudatore della Renault e le sue dichiarazioni su come sarebbe andato a finire il mondiale sono state sicuramente molto più democratiche di quelle di Flavio Gregoraccio... ma del resto me lo aspettavo. Ma ora inizia un momento molto importante: la conferenza stampa, che ricordo che all’epoca mi commosse abbastanza.
...E anche adesso, seppure alla luce degli eventi a sei anni di distanza la mia opinione su molte cose sia cambiata, è veramente confondente. #LacrimeAgliOcchi. Meglio che me le asciugo, che se entra mia madre nella mia stanza come minimo si sconvolge! XD
OMG! Ç_______ç Michael che parla di Felipe! *______*

“Il pilota deve prendere questa decisioni almeno una volta nella vita” [CIT. Michael Schumacher]
Almeno una volta.
Spero che anche la prossima volta possa annunciare questa decisione nella conferenza stampa post-gara. Alla luce dell’attuale situazione dubito che possa accadere, ma mai dire mai. Dopotutto meno di due mesi fa a Valencia, quando ormai lo davamo tutti per spacciato (anche Mazzoni, che commentò “la strategia suicida della Mercedes”), conquistò in extremis una terza posizione veramente inaspettata!

A proposito di “Pole position”, quando c’era Federica Balestrieri come conduttrice era tutto migliore... u.u
Ehi... ma dopo la conferenza stampa danno subito la parola a Baddy! *______*
Anche rivedere Badoer alla luce di quello che accadde tre anni dopo mi fa commuovere.
...E dopo Badoer ecco in studio anche Fisichella, che si ripropone di lottare per il mondiale con la Renault nel 2007. Meglio non commentare. ;-)

Poi un giorno Alonso e Briatore ci spiegheranno perché quando penalizzano gli altri le cose vanno bene, ma quando penalizzano loro la gara è truccata e il risultato è truccato, nonostante tale risultato sia stato determinato da una rottura del motore. Mah... credo che sia stato quel giorno, dopo le dichiarazioni di Briatore, che mi sono dissociata totalmente dalla Renault, il team che più mi piaceva in qualche modo, perché era l’erede della Benetton. Al giorno d’oggi sono felice di non tifare per nessun team, anche perché sentire Alonso dire “alla fine vinceranno gli onesti”, con tanto di Briatore in sottofondo, e ripensare a quello che è accaduto due anni dopo a Singapore comunque mi sembra alquanto ridicolo. Ecco, sono felice di essermi dissociata dalla Renault ben due anni prima che per far vincere un pilota si optasse per far schiantare quell’altro (che poi Nelsinho che ha accettato di schiantarsi non debba essere del tutto esente da critiche, questo è senz’altro vero... ma comunque quello mi sembra veramente il modo peggiore per vincere una gara – senza voler giudicare Alonso, naturalmente, perché spero con tutte le mie forze e continuerò a sperarlo che non sapesse che l’incidente di Piquet Jr. era stato studiato a tavolino).

Va beh, dopo avere parlato di tutto di più, direi che è il caso di finirla.
Quando leggerete questo post, sarà perché il mio operatore mi ha confermato l’attivazione della promozione internet annuale.
Nel frattempo ora (al momento in cui scrivo) inizio a vedermi la gara successiva.

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