venerdì 14 giugno 2024

GP Germania 2004: il 700° gran premio per la Ferrari

Il 25 luglio 2004 si è svolto sul circuito di Hockenheim il Gran Premio di Germania, nonché 700° gran premio disputato dalla Ferrari nella propria storia, con subito una novità dal punto di vista del mercato piloti: la Williams ha promosso Antonio Pizzonia a ruolo di sostituto dell'infortunato Ralf Schumacher, subentrando al nuestro amigo Marc Gené.
Pizzonia si  è qualificato in undicesima posizione, partendo decimo a causa di una retrocessione altrui per sostituzione del motore, ma dopo i primi metri era comunque a tu per tu con Juan Pablo Montoya, partito al rallenty per un problema tecnico e scivolato in settima posizione.
Il pilota retrocesso in griglia era Jenson Button, che si era qualificato terzo alle spalle della Ferrari di Michael Schumacher e della Williams di Montoya.

Mentre Schumacher leaderava, Raikkonen ha strappato la seconda piazza a Alonso, ma per il pilota della McLaren la gara è durata poco più di uno stint, poco dopo il primo rifornimento, l'ala posteriore ha ceduto e Kimi è finito bruscamente fuori pista. Fernando frattanto si è riappropriato della seconda piazza, con la McLaren di David Coulthard uscita in precedenza indenne da un contatto con Rubens Barrichello, cosa che non si può dire per l'avversario, precipitato nelle retrovie dopo una sosta già nei primi giri.
Button si è preso la terza piazza di overcut su Coulthard in concomitanza con il secondo giro di soste per poi lanciarsi all'inseguimento di Alonso, ma senza riuscire a concretizzare, così come anche dopo la terza sosta le posizioni erano ancora invariate. I rispettivi compagni di squadra, Takuma Sato su B.A.R. e Jarno Trulli su Renault, frattanto, erano in precedenza stati in lotta tra di loro, con qualche piccolo svarione da parte di entrambi. Non erano comunque i soli, anche Montoya si era esibito in una simile prodezza.

Nelle fasi inoltrate della gara Button ha superato finalmente Alonso, andando a procacciarsi la seconda posizione, il quale ha successivamente perso contatto con Jenson, ma ha comunque conservato margine nei confronti di Coulthard. Montoya si è classificato in quinta piazza, precedendo la Jaguar di Mark Webber, mentre si segnala una gara positiva per Pizzonia, che ha concluso in settima posizione davanti a Sato.
Barrichello, dopo il caos al primo giro, non ha rimontato se non fino al nono posto, ma si è trattato di una situazione passeggera: nel corso dell'ultima tornata, proprio sul circuito in cui aveva conquistato la prima vittoria in Formula 1, ha avuto una foratura ed è precipitato fino al dodicesimo posto. In fondo era un gran premio con ricorrenza, per la Ferrari, e si sa che i gran premi con ricorrenze portano iella: se Schumacher vinceva incontrastato, allora doveva esserci qualcuno a controbilanciare!

Per Michael si è trattato dell'undicesimo successo stagionale, un record, e il vantaggio in classifica continuava ad aumentare inesorabile, con Barrichello secondo staccato di un abisso e Button terzo ancora più lontano. Per Jenson, tuttavia, c'era ancora una piccola soddisfazione: se gli alieni avessero rapito gli Schumachello, avrebbe avuto qualche possibilità di vincere il mondiale, collezionando vittorie a oltranza, privilegio che ai suoi colleghi era ormai precluso dalla matematica.


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