La storia più conosciuta del 1986 è quella di un certo baffuto pilota della Williams che avrebbe potuto vincere il mondiale se non avesse avuto una foratura nel culmine del GP d'Australia nella gara nella quale si assegnava il titolo. Tuttavia nelle prime quattro gare stagionali il numero delle sue vittorie è rimasto tale a quello che avrebbe svettato sul musetto della Williams del suo connazionale Damon Hill nel 1993/1994, con il massimo del suo splendore giungendo sul secondo gradino del podio a meno di due centesimi di distacco dal vincitore in Spagna. Oggi parliamo di quando la sorte di Nigel Mansell e dei suoi baffi è mutata con due vittorie consecutive, che si sono consumate in Belgio (location che, essendo oggi il 30.08.2022 vi ricordo il 30 agosto di trent'anni fa essere stata sede della prima vittoria di Michael Schumacher) e in Canada, quinto e sesto gran premio della stagione.
La regia belga, lo preciso fin da subito, è alquanto discutibile e riesce a perdersi praticamente tutto quello che succede. Al via scatta dalla pole position la Williams di Nelson Piquet affiancata dalla Benetton di Gerhard Berger. Piquet parte bene mantenendo la leadership, Berger non proprio. Sfila la Lotus di Ayrton Senna, seguita appunto dalla Williams di Mansell. Non sfila la McLaren di Alain Prost, che si tocca con la Benetton: Berger passerà il resto della gara nelle retrovie, Prost in un primo momento uguale, ma risalirà di parecchio in un successivo momento della gara. Mansell nel frattempo dopo un paio di giri supera Senna, ma poi fa una sbinnata, perdendo la posizione conquistata e non solo quella, dato che passa anche la Ferrari di Stefan Johansson, scattato dall'undicesima casella della griglia e risalito di tantissime posizioni.
Adesso sedetevi, perché devo farvi una rivelazione che potrebbe apparire agghiacciante: in sesta posizione c'è la Lotus di Johnny Dumfries! Non che ci rimanga a lungo, infatti finisce in testacoda ed è costretto al ritiro. Lascia per il momento la sesta piazza alla Lola Haas di Alan Jones. Il suo compagno di squadra Patrick Tambay, invece, risulta ritirato al via dopo un incidente con la Benetton di Teo Fabi. Le inquadrature televisive dedicate a Jones naturalmente non sono tante, così come in generale a nulla di quello che sta succedendo. Però assistiamo al ritiro di Piquet quando questo si ferma ai box passato da poco un terzo di gara. Adesso Senna è leader, seguito da Mansell, che evidentemente sta rimontando, e dalle Ferrari. Alle spalle di Johansson adesso c'è il suo compagno di squadra Michele Alboreto, poi le Ligier di René Arnoux e Jacques Laffite.
Rimane tuttavia la sola Renault di Laffite in quanto Arnoux viene fermato da un guasto al motore. Poi arriva il momento delle soste, è Mansell a uscirne vincente e si ritrova in testa davanti a Senna e alle Ferrari. Rientrato dopo rispetto ad Alboreto, Johansson è quarto avendo subito un undercut. Laffite è quinto e Jones al momento è sesto, ma dovrà accontentarsi della settima posizione in quanto più avanti nella gara sarà superato da Prost che si appropria quindi della sesta piazza. Anzi, per meglio dire, deve fermarsi ai box per una sosta a gara inoltrata e finisce per lasciare la sesta piazza a Prost. Frattanto il gap tra Mansell e Senna aumenta in quanto il pilota della Lotus deve risparmiare carburante per arrivare in fondo. Alboreto frattanto è in crisi di gomme e a pochi giri dalla fine viene superato da Johansson, che molto elegantemente finge di non avere ricevuto istruzioni di stare dietro.
Mentre in questa occasione la strada della vittoria a Mansell è stata aperta anche dalle circostanze, al seguente gran premio a Montreal si installa in prima posizione fin da dubito, staccando i piloti che lo seguono e lasciando i Prosenna a duellare per la seconda posizione. Il duello viene vinto da Prost, mentre Senna mette le ruote su un cordolo e perde diverse posizioni. Il pilota della McLaren comunque di lì a poco dovrà vedersela con la presenza ingombrante del compagno di squadra Keke Rosberg. Rosberg è in questo momento più veloce di Prost e lo passa, avvicinandosi anche a Mansell, che andrà a prendere in un secondo momento, portandosi in testa alla gara. Senna, frattanto, risale in quinta posizione, mentre Piquet è quarto. La quinta piazza l'ha strappata ad Arnoux che, relegato al sesto posto, al momento se la passa comunque bene dato che tiene dietro le Ferrari di Johansson e Alboreto!
Mentre il quartetto di testa si ferma a cambiare gomme, uno dopo l'altro, dietro succede il caos: c'è un contatto tra Johansson e Dumfries, che immagino sia doppiato, e Alboreto per evitarli perde terreno. Frattanto davanti, dopo le soste, i baffi di Mansell sono davanti a quelli di Rosberg. Prost, che ha avuto una sosta lenta, è piuttosto staccato e precede Piquet di pochi secondi, che gli si avvicina e riesce anche a superarlo relegandolo al quarto posto. Nel frattempo Rosberg è costretto a rallentare in quanto ha consumato troppa benzina in relazione ai giri percorsi ed è costretto a cedere sia a Prost sia a Piquet. Quest'ultimo, con gomme ormai degradate, vede Prost riavvicinarsi e si ferma ai box per una seconda sosta. Uscirà quarto dietro a Rosberg, ma lo supererà quasi subito andando a prendersi il gradino più basso del podio, relegando Sexy Baffo al quarto posto, mentre Senna chiude quinto davatni ad Arnoux.
Il pilota della Ligier non ha effettuato soste e, con quella di Senna, si era riportato di nuovo davanti al brasiliano in quinta posizione, ma è stato superato nella parte conclusiva della gara. Settimo chiude invece Laffite, che precede Alboreto, avendolo appena superato in quanto il pilota della Ferrari accusa problemi al cambio. In sintesi, Mansell vince e Prost si classifica secondo, questo permette al paio di baffi più famoso della Formula 1 di portarsi a soli due punti di distacco dal francese, ex-equo con Senna. La Williams, da parte sua, precede la McLaren in classifica costruttori per appena quattro punti. Al momento attuale il campionato sembra ancora molto aperto ed effettivamente è quello che succederà di lì a qualche mese avvicinandosi all'Australia e anche non solo "avvicinandosi". Per il momento, tuttavia, non siamo ancora nemmeno a metà stagione. Tante cose devono ancora succedere e il seguente evento è quello che si svolerà a Detroit.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
martedì 30 agosto 2022
Mansell riapre il mondiale // GP Belgio e Canada 1986
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