giovedì 21 agosto 2014

Colpi di testa, colpi di mercato e colpi al cuore

Miei carissimi alettoni mobili presi a martellate perché non si chiudono, è giunto il momento di aggiornare il blog con le ultime notizie.

Ci siamo un po' persi di vista, in questi ultimi tempi ho postato varie volte, ma erano tutte cose prive di spessore per quanto riguarda il campionato 2014 che nel weekend imminente ci restituirà la Formula 1 con il gran premio del Belgio, che si svolge sul circuito di Spa Francorchamps, a [inserire numero random che ora non ricordo, ma non molto alto] chilometri dal paese natale dei fratelli Schumacher, che purtroppo per loro non hanno mai avuto né un circuito internazionale dietro casa né tantomeno una nonna che avesse una villetta lì nei pressi. Che crudele destino, non c'è da stupirsi se poi i due per superare questo trauma infantile abbiano deciso di passare la loro carriera a dominare il campionato di Formula 1, uno riuscendoci e l'altro riuscendoci meno.

Tornando a noi è giunto il momento di citare due fatti alquanto inconsueti che si sono verificati di recente.
Il primo riguarda André Lotterer e il fatto che, nonostante il nome mi sembrasse francese o belga, sia in realtà tedesco. Pilota di Endurance(?) nato nel 1981, in Belgio farà il proprio debutto in Formula 1 al volante di una Caterham. Il team dei Coccodrilli non ha ancora confermato se ci sarà anche a Monza e al momento i rumour esistenti sono i seguenti:
- Lotterer, che prende il posto di Kobayashi, ci sarà solo stavolta;
- Lotterer ci sarà sia stavolta sia la prossima, al posto di Kobayashi;
- Lotterer ci sarà stavolta al posto di Kobayashi e la prossima al posto di Ericsson;
- Lotterer resterà fino a fine stagione al posto di Kobayashi o di Ericsson.
Era da molti anni che non debuttava un pilota che avesse già superato i trent'anni e tra l'altro si inserisce al quinto posto tra i piloti più vecchi di questa stagione, alle spalle del mitico quartetto Raikkonen - Button - Massa - Alonso, tutta gente che correva in Formula 1 già 12 anni fa.

Il secondo fatto riguarda Alexander Rossi, che riesce in un'eroica impresa: mettere il culo su una Formula 1, nonostante sia nato negli Stati Uniti. Era dall'epoca di Speed che nessuno ci riusciva e prima ancora di Speed (seriamente parlando: ve lo ricordate?) il penultimo era stato nientemeno che Michael Andretti, quello dei miei dubbi esistenziali sul gran premio d'Ungheria del 1993 (se non sapete di cosa sto parlando, è normale).
Il colpo di scena è che Rossi debutterà sull'altro top-team dei bassifondi: la Marussia l'ha messo al posto di Chilton, per attirare nuovi sponsor. La sua presenza alla Sacra Cenerentola al momento è confermata soltanto per il gran premio del Belgio... e voglio sperare che sia davvero così, perché il fatto che il mio team preferito abbia appena appiedato uno dei miei piloti preferiti mi fa incazzare e non poco.
Curiosità: Alexander Rossi è nato nel 1991 e nel 2013 e all'inizio del 2014 è stato pilota della Caterham in GP2.
Pensiero random: toglietemi tutto, ma non il Piccolo Alfiere della Gloriosa Cenerentola.

Abbandoniamo un attimo il 2014 e concentriamoci sul 2015 perché in realtà ai comuni mortali ben poco importa di cosa succeda alle Sacre Cenerentole e ai Coccodrilli.
Passiamo in orbita Toro Rosso, dove a fine anno Jean Eric Vergne e le sue baguette faranno i bagagli, destinazione sconosciuta. Al posto di JEV arriverà nientemeno che Max Verstappen, figlio di una vecchia gloria(?) della Formula 1.
Qualcuno infatti ci ricorda che nel 1994, sua stagione d'esordio, Jos the Boss arrivò nientemeno che decimo, risultato brillante per un debuttante... se non fosse per tre piccoli dettagli:
- a parità di vettura, mentre Jos the Boss arrivava 10°, il bambino affranto dal fatto di non essere nato di fronte a un circuito vinceva il mondiale, classificandosi 1° e 2° in tutte le gare in cui non subì ritiri o squalifiche;
- Jos the Boss per un certo periodo condivise il volante con J.J. Lehto che tornava da un infortunio al collo giusto in tempo per infortunarsi anche un polso, che andava più forte di Jos the Boss;
- dopo che Lehto era stato appiedato, anche Jos the Boss subì lo stesso destino, venendo rimpiazzato da Johnny Herbert che nel 1995 ottenne anche due vittorie;
- dopo la stagione d'esordio Jos the Boss era stato talmente apprezzato dai top-team che per rimanere in Formula 1 passò alla Simtek, almeno finché questa non fallì.
Va a suo merito il fatto di essere risalito, a un certo punto, fino in sesta posizione con la Simtek nel gran premio d'Argentina, ma dato che poi è rimasto a piedi non è che la cosa faccia testo più di tanto.
Alternativamente alla Formula 1, Jos ha una fedina penale più interessante del suo curriculum motoristico: pare che abbia all'attivo una condanna con la condizionale per aggressione e lesioni, una condanna per violenza domestica nei confronti dell'ex moglie (nonché madre di Max) e una denuncia poi ritirata da parte di una sua ex per tentato omicidio, dopo che lui avrebbe tentato di investirla per strada.

Piccolo dettaglio: il Piccolo Max, curiosamente omonimo di Chilton, è nato a settembre del 1997, per cui esordirà in Formula 1 all'età di 17 anni, il che mi sembra tutt'altro che normale. Non è ancora stato fatto il nome della sua baby sitter.

In conclusione si segnalano gli orari delle differite Rai di qualifiche e gara: 18.10 di sabato e 21.00 di domenica su Raidue.


Post partorito dalla mente di Sunshine©, altresì nota come l'Autrice, terrorizzata dall'idea di rimanere orfana del suo idolo.
#WeBelieveInM4XChilton.

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