venerdì 28 luglio 2023

GP Canada 1967: il glorioso debutto di Al Pease

Carissime batterie di una Eagle cliente che lasciano a piedi la monoposto durante il giro di formazione costringendo il debuttante Victor Pease detto Al a partire con sei giri di ritardo, oggi parliamo del GP del Canada in cui ha fatto il proprio esordio, quello del 1967 disputato a Mosport, ovvero il primo gran premio del Canada della storia della Formula 1. Era il 27 agosto e l'evento veniva disputato tre settimane dopo rispetto al GP di Germania, prima che si tornasse in Europa per quel GP d'Italia in cui John Surtees avrebbe colto la vittoria al volante della Honda, riportando al successo in Formula 1 la casa giapponese.
Prima di parlare della gara in sé, comunque, mi soffermerei su Al Pease, colui che viene spesso descritto come il peggior pilota della storia della Formula 1 e si fa notare come nel suo esordio abbia concluso la gara a 43 giri di ritardo dal leader, ovvero percorrendo poco più della metà della gara. I numeri sono numeri e sono dati di fatto. Però raccontano solo una piccola parte della storia...

Proporrei, per prima cosa, di iniziare a portare un po' di rispetto a questo individuo, che non sarà stato un grande pilota del motorsport open wheel, ma che tuttavia non merita assolutamente le prese per i fondelli che gli sono riservate.
Correva con una monoposto privata, che l'ha lasciato a piedi ancora prima di iniziare la gara. Ha perso sei giri, come già detto, per poi avere un altro problema con la batteria a gara in corso. Essenzialmente ha fatto un testacoda e la macchina gli si è spenta, la batteria andata.
A quel punto qualsiasi pilota normale sarebbe sceso dalla vettura e se ne sarebbe tornato a casa. Ma non Al Pease: sceso dalla vettura si è recato ai box a piedi, per prendere una batteria sostitutiva, tornare laddove era ferma la sua monoposto, cambiare la batteria, dopodiché rimettersi in macchina e ripartire per terminare la gara! E non essere nemmeno squalificato per l'intervento attuato da lui stesso al di fuori della pitlane!

Pease - britannico di nascita e canadese di adozione - ha disputato anche due ulteriori edizioni del GP del Canada: nel 1968 non è partito a causa di un guasto, mentre nel 1969 è arrivata la famigerata squalifica perché "troppo lento", mentre era al volante della solita monoposto disastrata, squalifica arrivata anche e soprattutto per le lamentele di Ken Tyrrell alla direzione gara, visto che Pease era colpevole di avere rallentato Jackie Stewart.
Sappiate comunque che la bandiera nera per essere troppo lenti è stata esposta, non in Formula 1, ma in Indycar, anche a nomi decisamente più illustri, tipo Jean Alesi e Simona De Silvestro alla Indy 500 in epoca di motorizzazione Lotus (e incredibile ma vero, questo post l'ho scritto lo scorso weekend e il giorno stesso è successo a Benjamin Pedersen).
Detto questo credo possiamo procedere, anzi retrocedere, perché la debacle di Alesi e De Silvestro risale al 2012 e noi dobbiamo tornare al 1967, epoca dei very uominy, come asserisce questo brillante soggetto stanato nel commentare un highlight del GP del Canada su Youtube:


Innanzi tutto credo che all'osservare come i piloti di quel gran premio "sono tutti morti", Mike Fisher, Richard Attwood, David Hobbs, Chris Irwin e anche un tale Jackie Stewart - ad oggi, luglio 2023 - dovrebbero darsi una bella grattata là dove non batte il sole.
Inoltre aggiungerei che almeno una parte dei defunti sono morti per cause naturali e non al volante di una vettura (con il singolare caso di Denny Hulme morto negli anni '90 d'infarto mentre stava gareggiando a Bathurst), quindi nulla hanno a che vedere con l'essere o non essere very uominy che sfidavano la morte ogni volta che scendevano in pista.
Infine non comprendo perché le donne dovrebbero essere dispiaciute dal fatto che in Formula 1 non ci siano più i presunti very uominy? Intende sostenere che le wag sarebbero felici di rimanere vedove? O che le appassionate sono delle sadiche? Perché ogni volta che si parla di Formula 1 vintage deve arrivare il soggettone di turno che dice cose totalmente distaccate dalla realtà?

Va beh, parliamo di cose belle, le Lotus di Jim Clark e Graham Hill davanti a tutti in griglia con la Brabham di Hulme a completare una prima fila composta da tre vetture. Dietro c'erano la Ferrari di Chris Amon e la Eagle di Dan Gurney.
Hulme al via si è inserito tra le Lotus e, durante una prima parte di gara piovosa, si è portato in testa superando Clark, il quale era destinato in seguito a ritornare in testa, mentre Hill frattanto aveva perso posizioni. La pioggia prima è calata e poi è tornata a cadere e Clark si è ritrovato leader davanti alle due Brabham fino al momento del ritiro per un guasto.
Tra le due Brabham, quella di Sir Jack era davanti a Hulme e l'ha preceduto sul traguardo di oltre un minuto, portandosi a nove punti di gap in classifica con tre gran premi ancora da disputare. Terzo ha concluso Gurney, mentre la Lotus di Hill, la BRM di Spence e la Ferrari di Amon hanno completato la zona punti.

Dopo il GP d'Italia di cui ho già raccontato qualche mese fa - Hulme ritirato, Brabham a podio - il gap tra i primi due piloti della classifica sarebbe sceso a tre punti di distacco.
Finali di stagione scoppiettanti ne vogliamo?

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