mercoledì 7 giugno 2023

Storie di Le Mans: Ed Hugus, il pilota che vinse la 24 Ore in incognito... o che forse non la vinse affatto!

Carissimi lettori, oggi vi porto in viaggio a Le Mans, dato che nel fine settimana si terrà l'edizione del centesimo anniversario. Ho deciso per l'occasione di raccontarvi una delle storie che mi hanno colpita maggiormente del passato della 24 Ore, che rimane avvolta nel mistero: leggenda metropolitana e potenziale realtà si fondono e il protagonista presunto di questa vicenda è Ed Hugus pilota americano nato il 29 giugno 1923 e deceduto nel 2006 alla vigilia di quello che avrebbe dovuto essere il suo 83° compleanno. All'attivo, diverse partecipazioni alla 24 Ore, con una vittoria... Una vittoria?! No, effettivamente nell'albo d'oro il suo nome non c'è e nulla attesa, ufficialmente, che ci fosse anche lui, tra i piloti vincitori nel 1965 a bordo di una Ferrari del North American Racing Team. I piloti ufficiali, infatti, erano l'americano Masten Gregory e un giovane austriaco che forse avrete sentito nominare in qualche occasione, tale Jochen Rindt! E Hugus, vi chiederete? Era solo una riserva (in realtà avrebbe dovuto essere su un'altra auto della squadra, auto mai arrivata a Le Mans).

Apriamo una piccola spiegazione: ai vecchi tempi era prassi comune che fossero solo due piloti ad alternarsi al volante della stessa vettura, quindi il duo Gregory/ Rindt era effettivamente quello che avrebbe dovuto guidare per tutta la gara. Ufficialmente è stato proprio così, anche se Motorsport Magazine punto com e varie altre fonti raccontano una storia diversa uscita allo scoperto come rumour soltanto nel 1999.
Era tuttavia consentito in corso d'opera schierare un pilota di riserva, che sarebbe divenuto co-autore dei risultati, qualora uno dei piloti titolari fosse rimasto in corso d'opera impossibilitato a guidare per qualsiasi ragione. C'era però una condizione: il titolare in questione non sarebbe più potuto tornare più avanti nella gara.
In sintesi, Hugus avrebbe potuto prendere il posto di Gregory o di Rindt, a condizione che il pilota sostituito fosse di lì in avanti rimpiazzato da Hugus in tutti gli altri stint, pena la squalifica della vettura... e quindi è facile intuire perché, se il fattaccio fosse accaduto, il segreto sia stato conservato con così tanta cura.

Secondo un racconto di Hugus in ina lettera scritta nel 2005 e diffusa da un amico dopo la sua morte lo scambio sarebbe avvenuto nella notte, quando la Ferrari del NART non sembrava esattamente a un passo dalla vittoria. Gregory avrebbe dovuto scendere in pista a rimpiazzare Rindt, ma a causa della scarsa visibilità dovuta a presunta nebbia e delle sue difficoltà nella visione notturna - le sue foto lo ritraggono con indosso occhiali spessi come fondi di bottiglia - l'avrebbero spinto a cedere il volante a Hugus.
Ci sono parecchi dubbi sul fatto che ciò sia accaduto davvero e Motorsport Magazine riferisce che i tempi nel presunto stint di Hugus erano in linea con quelli fatti da Gregory negli stint precedenti. Specifica inoltre che sarebbe stato difficile eludere i controlli... e in effetti un pilota sostituito in corso d'opera in gran segreto è una storyline stile film "Adrenalina Blu, la leggenda di Michel Vaillant" che compatibile con il mondo reale. Sembrano esistere inoltre testimonianze secondo cii Hugus sarebbe stato visto fuori dalla vettura quando, in teoria, avrebbe dovuto guidare se questa storia fosse vera.

In sintesi, io ci credo o no? Non saprei, non ho gli elementi necessari per prendere una posizione in proposito. Ho solo due osservazioni da fare a questo proposito. La prima è che la storia del motorsport ci ha insegnato che possono succedere tante cose strane.
La seconda è che il fatto che Hugus abbia scritto in una lettera di avere guidato quella macchina non significa che sia vero, non per accusarlo di avere deliberatamente mentito, quanto piuttosto perché non sappiamo minimamente in quali condizioni di salute fosse costui quando, ultraottantenne e nel suo ultimo anno di vita ha scritto quella lettera. La vita quotidiana ci insegna che non tutte le persone arrivano a quell'età lucide e in grado di distinguere il vero dal falso.
Non vi invito né a crederci, né a non crederci. Non sapremo mai cosa sia accaduto davvero nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1965 e forse è proprio questo a regalare fascino alla vicenda che ho appena raccontato.

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