venerdì 16 giugno 2023

GP Svezia 1973: la iella di Ronnie Peterson al primo gran premio di casa

Carissimi lettori, oggi vi porto a fare un viaggio nel tempo di ben cinquant'anni, per parlarvi del GP di Svezia 1973. Era il 17 giugno e, considerato che oggi è il 16, immagino sia per voi intuitivo comprendere che era la seconda giornata di qualifiche: nella prima apparizione di Anderstorp nel mondiale di Formula 1, quel giorno la pole position se l'è aggiudicata l'idolo locale Ronnie Peterson precedendo le Tyrrell. Al via, però, alle sue spalle si è ritrovato la Lotus del compagno di squadra Emerson Fittipaldi, con François Cevert e Jackie Stewart relegati al terzo e al quarto posto. C'è stato subito un incidente dopo un giro, protagonista Wilson Fittipaldi, uscito e andato a sbattere contro le barriere. C'erano vari commissari presenti sul posto: siccome non sono stati investiti in corso d'opera sono potuti intervenire con una certa tempestività. Nel frattempo la gara continuava così come se niente fosse, con il quartetto Peterson/ E.Fittipaldi/ Cevert/ Stewart tutti a distanza ravvicinata gli uni dagli altri e lo svedese ancora a inseguire la prima vittoria.

Per tre quarti di gara i primi quattro sembrano essere rimasti vicini con Stewart che si è portato davanti a Cevert e con la McLaren di Denny Hulme che si avvicinava al trenino, che si apprestava a doppiare il suo compagno di squadra Peter Revson che ha trollato Cevert, il quale ha perso una posizione proprio a vantaggio di Hulme, che non intendeva rimanere a guardare.
Fittipaldi ha iniziato ad accusare problrmi al cambio e si è ritrovato superato non solo da Stewart e Hulme, ma anche da Cevert nonostante fosse rimasto attardato rispetto al gruppetto di testa e poi ulteriori posizioni. Non era tuttavia il solo colpo di scena, in quanto anche Stewart ha iniziato ad accusare dei problemi ed è stato costretto a rallentare.
Se poco prima era stato negli scarichi di Stewart, adesso era lui quello che perdeva posizioni tanto che in pochi giri anche lui è scivolato alle spalle di Cevert, dopo essere stato ormai da qualche giro superato da Hulme, adesso il più diretto inseguitore di Peterson, ancora stabilmente leader.


Stabilmente leader, ma non troppo stabilmente: molto probabilmente Peterson non aveva una nonna che abitava al di là del circuito, ma la sua vettura ha deciso di comportarsi come tale. Al penultimo giro una foratura lenta ha deciso di scombinare i suoi piani e si è visto superare da Hulme proprio all'ultimo giro.
Hulme era nato il 18 giugno 1936, quindi complimenti per avere festeggiato il suo compleanno imminente con una vittoria. Dato che compiva trentasette anni, tuttavia, non me la sento di fargli i complimenti per come si portava la sua età, perché avrebbe potuto essere scambiato per un cinquantenne.
Hulme/ Peterson/ Cevert, questo il podio, con Ronnie ancora in attesa della prima vittoria in Formula 1, ma neanche troppo insoddisfatto, perché comunque un podio nel gran premio di casa è sempre un podio. Stewart ha chiuso quinto dietro alla Brabham di Carlos Reutemann, con Jacky Ickx sull'unica Ferrari presente. In Francia ce ne sarebbero state due, con anche Arturo Merzario.

Al Paul Ricard la McLaren schierava Jody Scheckter al fianco di Hulme e partiva secondo tra Stewart e Fittipaldi, prendendo la testa della gara davanti a Peterson, Stewart, Hulme e Fittipaldi. A un terzo di gara, tuttavia, Hulme ha avuto una foratura e di conseguenza è stato costretto a una sosta ai box.
Stewart ha successivamente avuto una slow puncture ed è passato a sua volta per i box, mentre le Lotus erano vicine a Scheckter ma con Fittipaldi ormai davanti a Peterson. Superati i due terzi di gara Emmo ha attaccato Scheckter ma è finita male per entrambi: l'incidente ha causato il doppio ritiro e Peterson si è ritrovato in testa con un abbondante vantaggio su Cevert - in precedenza dietro a Reutemann, risalito dopo un testacoda di Lole - ha conservato andando finalmente a vincere un gran premio.
Il duello tra Reutemann e Stewart per il terzo posto è stato vinto dall'argentino che è andato a podio per la prima volta in Formula 1. Ickx e Merzario hanno chiuso quinto e settimo con in mezzo la March di James Hunt e Hulme ha rimontato fino all'ottavo posto.


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