mercoledì 21 giugno 2023

In ricordo di Piers Courage (27.05.1942 - 21.06.1970)

Oggi è il 21 giugno e mi sembra doveroso ricordare un tragico evento che ricorre in questa data, il GP d'Olanda del 1970. Era la quinta prova della stagione e al momento Jack Brabham era leader della classifica, precedendo di appena due lunghezze Jackie Stewart. Numerosi piloti erano piuttosto vicini in classifica e a scattare dalla pole position quel giorno era Jochen Rindt - vincitore a Montecarlo due gran premi prima - che in qualifica aveva preceduto la Tyrrell/March (Tyrrell ancora non era costruttore) di Stewart e la meglio qualificata delle due Ferrari, quella di Jacky Ickx.
Alla sua prima apparizione al volante della Rossa, e in Formula 1 in generale, Clay Regazzoni scattava invece dalla sesta piazza. In questa gara faceva il proprio debutto anche François Cevert, alla Tyrrell al posto di Johnny Servoz-Gavin, che si era da poco ritirato. Aggiungo che anche Peter Gethin debuttava in questa occasione.

La gara, di cui esistono pochi video di breve durata, è iniziata alle 13.00 per evitare la sovrapposizione con la finale dei mondiali del Messico, nella quale il Brasile avrebbe battuto l'Italia. È cominciata con un buono spunto di Ickx, che si è portato inizialmente in testa, per poi scivolare dietro a Rindt dopo un paio di giri, con Rindt/ Ickx/ Stewart destinati a essere per diverso tempo il terzetto di testa.
Poi, appena passato un quarto di gara (i giri totali a Zandwort erano 80, quello era il 23°), il disastro: Piers Courage, pilota del team di Frank Williams, che si trovava in bassa top-ten, è finito fuori pista in uno schianto disastroso, pare innescato dalla rottura di una sospensione dopo il salto su un cordolo. La vettura ha preso fuoco, ma per il pilota non c'era già più comunque nulla da fare: era morto sul colpo venendo colpito sul casco da una ruota che si era staccata dalla sua stessa monoposto.

Come da prassi dell'epoca, la gara è proseguita come nulla fosse, nonostante ci fosse un intervento dei pompieri in corso e nonostante addirittura l'incendio si fosse espanso ad alcuni alberi non lontani dalla pista.
I soccorsi erano inadeguati, non c'erano i mezzi sufficienti, i commissari non disponevano di indumenti ignifughi... insomma, una situazione non troppo diversa da quella che sarebbe capitata tre anni dopo con Roger Williamson sullo stesso circuito, con la grande differenza che Courage era già morto.
In sintesi, c'è voluto quasi fino a metà gara per spegnere l'incendio, constatare il decesso di Courage e farlo portare via da un'ambulanza, il tutto mentre la gara andava avanti con semplici bandiere gialle locali... e non mi spiego infatti tutti gli elogi che si leggono solitamente sotto video come quelli di questa gara.

I primi erano molto lontani gli uni dagli altri ormai e Rindt ha mantenuto la prima posizione, mentre Ickx ha dovuto fermarsi ai box a causa di una slow puncture. Rientrato in pista quarto, ha superato Regazzoni per prendersi almeno la terza piazza, dato che la seconda era ormai andata a Stewart.
Le due Ferrari hanno chiuso la gara doppiate, ma comunque al terzo e al quarto posto, mentre la zona punti è stata completata da Jean-Pierre Beltoise su Matra e da John Surtees su McLaren, con Stewart e Rindt che adesso precedevano in classifica Brabham.
Statsf1.com riporta che, scosso dalla morte di Courage, dopo questa gara Rindt avrebbe comunicato alla moglie la volontà di ritirarsi dalle competizioni a fine stagione. Non so se sia vero, però purtroppo non sarebbe arrivato a vedere la fine della stagione...

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