domenica 11 giugno 2023

Olanda, Francia e Gran Bretagna 1969: la tripletta di Jackie Stewart

Carissimi berretti scozzesi indossati da campioni del mondo vintage, oggi è l'11 giugno, e vi ricordo che l'11 giugno 1939 nasceva Jackie Stewart, vero nome John Young Stewart, notizia che potrebbe traumatizzarvi se non lo sapevate. Quindi cosa potrei proporre di meglio nella serata odierna se non qualcosa che ha a che vedere proprio con lui? Andiamo quindi nel 1969, facciamo un viaggio che parte da Zandvoort, passa da Clermont Ferrand e termina a Silverstone, una tripletta di vittorie del Sir, la prima volta che ha vinto tre gare di fila. Chiaramente il 1969 non è l'epoca migliore per avere filmati di un certo livello, solo brevi sintesi per i primi due eventi citati, un extended highlight di venti minuti per l'evento britannico.
Questi eventi si sono svolti dopo il GP di Montecarlo vinto da Graham Hill. In mezzo avrebbe dovuto esserci il GP del Belgio, annullato tuttavia perché il circuito era ritenuto dai piloti troppo pericoloso, dato che non vi venivano apportate migliorie ormai da decenni.

GP OLANDA - si corre di sabato, ci sono solo quindici vetture. Siamo ai tempi delle piste costeggiate da vera erba, in un'epoca in cui i piloty sono very uominy, quindi corrono il rischio di potere finire fuori pista. Anche i fotografi sono very uominy, che corrono lo stesso rischio ancora più dei piloti, dato che stanno a mezzo metro dall'asfalto e in caso di uscita di pista potrebbero essere falciati in gruppo.
Stewart parte secondo con la Matra, tra le Lotus del poleman Jochen Rindt e quella di Graham Hill. È Hill a prendere la testa della gara, ma non dura molto, superato prima da Rindt e poi da Stewart. Ha problemi con la sua monoposto e infatti in un secondo momento perderà ulteriori posizioni. A risalire in terza posizione è Jo Siffert su una Lotus non ufficiale, distante da Stewart, a sua volta distante da Rindt. Questo, però, si ritira per un guasto già nella prima fase della gara, lasciando Stewart leader incontrastato e in seguito vincitore davanti a Siffert, per poi salire sul podio, o qualcosa che gli somiglia, in compagnia della sua signora Helen.
C'è una sola Ferrari, quella di Chris Amon, che giunge in terza piazza, con la zona punti completata dalla McLaren di Denny Hulme e dalle Brabham di Jacky Ickx e Jack Brabham. Graham Hill, dopo l'avvio travagliato, vede la bandiera a scacchi fuori dai punti al settimo posto.

GP FRANCIA - il video arrivato ai giorni nostri è di qualità pessima, ma il circuito sembra bello, con le inquadrature dall'alto e una vegetazione in stile Nurburgring a fare da contorno. <3 Stavolta le vetture sono solo tredici e non c'è Jack Brabham, che si è fratturato una caviglia in un tremendo schianto durante un test privato a Silverstone.
Partito dalla pole, Stewart mantiene la testa della gara precedendo Hulme, Ickx e Rindt. Hulme è costretto ai box per un problema alla vettura e Rindt, già superato dalla Matra di Jean-Pierre Beltoise, a ritirarsi a causa degli attacchi di nausea che sta avendo nel corso del fine settimana, secondo statsf1.com innescati dai bruschi dislivelli del circuito. Chissà se i tifosi del 1969 affermeranno cose tipo "nel 1950 non sarebbe mai accaduto tutto ciò, allora sì che i piloti erano very uominy".
Stewart ha un vantaggio abissale, mentre Ickx e Beltoise sono molto vicini per tutto quello che resta della gara, con un duello che sembra protrarsi nel tempo, ma soprattutto giungere all'epice negli ultimi tre o quattro giri, con sorpassi e contrappassi che da quanto narra statsf1 sembrano catalizzatori dell'attenzione. Fermi tutti: un francese e un francofono che duellano in modo scatenato per il secondo posto nei giri conclusivi del GP di Francia, tutto ciò mi ricorda qualcosa!
La spunta Beltoise all'ultimo giro, precede Ickx di due decimi. La zona punti viene completata dalle McLaren del fondatore Bruce e di Vic Elford e dalla Lotus di Graham Hill. L'unica Ferrari present si ritira invece per un guasto al motore, ma vi anticipo che in Gran Bretagna il team schiererà due monoposto, oltre a Amon ci sarà anche Pedro Rodriguez.

GP GRAN BRETAGNA - questa gara vede Rindt, partito dalla pole, e Stewart, partito secondo, alternarsi diverse volte in testa alla gara. Inizialmente è Rindt a leaderare, venendo tuttavia superato poco dopo da Stewart. I due rimangono tuttavia piuttosto vicini e Rindt si incolla negli scarichi di Stewart, con i due che già abbastanza presto sono rallentati nell'effettuare i primi doppiaggi, tra cui quello di Beltoise che ha problemi con la propria monoposto.
Quando Rindt riesce a superare il pilota scozzese, Jackie gli rimane inizialmente negli scarichi e il duello prosegue, anche se poi Rindt inizia ad allungare e di fatto passa al comando la maggior parte della gara. Stewart riesce comunque a riportarsi sotto di lui e a passarlo a gran premio inoltrato e a quel punto Rindt si ferma ai box per un problema sulla sua vettura. Torna in pista secondo, molto lontano da Stewart ormai irraggiungibile seppure costretto a gestire nelle fasi finali. Quando mancano pochi giri si ferma di nuovo, così come poi Hill che si trovava quinto: entrambi a corto di carburante, vengono inquadrati i loro rifornimenti, molto diversi da quelli di oggi, con la benzina che viene versata nei serbatoi da recipienti che sembrano imbuti giganti.
Ickx e McLaren risalgono secondo e terzo, Rindt deve accontentarsi del quarto posto. Hill invece scivola in settima piazza: al quinto posto risale Piers Courage, al volante di una Brabham del team di Frank Williams, mentre Elford è l'ultimo pilota a giungere in zona punti, sesto.

Bene, siamo arrivati in fondo. Arrivati a questo punto della stagione Stewart, che aveva vinto i due gran premi iniziali del Sudafrica e di Spagna, subendo un unico stop a Montecarlo, aveva vinto cinque gran premi su sei disputati e viaggiava in vetta alla classifica piloti con un vantaggio enorme nei confronti dei più vicini inseguitori: Stewart 45, McLaren 17, Hill 16.

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Milly Sunshine