domenica 4 giugno 2023

GP Olanda 1967: la prima vittoria di un motore leggendario

Oggi è il 4 giugno e non c'è giorno migliore per raccontarvi una storia di un certo livello accaduta ai tempi di Graham Hill e Jim Clark. Lasciamo tuttavia un attimo i piloti da parte e parliamo del team per cui gareggiavano, la Lotus. Clark ci aveva già vinto venti gran premi, nelle cinque stagioni prececenti, tutte con motore Climax eccetto quella del 1966, con motore BRM. Nel 1967, la Lotus aveva un nuovo fornitore di motori, il cui nome forse vi dirà qualcosa. I fondatori avevano entrambi lavorato per la Lotus, ancora vi collaboravano ed erano supportati dalla Ford. I loro nomi erano Mike Costin e Keith Duckworth. Notate niente? Costin e Duckworth. Provate a immaginarvi un loro potenziale ship name...
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...ecco, il loro ship name era esattamente il nome dato ai loro motori: Cosworth.
Proprio nel 1967 Ford-Cosworth ha fatto il proprio esordio in Formula 1, nel GP di Montecarlo - passato purtroppo alla storia per altri tristi motivi. La sua prima apparizione, al secondo evento stagionale, era avvenuto sulle Matra. A partire dal terzo evento, a Zandvoort, è apparso anche sulle Lotus, scese in pista con motori Climax in Sudafrica e poi con motore Climax su quella di Clark e BRM su quella di Hill nel Principato.


Nel GP d'Olanda faceva il proprio esordio la nuova vettura, la Lotus 49, progettata pari passo con il motore Cosworth che doveva spingerla. Hill aveva testato la monoposto in precedenza, Clark ci è salito sopra per la prima volta quel fine settimana e ha preso oltre due secondi da Hill, autore della pole, ritrovandosi ottavo in griglia. Per fortuna ai tempi mancavano ancora decenni all'avvento dei social network, altrimenti era la fine.
Giusto per specificare, in griglia di vetture ce n'erano diciassette, di cui tre Ferrari guidate da Chris Amon, Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti. Se siete ferraristi, forse avreste evitato di menzionare la posizione in griglia di Clark: le Rosse erano tutte dietro di lui.
In gara Hill ha mantenuto la testa, mentre la Eagle di Dan Gurney partita dalla seconda piazza perdeva qualche posizione. Non sarebbe comunque durato molto a lungo, abbandonato dal motore. Secondo c'era Jack Brabham, mentre Denny Hulme, anche lui al volante di una Brabham, inseguiva al momento la Cooper di Jochen Rindt.
I giri da percorrere erano 90, Hill ne ha percorsi appena undici prima di ritirarsi per un problema al cambio. In casa Lotus, comunque, le cose non andavano male, Clark si destreggiava a risalire posizioni ed eccolo arrivare secondo dietro al nuovo leader Brabham...
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...e poi niente, al 16° diventare il nuovo leader lui stesso.
A quel punto tutto il resto è stato in salita e ha accumulato un vantaggio di 20+ secondi su Brabham e Hulme. Rindt nel frattempo, dopo avere perso posizioni, si era ritirato per la rottura di una sospensione. La giornata della Ferrari è andata meno peggio del previsto: Amon, Parkes e Scarfiotti sono arrivati tutti a punti, quarto, quinto e sesto, neanche così male per un'epoca in cui si faticava a vedere la bandiera a scacchi.
Clark la bandiera a scacchi l'ha vista, e prima di tutti, dando a Ford-Cosworth la sua prima vittoria in Formula 1, l'inizio per un motore leggendario che, per numero di vittorie, è terzo dietro a Ferrari e Mercedes, ottendo la sua ultima vittoria soltanto trentasei anni dopo la prima, al GP del Brasile 2003.

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