Direi che oggi è il giorno giusto per parlare di campionati che terminano in polemica con un incidente tra championship contenders: è il 26 ottobre, anniversario di quanto avveniva un certo GP d'Europa, ma non è di questo che intendo parlare, anche se mi permetto di mandare un saluto a Norberto Fontana, grande comparsa di quell'evento. Dobbiamo parlare, tuttavia, di un evento a cui hanno preso parte ragazzini che a quei tempi dovevano ancora nascere e non sarebbero nati molto a breve: il finale di stagione della Formula 4 francese. Avevo già parlato dei primi tre round in un apposito post in cui mi pareva di avere notato anche come Angelina Favario, l'unica ragazza della serie, non sembrasse propriamente una nuova Abbi Pulling. Il resto della stagione è servito per appurare che probabilmente non è nemmeno una nuova Maya Weug, quindi direi di concentrarci più che altro sui veri protagonisti, non prima di avere fatto un breve recap dei tre eventi successivi.
ROUND 4 - Ledenon
Podio Gara 1: Maceo Capietto, Esteban Masson, Daniel Ligier
Podio Gara 2: Pierre-Alexandre Provost, Enzo Geraci, Daniel Ligier
Podio Gara 3: Gael Julien, Maceo Capietto, Hugh Barter
ROUND 5 - Monza
Podio Gara 1: Elliot Vayron (guest), Maceo Capietto, Daniel Ligier
Podio Gara 2: Elliot Vayron (guest), Maceo Capietto, Daniel Ligier
ROUND 6 - Le Castellet
Podio Gara 1: Maceo Capietto, Esteban Masson, Daniel Ligier
Podio Gara 2: Elliot Vayron (guest), Owen Tangavelu, Daniel Ligier
Podio Gara 3: Esteban Masson, Alessandro Giusti, Hugh Barter
Ci siamo ritrovati quindi con l'ultimo evento del campionato da disputarsi nel fine settimana appena passato, con Maceo Capietto (figlio del team principal della Prema di F2, se ho ben capito) ed Esteban Masson a lottare per il campionato. Tutto procedeva bene e sembra che procedesse a favore di Capietto, quando quest'ultimo all'ultimo giro della terza gara del weekend, ultima della stagione, avrebbe - il condizionale è d'obbligo, dato che non esistono riprese televisive né sono stati pubblicati filmati amatoriali - innescato un incidente con Masson, mentre lottavano per la prima posizione. Inizialmente annunciato come campione della stagione 2021, Capietto è stato in seguito squalificato da tutto il fine settimana (perdendo quindi anche un secondo posto ottenuto nella seconda gara) in quanto l'azione è stata reputata deliberata. Il titolo è andato a Masson, mentre Capietto è scivolato al terzo posto in classifica alle spalle di Barter.
ROUND 7 - Magny-Cours
Podio Gara 1: Esteban Masson, Hugh Barter, Alessandro Giusti
Podio Gara 2: Alessandro Giusti, Pierre-Alexandre Provost, Gael Julien
Podio Gara 3: Hugh Barter, Alessandro Giusti, Daniel Ligier
Opinione personale: faccio una premessa, non so cos'abbia fatto Capietto né sono una persona che condona gli incidenti deliberati tanto facilmente, ma credo che questo tipo di situazioni debbano essere gestite in modo diverso. Ci sono campionati in cui come penalità vengono tolti punti dalla classifica per chi innesca incidenti. Squalificare retroattivamente un pilota da altre due gare nelle quali non ha commesso infrazioni, sulla base di un'infrazione commessa in un successivo momento, non mi sembra assegnare il titolo in modo meno arbitrario. Ripeto, non so cos'abbia fatto esattamente questo pilota e al momento non è possibile accertarlo né farsi idee chiare, ma rimane il fatto che a mio parere le penalità dovrebbero impattare il dopo e non il prima. Se questo ragazzino ha innescato un incidente deliberatamente ritengo potesse essere giusto non assegnargli i punti superlicenza per la stagione, oppure un ban temporaneo da tutte le competizioni FIA (vedi caso Ticktum). Cancellare dei risultati ottenuti regolarmente sulla base di irregolarità commesse in un successivo momento a mio parere è un paradosso. Si dovrebbero studiare seriamente soluzioni diverse (quella di un tot di punti di penalità sulla classifica finale, per esempio, stabiliti per regolamento, a mio parere sarebbe un'opzione di gran lunga migliore, in quanto seppure sarebbe ugualmente un campionato assegnato a tavolino, il risultato finale sarebbe frutto di una penalizzazione ben stabilita e non di una decisione presa in modo apparentemente abbastanza random).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine