giovedì 30 aprile 2020

Sentite come suonano le trombe, perché i piloti di oggi sono stati catapultati nel GP d'Europa 1999 per questioni di fan fiction!

(C) Video press conference
Giovedì del non-GP Australia
Screenshot random
Che cosa c'è di meglio del GP d'Europa 1999? Poche cose, credo. Il desiderio di scrivere una fan fiction in proposito magari lo è, anche se poi la fanfic è solo una trollata. Però trolleggiare diverte, e se non lo fa tanto quanto rivedere il gran premio d'Europa stesso (oggetto del review ufficiale di oggi, sul quale se volete leggere un post che ne narri gli eventi, l'avevo già fatto in occasione del suo ventennale), permette comunque di svagarsi un po'. Non mi resta altro da fare che sperare che, come questa trollata ha svagato me mentre scrivevo, possa svagare anche voi mentre la leggete.
La trama? Essenzialmente il GP Europa 1999, ma con i piloti di oggi, ciascuno nel suo team del 2019, senza che i team del 1999 e quelli del 2019 coincidano: quindi sì a un'Alfa Romeo in testa, a una Mercedes su tre ruote, a un povero Kubica in Williams nei panni di Badoer su Minardi... Anche i piloti sono scelti in modo un po' casuale, per esempio ci sono i Vettelton al posto dei fratelli Schumacher, mentre Ricciardo... no, niente spoiler su quale ruolo gli tocchi!
Per chi ha visto il gran premio in review con cronaca inglese e non ha mai visto il gran premio in italiano o il video intitolato "Mazzoni gufa tutti", piuttosto celebre su Youtube e nelle community di Formula 1, la citazione delle trombe era, testualmente, "sentite come suonano le trombe, perché al comando c'è Ralf Schumacher"... finita di pronunciare nel momento stesso in cui ha forato.

******

Dall'incidente di qualche mese prima, le percezioni sensoriali di Lewis erano incrementate a vista d'occhio. Per qualche assurda ragione, nonostante si fosse solo brillantemente ripreso da un infortunio a una gamba e passasse il proprio tempo a gironzolare per l'area hospitality in incognito, sorreggendosi a un paio di stampelle, gli sembrava di udire una voce inquietante, che usciva dalle viscere della Terra. Cose come "un cordialehhhh salutohhhh" e poi un urlo, "scattanohhhhh le vetturehhhhh!"
Le vetture scattarono, per il Gran Premio d'Europa, con nientemeno che Carlos Sainz Jr in pole position.
La sagoma della monoposto arancione dello spagnolo rimase davanti a tutti, in particolare davanti alle due Redbull di Max Verstappen e Alex Albon. La voce che proveniva dalle viscere della Terra dichiarò che la partenza era stata regolare. A quel punto si scatenò l'inferno, alcune vetture vennero a contatto e la Pink Panther di Lance Stroll iniziò a volteggiare in aria. Bernd Maylander fece il proprio ingresso trionfale e si piazzò davanti a tutti al volante della safety car. Peccato, perché Lewis aveva sperato di andare a raggiungerlo per un torneo di briscola improvvisato. Avrebbe dovuto attendere. Nel frattempo Kimi Raikkonen, coinvolto nell'incidente, se ne andava in giro a piedi nella sua tuta bianca e nelle sue scarpe spaiate.
Amava raccontare una storia piuttosto inquietante, in proposito: "Una volta, all'epoca dei kart, in occasione della mia prima ubriacatura, dovevo andare in pista per una gara, ma ero messo talmente male che non mi accorsi di essermi messo scarpe di colori diversi. Non mi è stata ritirata la licenza per guida in stato d'ebbrezza, quindi ho deciso di continuare per scaramanzia a mettermi sempre scarpe spaiate."
Va da sé che Lewis non aveva creduto a quella storia. Secondo il suo compagno di squadra Valtteri, Kimi ingigantiva il proprio rapporto con gli alcolici al solo scopo di apparire più affascinante e più in stile James Hunt, cosa che in realtà non gli serviva più di tanto, perché era felicemente sposato e non interessato alle relazioni occasionali, anche se Lewis sospettava che di tanto in tanto si fosse ritrovato in atteggiamenti intimi proprio con Valtteri durante i loro festini alcolici, che Valtteri sosteneva di non fare.
Nel frattempo Sainz seguiva la safety car, ancora in prima posizione, mentre il suo compagno di squadra Trollando Norris si era ritirato.
"Che palle questa safety car" si lamentò Lewis con la sua amica Winnie Harlow. "Negli anni '90 non sarebbe mai successo niente di tutto ciò."
"Hai ragione, questa gara è noiosissima" convenne Winnie. "Se ci fossi io ad azionare la bandiera a scacchi, sarebbe già finita da un pezzo!"
Meno male che Winnie aveva capito tutto dalla vita, lei sì che sarebbe stata un perfetto direttore di gara... purtroppo una simile prospettiva non sarebbe mai diventata reale, ma Lewis rimaneva fiducioso per il futuro.
Finalmente la safety car si levò di torno e Sainz riprese il proprio ruolo di leader del gran premio, davanti alle Redbull e alla Ferrari di Sebastian Vettel, mentre da parte sua Valtteri era in mezzo al nulla. Era così che inseguiva il mondiale?! Lewis scosse la testa, indispettito.
"Che ti sparissero le ruote! Non meriti di essere considerato un vero contendente al titolo! Se lo vincesse Verstappen, sono certo che ne sarei immensamente soddisfatto!"
Non si sentì in colpa nemmeno un po' per quel pensiero immorale. Anzi, si divertì a gufare un po', facendo un tifo smodato per Antonio Giovinazzi, che era quinto davanti alla freccia d'argento di Bottas.
Come gufo non era granché, dato che Valtteri superò Antonio, però venne a piovere, il che era comunque utile a rimescolare le carte in tavola e a rompere le scatole ai piloti che si trovavano in pista invece che nell'area hospitality.

Sebastian si sentiva sul tetto del mondo. Il suo compagno di squadra era fuori dai giochi e ormai toccava a lui tenere alti i colori del team.
Era quarto, come un Hulkenberg qualsiasi, ma vedeva bene il retrotreno della monoposto di Albon. Sapeva che sarebbe riuscito a passarlo senza difficoltà.
Alex provò a opporre resistenza e, come conseguenza, venne a piovere. Per fortuna Max ne approfittò per rientrare ai box, quindi Sebastian non fu costretto ad affiancarlo e ad attaccarlo. Se l'avesse fatto, sarebbe sicuramente finito in testacoda. Almeno per qualche tempo, invece, poteva sentirsi al sicuro.
"Oggi non pioverà" disse una voce che proveniva dalle viscere della Terra. Sembrava quella di Barrichello dalla cabina di commento di Rede Globo. Da quando Lewis si era fratturato la gamba mesi prima, stranamente Sebastian aveva iniziato a sentire le voci. Si era confidato con Kimi, che però non gli era stato d'aiuto. Si era limitato a informarlo che, dopo una serata alcolica, anche lui sentiva le voci.
Barrichello scrutava il cielo meglio della nonna e smise di piovere.
"In cu*o a Verstappino, che ha le gomme da pioggia!" esclamò Sebastian, alla radio.
Dal box non lo presero in considerazione, forse erano troppo impegnati a contemplare quello che accadeva al box della Mercedes.
Sebastian si sarebbe fatto raccontare in seguito gli incresciosi eventi: Esteban Ocon, rientrato ai box per una lunga sosta, era appena uscito quando Valtteri Bottas si era presentato al cospetto dei meccanici, che erano lì pronti con le ruote, tre in totale, perché credevano di essere nel bel mezzo di una corsa per apecar.
Mentre accadeva tutto ciò, Sebastian si sentiva sessualmente eccitato dalle peripezie che stavano accadendo a Max, che entrava e usciva dai box per cambiare gomme.

"And that's Sainz!" urlò una delle tante voci che provenivano dalle viscere della Terra, mentre Lewis stava cercando di convincere Winnie ad andare in vacanza con lui in novembre alla fine della stagione.
Carlos era fermo... e a peggiorare la situazione, Albon era in testa alla gara. Era qualcosa di imprevedibile, Lewis si sentiva male al solo pensiero dei tanti scommettitori che avrebbero perso i loro soldi in caso di vittoria di Alex.
In più il rischio dell'Apocalisse era sempre più imminente, con una cosa del genere. Sperò con tutte le sue forze che la grafica fosse errata, arrivando a sperare che quello fosse Verstappen... tanto c'era Ocon doppiato, da qualche parte, prima o poi avrebbe ristabilito la normalità.
Verstappen, comunque, era doppiato a sua volta...
"Oh my Feliiii-cry!" esclamò Lewis, in un improvviso slancio di ilarità.
Winnie lo guardò senza capire.
"Cosa succede?"
"Sebastian ha appena doppiato Max!"
"E allora?"
Lewis fece finta di niente. Possibile che Winnie non capisse assolutamente nulla di Formula 1? Avrebbe dovuto scegliere meglio le proprie amicizie, o quantomeno limitarsi a portare Winnie ai concerti di Rita Ora, invece di portarla con sé ai gran premi.
"Per caso Sebastian è quello?" chiese addirittura Winnie, indicando la vettura di Ocon.
"No, quello è Esteban."
"Ma è appena andato in testacoda!"
"Perché sta ricominciando a piovere. Sebastian sarebbe andato in testacoda anche se la pista non fosse stata bagnata."

Albon si era levato di torno!
Sebastian non riusciva a credere a quanto la legge del karma fosse stata di parola: Alex non poteva stare in testa a una gara così come se niente fosse, era più che opportuno che il fato intervenisse per ristabilire l'ordine naturale delle cose.
A quel punto, si trovò in testa.
In un modo o nell'altro sapeva che sarebbe comunque riuscito a risalire davanti ad Albon, ma il fatto che il destino si fosse deciso a dargli una mano non lo disturbava. Gente random avrebbe detto che aveva vinto per cu*o e non per merito rendendo il mondiale falsato, ma non li avrebbe presi in considerazione. Quale mondiale? Era ben lontano dalla possibilità di vincere un mondiale, quello lo lasciava fare al suo amico Lewis.
Si sentiva a proprio agio, perché dietro di lui, seppure a una certa distanza, c'era Giovinazzi. Antonio era un tipo tranquillo, sarebbe stato bello salire sul podio insieme a lui. Gli fece fare anche qualche giro in testa, quando si fermò ai box. Non restava che attendere che anche lui si fermasse... ma a proposito, si doveva fermare?
Sebastian chiese delucidazioni al proprio box, ma non ne fu molto soddisfatto.
"Antonio si ferma ancora?"
"Non abbiamo dei microfoni nel box dell'Alfa Romeo, in più siamo certi che, se li avessimo messi, troverebbero un modo per trollarci. Sono più furbi di noi, quando si tratta di strategia."
"Chissà perché, me lo aspettavo."
"Stai zitto e non lamentarti, che ci sono cose più gravi nella vita."
"Tipo?"
"Tipo che tu sei in pista e Charles è fuori. Non ti senti nemmeno un po' in colpa?"
"Basta con questo Charles, ormai mi sono rotto i cogl*oni!"
"Ereticohhhh, non osare mai più dire una cosa così atroce."
"Va bene, va bene, scusate, aspetterò in silenzio gufando Giovinazzi."
"Non ci pensare nemmeno! Ti rendi conto che, se vince lui, ci sarà tanta gente felice per l'Alfa Romeo, mentre se vinci tu ci sarà l'eterno rimpianto per quello che avrebbe potuto fare Charles?"
"La radio non funziona più. Non ti sento."
Non era una scusa, era vero, anche se forse non c'entrava la radio. Dalle viscere della Terra proveniva un'altra voce, quella di Gianfranco Mazzoni che tesseva le lodi di Antonio Giovinazzi.
Poi accadde qualcosa di epico.
Antonio andò a sbattere.
Allora fu l'inizio della fine, in quanto Mazzoni scandì a voce chiara e distinta le parole maledette: "Sentite come suonano le trombe, perché al comando c'è Sebastian Vettel."
Aveva la gomma posteriore destra a terra.
Si stava dirigendo verso i box con aria desolata, quando una Renault gli passò accanto.
"Qui a casa tua, qui a casa tuahhhhh!" urlò Daniel Ricciardo, facendogli subito dopo una pernacchia.
Quella storia delle voci iniziava ad essere ancora più fastidiosa del solito, adesso che gli toccava sentire Daniel che lo prendeva in giro.
"Che ti venisse un attacco di diarrea" sbottò Sebastian, "a te e a tutti quelli che saliranno sul podio con te."
Sebastian giunse ai box e riuscì a tornare in pista, ma era troppo tardi per avere un po' di gloria. In zona podio c'erano Daniel Ricciardo, Kevin Magnussen e... Nico Hulkenberg?! Che assurdità!
Gli tirò qualche accidente, sperando che rompesse, ma accadde una cosa terribile: quegli accidenti fecero il loro effetto sul pilota che in quel momento era al quarto posto, un Hulkenberg onorario. Robert Kubica, risalito miracolosamente al quarto posto, si ritirò per un problema al cambio così come se niente fosse.
Sebastian riuscì ad arrivare quarto, ma il pensiero del povero Robert era ancora più terribile del proprio personale fallimento. Oltre al danno si aggiunse anche la beffa, George Russell tagliò il traguardo al sesto posto alle spalle di Verstappen, ma precedendo Bottas. Al mondo non c'era più religione... per fortuna ci pensò almeno Kevin a riportare un po' di normalità, quando sul podio fece lo sgambetto a Nico facendolo cadere a terra. Un giorno Magnussen sarebbe stato ricordato come un benefattore.

******

Ai piloti odierni sono stati attribuiti questi ruoli:
- Hamilton, Bottas & Ocon - Mercedes // M.Schumacher, Irvine & Salo - Ferrari
- Vettel, Leclerc - Ferrari // R.Schumacher, Zanardi - Williams
- Verstappen, Albon - Redbull // Hakkinen, Coulthard - McLaren
- Sainz, Norris - McLaren // Frentzen, Hill - Jordan
- Giovinazzi, Raikkonen - Alfa Romeo // Fisichella, Wurz - Benetton
- Ricciardo, Hulkenberg - Renault // Herbert, Barrichello - Stewart
- Magnussen - Haas // Trulli - Prost
- Stroll - Racing Point // Diniz - Sauber


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine