mercoledì 8 aprile 2020

Formula 1 Rewarch: Monaco 1996, that's Olivahhhh Penis! (Cit.)

Siamo passati, al momento, ai due vecchi gran premi alla settimana, dato che sabato, a soli tre giorni di distanza da Australia 1986, è stato trasmesso in livestreaming Monaco 1996, che ho finito di guardare soltanto ieri sera. Dalla telecronaca Murray Walker/James Hunt siamo passati nel frattempo, vista la morte di quest'ultimo avvenuta nel 1993, alla telecronaca Murray Walker/Jonathan Palmer. Quest'ultimo, infatti, con venticinque anni d'anticipo rispetto al figlio, aveva mostrato di avere trovato la sua vera strada, quella di opinionista e non di pilota. Le telecronache di Palmahhhh, che di lì ad alcuni anni sarebbe stato rimpiazzato da Martin Brundle, era caratterizzato da un tono di voce abbastanza pacato, occasionalmente noioso. In compenso ci pensava Walker a dare brio. Solo, anticipazione, vista la sua presenza al volante, vi avverto che nel 1996 i tempi d'oro erano già terminati: Walker aveva già imparato a pronunciare il cognome di Panis, quindi avanti di "Olivahhhh Panis" o "Olivahhhh Panish" al posto di "Olivahhhh Penis".

Via con la "diretta" ed ecco che ci è stato subito fornito un dettaglio inquietante: la Ferrari non vinceva a Montecarlo fin dai tempi di Gilles Villeneuve. Poi, a guardarci bene, era solo il 1981. La vittoria Ferrari sarebbe arrivata nel 1997, ovvero a distanza di sedici anni, che curiosamente è lo stesso gap intercorso tra il 2001 e il 2017. Ora, però, fingiamo di non sapere dell'esistenza del 1997, del 2001 e del 2017, perché Walker ci faceva notare come Michael Schumacher partisse dalla pole position e la Rossa avesse la possibilità di conquistare la tanto agognata vittoria sulla pista bagnata del Principato.
Però le luci rosse si sono spente e Damon Hill è riuscito a trollarlo like a boss, mentre nel frattempo succedeva qualsiasi cosa, dove per QUALSIASI COSA intendo proprio quello che ho detto: ha iniziato a respirarsi fin da subito un clima da "ne resterà solo uno".
C'erano ventuno vetture sulla griglia: la Forti di Montermini non c'era, forse per un incidente nel warm-up (ovvero la sessione di prove libere che c'era alla domenica mattina quando non esisteva la GP2).

Fuori le Minardi di Fisichella e Lamy, per un ipotetico contatto tra di loro! Fuori anche Jos Verstappen, andato a sbattere da solo sulla Footwork. Fuori anche Barrichello, a sua volta per un incidente da solo, sulla Jordan. Poi, con un tocco di classe, anche Schumacher è andato a sbattere, rubando la scena a tutti i signori nessuno che l'avevano fatto prima di lui. Poi ha sicuramente detto a Barrichello: "come hai osato schiantarti prima di me? il karma ti punirà e un giorno arriverai sempre dopo di me, nel bene e nel male".
Eravamo nel frattempo circa a metà del primo giro, giusto per dare un indizio sulle tempistiche. I cinque giri che sono seguiti sono stati decisamente più tranquilli, abbiamo perso per strada solo la Tyrrell di Katayama e la Footwork di Rosset per incidenti, poi la Ligier di Diniz ("Pedro Denise" - cit. Murray Walker) per un problema tecnico.
Nel frattempo Damon Hill svettava sulla Williams davanti alle Benetton di Gerhard Berger e Jean Alesi, almeno finché, dopo neanche dieci giri di gara, Berger è rientrato ai box con la vettura che dava evidenti segni di malfunzionamento. La sua gara è terminata. Ciò ha spianato la strada Eddie Irvine e Heinz Harald Frentzen. Walker ha iniziato a parlare di quest'ultimo e speravo in tante cose interessanti. Corinna. Le pompe funebri. La madre spagnola. Naaahhhhh, niente di tutto questo, è stato solo definito come un potenziale futuro campione del mondo.

David Coulthard era in quinta piazza indossando un casco di proprietà di Michael Schumacher, perché i suoi si appannavano tutti a causa delle condizioni meteo. Nei commenti su Youtube, un telespettatore molto stylish si chiedeva se Monaco 1996 fosse una gara disputata prima di Belgio 1998. Non mi stupisce del fatto che il genere umano stia regredendo, però non mi ero mai resa conto che la situazione fosse così disperata.
Aspettava che accadesse qualcosa e, in effetti, quando ha trollato Frentzen dopo che quest'ultimo aveva cercato di trollare Irvine rimettendoci l'ala anteriore(?). Frentzen ha borbottato un "oh my Corinna" piuttosto desolato, poi è scappato ai box, dimenticato dai telecronisti.
Un futuro telecronista si è dimenticato che per rimanere in pista era opportuno evitare incidenti: fuori anche la Jordan di Brundle. Nel frattempo Villeneuve e Salo erano risaliti quinto e sesto, ovvero in zona punti, dopo il pitstop di Frentzen, ma Panis aveva in mente grandi cose: una di queste sarebbe stata rimanere coinvolto successivamente in un duello con Irvine, mandandolo a sbattere.

Nel frattempo Murray Walker si è messo a tessere le lodi di Damon Hill, che era in testa alla gara con un abisso di vantaggio nei confronti di tutto e di tutti.
Hill ha iniziato seriamente a preoccuparsi: "Nooooohhhhh Murray, ti prego, non farmi fare la stessa fine di Rosberg quando era in testa nello scorso gran premio d'Australia del 1986!"
Walker l'ha rassicurato: "No, stai tranquillo, le tue gomme sono a posto, piuttosto vedo una fumata piuttosto intensa uscire dal retrotreno della tua vettura."
Specifico che Hill, al momento, era già passato dalle gomme da bagnato alle gomme slick, perché la pista sembrava si stesse asciugando. In più, cosa importante, Jean Alesi si trovava in quel momento in testa davanti a nientemeno che Panis, che ignorato dalle telecamere fino a quel momento si stava costruendo il proprio spazio nel mondo.
Era il quarantesimo giro e Alesi ne ha passati in testa  venti, venti giri di calma piatta in cui, miracolosamente, nessuno ha fatto nulla di particolarmente strano. Poi Alesi ha iniziato ad accusare problemi alla monoposto. Si è rintanato ai box, ne è uscito, ma è tornato a rintanarsi ai box e nove vetture sono rimaste in pista. Nel frattempo THAT'S OLIVAHHHH PENIS!!!11!!111!!!1!! Il pilota della Ligier era in testa, con la Ligier che non vinceva un gran premio di quindici anni, dai tempi di Jacques Lafitte.

Olivier Panis, David Coulthard, Johnny Herbert, questa la top-3 in un gran premio in cui Jacques Villeneuve, sull'unica Williams superstite, non stava esattamente brillando per performance, come già notato da Murray Walker. Purtroppo anche il non essere elogiato ha avuto effetti devastanti su di lui.
Davanti ai suoi occhi si è presentata la scena della Forti di Badoer che si faceva da parte per far passare Herbert. Poi Villeneuve ha cercato di passare e, in qualche modo, si è strusciato decisamente troppo contro Badoer. Solo sette vetture sono rimaste nel frattempo in pista... o meglio, vetture con piloti a bordo, dato che quella di Badoer mi pare sia rimasta parcheggiata a bordo pista per tutti i secoli e i millenni a venire. Andando a fare un'opportuna ricerca, la Forti gialla potrebbe essere ancora là.

A quel punto Eddie Irvine si è ritrovato, con l'uscita di scena di Badoer, in ultima posizione, era infatti doppiato di due giri dopo l'incidente. Il 90% dell'intera percorrenza (due ore, invece dei 77 giri) è arrivato e i sette piloti presenti in pista erano destinati tutti ad essere classificati. Non erano destinati, invece, ad arrivare tutti quanti al traguardo.
Mentre la pioggia aumentava e occasionalmente Coulthard si avvicinava a Panis, Irvine si è reso protagonista facendo un mega-testacoda nel bel mezzo della pista. È stato esattamente a quel punto che hanno fatto la loro comparsa una Tyrrell e una McLaren, quelle dei Mika^2! Salo era stato pressoché ignorato fino a quel momento, ma si è reso protagonista a sua volta: visto l'incidente del suo ex coinquilino ai tempi della Formula Nippon (una leggenda metropolitana narra che, nei primi anni '90, ai tempi in cui correvano in Giappone, un numero random di piloti spesso identificati come Irvine, Ratzenberger, Frentzen, Herbert e Krosnoff, vivessero tutti nell'appartamento giapponese di Salo) era troppo tardi per evitarlo.

Stessa cosa è accaduta a Hakkinen, di cui Walker aveva già parlato in precedenza, parlando delle sue difficoltà e di come Coulthard si stesse rivelando il leader tra i piloti McLaren (erano i tempi in cui Hakkinen si era da poco rimesso al volante dopo l'incidente del 1995): l'incidente non era segnalato e, come Salo aveva tamponato Irvine, Hakkinen ha tamponato Salo. Poi, per la prima e unica volta in carriera, è sceso dalla vettura sbraitando.
Nulla poteva essere pittoresco come i Finnish Bros che crashavano davanti a un pannello pubblicitario pittoresco. Infatti dietro di loro c'è il logo di Kremlioslaya Vodka. Poi si sentono anche delle urla che coprono il frastuono dei motori (non che i motori accesi fossero ancora molti...), secondo gli utenti di Youtube sono urla che provengono dalla cabina di commento dei telecronisti finlandesi.
A quel punto la gara viaggiava verso la fine, con Panis diretto verso la vittoria davanti a Coulthard e alle Sauber. O meglio, davanti alla Sauber, perché Herbert, terzo classificato, il traguardo l'ha visto, mentre Frentzen è stato abbandonato dalla propria vettura ed è rientrato ai box un giro prima della fine del gran premio. I Finnish Bros sono stati classificati quinto e sesto, con Irvine settimo: Salo e Hakkinen hanno quindi ottenuto punti e la McLaren è stata l'unica altra squadra, oltre alla Sauber, a vedere entrambe le proprie vetture ufficialmente classificate.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine