Ci eravamo lasciati con un to be continued ed è arrivato il momento di continuare: entrava in vigore l'esclusiva Sky, con all'epoca all'incirca la metà delle gare trasmesse dalla Rai.
Vidi il GP d'Australia in differita, dopo che in tarda mattinata avevo evitato di passare per il soggiorno dove mio padre controllava i risultati sul televideo Rai. Al giorno d'oggi mi basterebbe passare per il soggiorno senza occhiali, temo, ma nevermind.
Frenai ogni suo tentativo di spoiler e mi illuso che fosse accaduto qualcosa di epico tipo una vittoria di Sutil, per poi scoprire che aveva vinto Raikkonen.
Ricordo il Multi-21 visto nella mia stanza in streaming al computer, così come il gran premio di Spagna visto alla TV della cucina dopo un pranzo in cortile con vari vicini di casa. Quando me ne andai alle 14.00 un signore anziano che abitava nel mio stesso palazzo all'epoca mi domandò se dovessi uscire con il mio fidanzato e mio padre rispose che ero impegnata con 22 uomini. XD
In giro per il paddock al GP di Spagna c'era Maria De Villota che aveva i capelli sparati in aria tipo Raikkonen e una benda rossa. Quello che non sapevo quel giorno era che stavo assistendo all'ultima vittoria di Alonso in Formula 1.
Ricordo il GP di Monaco visto al computer e il mio commento che suonava come: OMG, Rosberg ha vinto a bordo di una Mercedes, che cosa stylish, speriamo che la Mercedes possa vincere dei gran premi e speriamo che un giorno Hamilton possa addirittura vincerci un mondiale. Prometto che non commenterò mai più alcun evento in maniera analoga.
Ricordo di avere visto in TV le qualifiche del GP del Canada, con Mazzoni che parlava delle doti di Bottas sotto alla pioggia, gufandolo per gli anni a venire.
Ricordo il gran premio di Corea visto al computer, con un utente di Twitter che denominava il posto come "trollodromo internazionale di Yeongam" dopo il mezzo entrato a caso.
Ricordo Kmag che andava a podio e mio padre che affermava che era un potenziale candidato alla vittoria del titolo.
Poi venne il gran premio di Montecarlo che vidi al computer. Ricordo quel tweet, in cui scrissi che desideravo con tutte le mie forze che una vettura a caso potesse uscire di scena e che Bianchi potesse ottenere almeno un punto. Subito dopo ci fu un incidente tra Kmag e Raikkonen.
Ricordo le millemila vittorie Mercedes e l'incidente tra Massa e Perez in Canada visto davanti alla TV della cucina.
Ricordo che, diversamente da quella volta in cui Kovalainen aveva sbattuto fuori dalla Q1 Webber e io me l'ero persa perché ero in cucina che tentavo di far uscire dalla finestra un'ape, vidi il momento in cui Bianchi sbatteva Raikkonen fuori dalla Q1.
Ricordo Massa che andava a podio a Monza, visto di fronte alla TV del soggiorno, e poi Singapore il giorno dopo una serata di karaoke in centro insieme a una mia collega di lavoro dell'epoca.
Ricordo le mie scarpe buttate in modo random sul pavimento dopo la notte passata in discoteca e la gara vista sul letto con il computer in bilico sulle ginocchia e il momento in cui pensai che fosse un giorno stupendo.
Mi sbagliavo di grosso.
Ricordo la differita della settimana dopo, perché non ero a casa all'ora di pranzo e non ero nemmeno a casa di mia nonna.
Ricordo Massa che inseguiva Hamilton ad Abu Double, alla fine della stagione, mentre guardavo la gara in soggiorno in piedi a distanza ravvicinata perché iniziavo a vederci male da lontano e ancora non avevo gli occhiali.
Ricordo il caos degli Stati Uniti, la gara che iniziai a vedere in cucina e poi passai in soggiorno.
Ricordo Massa terzo in Brasile e la vana speranza che le Mercedes si togliessero di torno. Si tolsero di torno troppi mesi più tardi, mentre guardavo il GP di Spagna al computer nella mia stanza, che si concluse con la vittoria di Verstappen.
Ricordo quell'estate, quando non mi sentivo poi così tanto al top, e guardavo gran premi in tv mangiando gelato al limone.
Una di quelle gare, comunque, la guardai al computer: osservai che sarebbe stato bello se qualcuno fosse uscito a caso e Wehrlein fosse riuscito ad arrivare a punti. Scusami, Checo, dovevo verificare se funzionava anche una seconda volta.
Ricordo le decolleté beige che indossavo mentre in piedi guardavo il GP di Abu Dhabi davanti alla TV e quel trenino di vetture tutte attaccate l'una all'altra mi metteva ansia.
Ricordo il casino di Baku (adesso che è passato tanto tempo e che la gente preferisce polemizzare su altre cose non ho problemi a parlarne, all'epoca temevo che sarebbe stato l'argomento portante dei successivi dieci anni) mentre ero nella mia stanza a guardare la gara al computer e il GP del Giappone, visto di nuovo al computer, per poi passare ai gran premi serali visti in TV in cucina.
Come Messico dell'anno precedente, negli Stati Uniti Verstappen fu scortato giù dal podio, proprio quando stavo andando in brodo di giuggiole per il fatto che non avesse raggiunto la drinking age.
Ricordo il finale di stagione ad Abu Dhabi, prima del passaggio a TV8 per la stagione successiva.
Ricordo il GP d'Australia visto alla TV dopo ore e ore, trasmesso in serata e poi quasi tutte le gare viste in streaming nei mesi a venire.
Ricordo - purtroppo - le prove libere 2 del gran premio di Spagna, viste mentre ero a casa dal lavoro per l'otite con timpano perforato. :-///
Ricordo il GP del Canada visto in cucina mentre cenavo, con il computer su un carrellino perché era una delle tante gare non trasmesse in diretta.
Poi venne settembre, che aspettavo da tempo, con Mazzoni e Pirro in cabina di commento e Massa inviato ai box.
Vennero i gran premi serali in cui spesso mancava il segnale, talvolta visti sul sito di TV8. Il giorno del GP del Brasile, comunque, la TV si vedeva senza problemi, così come il giorno del GP di Abu Dhabi.
Ho altri ricordi di questa epoca, associati alla vecchia casa, di gare di altre serie, viste essenzialmente tutte nella mia stanza al computer.
Ci sono ricordi positivi, come quello di Kanaan che vinceva la Indy 500, e ricordi meno positivi, come quello di Franchitti che finiva contro le reti e si ribaltava in pista.
Ci sono ricordi positivi, come quella volta in cui una volpe attraversò il circuito durante una gara di Indycar facendo entrare la safety car, e ricordi negativi come tutto quello che venne poco dopo.
C'è il ricordo di quella gara immensa ed eroica che Sato stava conducendo, ritrovandosi tra le prime posizioni un nanosecondo dopo essersi ritrovato ultimo. Il problema è che oltre immenso ed eroico era anche Sato: la sua gara finì con un incidente dopo che aveva appena superato non saprei dire quante vetture in un colpo solo.
C'è il ricordo delle gare di Formula E e delle serie minori open wheel e poi St.Pete 2018 con Wickens e Rossi...
Poi, a poco a poco, ecco che i ricordi iniziano a fondersi l'uno con l'altro e inizia ad essermi difficile associare eventi a momenti precisi, o a ricordare dove fossi e a cosa pensassi.
Ed è così che tutto continua e che, come ho già visto nel nuovo posto in cui abito gare di Formula E, NASCAR e Indycar, finirò per vedervi anche gare di Formula 1.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 15 marzo 2019
Ricordi motoristici legati alla vecchia casa, parte seconda
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