2019 come 20 e 19 ovvero Magnussen e Massa ovvero siamo già cappottati prima ancora dello start /// 26 Febbraio-1 Marzo
Carissimi f-duct, che venivano occasionamente chiamati f-duck in telecronaca a suo tempo, siamo tutti qui per commentare gli eventi della seconda settimana di test. O meglio, io sono qui per commentare, voi siete qui sperando che siano commentati in modo serio. Per questo scopo c'è un quadratino con una X in alto a destra, perché l'Autrice(C) non commenta mai gli eventi del motorsport in modo serio.
One light.
Two lights.
Three lights.
Four lights.
Five lights.
Go, go, go for the pre-season testing, perché c'è un Murray Walker dentro a ciascuno di noi.
Ci eravamo lasciati una settimana fa, senza sapere con esattezza cos'avremmo visto in questa settimana e, nel mio caso, senza sapere se spezzare in due il commento ai test prestagionali, scrivendo di fatto un commento alla prima settimana e un commento alla seconda invece che uno solo, potesse essere stato una buona idea. Mi chiedevo di cos'avrei parlato stavolta, dato che la settimana scorsa ho occupato quasi tutto il commento con le presentazioni delle monoposto.
La pista e il popolo del web hanno deciso al posto mio quale dovessero essere gli argomenti portanti di questo commento. La radio che trasmette alcune delle canzoni dell'ultimo Festival di Sanremo ha fatto il resto. So che a questo punto E. di Wattpad avrà gli one-one-one che le escono dagli occhi perché intuisce dove io voglia andare a parare, prima però dobbiamo andare ad assistere alla raccolta delle papaye di Woking all'inizio nei primi giorni della seconda settimana di test a Montmelò.
I NORRISAINZ ALLA CONQUISTA DEL MONDO - mi ricordo l'epoca in cui non c'erano i social e in cui ai test prestagionali e dei test prestagionali se ne parlava molto poco. Al massimo raggiungevano le cronache quando accadeva qualcosa di particolarmente eroico, per esempio Valentino Rossi scendeva in pista al volante di una Ferrari. A quel punto non importava più nulla di tutto il resto, tutto quello che contava era Valentino Rossi a bordo di una Ferrari. Era il lontano 2006 e, a ripensarci, mi dispiace molto che Valentino Rossi non sia mai arrivato in Formula 1. Non per altro, ma sarebbe stato epico se si fosse rivelato un vincente e se avesse vinto con un team che non era la Ferrari, magari in uno scontro Team Amatohhhh e Idolatratohhhh vs Pilotahhhh Amatohhhh e Idolatratohhhh. Avremmo avuto tante cose interessanti, un giorno, da raccontare ai nostri figli o nipoti o ai figli o nipoti di nostri parenti, amici o conoscenti.
Non mi ricordo già più perché io stia parlando di Valentino Rossi, ma andando a rileggere vedo un po' di nostalgia per l'epoca pre-social, non perché io ritenga che i social siano un male, ma perché giorno dopo giorno ho sempre più l'impressione che siano veicolo di commenti decontestualizzati alla massima potenza. Per intenderci: una volta solo un iscritto al blog motoristico random dove la gente commentava in bimbominchiese avrebbe commentato senza informarsi i risultati di una sessione di test dicendo cose approssimative e il suo commento sarebbe stato circoscritto a quella pagina web, al giorno d'oggi qualunque utente di social può commentare completamente a caso la stessa cosa e finire nella bacheca dei suoi follower, dei follower di chi gli ha messo dei like, dei follower di chi l'ha retwittato, dei follower di chi gli ha risposto. Per intenderci ancora meglio: già dieci o quindici anni fa chiunque poteva andare in internet a scrivere cose campate in aria, ma doveva avere a disposizione un computer, una connessione internet alla quale collegare il suo computer e la volontà di andare a cercarsi un posto giusto dove aprire un account, magari leggendo almeno in modo sommario un articolo o un post. Il dispendio di energie era molto maggiore di quello richiesto dal prendere in mano il cellulare ovunque ci si trovi, andare su un social network dove si può parlare di qualsiasi argomento e per il quale esiste una app apposita, nonché provvedere a scrivere una cosa a caso. Per intenderci, quindici anni fa bisognava almeno essere in casa e non sapere cos'altro fare, perché quando eri fuori con il cellulare al massimo giocavi a Snake cercando di battere il tuo stesso record di punti.
Per fortuna abbiamo iniziato in modo molto soft e il commento decontestualizzato che andava per la maggiore martedì quando sono iniziati i test era relativo al fatto che la McLaren fosse appena salita sul tetto del mondo. Effettivamente le McLaren sono salite sul tetto del mondo, però da quello che si è visto nei primi giorni sembrava che gli altri a salire sul tetto non ci avessero neanche provato. Per intenderci, i Norrisainz sono stati mandati in pista su gomme che permettessero di fare dei temponi like a boss, quando non c'era alcun top-team che fosse andato in pista con simili mescole. Tuttavia i Norrisainz sono personaggi alquanto di secondo piano, dato che gli occhi erano tutti puntati sull'YdOlO di Carlito, che gironzolava nel paddock e ufficializzava la propria volontà di gironzolare stando sul libro paga della McLaren.
Il primo giorno in cui il Divino Fernando si è presentato al circuito, il suo fanboy non era al volante. Probabilmente era troppo imbizzarrito dall'idea di averlo vicino. È stato Lando Non Sono Chuck Norris a far registrare il miglior tempo, battendo il Pokemon con una differenza di mescola. Al terzo posto si è piazzata nientemeno che una Racing Point, con Strollino al volante. Aveva gomme della mescola C5, per intenderci, le hypersoft o qualcosa del genere, quelle che nessuno aveva ancora utilizzato.
Il giorno dopo è toccato a Carlito, che per impressionare il suo YdOlO si è portato in cima alla classifica dei tempi. #epicwin Al secondo posto si è piazzata una Racing Point, con Checo in seconda posizione. Avrei anche avuto modo di pensare che tutto ciò fosse molto aaaawwww, se il mondo non avesse deciso di presentarsi ai miei occhi in tutta la sua decadenza e non avessi decretato che ormai non c'era più alcun margine di recupero.
LE COSE STRANE CHE CAPITANO A LECLERC - mi ricordo ancora l'epoca in cui il comico travestito da presunto meccanico Ferrari faceva degli sketch in cui faceva dell'ironia sulla disparità di trattamento degli Schumachello. All'epoca quel comico lo trovavo divertente, anche se un po' ripetitivo, tuttavia finito questo tormentone durato peraltro qualche anno non mi sembra che abbia saputo rinnovarsi bene. Gli ultimi sketch che ricordo di avere visto mi sembravano molto meno divertenti di quelli di un tempo e in certi momenti mi sembrava che dall'ironia fosse passato all'insulto gratuito. Per intenderci: per fare ironia su Schumacher e Barrichello bastava sapere che Schumacher vinceva e che Barrichello arrivava secondo, per fare ironia sulla Formula 1 dopo questo periodo bisognava magari anche avere una conoscenza maggiore degli eventi che accadevano.
Mi stavo quasi dimenticando di come sono arrivata a parlare di quel comico, ma vediamo di tornare in topic. Va di moda, attualmente, parlare di nuovo delle cose strane che capitano quando la presunta seconda guida della Ferrari è al volante e del fatto che tutto ciò che gli succede (e non solo ciò che succede a lui - è questa la cosa che non mi torna) sia creata ad arte per impedirgli di essere al livello di Vettel. Il problema, tuttavia, è che finora Vettel e Leclerc, come gli altri piloti, hanno semplicemente preso parte ai test prestagionali. Bisognerebbe che la gente si mettesse in testa che lo scopo dei test non è quello di far apparire un pilota più veloce dell'altro o capace di fare un maggior numero di giri dell'altro. Parlare di disparità di trattamento durante il campionato ha il suo senso, parlarne durante i test, in cui i piloti di un team peraltro vanno in pista uno alla volta, mi pare decontestualizzazione allo stato puro.
Tuttavia riconosco che la natura umana vuole parlare delle cose strane che capitano a Leclerc, però a questo punto mi sembra che ci sia un grosso problema concettuale. Leclerc che il primo giorno rimane ai box per un problema tecnico avvenuto mentre era al volante è una "cosa strana capitata a Leclerc". Vettel che al secondo giorno perde un cerchione e va a spalmarsi contro una barriera, non è una "cosa strana capitata a Leclerc". Eppure c'è chi ha affermato, in tono serio, che la Ferrari abbia di proposito mandato a spalmare Vettel contro una barriera sabotandogli la macchina, con lo scopo di non far scendere in pista Leclerc al pomeriggio, e che sabotare la macchina di Vettel per farlo schiantare sia un favoritismo nei confronti dello stesso Vettel, dato che impedisce a Leclerc di andare in pista a battere il suo tempo.
Giusto per chiarire, se a suo tempo Alonso fosse andato a schiantarsi e Massa non avesse potuto scendere in pista, gli ultrà di Alonso che popolavano i blog motoristici del passato avrebbero scritto che era la prova di un favoritismo pro-Massa. Sarebbe stato un discorso campato in aria anche quello, ma quantomeno si sarebbe basato sul pensiero che sabotare una vettura di proposito sia un complotto contro chi la sta guidando e non contro chi sta ai box in quel momento... Non so cosa ne pensiate voi, ma secondo me, se siamo arrivati a un livello tale che anche i fanboy del Divino Fernando che popolavano i blog motoristici all'inizio di questo decennio sembrano più acculturati della gente che commenta i test sui social network, il degrado ci abbia raggiunti.
Vorrei quasi tornare indietro ai vecchi tempi. Vorrei tornare all'epoca in cui leggevo gente che insultava piloti, scuderie e altri tifosi scrivendo a versi e in cui riceveva risposte da gente che replicava scrivendo a versi, insultando altri piloti, scuderie e tifosi, oppure semplicemente gente che scriveva a versi per far capire a questi qua che dovevano smetterla. Sono arrivata al punto che se un giorno qualcuno scrivesse testualmente che Leclerc è bello, simpatico e parla bene l'italiano, quindi vincerà sicuramente un mondiale, il mio istinto non sarebbe più quello di ridere dietro a chi ha scritto una cosa del genere (anche perché l'altra volta hanno avuto ragione loro), ma mi sentirei come se avessi raggiunto il Nirvana.
LA MOLTIPLICAZIONE DELLE HYPER-C5 - eravamo rimasti ai primi due giorni, con i Norrisainz che si alternavano in cima alla classifica e che facevano risorgere qualche tifoso McLaren dalle proprie ceneri. Non che esistano ancora molti tifosi McLaren, visto quello che è successo negli ultimi anni, ma sono certa che gli ultrà più accaniti abbiano trovato una scusa buona e valida per non sostenere più il loro team di un tempo. Cose tipo "non posso più tifare McLaren perché si sono ripresi Alonso dopo che ne aveva dette di tutti i colori contro la squadra" sono più socialmente accettabili che "ho smesso di tifare McLaren perché non vincono da una vita e non ci sono speranze di vittoria in tempi relativamente ragionevoli, quindi ho deciso di smettere di seguire la Formula 1 e di diventare un esperto di tornei di freccette".
Albon ha pensato di fare il figo al volante di una vettura con gomme hyper, ha ottenuto il miglior tempo nella mattinata, poi è arrivato Leclerc, a sua volta armato di gomme C5, e a quel punto non c'è più stata storia: Albon è tornato ai box con la coda tra le gambe e, siccome Leclerc era in cima alla classifica, tutti erano concentrati su Leclerc e sul futuro duello tra i Leclettel, al punto che non si sono accorti della coda di Albon che lo qualifica come rettiliano.
Chuck Norris è stato relegato al terzo tempo, mentre Carlito... va beh, Carlito era probabilmente ancora ammaliato dall'aura del Divino Fernando e stava sognando a occhi aperti di trasformarsi nel suo YdOlO, perché sono queste le soddisfazioni a cui ambisce, non certo fare il miglior tempo quando non serve. Certo che se avesse continuato a farlo ci saremmo risparmiati un po' di mondiali in tasca e un po' di vaccate in proposito.
Giusto, parlando di vaccate, quindi di vacche e di bovini, il terzo giorno il Pokemon ha fatto un gran botto contro le barriere e qualcuno ha dichiarato che la Redbull l'ha ingaggiato per fare da chaperon a Verstappino. Probabilmente glielo sguinzaglieranno dietro per assicurarsi che tra lui e Oki non succedano cose proibite (tipo una rissa davanti alle telecamere) quando si incontreranno per il paddock. Tra parentesi, Gasly è stato screditato molto di più di quanto avrei desiderato, quindi ciò incrementa ulteriormente la mia speranza che segua lo stesso percorso di tutti i piloti arrivati in Redbull fin dai tempi di Webber, che hanno tendenzialmente verniciato i loro altolocati compagni di squadra o che quantomeno hanno fatto qualche punto in più di loro. Non oso sperare che Gasly vinca il mondiale, nonostante per ora i motori Honda abbiano dato segno che i problemi ce li aveva in gran parte la McLaren, ma solo perché sono ancora delusa dal fatto che il Pokemon non sia riuscito a salire sul podio ai tempi della Toro Rosso, quindi se vuole vincere un mondiale deve impegnarsi duramente e conquistarselo sul campo e non grazie alle mie speranze.
Oki: "E poi deve aspettare il mio ritorno, per vincere un mondiale. Voglio essere sul podio insieme a lui, quel giorno."
Pokemon: "Aaaawwww."
Oki: "Non smetterò mai di ammmmarti, anche se tu hai un volante e io no."
Pokemon: "Aaaawwww al quadrato!"
Verstappino: "Oki levati, se non vuoi che ti spinga contro a una bilancia."
Pokemon: "No, Oki, resta qui, voglio sentire il calore della tua baguette."
Carlito Fanboyz: "Y0 Am0 ìL My0 yDoLo!!!11!!!11!!"
Oki: "Okay, la situazione sta degenerando. Andiamo tutti a nasconderci nel nostro bunker anti-fanboy e assicuriamoci di chiudere nel bunker anche l'yDoLo di questo squilibrato."
Tra una cosa e l'altra è arrivato l'ultimo giorno, quando due sole settimane ci separavano dal gran premio d'Australia. Stavolta è andato in pista Vettel, almeno finché nel pomeriggio non è rimasto a piedi, che ha fatto registrare il miglior tempo sulle C5, il migliore in assoluto di tutte le due settimane di test.
Il Prosciuttello Gangster, andato in pista con le C5 praticamente per la prima volta in tutte le giornate, si è fermato a tre millesimi di distanza. Anche Leclerc con il tempo del giorno prima era vicino, dato che era a un centesimo di gap dal tempo di Vettel. Questi risultati sono stati interpretati in tutti i modi possibili da profili Twitter random. Chandhok, che adesso lavora di nuovo per Sky Sport F1 UK, è da una decina di giorni che pubblica proiezioni di quali sarebbero i "veri tempi" di ciascun pilota se tutti fossero a parità di condizioni, di gomme e di quantitativo di benzina. Non so quali calcoli statistici ci siano dietro e soprattutto non so su quali dati si basino tali statistiche, ma nevermind.
Nel frattempo Sky Sport F1 UK ha annunciato che trasmetterà tutti gli eventi del campionato di Indycar 2019. Lo spot pubblicitario prevede immagini di Alonso a tutto schermo. È un po' come se Scott Dixon partecipasse al solo Gran Premio di Monaco e venissero girati spot sulla Formula 1 in cui viene inquadrato solo ed esclusivamente Scott Dixon. Peraltro povero Ericsson. Diversamente da Alonso, disputerà tutta la stagione e, visto che viene dalla Formula 1, in Indycar sarà anche benvisto, per la prima volta nella sua vita.
NOTE DI CHIUSURA - questo commento è già finito ma ogni promessa è debito, quindi vi do la possibilità di andare a fare altro. Qualora per "fare altro" intendiate andare ad ascoltare la canzone che ha vinto Sanremo quest'anno, vi suggerisco di pensare alla Force India nel frattempo e ai bei tempi in cui l'amore era un apostrofo rosa tra Perez e Ocon.
Checo: "Alla Racing Point fa molto caldo, Oki sta tranquillo, sto arrivando, non mi prenderai per un bugiardo, Stroll sembrava amore ma era altro, bere champagne sul podio a Yeongam, sono Ho Pin Tung sulla Jackie Chan, fuma il motore e mi chiedi come va."
Oki: "Mi chiedi come va, come va, come va, sai già come va, come va, come va, vado più veloce per capire se domani tu mi crasherai, non ho tempo per fuggire perché solo ora so cosa sei..."
Racing Point: "è difficile stare al mondo senza un buon portafoglio che compri il team in un giorno..."
Strollino: "Tu dimmi se pensavi solo ai soldi, soldi, come sai, ho sempre avuto soldi, soldi, dimmi se ho talento o te ne fotti, fotti..."
Racing Point: "Mi chiedevi come va, come va, come va, adesso come va, come va, come va, ciò che devo dire non l'ho detto, Mallya era una pallottola nel petto, prendo tutta la tua carità, Oki è a casa ma lo sai che lo sa, stando a piedi lui si chiederà..."
Oki: "Strollino come va, come va, come va, so già come va, come va, come va, Checo va veloce per capire se domani tu lo crasherai, non ha tempo per fuggire perché solo ora sa cosa sei."
Racing Point: "è difficile stare al mondo senza un buon portafoglio, ho capito in un secondo che io da Stroll volevo solo soldi, soldi, perché Stroll ha sempre avuto soldi, soldi, prima non pagavo fino a tardi, tardi, mi chiedevo come va, come va, come va, adesso come va, come va, come va..."
Checo: "C'è Buemi, c'è Buemi, ah, no è Oki che imprecava, f*ck diceva crashando, crashando con aria fiera, c'è Buemi, c'è Buemi, la sua aura sembrava vera, la voglia, la voglia di tornare come prima... Poi da Stroll hanno voluto soldi..."
Strollino: "è difficile stare al mondo, senza il mio portafoglio, compro il team in un giorno, tu dimmi se volevi solo soldi, soldi, perché io ho sempre avuto soldi, soldi, lascio il vecchio team e Claire Williams lo sa, ora sono qua con l'assegno di papà, mi chiedi come va, come va, come va, sai già come va, come va, come va..."
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
sabato 2 marzo 2019
Commento ai test prestagionali II
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Milly Sunshine