martedì 28 febbraio 2017

La Williams esiste davvero, non solo in foto!

I test sono iniziati e, con essi, la Williams è finalmente scesa in pista, mostrandosi in tutto il suo splendore dopo che era stata la prima a presentarsi, anche se nessuno l'aveva ancora vista in opera.

Al volante ci sarà l'aura gufica del Sommo Gufo di Interlagos, sul cui ritorno si è detto tutto e il contrario di tutto perché, per parcondicio, se bisogna destreggiarsi in un mese di dibattito sull'argomento "Rosberg doveva o non doveva ritirarsi?" è opportuno un altro mese di dibattito sull'argomento "Massa doveva o non doveva tornare?", dato he a quanto pare i piloti non dispongono di libero arbitrio, ma le loro scelte devono essere basate solo ed esclusivamente sulla fazione che si fa sentire di più.

Accanto a lui ci sarà un ragazzino a cui deve ancora spuntare la barba, sul quale c'è già un ammontare di polemiche che non si vedeva da tempo immemore. Suo padre ha i big money, come i genitori di moltissimi altri piloti, ma ha molti più big money degli altri genitori con i big money. Voci di corridoio narrano che il bambino abbia falsato con i propri soldi i risultati dei campionati ai quali ha partecipato pur essendo il più scarso, anche se non mi è chiaro come i soldi ti facciano improvvisamente andare più forte degli altri se sei il più lento, ma le vie di mezzo non esistono.

Ciò che ne deriva è che il bambino ha rubato il volante ad Alex Lynn, il nonno do Brasil ha rubato il volante ad Alex Lynn, la Williams è un team orribilehhhh e Feliiii non avrebbe mai dovuto osare mescolarsi a quella gentaglia, ma stare a casa insieme alla moglie, perché se il principehhhh azzurrohhhh sta a casa insieme alla moglie dovrebbe farlo anche Feliiii e anche chiunque altro disponga di una moglie.

lunedì 27 febbraio 2017

Daytona 500: riflessioni random

Il campionato di NASCAR 2017 è iniziato. Già c'era stata una exhibition race la scorsa settimana, ma stavolta siamo entrati nel vivo con la Daytona 500 che si è svolta ieri sera.
Pensavo iniziasse alle 18.00, dato che l'orario che avevo reperito pressoché ovunque era 12 Eastern Time. Il problema, però, è che nelle gare americane l'orario funziona apparentemente a caso, quindi la gara è iniziata quando qui erano più o meno le otto di sera.

Mi ero connessa alle 18.30 o giù di lì, trovando ad accogliermi uno spot pubblicitario del Viagra, per scoprire che la gara sarebbe iniziata un bel po' dopo. Mi sono riconnessa dopo cena. Erano più o meno le 21.30 ed erano stati disputati 67 giri su 200. Lì ho iniziato a capire quale fosse l'andazzo, ma non avrei pronosticato che la gara potesse durare addirittura qualcosa come quattro ore e mezza.
E' stata un susseguirsi di incidenti, dove per incidenti intendo di quelli seri, con almeno cinque o sei vetture coinvolte. Alla fine della gara quelli che non erano rimasti coinvolti in nessun contatto si contavano sulle dita di una mano.

Quando mi sono connessa in testa c'era Harvick, uno che una volta si mise a spintonare Montoya a causa di un incidente che in realtà era stato innescato da Truex. C'era Dale Jr in top-10 e la cosa mi sembrava soddisfacente, ma Dale Jr è finito fuori in un crash partito quando Kyle Busch è finito in testacoda dopo una foratura.
A quel punto sono rimasta abbastanza impressionata per la presenza di un certo Sadler(?), un 41enne, in testa alla gara per un breve tratto, perso poi nelle retrovie dopo un pit-stop avvenuto mentre la safety car era in pista.

A quel punto è capitato uno di quegli eventi che ricordano alla lontana quella volta in cui Da Matta fu brevemente in testa al gran premio di Gran Bretagna 2003: Danica Patrick era seconda dietro la safety car ed è rimasta in terza posizione per vari giri dopo il restart. Ha perso il duello con Stenhouse in quanto è rimasta coinvolta in un incidente con sedici vetture poco dopo.
Sarà Danica a stirare, ma il ferro da stiro è falsato: Ricky, che ha crashato pochi giri dopo di lei e risulta quindi classificato davanti, era stato ultimo per gran parte della gara.
Elliot era in testa nelle fasi finali, che curiosamente hanno avuto più calma di quelle precedenti, ma dopo le provvidenziali gufate dei telecronisti il successo è sfumato quando a pochi giri dalla fine ha iniziato a rallentare.

Dopo numerosi cambi di leadership ha vinto Kurt Busch, ma tutto perde d'importanza di fronte al 53enne Michael Waltrip, classificato ottavo. *inchino* Per un tratto di gara era stato circa 30°.

domenica 26 febbraio 2017

Che confusione, sarà perché voliamo!

BREAKING NEWS... La Redbull è blu. La Toro Rosso anche. Si tratta di due diverse tonalità di blu e le vetture differiscono l'una dall'altra, ma sta di fatto che sono tutte e due blu e questo potrebbe provocare un bel po' di confusione.
Non mettiamo però il carro davanti ai buoi, né davanti ai tori rossi con le ali, e parliamo un po' della grazia bovina di entrambe le vetture.

La Redbull è blu, come potevamo tranquillamente immaginare, ed è denominata RB13. Come sfondo, la scritta "numero 13, sfortunato per alcuni".
In tutta sincerità quell'affermazione, per quanto innocente, mi va giù un po' di traverso, perché mi ricorda un po' Maldonado e mi ricorda la deprecabile attività di mettersi a sparare contro la croce rossa.
Abbandonando Maldonado al proprio destino, che sembra purtroppo quello di rimanere senza volante, dato che mi risulta che il team di Indycar al quale avrebbe potuto approdare secondo i rumors sia fallito nel frattempo (Maldonado è l'Alex Rossi dei poveri), la Redbull RB13 non ha variato i colori più di tanto rispetto alle scorse stagioni, forse adesso è sparito un po' di quel viola che si vedeva in un passato recente.
I piloti, quest'anno, saranno Dani-Smile e l'enfant prodige, che su Twitter appare entusiasta della nuova vettura.

La Toro Rosso è esattamente la vettura che sarebbe stato Hamilton se fosse stato una vettura anziché un pilota: tamarrissima, ma dall'aspetto gradevole.
L'abbinamento blu scuro e bordeaux è stato cambiato in un blu elettrico rifinito con altri colori: quelli che ci sono sulla lattina della Redbull Cola, a quanto pare, il che rende la vettura ancora più pittoresca di quanto sarebbe sembrata altrimenti. Curiosamente, nonostante il cambio evidente di livrea i tifosi della Toro Rosso, diversamente da quelli della McLaren, non si stanno strappando le vesti per l'orribilehhhh oltraggiohhhh subito. Se la McLaren non può e non deve essere arancione perché "è sempre stata grigia" (ma questi non hanno mai visto foto vintage della McLaren?), a nessuno importa niente dei colori della Toro Rosso. Ciò mi soddisfa profondamente.
Per quanto riguarda i piccoli tori, al volante ritroveremo Carlito e il "russo di Roma". Io continuo a sperare che quest'ultimo possa prendersi la sua rivincita.

Murrica haas got the power

Ormai tutti i pezzi del puzzle stanno andando al loro posto, quindi non ci resta che occuparci di chi ha deciso di svelarsi in questo weekend, alla vigilia dei test prestagionali che inizieranno domani.

La vettura, che mi aspettavo un po' diversa (insomma, qualcosa più in stile americano, con stelle e strisce e roba del genere), ricorda vagamente, come è stato notato sul forum F1GC, la HRT originale, quella guidata nel corso della stagione da Chandok, dall'Uomo Gillette, da Yamamoto e, quando quest'ultimo rimase intossicato nel corso del weekend di Singapore, da Klien.

Non siamo qui per parlare della HRT, che abbandoniamo al proprio destino, ma concentriamoci piuttosto sulla Haas.
Ormai dimenticato lo scoiattolino nerd Gutierrez (che il 1° aprile vedremo esordire in Formula E), al suo posto è giunto Kmag, in arrivo dalla Renault, da dove era a sua volta arrivato un anno fa arrivato il Sommo Grosji.

Vedremo che cosa combineranno quest'anno e, visti gli obiettivi del team, sono abbastanza ottimista in proposito. Nel 2016, come team emergente, se la sono cavati egregiamente e nulla lascia pensare che quest'anno non continuino sulla stessa tendenza.

sabato 25 febbraio 2017

La Formula 1 di oggi è noiosa perché le vetture sono tutte grigio-nere

Se ne parlava già da un po', ma non avevo mai dato molto peso al rumour secondo cui la McLaren avrebbe potuto avere un colore simile a quello della Spyker o della Arrows all'epoca della sponsorizzazione Orange.
Se ne parlava già da un po' e c'era chi si indignava, perché OMG La McLaReN Deve EsSeRe GRiGiA La fOrMuLa 1 è MoRtA NeL 1950!!111!!!11!!!
Non sono qui a disquisire dell'anno in cui la Formula 1 sia morta (dal momento che sta per iniziare un nuovo campionato, credo che questo momento debba ancora arrivare, ma che rimanga tra noi), ma credo di non essere la sola a ricordare che la McLaren non era né grigia né grigio-nera fino a vent'anni fa. Sponsorizzazione Marlboro what? In teoria, se qui ci scandalizziamo per un po' di arancione (anzi, molto, anche se nella prima foto sembrava più rossa, ma è una questione di luce), per me la McLaren sponsorizzata West, così come quelle che vennero dopo, avrebbero dovuto essere per me un trauma infantile.

Parliamo di cose serie: i piloti, questa stagione, sono Ferniiii e Stoffy, mentre qualcun altro viene pagato per gironzolare.
Al team vanno i miei migliori auguri: spero che abbiano performance più elevate, nel probabile caso in cui non ce le abbiano mi auguro che ci siano molti team radio sui quali fare ironia, ma soprattutto mi auguro che nessuno (ogni riferimento a un soggetto in particolare è puramente casuale) si rompa nulla e che Jenson possa godersi la pensione.

Cutest girl in town: la Ferrari si svela

Vi capita mai di sentirvi preoccupati da voi stessi? A me sì, ultimamente di frequente, in particolare quando definisco la nuova Ferrari, presentata ieri, come "cutest girl in town".
Cos'è questo improvviso fangirlismo? Cos'è questo improvviso fangirlismo per la Ferrari, se vogliamo essere più precisi? Cos'è tutto questo improvviso pensare che, se dopo dieci anni il titolo tornasse a Maranello, forse sarebbe la cosa più bella che questo campionato potrebbe riservarci? E' stato creato un mostro, e quel mostro a quanto pare sono io, perché un tempo non avrei mai pronunciato tali affermazioni.

Ferma restando la mia convinzione che il 2017 sia l'anno della Redbull e di Verstappen, fino a prova contraria (prova contraria che sarei molto lieta di vedere con i miei occhi, perché Verstappino ha ancora molti anni a disposizione per rompere i cosiddetti e non è necessario che lo faccia già in grande stile prima ancora di avere vent'anni!), auguro buona fortuna alla Ferrari, perché sarebbe bene se facessero di meglio rispetto al 2016. Non che ci voglia tanto, ma certe cose è bene puntualizzarle.

I piloti saranno sempre Sebbiiii e Iceman e spero di vedere entrambi sul gradino più alto del podio, qualunque sia lo strascico che l'Alonsocentrismo Santanderiano ci ha lasciato. Vista la quantità di persone disposte ad affermare che Sebbiiii è il Malehhhh Assolutohhhh perché non mette tra sé e il compagno di squadra lo stesso gap che c'era a suo tempo tra Alonso e Massa, gli strascichi dell'alonsocentrismo a mio parere sono ancora troppi.

A proposito di Santander e di ciò che è accaduto circa un mese fa (secondo Santander la vettura 2017 si doveva chiamare SF17JB, invece si chiama SF70H), inoltre, siamo arrivati a un momento da "se qualcuno ha qualcosa da dire, che parli adesso o che taccia per sempre".
Dal momento che ho intenzione di parlare, invece che di tacere per sempre, vi invito caldamente a non proseguire la lettura se non volete leggere quello che penso in proposito.

...
...
...
...
...
...
...
...

Le cronache narrano che verso la fine di gennaio Santander avesse scritto un tweet svelando in anteprima, per sbaglio, il nome della nuova monoposto. Il tweet era stato cancellato, ma si sa che tutto ciò che passa per l'etere è destinato a venire immortalato in screenshot che non guardano in faccia a nessuno e che vengono postati ovunque, in genere allo scopo di idolatrare oppure allo scopo di diffamare.
Tutto è iniziato con l'idolatria e quanto in Ferrari avessero fatto la cosa giusta, in quanto il nome SF17JB sarebbe stato senza ombra di dubbio un tributo a Jules Bianchi.
Peccato che, grazie alla mancanza di accortezza di Santander, questa storiella abbia fatto il giro del mondo proprio quando la Ferrari aveva intenzione di chiamare la propria vettura SF70 Hybrid, dove 70 è un omaggio ai 70 anni della scuderia... Anche perché, secondo la mia personalissima opinione, se volevano dedicare una vettura a Jules Bianchi avrebbero potuto farlo nel 2015 o nel 2016, invece di aspettare quest'anno perché... mhm... perché l'anno finisce con 17 che era il numero che Bianchi "aveva scelto" per gareggiare in Formula 1 (in realtà era la sua quarta opzione, perché le prime tre, ovvero 7, 27 e 77, erano tutte impegnate).
Tutto ciò ha fatto storcere il naso a parte del pubblico dei social network e i fan di Bianchi (ci metterei la mano sul fuoco che sono fan postumi, di quelli che finché era in vita lo snobbavano o gli davano dello scarso, ma che dopo la sua morte hanno iniziato a sostenere che loro l'avevano sempre voluto in Ferrari, nonostante avessero continuato a dargli dello scarso anche dopo i risultati ottenuti in Marussia) si sono indignati, perché evidentemente speravano di potere sentire dichiarazioni del tipo "gli abbiamo dedicato una monoposto, perché era quella che avrebbe guidato", perché sarebbe fin troppo facile dirlo adesso.
C'è addirittura gente che ha aperto una petizione online perché vuole che la Ferrari cambi nome alla monoposto, per mantenere fede alla parola data (non dalla squadra, ma non fa niente) e onorare il nome di Jules Bianchi (cosa che, se lo facessero così suggerito, non sarebbe onorare, ma usare il nome altrui per farsi belli agli occhi della gente). Questa non so davvero come commentarla, se non dicendo che non ho parole. Mi dispiace, posso sforzarmi in ogni modo, ma non riesco ad avere nemmeno un po' di comprensione.
Da sostenitrice di Jules Bianchi fin dai tempi in cui la gente lo definiva un brocco, mi sarebbe piaciuto tantissimo vederlo in Ferrari, ma non sono certa che avrei gradito di vedere il suo nome nella monoposto di quest'anno. Se fosse accaduto quando era in coma o nell'anno immediatamente successivo alla sua morte sarebbe stata un'altra cosa, ma così non l'avrei particolarmente gradito.
Ad ogni modo, alla fine, il punto è che, senza quel tweet di Santander, questo dibattito non ci sarebbe mai stato...

venerdì 24 febbraio 2017

Commento ironico all'eprix di Buenos Aires (Formula E 2016/2017 #3)

Buonasera miei cari lettori! Siete emozionati? Spero di sì, dato che questo è il primo Commento che viene prodotto nell'anno 2017. Dal punto di vista open wheel l'eprix di Buenos Aires è stata la prima gara importante avvenuta quest'anno... e a quanto pare non si trattava di una gara importante abbastanza da meritarsi di essere trasmessa sulla Rai.
Parliamo un attimo del mio punto di vista in proposito: mi piacerebbe dire che ciò è oltraggioso, ma la verità è che non posso dirlo. Non posso colpevolizzare la Rai per avere deciso di non trasmettere qualcosa di cui alla maggior parte degli italiani non importa un fico secco, compresi gran parte degli appassionati di motori, perché a loro interessano solo i sorpassihhhh e i duellihhhh, a condizione che una Ferrari ne esca vincente. Naturalmente, in una serie in cui la Ferrari non gareggia nemmeno, non può uscirne vincente, pertanto non vale la pena di guardarla. Anzi, oltre a non guardarla è bene anche criticarla, perché è una serie poco spettacolarehhhh con poco rumorehhhh e con troppihhhh pilotihhhh scarsihhhh (cosa non troppo complicata, perché che non corrispondono alla definizione di "piloti scarsi" secondo il fanbase medio ne riesco a contare al massimo due o tre).
Direi che è il caso di smetterla con queste mie esternazioni e di iniziare a dedicarci sul serio all'eprix di Buenos Aires, che si è svolto Sabato 18 Febbraio, quando da noi erano circa le 20.00... per l'esattezza è partito alle 20.04, anche se ho dovuto aspettare fino a mercoledì sera per andarmelo a vedere su un blog dove parte delle scritte sono in alfabeto cirillico o qualcosa del genere. Però ho trovato la telecronaca British (AAAAAWWWWW, c'è Darione Nostro!!!111!!11!!!!1!!) e ciò mi aggrada particolarmente.
L'eprix di Buenos Aires è stato il terzo di questa stagione, iniziata nel mese di ottobre, proseguita alla fine di novembre e messa nel congelatore per qualche mese, il che sinceramente mi ha urtato un po' i nervi perché ci sono stati comunque un sacco di mesi di pausa dall'ultima volta in cui ho visto una gara di qualcosa in tempo reale. Stavolta non l'ho vista in tempo reale, ma non ha importanza. Tanto stavolta non sarei andata avanti e indietro per il salotto saltellando in perenne clima da what the f*ck, come l'ultima volta in cui avevo visto una gara. Proporrei giusto per non farci mancare nulla di ingaggiare il Gangster Rapper per fare presenza a ogni evento motoristico, stando davanti a fare da tappo rallentando tutti a proprio piacimento.
In attesa che il campionato di Formula E decida di darsi quella regola, non ci resta che accontentarci di quello che abbiamo. Concentriamoci sul rinnovato duello Buemi vs Di Grassi e diamoci alla pazza gioia: dopo due vittorie di Buemi nelle puntate precedenti, stavolta è stato Di Gratis a conquistare la pole position... Accanto a lui Jev, con probabile soddisfazione delle fungirl, mentre Buemiiii terzohhhhhh! Lì mi sono entusiasmata parecchio, lo ammetto, perché ho pensato che, chissà, magari già che c'erano, vicini com'erano l'uno all'altro, avrebbero potuto sbizzarrirsi abbastanza...
La griglia di partenza era la seguente:

1^ fila: 1. Di Grassi Audisport, 2. Vergne Techeetah
2^ fila: 3. Buemi eDams Renault, 4. Turvey Nextev
3^ fila: 5. Piquet Nextev, 6. Prost eDams Renault
4^ fila: 7. Evans Jaguar, 8. Rosenqvist Mahindra
5^ fila: 9. D'Ambrosio Dragon, 10. Bird Virgin
6^ fila: 11. Sarrazin Venturi, 12. Heidfeld Mahindra
7^ fila: 13. Frijns Andretti, 14. Duval Dragon
8^ fila: 15. Carroll Jaguar, 16. Abt Audisport
9^ fila: 17. Da Costa Andretti, 18. Ma Techeetah,
10^ fila: 19. Engel Venturi, 20. Lopez Virgin

VIAAAAAAA!
Tutto è iniziato con calma: davanti Di Gratis ha mantenuto la prima posizione davanti a Jev, Buemiiii, l'ingegnere meccanico, Crashgatinho e Rosenbitch (che secondo uno dei telecronisti si chiamerebbe Philip) che non era partito lì, ma siccome si trattava della sesta posizione meritava semplicemente di essere menzionato così, a caso, senza che venissero fatti proclami.
Ho visto qualcuno che si toccava leggermente, poi ho visto una Jaguar ferma. Era il Carillon, che però approfittando di un breve intermezzo di virtual safety car (va bene, va bene, di full course yellow) ha ripreso la via della pista in ultima posizione.
Il vero plot twist è avvenuto al terzo giro: OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV! OH MY HOLY JEV!
...
...
...Okay, va bene, mi spiego meglio: Jev è andato in testa alla gara e sinceramente questa è una cosa che non mi aspettavo. Mistero svelato abbastanza in fretta: Di Gratis andava lento, tanto che ha perso subito la posizione a vantaggio di Buemiiii. La leadership di Jev ha avuto durata molto breve: appena tre giri, poi Buemiiii si è installato in prima posizione, con l'intenzione di non schiodarsi da lì.
Il duello ipotetico Buemiiii vs Di Gratis era sempre più lontano, visto che Di Gratis si è ritrovato altre vetture negli scarichi ed è stato superato anche dall'ingegnere meccanico. Poi c'era Nicòòòòò, che dopo avere superato Rosenbitch e Crashgatinho ha superato anche lo stesso Di Gratis facendolo sprofondare in quinta posizione. Notizie positive per Di Gratis dal punto di vista della classifica del fanboost, dove si è classificato secondo, dietro a Buemiiii e davanti all'Abete.
Altri eventi random: il Volatile era in crisi con la propria vettura, è rientrato a cambiarla al nono giro (erano 37 in totale) nella speranza di fare il giro veloce e di portarsi a casa i punti, Engel non ha cambiato macchina, ma ogni tanto rallentava e dimostrava evidenti problemi. Poi, verso metà gara, l'uomo che da sempre divide Tumblahhhhh e che è stato la causa della fine di diverse amicizie, ha conquistato cinque secondi di penalità per eccesso di velocità durante la FCY. Parlo ovviamente di Mitch Evans, pilota Jaguar.

A proposito di Jaguar, qualche settimana fa c'è stato un incontro ravvicinato del terzo tipo tra Feliiii e la Formula E. L'Unico Felipe rimasto in Formula 1 ha infatti testato una Jaguar e si è capito più o meno velatamente che, se si fosse ritirato dalla Formula 1 come pianificava, sarebbe passato in Formula E. Invece, dato che Feliiii in Formula 1 ci ha messo le radici, presto in Formula E arriverà nientemeno che il Felipe Massa dei poveri, altrimenti detto Scoiattolo Nerd, insomma, per intenderci Gutierrez.

Tornando a metà gara e al momento in cui Mitch si è conquistato la penalità, è il caso di mettere da parte Mitch una volta per tutte e di concentrarci su fatti di un certo livello, per esempio l'avvicinarsi del momento dei pitstop. Mi sembra che davanti il primo sia stato l'ing. Turvey, che quando anche gli altri sono rientrati da terzo che era si è ritrovato sesto. Davanti c'erano Buemiiii, Jev, Nicòòòò, Di Gratis e Crashgatinho. Onestamente devo ammettere che vedere Crashgatinho in top-5 dopo tutti i disastri che ha combinato nello scorso campionato aveva il suo perché, ma siccome questo commento non può continuare ad essere incentrato sulle battute a proposito di Crashgatinho farò il mio dovere e parlerò di un altro brasiliano: Di Gratis, che era quarto, ma che al 24° giro ha superato Nicòòòò per la terza posizione.
In una telecronaca italiana quel momento sarebbe stato probabilmente contornato dalla solita storia: Nicòòòò va più lento di Buemiiii, Nicòòòò è più scarso rispetto a suo padre, perché lui sta in Formula E mentre suo padre stava in Formula 1 e ha anche guidato la Ferrari...
A proposito, dato che l'abbiamo nominato, parliamone: Alain Prost è stato inquadrato più di una volta all'interno del box della eDams Renault, sempre e puntualmente di profilo, quindi abbiamo potuto ammirare in diverse occasioni il suo graziosissimo naso alla francese.
Immagino che vi starete chiedendo perché io stia parlando del naso di Prost e in effetti me lo chiedo anch'io, dato che dovremmo procedere con qualche informazione di un certo livello a proposito della gara: Heidiiii è stato messo sotto investigazione per pitstop durato meno di un minuto, mentre verso la fine della gara, quando mancavano due o tre giri, anche Di Gratis è stato messo sotto investigazione, per un unsafe release durante il pitstop (aveva tagliato la strada a Crashgatinho). Di Gratis non è stato penalizzato, mentre Heidiiii non lo so, forse sì? Ma ad ogni modo Heidiiii ha rallentato like a boss verso la fine della gara, senza che fosse necessaria un'altra FCY.
Il momento più epico è stato il duello tra le Dragon al penultimo giro. Puntualizziamo: le Dragon si erano portate in sesta e settima posizione in quanto sia D'Ambriiii sia Dellavalle avevano superato l'ingegnere meccanico in corso d'opera. Altra cosa notevole, ho notato che le Dragon avevano colori invertiti l'una con l'altra: una era bianca sul davanti con quadretti grigi a scalare sul retro, l'altra era grigia davanti, con quadretti bianchi dietro, o qualcosa del genere. Questo però è irrilevante, dato che al penultimo giro abbiamo assistito a un duello tra le Dragon in modello Rosbilton al Redbullring, con la sola differenza che nessuno è finito per prati... anche perché sul circuito cittadino di Buenos Aires non c'erano prati. Tra i due sembra esserci stata una lieve collisione senza danni ed è andata a finire che D'Ambriiii l'ha preso in quel posto. Suo destino era perdere un'ulteriore posizione, quando l'Abete l'ha superato proprio sul traguardo. Nel frattempo, non si sa bene come, non si sa bene quando, il Volatile doveva essere rimasto a rigirarsi i pollici ai box, dato che era ancora in pista nonostante il cambio di vettura in largo anticipo. Era in pista... o meglio, era contro un muro, mentre la gara si apprestava a finire.
Curiosità: il giro più veloce l'ha ottenuto Rosenbitch, che si è classificato ultimo!
Insomma, una scena un po' così:
"Tunz tunz tunz! I'm the best and f*ck the rest!!111!!!11!!! Rosenbitch powahhhhh!!!111!!!"
E, mentre l'ultimo termine che ho pronunciato potrebbe lasciare intendere che Rosenbitch stesse festeggiando con il tito medio alzato, mi sovviene che forse è meglio mettere fine a questo commento, non prima di avervi illustrato il risultato.

RISULTATO: 1. Sebastian Buemi (eDams Renault), 2. Jean Eric Vergne (Techeetah), 3. Lucas Di Grassi (Audisport), 5. Nico Prost (eDams Renault), 5. Nelsinho Piquet (Nextev), 6. Loic Duval (Dragon), 7. Daniel Abt (Audisport), 8. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 9. Oliver Turvey (Nextev), 10. José Lopez (Virgin), 11. Antonio Felix Da Costa (Andretti), 12. Stephane Sarrazin (Venturi), 13. Mitch Evans (Jaguar), 14. Robert Frijns (Andretti), 15. Nick Heidfeld (Mahindra), 16. Ma Qing Hua (Techeetah), 17. Adam Carroll (Jaguar), 18. Felix Rosenqvist (Mahindra), RIT. Maro Engel (Venturi), RIT. Sam Bird (Virgin).

giovedì 23 febbraio 2017

Petronas Mercedes next top model

Yaaaaaayyyyy, quest'anno in Mercedes c'è un Verohhhh Finlandesehhhh, cosa che dovrebbe farvi tutti quanti contenti.
Nel caso la cosa non vi tocchi minimamente o nel caso siate convinti che un pilota finlandese in Mercedes ci fosse stato anche l'anno scorso (cosa di cui molti tuttora sembrano convinti), potete comunque consolarvi contemplando le foto della nuova vettura, che secondo il mio spassionato parere ha un certo fascino.

A proposito di fascino, in tutta sincerità non mi aspettavo che Bo77as fosse più basso del Gangster Rapper. Quello che mi aspettavo era che non avesse proprio il portamento da modello, segno che quest'anno di modelli in casa Mercedes ce n'è uno solo ed è il nostro caro Snoop Dogg.
Poi, guardando quelle foto, non ho capito che cosa voglia dimostrare Bo77as standosene così, bellamente, senza cappello in testa. Cosa crede, che qualcuno lo voglia elogiare per la sua chioma radiosa? Naaaahhhh, i suoi capelli sono troppo corti per potere apparire veramente spettinati!

Il Gangster Rapper, ho visto su GPUpdate, sfoggerà un nuovo casco, con un'ampia parte di colore rosso. Alonso ne indossò uno rosso una volta nel 2009 e Vettel una volta nel 2014, giusto per citare un paio di statistiche a caso. Che il prossimo anno ci tocchi di vedere una coppia di gabbiani come piloti Ferrari? O che il gabbiano Sebastian faccia scambio di volante con il Gangster Rapper appoggiando il fondoschiena su una Mercedes?
Ad ogni modo non preoccupiamoci troppo di quello che avverrà nel 2018. Manca ancora tantissimo tempo e non bisogna mai essere desiderosi che il tempo passi troppo in fretta. Nel 2018, se sarò ancora viva, compirò trent'anni. Trent'anni sono tanti: se fossi un pilota, passerei automaticamente dall'essere troppo giovane all'essere troppo vecchia.

Pronostico a casaccio: la Mercedes 2017 non vincerà il mondiale, che verrà invece vinto dalla Redbull. Nonostante tutto qualche gara comunque la vinceranno e Bottas vincerà il gran premio d'Australia.

mercoledì 22 febbraio 2017

Made in India

Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla presentazione non ufficiale della Williams, mentre a partire da questa settimana sono arrivate un paio di presentazioni ufficiali: lunedì è stata la volta della Sauber, ieri è stata la volta della Renault e oggi si è presentata finalmente anche la Force India, a interrompere il trend degli ultimi che saranno i primi. La Force India, infatti, nel campionato 2016 si è classificata quarta, dietro a Mercedes, Redbull e Ferrari, dopo avere strappato lo scettro di quarta in classifica alla Williams.

Checo è rimasto al proprio posto, e speriamo che quest'anno possa deliziarci vedendo qualche altra volta la luce del podio, come è accaduto l'anno scorso a Monaco e a Baku.
Hulk invece è andato a indossare un'orrenda tuta nera e gialla made in Renault e di lui ne abbiamo già parlato ieri. Al suo posto è arrivato l'Oki, uno che ha fatto discutere parecchio i funboy e le fungirl dei baby piloti. La sua contrapposizione a Werly e il suo passaggio in Force India, mentre Werly rimaneva in attesa di trovare una collocazione, è stata molto malvista e i fan di Werly sono diventati in gran parte suoi hater incalliti. Osservazione random: l'Oki mi pare anche più alto di Hulkenberg. Altra osservazione random: Oki è nato a settembre del 1996, quindi se dovesse essere lui a procacciarsi un podio e dovesse farlo in occasione del gran premio degli States, dato che il gran premio degli States sarà dopo il suo ventunesimo compleanno, gli sarà concesso bere champagne.

martedì 21 febbraio 2017

I penultimi saranno i secondi: anche la Renault si presenta

Se gli ultimi onorari sono stati i primi, i penultimi onorari non potevano essere altro che i secondi, in tema di presentazioni ufficiali. Dopo la Sauber di ieri, oggi è stata la volta della Renault, che si è svelata mettendo fine a tutti i nostri dubbi esistenziali sul colore che avrebbe avuto.

Dopo il sobrio colore della Sauber, per nulla appariscente, anche la Renault ha dimostrato di avere una livrea poco appariscente, il che rende la Formula 1 poco spettacolare, mica come avveniva quindici anni fa, quando le vetture erano molto più colorate di oggi e ciò produceva gare spettacolari.
La noiosità delle gare, chiaramente derivante dai colori delle vetture che vi prendono parte, non sarà messa in discussione, così come non sarà messo in discussione il fatto che la Renault quest'anno sarà guidata da due fashion model.

Contro le aspettative di molti Jolly Palmahhhh è sopravvissuto, così almeno le fungirl potranno sbavare un po' anche in questa stagione, sempre ammesso che l'addio di Kmag alla Renault non renda nullo il loro interesse per il team.
Jolly Palmahhhh dovrà vedersela con Hulk per il titolo di fashion model del team e, a mio parere, lo scontro è perso in partenza. Anche per il titolo di fashion model del campionato, in generale, credo che Hulk sia sulla buona strada.

Dopo un bel po' di chiacchiere senza né capo né coda non mi resta che augurare alla Renault di andare un po' più forte dell'anno scorso.

lunedì 20 febbraio 2017

Gli ultimi saranno i primi: la Sauber si svela

Se la Williams si era già mostrata di sfuggita, stavamo ancora aspettando che qualcuno facesse le cose in grande stile.

Ad aprire le danze delle "vere presentazioni" è stata l'ultima classificata onoraria della scorsa stagione, ultima onoraria dato che la Manor ormai l'abbiamo definitivamente salutata.

La Sauber di quest'anno è turchese come quella dell'anno scorso, ma c'è meno giallo e più bianco. Così, a primo impatto, non ci leggo nemmeno "Silanna", ma sono certa che da qualche parte il marchio ci sarà.

Confermato Mr Silanna Marcus Ericsson, che comunque mi è parso meno peggio di come sembri essere un must descriverlo, al suo fianco ci sarà Pascal Wehrlein, il cui attuale legame con la Mercedes non mi è chiaro. Quello che è certo è che, essendo attualmente un pilota della Sauber, Werly non sarà chiamato a sostituire i piloti Mercedes al volante qualora dovesse esserci un'epidemia di diarrea che viene spacciata per influenza, per torcicollo o quant'altro.
Chi in compenso deve essere sostituito è Werly, a cui il cappottamento alla Race of Champions pare non avere fatto molto bene. Pare che a sostituirlo nei test imminenti sarà Antonio Giovinazzi, il che fa piacere anche a me, ma trovo un tantino esagerato che qualcuno debba augurare a Werly ulteriori disgrazie solo per il gusto di vedere Giovinazzi in pista più a lungo.
Voci di corridoio narrano che l'infortunio sia stato più grave del previsto e che Werly potrebbe addirittura saltare il gran premio d'Australia.

Intanto questa sarà la 25^ stagione per la Sauber, considerando anche gli anni in cui le vetture erano state ridipinte e denominate BMW.

domenica 19 febbraio 2017

Indovina chi stira stasera...

Mentre il campionato di Formula 1 serve come contorno al campionato di Grill The Grid, il campionato di NASCAR fa verosimilmente da contorno alle faccende domestiche di casa Stenhouse/Patrick, con ipotetiche scommesse tra Ricky e Danica: chi ha un migliore risultato in gara (visti i due soggetti in questione, all'incirca una ventesima posizione) non fa nulla fino alla gara successiva. L'altro lava, stira, cucina, ecc...
Ad una settimana dalla Daytona 500 la NASCAR ha avuto un inizio in grande stile: l'exhibition race di 75 giri fissata per sabato è stata rimandata a domenica per maltempo. Vinta da Joey Logano, c'erano solo diciassette partecipanti. Ricky non c'era, Danica sì. Danica è arrivata quarta (garahhhh falsatahhhh!!111!!!1!!!!11!), ma l'assenza del suo cavaliere fa sì che non possa considerarsi un 1:0.
Rimangono molte domande su chi dovrà stirare nei prossimi giorni...

Buemi^3

E' da tempo immemorabile che non mi capita di vedere qualche tipo di gara in tempo reale. Giusto per quantificare i tempi, si trattava dell'epoca in cui Massa si apprestava ad andare in pensione e Rosberg era ancora un pilota.
Okay, okay, sono passati meno di tre mesi, ma tre mesi sono pur sempre tanti, seppure di meno di quanto fossi abituata un tempo, quando guardavo solo la F1 e il campionato iniziava a marzo e terminava a ottobre.
Ero ben felice di vedermi la gara... ma plot-twist, la Rai non l'ha trasmessa! al di là del fatto che ciò non mi aggrada affatto, non posso nemmeno prendermela con la Rai. Perché dovrebbero trasmettere una serie che nessuno o quasi prende in considerazione, almeno qui da noi?
Ci vorrebbe qualche pilota famoso.
Ci vorrebbe la Ferrari.
Ci vorrebbe qualcuno che vince il mondiale a spese della Ferrari, così ci sarebbero polemiche e la popolarità crescerebbe a macchia d'olio.
Finché non ci sarà nulla di tutto ciò, la Formula E verrà sempre vista come la serie in cui le macchine non fanno rumore e in cui ci sono solo "piloti scarsi". -.-
Intanto, ad ogni modo, sabato 18 a Buenos Aires Buemi ha fatto tre su tre, e io sto ancora sperando che gli extended highlights, 45 minuti per una gara durata 50, arrivino presto.
Tre su tre su un campionato lungo undici gare, comunque, sono tante. Se fossimo in Formula 1 sarebbe già un campionato noiosissimo, sempre ammesso di non avere tre su tre da parte di un pilota Ferrari...

sabato 18 febbraio 2017

La Williams in anteprima

I bei tempi in cui le nuove monoposto venivano svelate a metà gennaio è passato da un pezzo, ma per fortuna anche la metà di gennaio è passata da un pezzo.

In attesa delle presentazioni ufficiali, la Williams ha voluto essere la prima a mostrare qualcosa di sé.

Oltre a potere contare sull'aura gufica del Gufo di Interlagos, ci ha anche tenuto a scegliere una data di buon augurio: venerdì 17 febbraio.

La radio, peraltro, mi ha informata che il 17 febbraio è la giornata internazionale del gatto, il che si ricollega ai gatti neri. #EpicWin.
Ci manca solo qualcosa di collegato alle rane, poi abbiamo fatto il pieno.

venerdì 17 febbraio 2017

Personaggi che dividono le folle

Ci sono cose che non vorremmo ammettere, ma che prima o poi ci tocca fare. Una di queste è che quelli che dicono che nella Formula 1 odierna c'è un personaggio che fa discutere e che divide le folle hanno ragione. Vorrei che non fosse così, ma hanno ragione.
Abbiamo a che fare praticamente da sempre con personaggi un po' fuori dagli schemi, talvolta controversi. Il punto è che per quanto i personaggi fuori dagli schemi talvolta controversi facciano discutere, quando vanno dai 25 ai 35 fanno discutere, ma non tanto quanto se fossero dei teenager brufolosi. La maggior parte dei teenager brufolosi che sono arrivati in Formula 1 in passato, inoltre, non avevano mai avuto un ruolo di primo piano, diversamente da baby Verstappino, e oserei dire che non avevano la stessa propensione alle controversie.

...Il bello in tutto ciò è che ho aperto questo post parlando di Baby Ves, quando non voglio nemmeno parlare di Baby Ves. Non fraintendetemi, Baby Ves c'entra, almeno in parte, ma essenzialmente devo parlare di un fatto che lo riguarda solo indirettamente.
Tutto è iniziato con una mia esternazione innocente su Tumblahhh: precisando che scherzavo, anche se non del tutto, adducevo allo scambio dei Kves tra la Redbull e la Toro Rosso come alla ragione principale per sperare che il baby Ves lo prenda in quel posto quest'anno, cosa che peraltro dubito che accadrà (sì, lo so, viviamo ancora in un alternate universe in cui Bottas vincerà il titolo in luglio, solo perchéhhhh èhhhh luihhhh, ma personalmente oltre a dubitare che Bottas vinca il titolo in luglio dubito anche che la Mercedes sia sopravvissuta al cambio regolamentare rimanendo nella stessa posizione degli ultimi anni - poi magari mi sbaglierò, ma la storia recente insegna che generalmente a ogni cambio regolamentare abbiamo assistito a un cambio dei valori in pista, mentre sull'altra faccenda dubito che Bottas possa andare costantemente più forte di Hamilton, ma a quanto pare questo non bisogna dirlo).

Guess what? non ho ricevuto messaggi anonimi, il che è un passo avanti davvero notevole, però una persona a me del tutto sconosciuta mi ha risposto che quellohhhh che è successohhhh non è colpahhhh di Max, quindi invece di prendermela con Max dovrei prendermela con la Redbull.

Non è colpa di "Max".
E con ciò?
In un contesto in cui è consentito spargere m*rda per molto meno su altri soggetti, per questioni come ordini di scuderia o status di prima guida, che non raggiungono minimamente il livello del Kves switch, su Verstappino non si può nemmeno scherzare?
Tra parentesi, se senza contestualizzare la cosa mi fossi augurata che a prenderlo in quel posto fosse chiunque altro, nessuno avrebbe battuto ciglio. Questo intendevo, quando dicevo che baby Ves ha quel qualcosa in più che gli altri non hanno per generare controversie 24/7.

Bo77as, solo tu puoi salvarci dalle tenebre.
...Sempre ammesso che non sorgano teorie del complotto quantomeno bizzarre, e tutto ciò che è accaduto finora e che ha condotto Bo77as lì dov'è si presta molto bene per le teorie del complotto.

martedì 14 febbraio 2017

GIAPPONE e CINA 2008: la Formula 1 all’epoca della Santificazione Alternata

Ci stiamo avvicinando alla fine della stagione 2008, e ora ci soffermiamo su Giappone e Cina, due gran premi che hanno comportato commenti brevi e indolori.

Commento al Gran Premio del Giappone: 12 Ottobre 2008
Un cordiale saluto ai nostri affezionati lettori da parte di Milly, la descrittrice pressoché neutrale (non completamente neutrale ma che pur avendo una certa serie di preferenze non insulta chiunque non rientri in questa sfera di preferenze) di gare del campionato di Formula 1. Prima news: niente più semafori vari ai box della Ferrari durante i pit stop. Seconda news: la BMW ha confermato Kubica e Heidfeld per il prossimo anno. Terza news: pare che Barrichello sia in rotta con la Honda. Ce la farà il nostro eroe ad accaparrarsi un volante anche per la prossima stagione, in cui finalmente potrà dimostrare che adesso che non deve più stare dietro a Schumacher può vincere anche lui? E ce la farà almeno Button a garantirsi il posto a una Honda che fa sempre più acqua da tutte le parti? Mistero... scopriremo tutto a tempo debito, debito come la distanza che generalmente separa Raikkonen da qualunque altra forma di vita.
Partiamo da un po' di storia del GP del Giappone. Circuito del Fuji: vincitore 1976 Mario Andretti, 1977 James Hunt. Circuito di Suzuka: vincitore 1987 Gerhard Berger (Ferrari), 1988 Ayrton Senna (McLaren), 1989 Alessandro Nannini (Benetton), 1990 Nelson Piquet (Benetton), 1991 Gerhard Berger (McLaren), 1992 Riccardo Patrese (Williams), 1993 Ayrton Senna (McLaren), 1994 Damon Hill (Williams), 1995 Michael Schumacher (Benetton), 1996 Damon Hill (Williams), 1997 Michael Schumacher (Ferrari), 1998 e 1999 Mika Hakkinen (McLaren), 2000, 2001 e 2002 Michael Schumacher (Ferrari), 2003 Rubens Barrichello (Ferrari), 2004 Michael Schumacher (Ferrari), 2005 Kimi Raikkonen (McLaren), 2006 Fernando Alonso (Renault). Circuito del Fuji: vincitore 2007 Lewis Hamilton (McLaren) già acclamato come campione mondiale ma non lo diventò, edizione sotto la pioggia.
Erano le sei circa di sabato mattina quando ci sono state le qualifiche. Non mi sono svegliata per guardarmele, ma pare che comunque qualcuno si sia svegliato per parteciparvi, si tratta di Kimi Raikkonen che ha ottenuto il secondo tempo dopo Lewis Hamilton. A seguire in seconda fila Heikki Kovalainen (abbonato al Comitato della Terza Posizione) e Robert Kubica, dopodiché solo quinto Felipe Massa. A completare l'ultima fila della top ten a sorpresa (per niente) le due Toro Rosso! La gara alle 14,00 giapponesi (le 6,00 italiane, se non erro, l'ho vista in replica sintetica) al circuito del Fuji, e non a Suzuka come credevo fino a qualche settimana fa.
Raikkonen che scatta subito alla grande andando a bruciare Hamilton (per pochi secondi), con Kovalainen che nel dilemma tra aiutare il compagno di squadra o l'amico inseparabile ha scelto la soluzione che più avrebbe fatto contento Ron Dennis. Mentre Kovalainen, seppure a malincuore, tentava di arginare lo scatto di Raikkonen (che nel frattempo aveva perso così dal nulla qualche posizione) Hamilton zigzagava qua e là nel più normale dei modi, suscitando le ire dei commissari di pista che qualche tempo dopo gli avrebbero dato un drive through perché a loro avviso aveva commesso una manovra scorretta su Raikkonen. In fondo, intanto, Coulthard (poi ritirato) andava a schiantarsi contro una barriera di protezione dopo la rottura di una sospensione (forse in un impatto con Nakajima dato che se l'è portato dietro per un po') e andava a terminare la propria terzultuma gara. Torniamo davanti: dopo avere zigzagato ed essersi incasinato la vita, Hamilton ha perso così dal nulla qualche posizione pure lui, e così via stava accadendo a tutti, tranne che a Kubica che non gliene fregava niente di perdere posizioni perché era meglio recuperarne e si è trovato in testa seguito da Alonso, dopodiché Kovalainen terzo e dietro chissà chi, una distesa di piloti tra cui Hamilton, Massa, Raikkonen, non so in fila come, so solo che Raikkonen a un certo punto era finito dietro a Massa, o forse davanti, solo che si stavano leggermente ostacolando a vicenda e per fortuna non corrono per la McLaren se no chissà che casino a proposito di fisioterapisti e rivalità veniva fuori. Questi tre piloti sembravano perdere posizioni e guadagnarne senza essere inquadrati quando ciò avveniva, e poco dopo è successo l'irreparabile: Hamilton ha attaccato Massa (quindi ne deduco che Hamilton fosse dietro) e Massa l'ha tamponato (quindi deduco che Hamilton avesse compiuto il sorpasso) e Massa ha tagliato una chicane nel momento in cui lo tamponava (un dubbio: come mai da un mesetto a questa parte sembra impossibile vedere una gara in cui a farla da protagoniste non siano le chicane tagliate?) e sarebbe stato successivamente sanzionato, ma di questo ce ne preoccuperemo dopo, perché intanto c'era Hamilton che era finito in testacoda e doveva aspettare che passassero tutti per non essere travolto, dopodiché si è accodato al gruppo, che procedeva ancora unito dal momento che erano passati 2 o 3 dei 67 giri previsti. Frattanto non si sa bene in che modo Raikkonen e qualche Toro Rosso non ben precisata sembravano essersi stanziate davanti a Massa, ma c'era anche Trulli da qualche parte. Di conseguenza l'unico dato di fatto in mio possesso è che Raikkonen era quarto e reclamava la terza posizione. Kovalainen: "Te lo scordi." Raikkonen: "Ti sei dimenticato, Heikki, che io sono un tuo amico inseparabile e per te ho pagato della gente perché urlasse a squarciagola il tuo nome, tempo fa, anche se tu non ne combini mezza?" Kovalainen: "Ah, io non ne combino mezza? Perché tu combini molto?" Raikkonen: "Beh, devi ammettere che ho testato in maniera impeccabile la solidità dei muri che costeggiano le vie di fuga di diversi circuiti e la resistenza della scocca della Ferrari del campione del mondo, ovvero il sottoscritto." Kovalainen: "Ancora per poco! Ci scommetto che chiunque potrebbe toglierti questo primato... Perfino Button che ha 3 punti in tutto è messo meglio di te." Raikkonen: "Davvero? Ne dubito! Inoltre non capiterà mai più che Liuzzi sia in mezzo alle scatole, e quindi non gli finirò più addosso mandando al vento una vittoria e dovendo cederla a Button." Kovalainen: "Questo è poco ma sicuro, né tu né Button siete in grado di vincere una gara, al giorno d'oggi, soprattutto tu!" Raikkonen: "Ha parlato il vincitore di tutte le gare di quest'anno!" Kovalainen: "Senti, Kimi... Davvero quella gente che urlava 'Heikki, Heikki!" l'avevi pagata tu?" Raikkonen: "Certo, credevi davvero di avere qualche fan? Avrebbero davvero un pessimo gusto, non trovi? Un po' come i tifosi di Massa."
Mentre Raikkonen cercava di convincere Kovalainen che il terzo classificato doveva essere lui, ci sono stati due ritiri ulteriori (dopo quello di Coulthard): Glock, non inquadrato durante le repliche che mostravano solo qualche spezzone, e Sutil, che si ritirava con una gomma a terra, miracolosamente evitando lo schianto contro qualche muro e soprattutto evitando miracolosamente, per una volta, di avere a che fare con la Ferrari di Massa o con quella di Raikkonen. L'idolo dei giri successivi è stato Kovalainen, dato che in un momento non del tutto determinabile ha dovuto abbandonare la gara per una rottura di motore che non ha prodotto fumate di dimensioni eccessive, l'unica fumata notevole è stata quella al GP di Valencia quando ha rotto il motore Raikkonen, le altre fumate erano molto meno notevoli. Raikkonen: "Ah ah ah! Ti sta bene, dopo quello che mi hai fatto!" Kovalainen: "Mi spieghi cos'è successo? Mi stavi facendo il malocchio e ora vuoi scappare in Brasile a nasconderti insieme a quel personaggio intralciante che è il tuo compagno di squadra!" Raikkonen: "Come ti permetti di definire intralciante il mio carissimo amico Felipe? Non lo sai che io e lui passiamo tutto il nostro tempo a ridere stando attaccati a dei pali?" Kovalainen: "Non credevo che tu e Felipe foste così amici." Raikkonen: "Te lo confesso, è Felipe il mio migliore amico, non quei due che si sono travestiti da gorilla insieme a me nel 2007." Kovalainen: "Nooooo! Non ci posso credere! Potevo accettare che tu preferissi i due gorilla a me, ma che preferissi Felipe proprio no! Felipe dovrebbe solo arrendersi allo strapotere del magnifico Lewis e spolverare gli specchietti della sua auto!" Massa: "Te lo scordi! Ti sta proprio bene avere rotto il motore, come ti sei permesso di non cedere la posizione al mio amico inseparabile?" Kovalainen: "Questo è davvero troppo! Me ne vado!" Massa: "Ah ah, sei stato grande, Kimi, hai fatto proprio bene a far credere al nuovo Rubens che siamo amici!" Raikkonen: "Ci scommetto i miei pantaloni a quadretti che ci ha creduto!" Massa: "Il nuovo Rubens non è più un problema... Che succede lì davanti?" Raikkonen: "Credo che Alonso stia progettando di sorpassare Kubica tramite pit stop. Dovevo esserci io..." Massa: "Già, dovevi esserci tu. W Ferrari!" Raikkonen: "Concordo in pieno! W Ferrari!" Alonso: "Concordo anch'io, W Ferrari!"
Insomma, Kovalainen è stato il quarto ritirato della gara (il quinto e ultimo Fisichella non si sa perché dato che ciò non è stato visionato tra i vari spezzoni delle repliche in formato ridotto) e Raikkonen si è appropriato senza troppi sforzi della terza posizione. Dopo il primo giro di pit stop, intanto, Alonso aveva accumulato già un certo margine. Inoltre Hamilton era già stato penalizzato e dopo di lui Massa. Nelle concitate (si fa per dire) fasi della gara non è accaduto niente di che di straordinario, l'unico dettaglio degno di nota è che i concorrenti al titolo con le loro manovre da kamikaze del drive through, erano precipitati sempre più nelle retrovie, ma che stavano rimontando, o forse no, insomma, Massa era ai margini della zona punti, forse dentro, forse fuori, Hamilton era un po' più indietro e quindi senza dubbio fuori. Dennis: "Figlio mio... Nipotino mio... dove sei andato a finire?" Raikkonen: "Ehi, Ron!" Dennis: "Chi ha parlato? Sei tu Lewis?" Raikkonen: "Ma quale Lewis? Sono l'uomo di ghiaccio, the iceman, il tuo adorato ex pilota!" Dennis: "Che cosa ci fai in terza posizione? Dovrebbe starci lui in quella zona. Anzi, no, Lewis dovrebbe essere primo! Chi c'è in testa? Glock per caso? È da un'ora che sto imprecando contro Massa, per cui mi sono perso qualche pezzo..." Raikkonen: "Ma Glock non s'è ritirato da tempo immemorabile?" Dennis: "Allora forse Sutil..." Raikkonen: "Pure lui... Aspetta, Ron, che chiedo dettagli al mio compagno di squadra. Felipe, da quella posizione vedi per caso chi c'è in testa?" Massa: "E che ne so? Come faccio a vedere?" Raikkonen: "Contavo sulla speranza che tu fossi stato doppiato, così tra poco avrei potuto doppiarti anch'io e rivederti..." Massa: "Non ti preoccupare, posso farne anche a meno. Aspetta, chiedo delucidazioni in giro... Fernando, tu sai per caso chi c'è in testa?" Alonso: "Chi parla?" Massa: "Sono io, non mi riconosci? Chi c'è in testa? Chi è che sta per vincere e dice cose così?" Alonso: "Prova a indovinare... Sono io che sono in testa!" Massa: "Ah... la notizia mi soddisfa notevolmente, credevo che in testa ci fosse quel tipo intralciante che è Sutil, che sta sempre in mezzo. Ora riferisco... Kimi, ho risolto il dubbio, in testa c'è Alonso." Raikkonen: "Okay, grazie. Ron...? C'è Alonso in testa." Dennis: "Oh, quale delusione... Come ti permetti, Kimi, di darmi notizie così deludenti?" Raikkonen: "Sono desolato. Dovrei esserci io sulla Renault che sta in testa." Alonso: "E io dovrei stare sulla Ferrari che c'è in terza posizione." Tutti i tifosi di qualunque scuderia: "Esatto... Alonso alla Ferrari!"
Massa intanto faceva giri veloci a tutto andare, con probabile delusione di Raikkonen, abbonato al Comitato del Giro Più Veloce, oltre che al Comitato della Terza Posizione. L'alieno proveniente dal pianeta in cui non ci sono muri, che sul suddetto pianeta non aveva problemi di alcuna entità, intanto stava imprecando contro il compagno di squadra, perché ovviamente non sono diventati amici all'improvviso, ma si divertivano a farlo credere a quelli della McLaren. Il piccolo brasiliano, però, se n'è fregato altamente dato che doveva recuperare vari secondi per stare davanti a Webber anche dopo il secondo pit stop accaparrandosi l'8^ posizione. Invece a un certo punto è finito in testacoda, sorprendentemente non c'era Sutil in zona, per una volta (e infatti si era già ritirato da tempo immemorabile con una gomma a terra e forse aveva rotto anche qualcos'altro, dato che ci sono piloti che con una gomma a terra riescono comunque a raggiungere i box... a proposito una volta accadde a Fisichella più o meno nel '99 o giù di lì quando era in 5^ posizione, e quando uscì dai box aveva perso varie posizioni, e la cosa mi dispiacque, sia perché è italiano sia perché all'epoca Fisichella all'epoca guidava la Benetton), Massa comunque si è ripreso immediatamente ma dopo il pit stop era dietro a Webber. Siccome gli altri erano in posizioni abbastanza stazionarie (Raikkonen, non ricordo se dopo il primo o il secondo pit stop, era staccato di pochissimo da Kubica, avendo fallito il tentativo di sorpasso strategico in cui generalmente eccelle), Massa ha pensato che doveva fare qualcosa, se no i telecronisti della Rai non avrebbero saputo di che parlare nel frattempo. Finalmente ha tentato il sorpasso su una vettura non troppo definita, probabilmente la Red-Bull di Webber, a quanto ho capito, anche se la versione dei fatti veritiera si è un po' travisata a seguito di un fatto che riguarda Bourdais, e probabilmente c'è stata confusione nelle versioni successive che hanno confuso la RB di Webber con la TR di Bourdais. Massa ha effettuato il sorpasso e lui e l'altro (chiunque fosse, ma opterei per Webber dato che Bourdais è arrivato al traguardo abbastanza avanti rispetto a Massa) sono finiti a tagliare completamente l'uscita dai box (in cui sorprendentemente non c'era Sutil che stava uscendo)... Irregolare o regolare? Anche questa è una delle tante cose che non sono mai specificate bene, comunque non ci sono state penalità ulteriori... o forse no dato che si iniziava a parlare di un ipotetica penalizzazione che sarebbe stata attribuita a Bourdais a fine gara per avere ostacolato Massa mentre tentava di sorpassarlo (probabilmente nella fase centrale della gara non visionata nelle repliche). Infatti alla fine Bourdais è stato penalizzato di 25 secondi, era arrivato 6° e si è trovato fuori dalla zona punti. Per tornare a Massa e Webber che tagliavano nettamente l'uscita dei box ti segnalo che Massa era riuscito a effettuare il sorpasso, guadagnando così l'8^ posizione.
Alla fine Alonso ha comunque tagliato il traguardo in 1^posizione, facendo come al solito il gesto delle papere con le mani, con Briatore che si complimentava via radio per il risultato ottenuto a livello complessivo dalla Renault...
1) Fernando Alonso;
2) Robert Kubica;
3) Kimi Raikkonen;
4) Nelsinho Piquet;
5) Jarno Trulli;
6) Sebastian Vettel;
7) Felipe Massa;
8) Mark Webber;
fuori dalla zona punti sono arrivati: 9) Nick Heidfeld, 10) Sebastien Bourdais retrocesso di 25'', 11) Nico Rosberg, 12) Lewis Hamilton, 13) Rubens Barrichello, 14) Jenson Button, 15) Kazuki Nakajima.
Quando la gara è finita inquadratura su Alonso, Kubica, Raikkonen. Alonso e Kubica si sono immediatamente abbracciati mentre Mazzoni ci ricordava che i due sono grandi amici, dopodiché Alonso si è diretto verso Raikkonen e s'è messo ad abbracciare anche lui anche se in modo meno caloroso, e ho notato che nessuno dei due si stava atteggiando a statua greca. Successivamente si sono seduti tutti e Raikkonen, mentre stava seduto, si allacciava una scarpa. Della premiazione non s'è visto niente di che dato che hanno tagliato vari pezzi per motivi di orario, hanno tagliato il pezzo degli inni e hanno fatto vedere la consegna dei trofei, o almeno iniziato, dato che si è vista la consegna del trofeo ad Alonso, mentre Raikkonen applaudiva e sembrava che il suo applauso non dovesse avere fine. Ciò che ha avuto fine in quel momento sono state le repliche e purtroppo non ho potuto venire a conoscenza di alcuni dati di vitale importanza: 1) quanto è durato l'applauso di Raikkonen? 2) ci sono state spruzzate di champagne notevoli? 3) e lanci di bottiglie giù dal podio? Purtroppo tutto ciò non è di mia competenza saperlo e non posso inserirlo in questo commento. Per terminare proporrei di proclamare come vincitore morale Kimi Raikkonen, che è giunto in zona punti per la prima volta dopo oltre due mesi, per giunta salendo sul podio nella sua posizione classica, e per essersi allacciato le scarpe davanti alle telecamere.

Commento al Gran Premio di Cina: 19 Ottobre 2008
Immersa nella consapevolezza che la descrizione di questa gara equivale senza ombra di dubbio a quella di una notte buia e tempestosa, direi comunque di tralasciare la descrizione di uno scenario in cui il cielo colorato dal rosso dell'alba si tinge di grigio per via delle nubi che lo riempiono e di iniziare questo commento con la classifica attuale: Hamilton 94, Massa 87, Kubica 75, Raikkonen 69. Ci siamo arrivati così...
Questa gara, come da buona tradizione che ormai sembrava un po' sorpassata, è stata preceduta da polemiche di vario genere e forma a proposito di una dichiarazione di Alonso. Quest'ultimo avrebbe infatti dichiarato che, dopo quello che ha passato in McLaren l'anno scorso, sarebbe ben lieto di aiutare Massa a vincere il titolo. Ha aggiunto anche che non c'è alcuna possibilità di vederlo alla Ferrari il prossimo anno, ma la stampa non crede alla sua versione dei fatti. Il tormentone Alonso-Ferrari, però, si è leggermente attenuato grazie alla polemica venuta fuori dai suoi commenti. Di nuovo la storia della rivalità tra Alonso e Hamilton, e direi che questa storia sta raggiungendo delle proporzioni un po' eccessive, ormai, negli anni passati non la tiravano così per le lunghe sulla storia di rivalità varie. Venerdì 17 ottobre era il 29° compleanno di Kimi Raikkonen e quel giorno ci sono state le prove libere in cui hanno iniziato a distinguersi dagli altri i fantastici quattro (quelli autentici, non Kubica che è tra le prime posizioni in classifica ma che non fa parte di questi quattro specifici piloti) con Hamilton che faceva tempi migliori rispetto agli altri e il 3° tempo che miracolosamente è stato ottenuto da Alonso e non da Raikkonen. Ma le prove libere contano il giusto e il risultato effettivo che conta è quello delle qualifiche, in cui Lewis Hamilton ha ottenuto il miglior tempo, seguito da Kimi Raikkonen (in prima fila per la seconda gara di seguito) e dall'altro ferrarista Felipe Massa, dopodiché da Fernando Alonso. In terza fila Kovalainen affiancato da Vettel in griglia di partenza, dato che Heidfeld era stato retrocesso di 3 posizioni sulla griglia di partenza per avere ostacolato Coulthard, gli altri erano pressoché irrilevanti, anche Robert Kubica, che con i suoi 12 punti di distacco da Hamilton si apprestava a gareggiare in Cina con ancora la speranza di poter ancora tentare qualcosa per la vittoria del titolo. Webber, inoltre, era arretrato di 10 posizioni sulla griglia di partenza per una sostituzione del motore.
Cina, circuito di Shanghai: introdotto nel 2004, come da tradizione dell'epoca fu inaugurato con una vittoria della Ferrari, quella che al giorno d'oggi è l'ultima vittoria di Rubens Barrichello (che probabilmente avrà poche occasioni per vincere nuovamente, dato che pare che stia riscontrando diverse difficoltà a trovare qualcuno che lo metta sotto contratto nel caso in cui la Honda non dovesse rinnovarglielo) che in occasione di quella vittoria fu accompagnato sul podio da Luca Cordero di Montezemolo, come rappresentante della Ferrari; nel 2005 a spuntarla fu la Renault, e per l'esattezza Fernando Alonso, quella fu l'ultima gara della stagione e il vincitore (in anticipo) del titolo mondiale confermò vincendola il proprio dominio nell'epoca; quella del 2006 fu una sorta di "spareggio" tra Ferrari e Renault per il predominio sul circuito, all'inizio sembrava che dovessero spuntarla le Renault, con Alonso e Fisichella che partivano tra le prime posizioni, ma alla fine a spuntarla fu Michael Schumacher (fu la sua ultima vittoria) che gli altri anni su quel circuito aveva concluso poco e niente, mentre nel 2006 sorpassò prima Fisichella e poi Alonso (e forse anche qualcun'altro, a rigor di logica, dato che mi sembra fosse partito in 6^posizione), mancavano all'epoca due gare al termine della stagione e si era portato a pari punti in classifica con il suo avversario Alonso, ciò comportò una sorta di polemiche che comparvero sui giornali, perché sembrava che Alonso avesse accusato Fisichella di non essere stato in grado di resistere agli attacchi di Schumacher e di avergli lasciato strada libera verso la vittoria, pare comunque che in seguito Alonso abbia precisato che non aveva assolutamente accusato Fisichella di tutto ciò; nel 2007 Lewis Hamilton conquistò la leadership della gara, ma poi si impantanò con le gomme distrutte all'ingresso della corsia dei box, lasciando la vittoria a Kimi Raikkonen e facendo sì che la lotta per il titolo si riaprisse (se fosse rimasto in gara, probabilmente, avrebbe vinto il titolo in quell'occasione).
Nel corso di sabato 18 ottobre i servizi dei vari TG si sono scatenati, a parlare di F1. Nel corso del pomeriggio, per esempio, ho visto un servizio fantastico di una durata abbastanza consistente in cui sono stati intervistati vari piloti tra cui Massa, Alonso, Hamilton, Trulli, quando hanno intervistato Alonso gli hanno chiesto della storia dell'aiuto che darebbe alla Ferrari, e successivamente hanno chiesto a Hamilton che cosa ne pensava, Hamilton ha risposto che non gliene importava niente delle dichiarazioni di Alonso e intanto che rispondeva rideva da solo così dal nulla come fa spesso, cosa che però non faceva dopo il GP del Brasile del 2007 quando Ron Dennis lo abbracciava con passione, sembrando un misto tra un padre, un nonno e uno zio. Poi sono stati inquadrati (mi pare sempre in quel servizio) altri piloti tipo Button, Heidfeld (mentre passava mettendo in mostra la propria barba), Coulthard, Kovalainen, poi mi pare di avere notato anche qualche statua greca nei paraggi quindi è molto probabile che sia stato inquadrato anche Raikkonen. Dopodiché sono stati inquadrati Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli che facevano i loro commenti. Alla sera non sono riuscita a vedere interamente il servizio del TG1 ma ho sentito un bel po' di cose molto interessanti, tra cui una frase tipo "Alonso aiuterebbe la Ferrari contro Hamilton, dopo i litigi dello scorso anno, anche negli spot", quindi presumo che stessero parlando di quel magnifico spot della Mercedes a base di asciugamani che coprivano teste contenenti capelli di lunghezza estremamente limitata. Successivamente hanno fatto vedere Hamilton da bambino che era praticamente identico ad adesso, e poi Massa da bambino che aveva i capelli pettinati con una specie di caschetto.
La gara di oggi. Dunque, prima della gara è stato inquadrato Jean Todt munito di felpa grigiastra, dopodiché si è visto Briatore nei pressi di una donna dai lunghi capelli neri che teneva in mano una macchina fotografica. Dopodiché la comunicazione che c'era una probabilità del 40% che piovesse durante la gara, e infatti non è piovuto, con grande desolazione di quella buona metà dei vari piloti che vengono definiti a intervalli regolari maghi della pioggia. In partenza Hamilton è riuscito senza grossi problemi a mantenere la posizione, con Raikkonen e Massa che sembravano impotenti e lo lasciavano andare nel proprio cammino verso la vittoria. E chissà quali erano i pensieri dei due ferraristi... Raikkonen: "Sono secondo e mi basta per essere di nuovo considerato un alieno proveniente dal pianeta della perfezione, non c'è altro che conti nella vita, a parte la bottiglia di spumante che mi ritroverò tra le mani a fine gara." Massa: "Come ti sei permesso, di lasciarlo andare via così come se niente fosse?" Raikkonen: "Era il minimo che potevo fare!" Massa: "Ti consiglio di non iniziare a rompere, ho di meglio da fare, piuttosto che insultare te!" Raikkonen: "Quelli come me non possono essere insultati, ma solo elogiati." Massa: "Come no! Quelli come te sono intralcianti ad alto livello e non sanno fare altro che rasarsi i capelli!" Raikkonen: "Basta con questa storia della rasatura, è una pettinatura estremamente sorpassata, adesso ho una magnifica chioma incolta di colore biondo." Massa: "Esatto, chioma incolta... Non sai che sono più belle le pettinature composte di graziosi ciuffoni o in alternativa quelle da pulcino spelacchiato?" Raikkonen: "Vai a zappare!" Massa: "E tu a mietere!" Domenicali: "Se non la finite ci mando entrambi a lavorare in campagna!" Massa: "È lui che ha iniziato!" Raikkonen: "Non è vero!" Massa: "Sì, invece!" Domenicali: "Finitela immediatamente, se no riferirò del vostro comportamento a vostro zio Jean Todt." Successivamente Kovalainen stava tentando l'attacco nei confronti di Alonso... Alonso: "Una McLaren che mi attacca senza motivo? Com'è possibile tutto ciò? Mio amato Flavio, che cosa posso fare?" Briatore: "Continua così che vai alla grande! Tutte le donne cadranno ai tuoi piedi." Alonso: "Ho già una moglie." Kovalainen: "Tua moglie dovrebbe mettersi insieme a me, è proprio carina... Ah, già, ce l'ho già una fidanzata e mesi fa ho dichiarato che sarei stato io a decidere dove passare le vacanze, mentre tu avresti fatto scegliere la località a tua moglie. Te la puoi tenere, di conseguenza!" Alonso: "Finiscila con le tue chiacchiere a proposito di mogli e fidanzate, voglio sapere come ti sei permesso di cercare di strapparmi la posizione." Kovalainen: "Cercare di strapparti la posizione? Guarda che non sto solo cercando, ce la farò, ne ho la certezza matematica, e vincerò io stesso questa gara." Alonso: "Aspetta e spera!" Kovalainen: "Hai ragione, non potrò vincere io, ma soltanto il mitico Lewis, è lui il migliore! Per quale motivo tu l'anno scorso non cercavi di facilitargli le cose quando poteva vincere il titolo? Non me lo sarei mai aspettato da te." Alonso: "Eh?! Per quale motivo avrei dovuto aiutare quel rasato a vincere il titolo? Era lui che doveva aiutare me, piuttosto!" Hamilton: "Caschi male! Sarai anche più bravo di me a coprirti interamente la testa con un asciugamano, ma non ho intenzione di arrentermi al tuo presunto strapotere!" Alonso: "Ma quale presunto! Piuttosto, è vero che ti sei fidanzato con Nicole delle Pussycat?" Hamilton: "Sì, anche se avrei preferito fidanzarmi con la ragazza che stavo contemplando ad occhi sgranati quella volta sulle strisce pedonali, te la ricordi?" Alonso: "Ah, quella dello spot che abbiamo girato l'anno scorso? Non è male, ma mia moglie è più carina!" Kovalainen: "Ah ah, ti posso fregare tranquillamente, ex pilota McLaren sovversivo, ti sorpasserò senz'altro! Anzi, ti sto già sorpassando!" Alonso: "Vai pure dove ti pare, tanto finirai male in questa gara..." E aveva ragione, dato che Kovalainen avrebbe sfasciato le gomme o qualcosa del genere, per poi addirittura ritirarsi nei giri finali. Intanto, se uno degli ex compagni di squadra di Alonso era in testa alla gara, un altro dei suoi ex compagni di squadra si stava involando nella peggior prestazione complessiva, e non mi riferisco a Fisichella. C'era infatti stato un contatto tra Jarno Trulli e Sebastian Bourdais, con il pilota della Toyota che è finito innanzi tutto ultimo con una vettura completamente scassata, poi ai box a cercare di riassemblare qualche pezzo, infine ritirato. L'incidente deve essere andato più o meno così. Bourdais: "Noooooooooooohhhhhh! vedo l'ombra di Sebastien Buemi che si abbatte su di me! Vedo l'ombra del piccolo samurai che si avvicina! Vedo l'ombra di un sacco di altri piloti che probabilmente guideranno la Toro Rosso che si abbattono sui miei occhiali dalla montatura rossa!" Trulli: "Ora ti devo abbandonare, devo rientrare ai box e sperare che riescano a mandarmi fuori di nuovo, non posso correre il rischio di ottenere una prestazione inferiore a quella del mio compagno Glock!" Glock: "Invece pare che tu sia sulla buona strada per riuscirci." Trulli: "Infatti, e a causa del tuo strapotere ovvero del tuo risveglio improvviso avvenuto a metà stagione immagino che inizieranno a parlare di un'accesa rivalità tra di noi." Glock: "Ah, ho capito che cosa intendi per risveglio, è quella cosa di cui un certo Rosberg non comprenderà mai il significato."
Nel corso della gara ci sono stati altri due ritirati: Sutil, come da rito, e Kovalainen che prima aveva avuto problemi di gomme e poi a pochi giri dalla fine si è ritirato anche lui, non si è ben capito se per risparmiare il motore per la gara successiva o se per via di qualche problema tecnico.
Com'è finita la gara? Hamilton dopo i vari pit stop era riuscito ad accumulare un vantaggio notevole di una quindicina di secondi su Raikkonen, che gli stava dietro. Raikkonen era seguito da Massa e Alonso, e ovviamente la Ferrari puntava a un certo risultato che sarebbe dovuto avvenire con la collaborazione di Raikkonen. Mazzoni, intanto, ha iniziato con la solita storia dei giochi di squadra vietati e sulle ipotetiche polemiche che potevano risultare da una posizione ceduta da Raikkonen a Massa. Il bello in tutto ciò è che lo scambio di posizioni non era ancora avvenuto. A 8 giri dalla fine, comunque, Raikkonen ha rallentato l'andatura e Massa l'ha sorpassato, senza sforzi eccessivi. A quel punto Raikkonen ha iniziato a rallentare, probabilmente perché bisognava mostrare che c'era stato un problema e che l'inversione di posizioni non era stata pianificata. La conclusione in tutto ciò è stato un avvicinamento abbastanza evidente da parte del pilota che lo seguiva... Alonso: "Preparati ad abbandonare la terza piazza, alieno proveniente dal pianeta delle creste laterali!" Raikkonen: "Perché dovrei farlo? Non cedo le mie posizioni nemmeno al mio caro amico Kovalainen, figuriamoci se ti lascio passare! Tu non conti niente, sei solo uno con cui ho riso e scherzato in diverse occasioni." Alonso: "Diverse occasioni? Veramente io me ne ricordo molto poche. "Raikkonen: "Sì, nell'epoca in cui avrei potuto vincere il titolo, ma poi l'hai vinto tu per pochissimi punti." Alonso: "Sì, esatto, pochissimi punti, tipo una trentina..." Raikkonen: "Esatto, proprio così!" Alonso: "Ora, comunque, siccome la gente vorrebbe vedere me al volante della Ferrari, ti chiedo cortesemente di slacciarti quella tuta rossa e di togliertela, che me la devo infilare io."
Fine della gara. Pubblicità e poi le scene del dopogara. Tutto è iniziato con Hamilton che esultava nei pressi del personaggio non più in giovanissima età in camicia azzurra di cui non ricordo il nome che in passato contemplava spesso Alonso ad occhi sgranati specie quando quest'ultimo si dilettava nell'imitazione di diversi animali, dando difficilmente l'idea degli animali che stava imitando. Purtroppo, essendo arrivato 4° anziché 1°, non pensava neanche lontanamente a fare il gesto delle papere. Intanto Hamilton e Mr. Camicia Azzurra sono giunti nei pressi di Alonso, che ha stretto la mano ad entrambi. Dennis: "Nipotino mio, va tutto bene?" Hamilton: "Sì, perché non dovrebbe essere così?" Dennis: "Pensavo che il tuo nemico storico ti avesse rotto un polso, mentre ti stringeva la mano..." Alonso: "Allora devi essere molto perspicace, caro Ron, perché stavo progettando di farlo, ma credo che un trattamento del genere lo riserverei solo a te!" Intanto l'inquadratura si è spostata su Massa, che ha stretto la mano a Hamilton, una volta che quest'ultimo gli è giunto davanti, poi è andato a sedersi con un aspetto che ricordava vagamente quello di un anziano spossato, o molto più probabilmente quello del suo compagno di squadra, che in quel momento sembrava essere da tutt'altra parte, probabilmente nella zona del Comitato della Terza Posizione. Comunque poco dopo è comparso ed è andato a sedersi anche lui, a debita distanza da tutto e da tutti. E nessuno ci ha pensato lontanamente a prenderlo in considerazione, così come lui non ha preso in considerazione nessuno. L'unico che probabilmente l'avrebbe considerato era Alonso, suppongo, che in quel momento però era da tutt'altra parte. Prima di mettersi il cappello Massa ha mostrato di avere la chioma un po' spelacchiata, mentre Raikkonen aveva una criniera biondiccia incolta ai livelli massimi. Successivamente ha indicato a chi lo riprendeva di aspettare un attimo e si è allontanato. È stato inquadrato comunque di sfuggita, e stava semplicemente bevendo da una bottiglia d'acqua. I tre sono poi saliti sul podio, dove durante l'inno inglese in onore di Hamilton e della McLaren se ne stavano tutti immobili e impalati come delle statue greche. In seguito sono stati consegnati i trofei che non mi pare fossero di particolare bellezza, e successivamente è scattata la fase delle bottiglie di champagne. Raikkonen ha afferrato immediatamente la propria bottiglia e l'ha portata alla bocca, mentre Hamilton spruzzava champagnee addosso al rappresentante della McLaren di cui non so il nome; poco dopo anche Massa, che inizialmente aveva spruzzato per aria, ha iniziato a bere, ma con proporzioni più limitate rispetto a Raikkonen, infine Hamilton ha rovesciato dello champagne giù dal podio in direzione dei vari tecnici e meccanici della McLaren. La cosa più bella che si è vista più o meno in quei momenti è stata la pettinatura dell'ingegnere di macchina di Massa, quel Rob non ricordo il cognome. Aveva una specie di crestino biondiccio e la cosa era piuttosto soddisfacente, tra l'altro mi sembra che l'aspetto complessivo di Rob cognome sconosciuto non fosse neanche male.
Ma ora veniamo al risultato della gara:
1) Lewis Hamilton;
2) Felipe Massa;
3) Kimi Raikkonen;
4) Fernando Alonso;
5) Nick Heidfeld;
6) Robert Kubica;
7) Timo Glock;
8) Nelsinho Piquet;
Fuori dalla zona punti: 9) Sebastian Vettel; 10) David Coulthard; 11) Rubens Barrichello; 12) Kazuki Nakajima; 13) Sebastien Bourdais; 14) Mark Webber; 15) Nico Rosberg; 16) Jenson Button; 17) Giancarlo Fisichella; RITIRATI: Heikki Kovalainen; Adrian Sutil; Jarno Trulli.
La situazione in classifica è con Hamilton leader, Massa staccato di 7 punti e Kubica di 19, ragione per cui Kubica è già matematicamente escluso alla lotta per il titolo. La Ferrari è in testa alla classifica costruttori con 11 punti di vantaggio sulla McLaren.

domenica 12 febbraio 2017

La mia prima fanart sulla Formula 1! *_______* Anno 1992, o giù di lì

Miei carissimi lettori, quello di stasera è un post che per me è moooooolto importante, perché sto per condividere con voi qualcosa che per me rappresenta un ricordo di un certo livello. Si tratta di quello che è stato, almeno verosimilmente, il mio primo disegno a tematica Formula 1. In realtà sono una serie, di cui solo i primi due riusciti abbastanza decentemente da meritarsi un po' di spazio sul mio blog, anche perché osservandoli con attenzione ho notato un aspetto molto interessante.

Facciamo un breve riepilogo della situazione: durante gli anni della scuola materna passavo gran parte del pomeriggio a casa dai miei nonni. C'è stato un periodo in cui all'asilo ci andavo solo la mattina e, dato che al pomeriggio mia mamma lavorava, dopo avere pranzato mi portava dai nonni e rimanevo là fino alle 18.00 quando mia mamma finiva di lavorare. In alternativa quando mi venivano a prendere i miei nonni all'asilo, verso le quattro del pomeriggio o giù di lì, rimanevo là almeno un paio d'ore. Spesso disegnavo. Possiedo tuttora molti quaderni di quell'epoca, in cui a casa di mia nonna disegnavo.
La domenica andavo a pranzo dai miei nonni e talvolta io e mia mamma rimanevamo anche nel pomeriggio là insieme a mia nonna. Questo accadeva a volte anche nelle domeniche in cui c'erano i gran premi e, per quanto la questione del guardare i gran premi sia qualcosa che ancora mi sfugge, sono sicura al cento per cento che certe volte abbiamo tenuto la TV accesa durante i gran premi anche quando non c'era né mio papà né nessuno dei parenti che guardano la Formula 1. Mia nonna ha dimostrato anche in anni recenti un interesse quantomeno esistente per la Formula 1, mia mamma no. Eppure ci guardavamo. Eppure ci abbiamo sicuramente guardato una domenica pomeriggio del 1992, stando alle date scritte da mia mamma sulla prima pagina del quaderno. C'è scritto "M., 4 anni, 1992".

Alcuni miei ricordi legati alla Formula 1 del passato ce li ho ancora nella mia mente. Seppure vista la mia età non fossero così tanto vividi, quello è uno dei ricordi vividi. Immagino sia stato un pre-gara o un post-gara, uno di quelli in cui fanno vedere qualche momento random di edizioni passate di un certo gran premio o relativo alla carriera di un certo pilota. Su chi fossero quei due piloti, non è che avessi le idee molto chiare.
Quando vedemmo un pilota che, durante il giro d'onore caricava un altro pilota rimasto a piedi in quei frangenti, mia mamma fece anche un commento in proposito. Io mi misi a disegnare monoposto sul mio quaderno, con piloti caricati dietro. Le immagini erano un po' sommarie e, vista la mia tenera età, fatte un po' a caso, ma quelle immagini esistono tuttora e oggi ho scattato una foto delle prime due, per fare una riflessione in proposito.

Prima immagine: monoposto azzurra e gialla, pilota con casco blu (poi sì, il casco sembra una cuffia da nuoto, ma questi sono dettagli... avevo quattro anni), con un passeggero a bordo, curiosamente messo più o meno dove sta il motore, il che tutto sommato mi fa abbastanza ridere al giorno d'oggi.
Premesso che l'ala anteriore mi sembra quella di una Benetton, ma che visti i colori non può essere una Benetton (quella era gialla dove questa è blu e verde dove questa è gialla, colori simili a questa li ha avuti nel 1995 ma il mio disegno è stato fatto intorno al 1992), ne deduco che si tratti di una Williams dell'epoca Canon........ e che cosa successe a Silverstone 1991? nientemeno che Senna rimase senza benzina subito dopo avere tagliato il traguardo e Mansell lo scarrozzò ai box, scena iconica dei primi anni '90. Mansell guidava una Williams sponsorizzata Canon, con i colori della vettura da me disegnata, e indossava un casco che in cima era blu! Davanti era bianco, ma ciò che era bianco di solito lo riempivo con altri colori.
...Ma se riempivo il bianco con altri colori, il secondo disegno, che raffigura una monoposto rossa, potrebbe rappresentare una Ferrari, che era tutta rossa, o magari una McLaren, che era bianca e rossa e, di conseguenza, l'avrei verosimilmente disegnata rossa. Il pilota, al quale ho appioppato enormi occhi blu per ragioni abbastanza inspiegabili (all'epoca non avevo idea di che aspetto avessero i piloti), indossa un casco giallo (che sembra una cesta, ma va beh)... e ora ho un dubbio esistenziale: per caso quella voleva essere una McLaren e quello voleva essere Senna che a sua volta scarrozzava qualcuno? Stava dando un passaggio a Mansell per sdebitarsi del passaggio che aveva ricevuto?

Niente e nessuno potrà mai trovare risposta a questi dubbi esistenziali, però una certezza ce l'ho: quel pre- o post-gara ha davvero fatto vedere Mansell che dava un passaggio a Senna, perché la Williams color Canon di sicuro non me la sono inventata di sana pianta (e peraltro considerando che ricordo che eravamo in cucina e in cucina mia nonna aveva una TV in bianco e nero, la mia memoria fotografica era verosimilmente migliore di quanto pensassi)...

Il mio commento, alla fine, è uno solo: se la mia congettura fosse esatta, avrei shippato i Sennsell nel 1992, ovvero all'epoca in cui i Sennsell erano canon (battuta pessima, ma non potevo risparmiarmela... cioè, sì, avrei potuto farlo, ma ho preferito volontariamente non farlo pur sapendo che era pessima).
Inoltre questa cosa di disegnare piloti che si danno passaggi a vicenda mi sembra abbastanza anacronistica: l'hanno fatto i Webbonso vent'anni più tardi.

sabato 11 febbraio 2017

L’eterna scissione e l’eterna fusione tra intelletto e ignoranza: la Formula 1 e i discorsi da bar virtuale al tempo dei mille pesi e delle mille misure

Miei carissimi lettori, era da un po’ che volevo scrivere questo post. Ho rimandato per alcuni giorni, finché arrivata a un certo punto ho trovato una perla (nel senso più negativo del termine) piuttosto illuminante, su cui preferisco per diverse ragioni evitare di scendere troppo nello specifico perché se lo facessi aprirei un vaso di Pandora, e mi sono accorta che i luoghi comuni da discorso da bar, non tanto quello ma molti altri, meritavano davvero di essere approfonditi.
Era un articolo pubblicato su un blog motoristico gestito abbastanza seriamente (dove per “gestito abbastanza seriamente” intendo “gestito da ottimi web-designer e tenuto aggiornato”) e, dato che chi ben comincia è a metà dell’opera, l’articolo iniziava con un titolo che conteneva un insulto al pilota di cui andava a parlare. Certo, si trattava di un insulto velato, non un “il pilota X è una merdaccia”, ma non c’è dubbio che si trattasse di un insulto velato. Anche il contenuto dell’articolo era in linea con il titolo: spiegava basandosi su un’argomentazione arrampicata sugli specchi e dando un’interpretazione abbastanza fantasiosa di un paio di eventi che lo riguardavano, perché il pilota X si meritasse l’insulto del titolo. Si parlava di risultati, gare o posizioni in classifica? No way. Il pilota X meritava di essere insultato così, a caso, quando non era capitato peraltro nulla di particolarmente rilevante in ottica blog fanboy friendly che lo riguardasse.
Era un articolo vecchio, di alcuni anni fa. Le cose sono cambiate parecchio, nel corso del tempo, e gli opinion leader del motorsport hanno cambiato la loro visione delle cose. Nel tardo 2014 erano in molti ad affermare di avere sempre apprezzato il pilota X. Nel 2015 quelli che avevano sempre apprezzato il pilota X si erano già moltiplicati esponenzialmente. Commenti del tipo “fin dalla prima volta in cui l’ho visto gareggiare ho capito che sarebbe stato bellissimo vederlo in Ferrari” erano all’ordine del giorno.
Ecco, è questa la cosa che mi fa irritare profondamente: che le orde di fan accaniti che diventano fan accaniti nel momento in cui diventare fan accaniti di qualcuno diviene fashion non facciano mai un passo indietro e non dicano “sì, ho sparso quintali di merda su questo pilota, in passato, ma mi sono accorto di essermi sbagliato”. No, niente, nel momento del bisogno certe critiche un tempo dilaganti vengono dimenticate in trenta secondi contati e non se ne parla più. Credo che questa ipocrisia galoppante sia il lato più trash del comportamento di certi tifosi trash.

Bene, ora possiamo archiviare la pratica precedente senza aggiungere nulla se “chi ha orecchie intenda” e passare al nocciolo della questione, ovvero al fulcro di questo topic.

Ho sempre avuto, fin da piccola, la propensione a parlare di Formula 1. Quando avevo da poco raggiunto la drinking age americana è iniziata la mia storia come Lady Benetton, come mi facevo chiamare all’epoca, poi divenuta Milly Sunshine. Da lì ho finalmente avuto occasione di discutere di Formula 1 con persone a cui la Formula 1 interessava davvero. Se fossi vissuta qualche decennio prima, probabilmente avrei dovuto accontentarmi di parlarne al bar e, viste le poche volte in cui ho guardato gare di Formula 1 al bar, non avrei avuto modo di confrontarmi con quel mix micidiale di serietà e trash che di confonde sulle pagine web. Sì, perché sul web si può essere intellettuali e tifosi da stadio nello stesso momento e, in tutta onestà, anch’io lo sono stata in passato.
Anch’io ho criticato a caso ed è una fortuna che sul web ci sia arrivata a 20+ anni, invece che prima, perché almeno le cazzate che ho scritto pubblicamente sono di meno di quelle che ho scritto in privato negli anni precedenti. Anch’io ho cambiato idea su certi team o certi piloti o certi soggetti del mondo del motorsport, a volte anche del tutto ingiustificatamente. Nel 2015, quando è iniziato il campionato di Indycar, mi sono ritrovata una tarda serata a tifare spudoratamente per Montoya. Però non ho mai avuto il coraggio di andare in giro ad affermare di averlo sempre tifato, di non avere mai scritto o pensato nulla di negativo di lui o quant’altro. Anzi, è l’ultima cosa che farei. Montoya è il mio villain preferito (anche se, diciamola tutta, in Indycar/Nascar non è che faccia proprio la figura del villain... Montoya è uno che ogni tanto va fuori dagli schemi e, in un contesto in cui, soprattutto in Nascar, c’è chi va fuori dagli schemi 24/7, tutto sommato Montoya potrebbe quasi sembrare un role model).

Mi sono sempre sentita bene nel parlare di Formula 1 e la prima volta che l’ho fatto è stato un paio di mesi prima di compiere sei anni, un pomeriggio, con la mia maestra d’asilo, che presumo non seguisse nemmeno la Formula 1.
Sintesi della gara: il pilota che parte dalla pole rimane in testa, quello che parte secondo rimane secondo, almeno finché non supera l’altro tramite pitstop, dato che l’altra squadra ha pasticciato facendo un pitstop più lungo del dovuto. Il pilota partito secondo è adesso in testa seguito dall’altro, che ci rimane finché non finisce per prati per i cavoli suoi. Nessuna posizione di spicco cambia nel corso della gara, che viene movimentata da un incidente capitato nelle retrovie, innescato da un pilota con poca esperienza e con una reputazione non proprio positiva. Probabilmente il giorno dopo la gente al bar commentava la gara così (e allo stesso modo l’avrebbe commentata sul web se il web fosse stato nazionalpopolare): “hai visto il gran premio ieri sera?”, “sì, è stato noiosissimo, non ci sono stati i sorpassihhhh, non ci sono stati i duellihhhh e la Ferrari è arrivata solo terzahhhh e doppiatahhhh... la colpa è tutta del kers e del DRS, mica come succedeva ai tempi di Senna e Schumacher”, “peccato che il kers e il DRS debbano essere ancora inventati e che i piloti partiti in prima fila erano proprio Senna e Schumacher”.
Ebbene sì, ho avuto la fortuna di raccontare alla mia maestra d’asilo proprio l’unico gran premio in cui c’è stato un duello per la vittoria tra Senna e Schumacher, seppure a distanza. In fin dei conti, vista la sintesi fatta nel paragrafo precedente, non è che la Formula 1 dell’epoca fosse poi così tanto diversa da quella attuale. Anzi, dalla ricostruzione che ho fatto sembra che anche i pitstop della Williams non fossero tanto diversi da quelli attuali, ma questo è un altro discorso.

Nel corso degli anni non ho avuto molte chance di parlare di Formula 1. Nel 2004 per la prima volta nella mia vita trovai una persona con cui parlare di Formula 1 sul web.
Ci scrivemmo qualche email. Ci eravamo scambiate il contatto su una piattaforma di simil-blog che al giorno d’oggi non esiste più nemmeno in copia cache e non esiste più da anni. Si chiamava MioDiario ed era un servizio offerto da Jumpy.it, ci avevo aperto un profilo in cui postavo cose random (e sono molto felice che quel sito non esista più da molti anni) e ne avevo aperto un altro per parlare di Formula 1, su cui scrissi comunque pochi post. In uno di quelli avevo parlato di un ipotetico ritorno di Hakkinen.
Non ricordo come si chiamasse la ragazza che mi aveva lasciato il suo indirizzo email, non ho più nessuna delle sue vecchie email perché l’indirizzo email che usavo all’epoca fu cancellato per inutilizzo molti anni fa, perché l’hard disc del computer che usavo all’epoca smise di funzionare più o meno nel 2005, perché ci sentimmo per pochissimo tempo e perché in realtà non è che ci parlammo molto di noi. Ricordo che avevamo più o meno la stessa età, penso che fosse più vecchia di me di un anno.
Avevamo un approccio molto diverso, nel seguire la Formula 1: io all’epoca facevo affidamento sulla Rai e sul televideo, lei seguiva molto anche il web e mi aveva detto di avere letto molti libri sulla Formula 1 perché aveva iniziato a seguirla solo in anni recenti e voleva aggiornarsi. Lei era una tifosa di Raikkonen, io non ritenevo molto utile, all’epoca, tifare per qualcuno perché tanto vinceva sempre la Ferrari, in ogni caso, ma consideravo Alonso e Button due piloti potenzialmente vincenti. All’epoca non mi interessava molto di chi arrivasse giù dal podio e spesso nemmeno di chi stesse sui gradini più bassi del podio. Parlammo del fatto che Raikkonen mi ricordava Hakkinen. Lei mi disse che lei non faceva questo genere di associazione perché Raikkonen aveva molto più feeling con l’alcool di quanto non ne avesse avuto Hakkinen ai suoi tempi. Fu quella la prima volta in cui lessi i termini “Raikkonen” e “alcool” nella stessa frase. Io pronosticai un imminente vittoria del titolo di Alonso in Renault, lei disse che lo riteneva molto improbabile e che secondo lei Raikkonen avrebbe vinto dei titoli in McLaren, cosa di cui io dubitavo. Eh, mia cara, due a zero per me (NB. so che probabilmente non leggerai mai questo post, ma se per caso dovessi riconoscerti in quest’ultimo paragrafo, batti un colpo - possibilmente non un colpo di bottiglia sulla mia testa).

Finita questa “corrispondenza” ebbi la fortuna di diventare amica, durante l’anno scolastico 2005/2006, di un mio nuovo compagno di classe che prima conoscevo solo di vista perché era il fratello di una mia ex compagna di classe. Con lui parlavo spesso di Formula 1. Ne parliamo tuttora, quando ci vediamo, o almeno ne abbiamo parlato in uno dei nostri incontri recenti, incontri recenti che sono stati pochi nel corso degli ultimi anni. Nel 2007 iniziai a scrivere i commenti ai gran premi, che inviavo all’amica improvvisatasi fangirl di Raikkonen, e in generale nel periodo 2006/2007 iniziai a guardarmi intorno anche in rete.

Lo dico, lo affermo e lo ribadisco: quando sono approdata in rete, come lettrice, l’ho fatto forse in uno dei momenti più terribili per mettersi a leggere commenti sui blog motoristici... perché sì, più che gli articoli stessi mi piaceva leggere i commenti e talvolta rimanevo al PC fino a tardi (tardi per gli standard dell’epoca, in cui quando non facevo tardi andavo a letto verso mezzanotte dato che durante la settimana mi alzavo alle sei e mezza di mattina o, quando iniziai l’università, spesso anche solo alle sei), andando a letto piuttosto contrariata per quello che avevo visto.
Giusto per illustrare un po’ la situazione: la Ferrari era generalmente in lotta per il titolo, la McLaren non stava molto lontana, c’erano polemiche dilaganti, piloti con un’elevata schiera di hater (tipo Coulthard o Montoya) non stavano cavando un ragno dal buco per i fanboy standards... infine, ciliegina sulla torta, erano passati solo nove/dieci anni da Jerez 1997, ne erano passati solo diciassette/diciotto da Suzuka 1989/1990, gli incidenti capitati in quelle circostanze venivano tirati fuori a ogni soffio di vento e inseriti puntualmente nei commenti, dopo i primi commenti si iniziava a parlare di cose che non c’entravano niente con l’argomento iniziale del post, infine si evolveva verso il nulla cosmico inerpicandosi in discussioni del tipo “chi è stato il pilota più forte di tutti i tempi” o, giusto per non farsi mancare quel pizzico di intelletto e ignoranza che andavano a braccetto, “chi è stato il pilota più forte di tutti i tempi tra Senna e Schumacher”.
Tutto sommato al giorno d’oggi la situazione è più tranquilla. I “tempi di Senna” e i “tempi di Schumacher” attualmente sono passati da un bel po’ e gran parte della gente che frequenta i blog motoristici per scrivere commenti da bar faticherebbe a collocarli temporalmente, la gente non si ricorda nemmeno che a Jerez venissero disputati dei gran premi e gran parte delle cose random che venivano citate a caso relativamente agli anni ’90 sono finite nel dimenticatoio. Dopotutto ai giorni nostri ci ricordiamo della Jessica e della Scherzy, chi se ne frega del presunto triangolo che aveva a che vedere con uno che aveva un sacco di nomi che iniziano per H e un cognome che suona come “Friendzone”. Dubito, peraltro, che i tifosi da bar virtuale di oggi sappiano di chi stiamo parlando.

Agli albori del 2007, poi, capitò un fatto un po’ fuori dagli schemi. Era l’epoca in cui ero una Massa-fan in erba (non nel senso che fumassi, sia chiaro) ed ero iscritta da anni a un sito di chat che non frequentavo più. Un’amica di scuola, anch’essa iscritta a quel sito, mi segnalò che sul forum del sito c’era un topic sulla Formula 1. Io entrai in quel sito e mi ritrovai immersa in una discussione di questo stampo: “avete visto il pilota nuovo della McLaren, secondo voi va forte come Alonso e merita di vincere il titolo?” Mi dilettai in un discorso sul confronto tra Alonso e Hamilton, invitando a dare tempo al tempo. Il succo del mio discorso era: “vediamo come procede questo campionato, su chi secondo me se lo merita di più prenderò una posizione più avanti nel campionato”. Non l’avessi mai fatto. Nonostante all’epoca fossi una McLaren hater accanita, venni accusata di “tifare solo per chi vince” e di volere tifare tra i due chi avesse fatto più punti. La mia risposta fu qualcosa che suonava come: “e se ti dicessi che tifo per Sato? posso riconoscere le doti dei piloti anche senza doverli per forza tifare e senza dovere tifare piloti al volante della McLaren”.
Questo fu uno dei due motivi per cui, per lungo tempo, decisi di non iscrivermi mai a nessun blog motoristico. L’altro motivo fu per questioni pratiche. Su quello che frequentavo come lettrice nel 2007 un utente accusò, in un commento, il sito di scrivere articoli con toni volutamente forti, allo scopo di generare flame e, di conseguenza, un maggior numero di commenti e di visite per guadagnare di più tramite i banner pubblicitari. Decisi che non volevo contribuire in nessun modo ad arricchire questo blog motoristico (che tra parentesi, è proprio quello su cui sono capitata qualche sera fa, dove ho letto quell’articolo con un insulto nel titolo) e non creai mai un account.

Mi consolai un paio d’anni più tardi con Answers Yahoo, anche se c’è da dire che a quell’epoca non stavo tanto su internet. La mia frequenza su internet si intensificò proprio con Answers Yahoo, sito di cui potrei parlare all’infinito, ma di cui evito di parlare per diverse ragioni: 1) Answers Yahoo è un sito dove la gente va al 90% per cazzeggiare, non per discutere seriamente degli argomenti, quindi chiaramente anche il livello qualitativo della categoria Formula 1 non poteva essere così tanto elevato, 2) su Answers Yahoo i troll si moltiplicano come cavallette, quindi è difficile capire chi ci vada per parlare sul serio e chi per altre ragioni, mentre sui siti più seri l’utenza che pensa davvero quello che scrive è la maggioranza.
Nel tardo 2009 venne alla luce Lady B, la Milly Sunshine che sta scrivendo questo post. Tra il mio impegno con il forum e la mia decisione di scrivere anche un blog ho finalmente concretizzato il mio desiderio di parlare di Formula 1. Mi ritengo fortunata: il forum che amministro è uno spazio abbastanza costruttivo, insomma, non uno di quei posti in cui si leggono affermazioni del tipo “solo i decerebrati seguono la Formula 1 al giorno d’oggi” o “se tifi per Tizio o per Caio sei una merdaccia”. Ammetto di essere ben lieta di essere lontana anni luce da questo genere di comportamenti.

Nonostante dal 2010 in poi la mia presenza in rete sia stata più per contribuire costruttivamente alla vita da “fandom”, invece che per fare la lettrice solitaria, mi è capitato di tanto in tanto di leggere i blog motoristici che un tempo frequentavo in passato. Ne ho scoperti anche altri, conoscendoli grazie all’avere imparato a usare Google quando mi serve e grazie all’interazione con altri appassionati di motori.
Guess what? Nonostante dall’epoca della spy-story e della rivalità Alonso vs Hamilton in poi si siano progressivamente calmate le acque, eventi che hanno catalizzato l’attenzione ce ne sono stati e nel corso degli anni ne ho lette di cotte e di crude, alcune delle quali sono state abbondantemente parodizzate nei miei commenti ai gran premi.
Quando Schumacher passò in Mercedes ci fu da divertirsi parecchio. Su uno dei blog motoristici c’era uno che interveniva in tutti gli articoli su di lui con dei post in cui lo screditava scrivendo in poesia. Accadde per mesi. Ci furono tifosi di Schumacher che risposero mettendosi a loro volta a scrivere in poesia. Il momento più culturalmente ignorante fu però quello in cui della gente si mise a commentare le performance in pista dei piloti Mercedes sostenendo che Rosberg avesse fatto più punti di Schumacher perché era bello, simpatico e parlava bene l’italiano.
Poi dopo Alonso Culonso veniva Vettel Kulettel o, per essere più educati, Fortunettel, i mondiali continuavano ad essere vinti per culo e non per merito rendendoli falsati e quant’altro...
Poi, in tempi recenti, è arrivato il dibattito sull’halo e ho iniziato a rimpiangere tutto il resto, perché sì, forse quelli erano bei tempi.

Ora, per chiudere in bellezza, parliamo un attimo del titolo di questo post. Perché mille pesi e mille misure? Essenzialmente perché, dopo anni e anni, mi sono resa conto che parlare di “double standards” potrebbe essere limitativo. Ciascun caso viene valutato a sé, quindi non ci sono due pesi e due misure, ma infiniti pesi e infinite misure.
La specie umana è varia e, in quanto umani, anche i piloti vengono valutati in modo diverso l’uno dall’altro. È la ragione per cui i duellihhhh e i sorpassihhhh sono emozionanti e danno spettacolo solo se l’esito di tali duelli o di tali sorpassi è quello che volevamo vedere, così come è la ragione per cui critichiamo alcuni per certe cose e altri li elogiamo. Vogliamo soffermarci un attimo sull’italiano sommario di Vettel, che ricorda di gran lunga l’italiano sommario di Schumacher? Però Vettel ci sta più simpatico quindi “OMG, lui sì che l’italiano lo parla bene”. Raikkonen, invece, nonostante abbia iniziato a bazzicare in Italia dieci anni fa, non sa una sola parola, però lui non lo critichiamo, perché lui è un ubriaconehhhh e criticarlo per il suo rapporto con l’alcool è molto più interessante.
E poi c’è Maldonado, che faceva tantihhhh incidentihhhh ed era sponsorizzatohhhhh dai petrolierihhhhh venezuelanihhhhh, quindi a nessuno importava un bel nulla dell’Altra Questione. Infatti, probabilmente, arrivati a questo punto, è plausibile che alcuni lettori non abbiano la più pallida idea di quale sia l’Altra Questione...
...
...
...ed effettivamente ho il vago sospetto che sia meglio così.
C’è un filo sottile che divide un caso dall’altro e c’è anche un filo sottile che unisce casi completamente diversi l’uno dall’altro. L’intelletto e l’ignoranza si fondono proprio perché a volte noi stessi vediamo le cose, ma vediamo solo quello che vogliamo vedere, senza chiederci se non siamo noi che stiamo sbagliando interpretazione.
Chi ha orecchie intende, ma spesso intende a modo suo...