Ci sono momenti in cui, in realtà, non succede nulla che valga la pena di essere ricordato più di altre cose che ci sfuggono.
Ci sono momenti destinati a passare in secondo piano, perché ci sono tante cose più importanti di cui è meglio tenersi in mente.
Ci sono momenti che, però, vada come vada, finiamo per non dimenticare, perché hanno segnato almeno una piccola parte di noi.
Uno di questi momenti risale a dieci anni fa.
Era il 27 Agosto 2006 e, sul circuito dell'Istanbul Park, Felipe Massa conquistava la sua prima vittoria in Formula 1.
Erano passati due o tre mesi, ormai, da quando avevo avuto il mio colpo di fulmine motoristico, eppure per qualche strana ragione non mi comportai nemmeno da fangirl a livelli eccessivi. Mi limitai a scrivere un resoconto della gara sul mio "diario segreto", che in realtà era un quaderno con la copertina viola che avevo decorato con disegni floreali con pennarelli indelebili, sostenendo che ero felice che Massa avesse finalmente vinto un gran premio, perché così aveva dimostrato che avevo ragione io e non un paio di persone di mia conoscenza che l'avevano fortemente criticato dopo il suo primo gran premio in Ferrari all'inizio della stagione.
Quel giorno è stato molto importante per me per diversi motivi e anche l'Old Boy lo è e, anche se poi il motorsport mi ha riservato gioie immensamente più grandi, quella è stata comunque una gioia molto grande.
Ora, dato che siamo in tema fangirling, facciamo questo elenco delle ragioni per cui sono e rimarrò affezionata vita natural durante (con una riserva per l'oltre, se dopo c'è qualcosa e in quel qualcosa conserviamo le memorie della nostra vita) a Felipe Massa.
1) Pur avendo tifato per altri prima di lui (quando ho iniziato a seguire la Formula 1 probabilmente stava prendendo la licenza elementare), è stato il primo pilota che io abbia tifato perché mi stava simpatico, invece che per ragioni meno "umane" (tipo il fatto che un pilota vincesse o che fosse in un team che mi piaceva o, nella prima infanzia, che guidasse una macchina di cui mi piacevano i colori).
2) Ai suoi tempi si parlava solo dei piloti più famosi di lui, quindi il fatto che abbia vinto delle gare nel 2006/2007 e addirittura lottato per il campionato fino all'ultimo gran premio nel 2008 mi ha aperto gli occhi sul fatto che anche chi apparentemente non è un predestinato può ritagliarsi il suo piccolo posto nel mondo.
3) Come purtroppo è capitato a vari altri piloti per cui provavo un'innata simpatia (disseminati tra varie serie) anche lui è incappato in un grave incidente, però il fatto che non solo sia sopravvissuto ma che sia anche tornato in Formula 1 è uno dei pochi finali a lieto fine a cui io abbia avuto modo di assistere.
4) Ha un figlio che è un precious cinnamon roll.
5) Organizza eventi strani nel proprio soggiorno con protagonisti suo figlio e Ricciardo.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
sabato 27 agosto 2016
Momenti che restano nel cuore
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Milly Sunshine