Domenica 19 Giugno: è giunto il momento dell'ottavo appuntamento stagionale, quello più discusso di tutta la stagione, per una serie di motivi.
Innanzitutto a molti non va giù la definizione di "Gran Premio d'Europa" anziché di "Gran Premio dell'Azerbaijan". Poi è un circuito in cui la gara sarà falsata dall'ingresso di numerose safety car. Inoltre, soprattutto, la gara sarà in concomitanza con la 24 Ore di Le Mans (in concomitanza per modo di dire, dato che la 24 Ore finisce alle 15.00 della domenica ed è a quell'ora, le 17.00 a Baku, in cui scatta il Gran Premio, ma ciò è irrilevante, sempre di concomitanza si tratta).
PROVE LIBERE. In tutte e tre le sessioni abbiamo trovato le Mercedes in testa e in particolare è stato Hamilton a fare segnare il miglior tempo in ciascuna sessione. Si segnala un incidente di Perez nella sessione del sabato, incidente a causa del quale il team ha dovuto sostituire il cambio sulla vettura del pilota, guadagnandosi quindi 5 posizioni di penalità.
QUALIFICHE. In Q1 la grande sorpresa sono state le Manor che non sono state relegate in ultima fila (monopolizzata dai colori della Renault) e nemmeno in seconda, prendendosi il lusso di battere anche un personaggio illustre come Button.
Menzione d'onore per Haryanto che, oltre ad essere il primo degli esclusi, ha fatto registrare un giro in cui il suo gap dal miglior tempo di Rosberg era inferiore ai due secondi!
In Q2 si è vista un po' di azione: al di là dei vari tour delle vie di fuga effettuati da alcuni piloti anche nella prima manche, qui hanno spiccato Hulkenberg, autore di un testacoda senza conseguenze (anche se poi sarebbe finito tra gli eliminati), e Hamilton, finito in una via di fuga nel corso di uno dei suoi tentativi e risalito fino alla seconda posizione soltanto quando la seconda manche era sul punto di terminare. Sono arrivate in Q3, quindi, le Mercedes, le Redbull, le Ferrari, le Williams, una Force India (Perez) e una Toro Rosso (Kvyat).
In Q3 in un primo momento sembrava che, per una volta, entrambe le Mercedes potessero essere in difficoltà: nel primo run, dopo un nuovo tour delle vie di fuga da parte di Hamilton, sia questo sia Rosberg condizionato dalle bandiere gialle, non hanno potuto scalare le classifiche, in cima alle quali per un certo periodo ha svettato Perez, poi battuto da Rosberg nel momento decisivo. In quello stesso momento decisivo Hamilton andava a sbattere, provocando di lì a pochi secondi una bandiera rossa a 2'06" dal termine mentre la vettura veniva rimossa. Nonostante il giro si percorresse in oltre 1'40", è stato ritenuto che ci fosse tempo per effettuare un nuovo giro di lancio e un nuovo tentativo, quindi la qualifica è ripresa, con in pista tutti a parte Rosberg (menzione d'onore: Massa, mandato in pista quando non c'era il tempo materiale per completare un giro di lancio). A parte le Redbull nessuno è riuscito a migliorare la propria posizione, così Ricciardo, classificato 3°, è andato a occupare la prima fila grazie alla retrocessione di Perez.
1. Rosberg - Mercedes, 2. Perez - Force India
3. Ricciardo - Redbull, 4. Vettel - Ferrari
5. Raikkonen - Ferrari, 6. Massa - Williams
7. Kvyat - Toro Rosso, 8. Bottas - Williams
9. Verstappen - Redbull, 10. Hamilton - Mercedes
11. Grosjean - Haas, 12. Hulkenberg - Force India
13. Sainz - Toro Rosso, 14. Alonso - McLaren
15. Gutierrez - Haas, 16. Nasr - Sauber
17. Haryanto - Manor, 18. Wehrlein - Manor
19. Button - McLaren, 20. Ericsson - Sauber
21. Magnussen - Renault, 22. Palmer - Renault
POST-QUALIFICHE: Perez e Sainz retrocessi di 5 posizioni per sostituzione del cambio partiranno rispettivamente 7° e 17°, mentre Magnussen partirà dai box.
GARA. La partenza è stata regolare e nella top-10 non ci sono stati grossi stravolgimenti: Rosberg, Ricciardo, Vettel e Raikkonen hanno mantenuto le posizioni, mentre Perez è risalito al 5° posto approfittando anche di un errore commesso da Massa allo start; quest'ultimo si è ritrovato sesto in lotta con Kvyat, dpodiché Verstappen, Bottas e Hamilton completavano la top-10, nonostante il tentativo di Alonso di inserirsi tra le posizioni di rilievo. Kvyat ha perso quattro posizioni in breve tempo, a vantaggio di Verstappen, Bottas, Hamilton e anche di Grosjean risalito momentaneamente in top-10; la gara del russo è comunque durata poco, in quanto al 7° giro, out per un guasto, ha parcheggiato ai box. Nel frattempo i piloti su una strategia di due soste, partiti sulle supersoft, stavano già iniziando a rientrare: al 6° giro è rientrato Verstappen e un giro più tardi anche Ricciardo, che in pista aveva da poco perso la seconda posizione dopo avere subito un sorpasso da Vettel. Anche Massa è rientrato ai box poco più tardi e, si sarebbe scoperto in un secondo momento, lui e le Redbull sarebbero stati gli unici tre, tra i piloti della top-10, a stare su una strategia a due soste, nonostante alcuni piloti si siano fermati comunque pochi giri dopo: uno di questi è stato Raikkonen che, come gli altri, ha montato le soft al 9° giro, su un totale di 51.
In pista, nel frattempo, Hamilton riusciva finalmente a superare Bottas (11°) e a distanziarlo, diversi giri prima di rientrare ai box. Si è fermato al 16°, seguito poco dopo da Perez. Davanti, nel frattempo, Rosberg, Vettel e Bottas hanno proseguito ancora per diversi giri, con il leader della gara, che nel frattempo aveva accumulato un elevato vantaggio nei confronti di chi Vettel, che a sua volta aveva un vantaggio altrettanto elevato nei confronti di Bottas, rientrato al 22° senza mai perdere la leadership della gara.
Dopo il primo pit-stop i primi otto erano: Rosberg, Raikkonen, Vettel, Ricciardo, Perez, Hamilton, Massa e Bottas.
Le posizioni erano destinate a cambiare di lì a breve, almeno dalla seconda posizione in poi: Ricciardo è stato superato da Perez e Hamilton in un colpo solo al 22° giro, mentre al 26° Vettel ha superato Raikkonen, che più lento del compagno di squadra e soprattutto destinato a scontare una penalità di cinque secondi per avere tagliato la linea di delimitazione della corsia dei box (non mentre stava rientrando ai box), si è fatto da parte. Tra il 23° e il 28° si sono fermati per la seconda sosta i piloti della Redbull e Massa, con le Redbull che hanno montato gomme medium. Mentre i primi sei erano ancora Ros, Vet, Rai, Per, Ham e Bot, Hulkenberg è quindi risalito in settima posizione (è notevole come, rientrato ai box dopo una ventina di giri, sia passato dalle soft alle supersoft facendo durare la mescola più morbida per circa trenta giri fino alla fine della gara).
Se da un lato le posizioni di testa erano abbastanza definite, nella fase centrale della gara si è assistito a un "duello a distanza" (tra molte virgolette) tra Rosberg e Vettel, con Vettel che per un certo tratto si è avvicinato a Rosberg (dove anche qui, il fatto che si sia avvicinato andrebbe tra virgolette: è passato da 19 secondi a 14, almeno fino al momento in cui Rosberg ha ripreso a girare sugli stessi tempi di prima, facendo rialzare il gap).
A centro gruppo nel frattempo Hamilton accusava problemi di settaggio e perdeva terreno nei confronti di Perez, problemi che sono stati risolti prima del termine della gara. Di fatto Hamilton aveva ripreso ad avvicinarsi alla Force India, prima di arrendersi nel finale a causa del decadimento delle gomme.
Fuori dalla top-10, ci sono state alcune vetture che non sono arrivate in fondo per guasti di varia natura: al 33° si è ritirato Sainz, andando a parcheggiare in una via di fuga e al 38° è stata la volta di Alonso costretto a parcheggiare ai box. Quest'ultimo, qualche giro prima, lo si era visto impegnato in un duello tutto McLaren con il compagno di squadra, che l'aveva poi sorpassato. In seguito Alonso si era visto superare da Nasr e infine anche da Grosjean: con quest'ultimo lo scontro era stato più acceso, con le posizioni che si sono invertite più di una volta.
Altro ritiro nelle retrovie al 41°: Wehrlein è andato a parcheggiare in una via di fuga per un guasto all'impianto frenante. Seppure in quel momento Wehrlein fosse penultimo davanti al solo compagno di squadra (che al via era rimasto coinvolto in un contatto che l'aveva costretto a una sosta al primo giro), è doveroso segnalare che, ritardando la prima sosta, lo si era visto per qualche giro in top-10 arrivando ad occupare per qualche istante l'ottava posizione.
Tornando in top-10, avevamo lasciato le Redbull nelle zone basse con Ricciardo 8° e Verstappen 10° dopo essersi fermati una seconda volta per le gomme medium.
La gara delle Redbull è stata abbastanza deludente in confronto alle aspettative iniziali, specie considerando che Ricciardo era partito in prima fila, ma quantomeno hanno recuperato qualche posizione nel finale: al 45° Verstappen ha superato Massa per la 9^ posizione, poi entrambi i piloti RB si sono avvicinati a Hulkenberg e l'hanno superato rispettivamente al 48° e al 50° giro.
Ultimo soprasso a cui abbiamo assistito è stato quello, all'ultimo giro, di Perez su Raikkonen (che, via radio, si lamentava di problemi di settaggio).
Seppure il loro gap fosse inferiore ai cinque secondi e Raikkonen fosse comunque destinato a perdere la posizione una volta che, giunto al traguardo, gli fossero stati aggiunti i cinque secondi di penalità, il pilota della Force India è andato comunque a prendersi in pista il terzo posto.
RISULTATO
1. Nico Rosberg - Mercedes 1:32:52.366
2. Sebastian Vettel - Ferrari +16.696
3. Sergio Perez - Force India +25.241
4. Kimi Raikkonen - Ferrari +33.102
5. Lewis Hamilton - Mercedes +56.335
6. Valtteri Bottas - Williams +1:00.886
7. Daniel Ricciardo - Red Bull +1:09.229
8. Max Verstappen - Red Bull +1:10.696
9. Nico Hulkenberg - Force India +1:17.708
10. Felipe Massa - Williams +1:25.375
11. Jenson Button - McLaren +1:44.817
12. Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
13. Romain Grosjean - Haas +1 Lap
14. Kevin Magnussen - Renault +1 Lap
15. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
16. Esteban Gutiérrez - Haas +1 Lap
17. Marcus Ericsson - Sauber +1 Lap
18. Rio Haryanto - Manor +2 Laps
Dnf. Fernando Alonso - McLaren +9 Laps
Dnf. Pascal Wehrlein - Manor +12 Laps
Dnf. Carlos Sainz - Toro Rosso +20 Laps
Dnf. Daniil Kvyat - Toro Rosso +45 Laps
FLOP: vista l'impossibilità di assegnare il titolo di flop alla Toyota che, alla 24 Ore, ha lasciato a piedi Kazuki Nakajima mentre a cinque minuti dalla bandiera a scacchi era in testa deprivando lui e i compagni di squadra Davidson e Buemi della vittoria, mi vedo costretta a optare per il quartetto Redbull + Toro Rosso che a mio parere più di ogni altro hanno deluso le aspettative, i primi perché finire 7° e 8° dopo avere piazzato una delle vetture in prima fila non è esattamente il modo migliore per coronare un weekend, i secondi perché il traguardo non l'hanno visto neanche da lontano.
TOP: Rosberg ha conquistato il grand chelem onorando il F1 Grand Chelem Forum (e in tal modo ha vendicato il triste destino subito dal suo ex compagno di squadra alla 24 Ore) e Perez ha conquistato il secondo podio stagionale! al di là del fatto che sia stato "aiutato" dalla penalità di Raikkonen e dal fatto che quest'ultimo non abbia opposto una grande resistenza, credo che il risultato sia memorabile.
CONSIDERAZIONI RANDOM: la gara può essere piaciuta o meno e il circuito può essere piaciuto o meno, ma la mia impressione è che i lati negativi siano stati di gran lunga ingigantiti prima ancora di vedere la gara, anche a causa della propensione di molti a elogiare o criticare le piste basandosi più sulla città in cui esse si trovano piuttosto che le caratteristiche delle piste stesse.
La tanto decantata probabilità che la gara fosse condizionata da molti incidenti si è rivelata, almeno per quest'anno, totalmente campata in aria, così come il probabile ingresso di tante safety car, quando a conti fatti non abbiamo visto nulla di più che qualche bandiera gialla locale subito ritirata, anche grazie alla presenza di ampie vie di fuga in cui i ritirati hanno potuto parcheggiare senza ostacolare nessuno.
Milly Sunshine(C) per F1GC.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
domenica 19 giugno 2016
Gran Premio d'Europa: Qualifiche e Gara
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Milly Sunshine