Domenica 12 Aprile: è il giorno della gara a Shanghai, è
il terzo gran premio stagionale e saranno le Mercedes di Hamilton e Rosberg a
partire dalla prima fila; a seguire Vettel, Massa, Bottas, Raikkonen,
Ricciardo, Grosjean, Nasr, Ericsson, Maldonado, Kvyat, Verstappen, Sainz,
Perez, Hulkenberg, Button, Alonso, Stevens e Merhi. Soltanto Kvyat e Sainz
partiranno con gomme medium, mentre tutti gli altri sono su soft.
Si parte con Hamilton che mantiene la testa della gara
davanti a Rosberg, mentre Vettel tenta di chiudere chi gli sta dietro, con il
risultato che la sua terza posizione viene messa a rischio da uno scatenato
Bottas che però di lì a un paio di curve viene superato da Raikkonen e Massa.
Grosjean risale al 7° posto davanti alle Sauber mentre Ricciardo parte lento
perdendo numerose posizioni e ritrovandosi davanti alle McLaren. Si segnala
che, nelle retrovie, Merhi ha strappato la penultima posizione a Stevens.
Al secondo giro Sainz, che al via si era toccato con
Kvyat senza conseguenze, finisce in testacoda precipitando nelle retrovie.
Intorno al 5-6° giro assistiamo a un duello tra compagni
di squadra Redbull: Kvyat su gomme medium tiene dietro Ricciardo per un po’,
almeno finché quest’ultimo non è in grado di effettuare il sorpasso. Dietro di
loro ci sono le due McLaren.
Si vede qualche sorpasso anche nella zona finale della
top-ten: Maldonado che al terzo giro aveva passato Ericsson entrando nei primi
dieci supera anche Nasr al 9°, mentre Ericsson viene superato da Verstappen un
giro più tardi.
In quei frangenti, non inquadrato, sembra che anche
Stevens abbia ripreso la propria posizione nei confronti di Merhi.
Hulkenberg nel frattempo si ritira per problemi al
cambio.
All’11° iniziano i pit-stop, il primo è Nasr seguito
dalle Lotus e da Verstappen. Tra i primi Vettel rientra al 14° e, di fatto, tra
il 14° e il 16° i piloti di Ferrari, Mercedes e Williams rientrano tutti. I
piloti di Ferrari e Mercedes montano ancora le soft mentre le Williams, come la
maggior parte dei piloti degli altri team, sono su medium.
Dopo lo stop Rosberg è a +2,2 da Hamilton con Vettel a
4,9 dal leader, quasi un secondo più vicino di quant’era prima della sosta. Nessuna
posizione di rilievo è cambiata tra i primi sei: Hamilton, Rosberg, Vettel,
Raikkonen, Massa e Bottas. Raikkonen è a qualche secondo dal compagno di squadra
mentre le Williams sono più indietro e girano anche più lente per via delle
medium. Maldonado, Grosjean, Nasr e Verstappen completano la top-ten.
Si segnala che nei giri successivi Kvyat si ritira con la
vettura in fumo, nelle retrovie Sainz accusa problemi al cambio, ma riesce a
proseguire e Button su soft supera Alonso su medium.
Intorno a metà gara, inoltre, dopo un lungo duello Ricciardo
su una Redbull in difficoltà riesce finalmente a superare Nasr per l’11°
posizione.
Torniamo ai primi: nel secondo stint Rosberg e Vettel
erano inizialmente più veloci di Hamilton che però, in un secondo momento, all’avvicinarsi
della terza sosta, ha iniziato ad andare più veloce di entrambi. Vettel e
Rosberg sono stati quindi i primi a rientrare, stavolta per montar le medium,
rispettivamente al 31° e al 32° giro. Hamilton è rientrato al 34°, tornando in
pista con circa 5 secondi sul compagno di squadra e 10 su Vettel. Raikkonen,
stabilmente nella propria posizione, ha rimandato la sosta di qualche giro,
mentre anche le Williams, che erano su medium, hanno proseguito ancora un po’.
Ormai era chiaro come sarebbe andata a finire, visto i
distacchi tra i primi. In assenza di duelli a distanza per la vittoria, non è
comunque mancata l’azione, perché al 34° giro sono iniziate le peripezie di
Maldonado che al momento era stabilmente settimo. Rientrando ai box si è perso
nella pit-lane prendendo per una via di fuga, tornerà indietro trovando la
strada giusta ma perderà la top-ten.
Dopo i pit-stop Grosjean si trova quindi settimo, davanti
a Perez, Verstappen e Nasr. C’è Ericsson 11° che potrebbe entrare a punti dato
che Perez deve ancora fermarsi ai box (è su una strategia su tre soste e finora
ha montato solo soft), ma non succede in quanto Ricciardo lo supererà dopo un
acceso duello di lì a qualche giro.
Le peripezie di Maldonado sono tutt’altro che terminate:
finisce in testacoda al 41° riuscendo a riprendere la via giusta ritrovandosi
appena davanti alle McLaren di Button e Alonso. È proprio con Button che sarà
protagonista di un movimentato duello con diversi sorpassi e controsorpassi...
almeno finché al 49° giro Button non sperona Maldonado da dietro mandandolo in
testacoda. Button ha l’ala anteriore rotta, mentre Maldonado è destinato al
ritiro: passa per la pit-lane senza fermarsi al 50° per poi rientrare due giri
dopo per parcheggiare. L’incidente sarà esaminato dai commissari dopo la fine
della gara, Button potrebbe essere penalizzato per il tamponamento.
L’ultimo colpo di scena è Verstappen che si ferma sul
rettilineo dei box al 54° giro mentre era ottavo: la vettura è in una posizione
scomoda ed entra la safety car, mentre la vettura viene spostata a spinta nella
pit-lane.
Come facilmente intuibile, essendo 56 i giri previsti, la
gara finisce dietro la safety car. Hamilton vince davanti a Rosberg e Vettel:
per la prima volta nella storia della Formula 1 i piloti giunti sul podio nei
primi tre gran premi stagionali sono sempre gli stessi.
Vanno a punti anche Raikkonen, Massa, Bottas, Grosjean,
Nasr, Ricciardo ed Ericsson. Fuori dai punti, entrambe le McLaren vedono la
bandiera a scacchi.
TOP: al di là
delle Mercedes e di Hamilton in particolare, è bene segnalare che la Lotus
prende punti per la prima volta nella stagione e che entrambe le Sauber sono
andate a punti... e che Verstappen è andato vicinissimo ad arrivarci.
FLOP: merita
una menzione Maldonado che avrebbe bisogno del filo di Arianna per orientarsi e
che, in tal modo, espone la propria gara alle successive peripezie (non che
Button sia immune da errori, comunque), ma il flop dei flop è forse la Redbull
che batte la Toro Rosso solo per il ritiro di Verstappen.
1. Lewis Hamilton
Mercedes 1:39:42.008
2. Nico Rosberg
Mercedes +0.714
3. Sebastian Vettel
Ferrari +2.988
4. Kimi Raikkonen
Ferrari +3.835
5. Felipe Massa
Williams +8.544
6. Valtteri Bottas
Williams +9.885
7. Romain Grosjean
Lotus +19.008
8. Felipe Nasr
Sauber +22.625
9. Daniel Ricciardo
Redbull +32.117
10. Marcus Ericsson
Sauber +1 Lap
11. Sergio Perez
Force India +1 Lap
12. Fernando Alonso
McLaren +1 Lap
13. Jenson Button McLaren
+1 Lap
14. Carlos Sainz Jr.
Toro Rosso +1 Lap
15. Will Stevens
Manor Marussia +2 Laps
16. Roberto Merhi
Manor Marussia +2 Laps
17. Max Verstappen
Toro Rosso +4 Laps
DNF. Pastor Maldonado
Lotus +7 Laps
DNF. Daniil Kvyat
Redbull +41 Laps
DNF. Nico Hulkenberg
Force India +47 Laps
Milly Sunshine© per F1GC forum.
Si ringrazia ancora una volta il lumacone, altrimenti
noto come Spazzino della Pitlane, perché con tutta probabilità tra lui e Who’s
That Guy c’è stato, non inquadrato dalle telecamere, un duello epico. Sarei molto
grata a Who’s That Guy e allo Spazzino della Pitlane se la prossima volta si
degnassero di aspettare che qualcuno li doppi, prima di mettere in scena duelli
epici, in modo che ciò non vada perduto nell’enorme buco nero che circonda le
Sacre Cenerentole.
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