domenica 2 novembre 2014

GP STATI UNITI: vince Hamilton davanti a Rosberg

Il 2 Novembre ad Austin si svolge il terzultimo gran premio stagionale, con Rosberg che scatta dalla pole position davanti al compagno di squadra Hamilton e alle Williams.
Questa è la griglia di partenza, che tiene conto delle penalità: Rosberg, Hamilton, Bottas, Massa, Ricciardo, Alonso, Magnussen, Raikkonen, Sutil, Maldonado, Perez, Button (qualificato 8° retrocesso per la sostituzione del cambio), Hulkenberg, Vergne, Gutierrez, Grosjean, Kvyat (qualificato 14°, retrocesso per la sostituzione della power-unit). Partirà dalla pit-lane Vettel per un problema analogo a quello di Kvyat; monterà gomme medium anziché soft.

La partenza è regolare: Rosberg mantiene la posizione mentre Hamilton deve accontentarsi del secondo posto, Massa si piazza terzo davanti a Bottas, mentre Alonso al momento è quinto davanti a Magnussen e a Ricciardo che ha perso due posizioni ma che ben presto supererà il danese della McLaren.
Nel corso del primo giro nelle zone basse della top-ten Perez tampona Raikkonen, che riuscirà a proseguire, per poi finire addosso a Sutil che per la prima volta in questa stagione si era qualificato tra i primi dieci. Entra in pista la safety car che rimane tre giri. Ne approfittano per fermarsi ai box i piloti della McLaren e della Lotus, oltre che Hulkenberg, Vergne, Gutierrez e Vettel. Nello specifico Vettel, partito su gomme medium si ferma due volte, la prima per montare le soft e la seconda per tornare alle medium. Saranno successivamente penalizzati con 5 secondi di stop and go Vergne e Gutierrez per eccesso di velocità nella pit-lane.

Quando si riparte (5° giro) Ricciardo supera Alonso per la quinta posizione, mentre davanti non avvengono altri eventi degni di nota. C’è qualche duello in atto, ma soltanto nelle retrovie.
Al 15° giro Massa e Ricciardo sono i primi a rientrare ai box, seguiti un giro più tardi da Bottas che perde una posizione tornando in pista davanti a Ricciardo, che monta gomme medium diversamente dai due piloti della Williams che hanno optato (e sono gli unici) per le soft.
Per il duo Mercedes, Rosberg si ferma al 16° giro e Hamilton un giro più tardi, tornando in pista dietro al compagno di squadra.
Nel frattempo dopo Sutil e Perez all’inizio, si ritira anche Hulkenberg al 18° giro, stavolta per un guasto. Oltre a loro non ci saranno altri ritirati.

Al 24° giro, proprio mentre Alonso ha appena superato Button, c’è un sorpasso decisivo: Hamilton strappa la leadership al compagno di squadra. Dietro di loro, mentre si avvicina la metà della gara, troviamo Massa, Ricciardo, Bottas, Magnussen, Alonso, Button, Grosjean e Vettel in top-ten.
Le McLaren sono in difficoltà e, intorno a metà gara, dopo avere subito sorpassi dai piloti che le seguono, prima Magnussen e poi Button si fermano ai box per la seconda sosta.

Tra i piloti della top-5 è Bottas ad aprire il secondo giro di pit-stop, seguito nei due giri successivi da Ricciardo e Massa, con quest’ultimo che, proprio come Bottas nel pit-stop precedente, si ritrova dietro a Ricciardo, che risale quindi in terza posizione. Tutti montano gomme medium, così come i piloti della Mercedes, che rientrano al 34° (Hamilton) e al 35° giro (Rosberg), il cui distacco non varia e che resterà invariato fino alla fine della gara. I piloti della Ferrari proseguiranno ancora per un’altra decina di giri prima di rientrare ai box per la seconda sosta.
Dopo la terza sosta, nel frattempo, Vettel che era in difficoltà nella prima parte di gara sembra iniziare ad andare meglio.
Quando Alonso si ferma, al 43° giro (ultimo pilota a rientrare per la seconda sosta), esce dai box proprio davanti al pilota della Redbull, che però lo supera. Il pilota della Ferrari si riprenderà la posizione un paio di giri più tardi, mentre Vettel successivamente rientrerà per una quarta sosta, mentre Raikkonen sarà protagonista di un acceso duello fuori dalla top-ten con Kvyat, che si riprenderà la posizione. Nel frattempo sono piuttosto scatenati anche Button e Grosjean, con il pilota della McLaren davanti.

Gli ultimi giri sono piuttosto infiammati, non tanto per i primi, quanto per i piloti che si contendono le ultime posizioni della top-ten. In particolare il momento più esaltante avviene quando Vergne attacca Grosjean con decisione (o “con malizia”, cit. Ivan Capelli, che ha usato quelle parole per descrivere la maggior parte delle manovre avvenute oggi!). Tra i due c’è un contatto, destinato ad essere investigato nel post-gara, con il pilota della Toro Rosso che costringe l’altro sull’erba. Vergne supera Grosjean, e non è il solo: ne approfitta anche Maldonado, che per la prima volta in questa stagione sembra veramente in forma (anche se è riuscito nel frattempo a conquistarsi 5 secondi di stop and go da aggiungere alla fine della gara per eccesso di velocità nella pit-lane).
Nel frattempo Raikkonen, sfruttando un errore di Kvyat, riesce a superarlo, prima che arrivi Vettel a superarlo a sua volta. Sia Raikkonen che Kvyat saranno costretti di lì a poco a un’ulteriore sosta.

Gli ultimi giri vedono Button perdere posizioni, superato da Vergne e da Maldonado. Il pilota della McLaren si ritrova di nuovo ad avere a che fare con Grosjean, ma ormai sono entrambi fuori dalla top-ten e, per quanto riguarda Grosjean, a volte anche fuori dall’asfalto, viste le sue continue escursioni sull’erba sintetica, che però non gli impediranno di arrivare davanti a Button.
Vergne e Maldonado saranno superati entrambi da Vettel, quando manca un giro al termine della gara, ma il confronto tra loro due non è finito: nel corso del 56° giro, uno scatenatissimo Maldonado strapperò la 9^ posizione a Vergne, almeno in teoria perché vista la penalità precipiterà dietro, riuscendo comunque a conquistare il primo punto stagionale.

Tornando ai due piloti della Mercedes: Hamilton porta a 24 punti il proprio vantaggio in classifica, il che significa che il campionato rimarrà matematicamente aperto fino all’ultima gara stagionale, il che è sicuramente positivo visto le scarse aspettative in tal senso di molti mesi fa.

Risultato
1. Lewis Hamilton   Mercedes   1:40:04.785  
2. Nico Rosberg   Mercedes   +4.314  
3. Daniel Ricciardo   Red Bull   +25.560
4. Felipe Massa   Williams   +26.924
5. Valtteri Bottas   Williams   +30.992
6. Fernando Alonso   Ferrari   +1:35.231
7. Sebastian Vettel   Red Bull   +1:35.734
8. Kevin Magnussen   McLaren   +1:40.682
9. Jean Eric Vergne   Toro Rosso   +1:43.863
10. Pastor Maldonado   Lotus   +1:47.870
11. Romain Grosjean   Lotus   +1 Lap  
12. Jenson Button   McLaren   +1 Lap  
13. Kimi Raikkonen   Ferrari   +1 Lap  
14. Esteban Gutiérrez   Sauber   +1 Lap  
15. Daniil Kvyat   Toro Rosso   +1 Lap  
DNF. Nico Hulkenberg   Force India   +40 Laps  
DNF. Sergio Perez   Force India   +55 Laps  
DNF. Adrian Sutil   Sauber   +56 Laps  

TOP: Hamilton e la Mercedes, anche se mi sto scocciando di scrivere ogni volta le stesse cose, così come mi sto scocciando di tutte queste sue vittorie di fila. Allo stesso modo anche Rosberg e Ricciardo a completare il podio mi stanno ormai producendo una certa orticaria!
Piccola menzione anche per Vergne, a cui basta la minaccia di rimanere a piedi il prossimo anno per dare il meglio di sé, e a Maldonado che sfata il mito del numero 13... per ora!

FLOP: Perez, dopo qualche gara positiva ne combina un’altra delle sue coinvolgendo tra l’altro anche Sutil che per una volta aveva la possibilità di fare bene.
Piccola menzione anche per la Williams, che per l’ennesima volta si fa portare via posizioni ai pit-stop , e per la Ferrari che prende un minuto e mezzo dalle Mercedes e più di un minuto dalle Williams... parlare delle McLaren, infine, sarebbe come sparare sulla croce rossa.


Questa cronaca è stata scritta dall’Autrice© per il forumF1GC, illuminata dallo smagliante sorriso di Ricciardo... o forse no, dato che il sorriso di Ricciardo le dà da ormai troppi mesi l’impressione di essere il sorriso di chi appare come un “nice guy” e poi ha la cantina piena di cadaveri...




EDIT (03/11): nel post-gara Vergne è stato penalizzato di 5 secondi per il contatto con Grosjean, pertanto scala di una posizione: 9) Maldonado, 10) Vergne è l’unico cambiamento nella classifica.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine