Domenica 5 Ottobre si svolge il Gran Premio del Giappone,
il 15esimo di questa stagione, sul circuito di Suzuka, che vede la vittoria di
Hamilton che incrementa il proprio vantaggio in classifica sul compagno di
squadra Rosberg. Il risultato, però, sfortunatamente diviene irrilevante, dal
momento che c’è grande apprensione per un gravissimo incidente occorso a Jules
Bianchi che ha messo fine alla gara.
Ma partiamo dall’inizio. Le previsioni meteo non
sbagliavano: alle 15.00 locali (le otto del mattino in Italia) diluvia e la
gara partirà dietro la safety car.
Giri previsti: 53.
Condizioni meteo: pioggia.
Pole position: Nico
Rosberg (Mercedes).
Griglia di
partenza: Rosberg, Hamilton, Bottas, Massa, Alonso, Ricciardo, Magnussen,
Button, Vettel, Raikkonen, Perez, Kvyat, Hulkenberg, Sutil, Gutierrez,
Grosjean, Ericsson, Bianchi, Kobayashi, Vergne (retrocesso per sostituzione del
motore), Chilton, Maldonado (retrocesso per sostituzione del motore).
Cronaca: la
pista è molto bagnata e dopo la partenza dietro la safety car si svolgono due
giri, nel corso dei quali assistiamo a un testacoda di Ericsson, mentre poi
viene esposta la bandiera rossa e la gara rimane ferma una ventina di minuti.
Si riparte dietro la safety-car, la cui permanenza in pista
si prolunga fino alla fine del nono giro nonostante abbia ormai smesso di
piovere. Nel corso del terzo giro, frattanto, la Ferrari di Alonso rimane ferma
a lato della pista. Lo spagnolo è il primo ritirato.
Quando finalmente inizia la “vera” gara, Button e
Maldonado rientrano subito ai box per montare gomme intermedie al posto delle
full wet. I tempi di Button sono buoni, il che lascia intendere che presto
anche i piloti tra le prime posizioni rientreranno.
Bottas e Ricciardo si fermano al 12° giro, rientrando in
pista davanti a Button. Un giro dopo si fermano anche Massa e Vettel: escono
dietro a Bottas ma davanti a Ricciardo.
I due piloti della Mercedes rientrano rispettivamente al
14° (Rosberg) e al 15° (Hamilton): dopo la sosta il loro gap è superiore al
secondo, proprio come prima del pit-stop. Nulla, di fatto, è variato per i
primi due.
Completato il giro di pit-stop, il duo Mercedes ha un
elevato margine nei confronti di Button che a sua volta è parecchio davanti a
Bottas, Massa, Vettel, Ricciardo, Magnussen, Raikkonen e Hulkenberg che
completano la top-ten.
Le Williams e le Redbull sono molto vicine le Redbull
sembrano avere qualcosa in più: tra il 16° e il 19° giro entrambi i piloti
della Redbull supereranno entrambi i piloti della Williams. Vettel riesce a
portare a termine i due sorpassi più in fretta rispetto al compagno di squadra
e ne approfitta per incrementare il gap tra sé e l’australiano. I due sono al
momento i piloti più veloci in pista.
Verso la metà della gara Hamilton si avvicina molto a
Rosberg e il gap scende a meno di un secondo. Non è comunque possibile
utilizzare il drs, vietato con queste condizioni meteo.
Al 27° giro un piccolo errore di Hamilton lo porta a
mettere le ruote sull’erba, ma nonostante i decimi persi riesce a riavvicinarsi
al compagno di squadra che, prima della seconda sosta, si trova più in
difficoltà di lui. Due tornate più tardi lo supera e nei giri immediatamente
successivi il gap tra lui e Rosberg incrementa vertiginosamente.
Al 30° giro Vettel è il primo dei piloti di testa a
rientrare ai box per il secondo pit-stop. Erano già rientrati, nei giri
precedenti, piloti che si trovavano a centro gruppo o nelle retrovie. Si ferma
anche Button due giri più tardi: il tempo perso nel frattempo e una sosta un
po’ troppo lunga gli costano la posizione e torna in pista alle spalle di
Vettel.
I piloti della Mercedes si fermano al 34° (Rosberg, con
una sosta leggermente più lunga della media) e al 35° (Hamilton). Le posizioni,
tra i due, rimangono invariate, mentre Ricciardo è momentaneamente in testa (si
fermerà qualche giro più tardi rientrando in quinta posizione alle spalle di
Hamilton, Rosberg, Vettel e Button). I due piloti della Williams, gli ultimi a
fermarsi, da 6° e 7° che erano si ritrovano 7° e 8° alle spalle di Hulkenberg
risalito in 6^ posizione.
Mentre la pioggia che aveva ricominciato a cadere una
ventina di minuti prima si intensifica, al 42° giro Button viene superato da
Ricciardo e intanto si ritrova negli scarichi Magnussen, già doppiato dopo una
gara passata tra testacoda e uscite di pista, che tenta di sdoppiarsi. Il danese
è stato, il giro precedente, il primo pilota a montare le full wet.
Al 43° Sutil perde il controllo della propria vettura e
finisce fuori pista. In previsione di un ipotetico ingresso della safety car
Button si precipita ai box e, nel giro che seguirà, si dimostrerà più veloce delle
vetture rimaste in pista.
L’incidente di
Bianchi: un giro più tardi si vede entrare la safety car (a cui seguirà il
rientro ai box di molti altri piloti), seguita dalla medical car che si dirige
sul luogo dell’incidente. Si vede distintamente Sutil che è sceso dalla vettura
con le proprie gambe e, in un primo momento, pare che un commissario sia
rimasto lievemente ferito dopo stato urtato dal trattore sopraggiunto per
portare via la vettura incidentata. La situazione, in realtà, è ben più
drammatica, come appare evidente dall’ingresso dell’ambulanza in pista e dall’esposizione
della bandiera rossa con l’annuncio, quasi immediato, che la gara non sarà
ripresa.
Non si tratta né di Sutil né di un commissario, ma di
Bianchi che, poco dopo Sutil, è uscito di pista nello stesso punto e che sulla
propria traiettoria ha trovato il trattore. Sutil, testimone oculare dell’incidente,
più tardi dichiarerà di avere visto la vettura del francese incastrarsi sotto
al trattore.
Bianchi risulta incosciente ed è stato trasportato in
ospedale in ambulanza, in quanto l’elicottero non poteva volare a causa delle
avverse condizioni meteo.
Per quanto passi in secondo piano rispetto a tutto il
resto, riporto solo ed esclusivamente per completezza il risultato del gran
premio:
1. (44) Lewis Hamilton
Mercedes 44 Laps
2. (6) Nico
Rosberg Mercedes 44 Laps +9.1
3. (1) Sebastian
Vettel Redbull 44 Laps +29.1
4. (3) Daniel
Ricciardo Redbull 44 Laps+38.8
5. (22) Jenson
Button McLaren 44 Laps +67.5
6. (77) Valtteri
Bottas Williams 44 Laps +1.07.5
7. (19) Felipe
Massa Williams 44 Laps +1.53.7
8. (27) Nico
Hulkenberg Force India 44 Laps +1.55.9
9. (25) Jean-Eric
Vergne Toro Rosso 44 Laps +2.07.6
10. (11) Sergio
Perez Force India 43 Laps
+1 LAP
11. (26) Daniil
Kvyat Toro Rosso 43 Laps
+1 LAP
12. (7) Kimi
Räikkönen Ferrari 43 Laps
+1 LAP
13. (21) Esteban
Gutierrez Sauber 43 Laps
+1 LAP
14. (20) Kevin
Magnussen McLaren 43 Laps
+1 LAP
15. (8) Romain
Grosjean Lotus 43 Laps
+1 LAP
16. (13) Pastor
Maldonado Lotus 43 Laps
+1 LAP
17. (9) Marcus
Ericsson Caterham 43 Laps
+1 LAP
18. (4) Max
Chilton Marussia 43 Laps
+1 LAP
19. (10) Kamui
Kobayashi Caterham 43 Laps
+1 LAP
20. (17) Jules
Bianchi Marussia 41 Laps
+3 LAPS
21. (99) Adrian
Sutil Sauber 40 Laps
+4 LAPS
Ret. (14) Fernando
Alonso Ferrari 2 Laps Retired
Fonte: me stessa, per F1GC forum.
#PrayForJulesBianchi
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