giovedì 1 maggio 2014

I miei ricordi del GP di San Marino '94 vent'anni dopo

Mi è difficile scrivere questo thread e in effetti mi è anche difficile pensare che siano davvero passati vent'anni da quel weekend maledetto.

Ero solo una bambina, ma ho il ricordo già dall'epoca di entrambi gli incidenti.

Sabato 30 Aprile '94 - ero nel salotto di casa mia insieme a mio padre, che stava guardando le qualifiche. Era raro che accadesse. All'epoca per i gran premi europei le qualifiche erano alle 13.00 e, dato che spesso lui al sabato mattina lavorava, a quell'ora pranzavamo. Quel giorno, comunque, eravamo in salotto, sul cui pavimento io avevo sparso i Lego, con cui di solito giocavo. Ogni tanto giocavo, ogni tanto portavo gli occhi sulla TV... e sullo schermo comparve quella vettura distrutta. Ricordo che vennero mostrati molti replay e che quella vettura era talmente distrutta che, fino a quando dieci anni più tardi non la cercai su internet, non seppi nemmeno dire, dai miei ricordi, di che colore fosse. Lo scoprii appunto molto più tardi, e scoprii dalle foto che il pilota che la guidava era un tipo dall'aria simpatica che sorrideva sempre.
Roland Ratzenberger morì così, quando quella bellissima vettura si schiantò alla curva Villeneuve e si trasformò in un rottame.
Ero ancora troppo piccola per capire davvero cosa fosse accaduto. Ricordo soltanto che, quando venne annunciato il decesso mio padre ripeté: "è morto".
Gli chiesi chi fosse morto. La risposta me la ricorderò per sempre. Mi disse "era un pilota giovane"... e in effetti in Formula 1 era arrivato come debuttante, ma con un'età che al giorno d'oggi l'avrebbe etichettato come decrepito. A proposito di età, era nato nel 1960, ma si spacciava per nato nel 1962. Il solo fatto che per oltre dieci anni sia riuscito a mentire sulla propria età, credo che meriti di essere menzionato!
Devo dire le cose così come stanno: il fatto che fosse morto uno dei tanti piloti di cui non sapevo nulla (seguivo la F1 già da un po', ma a causa della mia giovanissima età avevo ancora molte difficoltà a ricordarmi dei piloti, eccetto di quelli più famosi), in quel giorno di vent'anni fa mi rese sollevata, perché sapevo che, non sapendo chi fosse, non avrei potuto sentirne la mancanza. In ogni caso non me ne dimenticai, anche se per molti anni non sentii più parlare di lui, se non di tanto in tanto, come di "quello che è morto il giorno prima di Senna". Quando ebbi una connessione internet a disposizione, dieci anni dopo, ricordo che andai a cercare qualche informazione su di lui, sul team per cui gareggiava e il video dell'incidente (all'epoca non c'era ancora Youtube, lo trovai di bassissima qualità su un sito che ora non ricordo). Devo dire che all'epoca non è che ci fossero molte fonti e tra l'altro, conoscendo l'inglese molto meno che ora, dovevo per forza cercare articoli in italiano. Fortunatamente al giorno d'oggi le cose sono un po' diverse e, devo dire, ieri su vari siti inglesi sono usciti molti articoli piuttosto interessanti su di lui.
Al giorno d'oggi c'è chi dice che tutti si sono dimenticati di lui, perché era un pilota "poco importante". Allo stesso tempo c'è anche chi dice che, se non fosse un pilota "poco importante" morto il giorno prima di un tre volte campione del mondo anche quei pochi se ne ricordano non si ricorderebbero di lui. Non so quale sia la verità, so solo che anche i piloti che sono abbonati all'ultima fila e che sperano un giorno di avere una vettura migliore meritano di essere ricordati.

Domenica 1 Maggio '94 - ero a pranzo a casa dei miei nonni, in un giorno in cui cercavo di tenere la bocca chiusa il più possibile perché quella mattina il primo dei miei denti da latte se n'era andato e mi vergognavo a farmi vedere con il buco. C'ero andata insieme a mia madre (mio padre era via per un impegno, per quanto ricordo) e, dopo avere pranzato, mio nonno uscì e io, mia madre e mia nonna ci trovammo in salotto a guardare il gran premio. Non so dire, effettivamente, come mai: mia madre non è mai stata una grande appassionata di Formula 1 e sull'effettiva passione di mia nonna per la F1 non saprei cosa dire... Comunque, in ogni caso, eravamo davanti alla Tv.
Non ricordo nulla della partenza, non so nemmeno dire, in effetti, se vedemmo la partenza oppure no. In ogni caso, dall'epoca, non me la ricordo.
Ayrton Senna sapevo perfettamente chi fosse, era uno dei pochi piloti di cui conoscevo il nome anche se, nella mia mente di bambina, lo ricollegavo a una vettura rossa e bianca, dato che quando avevo iniziato a guardare la Formula 1 correva per la McLaren con la livrea della Marlboro e quello era solo il suo terzo gran premio con la Williams (il secondo che vedevo, dal momento che a quell'età non mi alzavo certo la notte per vedermi i gran premi asiatici). Ricordo la vettura che uscì di pista e lo schianto.
Mia madre fece un commento, dicendo che era stato un brutto incidente. Penso che, nella mia vita, quella sia stata una delle due o tre volte in cui ho sentito mia madre commentare un incidente avvenuto durante un gran premio. Poi si vide quel casco dai colori vistosi che si muoveva e mia madre osservò, quasi rincuorata: "ha mosso la testa". Doveva apparirle come un segnale che tutto era andato per il meglio. In realtà non fu così.
Di quel gran premio non ho altri ricordi, se non che ho un vago ricordo di mia madre che mi spiegava che, viste le velocità che raggiungevano le vetture, era possibile che ci fossero incidenti di quel genere. Non ho altri ricordi, dicevo... So che dopo uscimmo di casa, perché nel pomeriggio avevamo un impegno. Forse è stato addirittura prima che la gara ripartisse.
Dal momento che il decesso fu annunciato molte ore dopo, non so nemmeno dire con esattezza quando io abbia appreso della sua morte. So solo che quello che accadde in quel weekend, se ancora ci penso, mi sembra irreale.

Oggi - nonostante siano passati vent'anni, non riesco a vedere quel maledetto weekend come qualcosa di lontano nel tempo.
Il fatto che siano morti due piloti in due giorni, e in due curve vicine l'una all'altra, non è stato frutto del caso. In quella stagione le vetture furono modificate radicalmente rispetto alla stagione precedente e quello che accadde in quel weekend è anche e soprattutto la conseguenza di un'inadeguatezza dei "vecchi" circuiti nei confronti di quelle "nuove" vetture.
Furono sottovalutati troppi fattori e, se vedo quel weekend come qualcosa di ancora vicino, è perché forse ancora oggi, nonostante per la sicurezza siano stati fatti progressi enormi, ho l'impressione che ci sia ancora il rischio che ancora una volta, prima o poi, troppe cose finiscano per essere sottovalutate, con conseguenze devastanti.

R.I.P. Roland Ratzenberger
(4 luglio 1960 - 30 aprile 1994)

R.I.P. Ayrton Senna Da Silva
(21 marzo 1960 - 1 maggio 1994)


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