domenica 20 aprile 2014

GP Cina: altra vittoria di Hamilton, altra doppietta Mercedes

Un cordiale saluto e buona Pasqua ai nostri lettori.
Il 20 aprile si svolge il quarto gran premio del campionato 2014, sul circuito di Shanghai, in Cina, che venne inserito nel mondiale di Formula 1 dieci anni fa.

Numero giri: 56
Condizioni meteo: sereno
Pole position: Lewis Hamilton (Mercedes)

Griglia di partenza: Hamilton, Ricciardo, Vettel, Rosberg, Alonso, Massa, Bottas, Hulkenberg, Vergne, Grosjean, Raikkonen, Button, Kvyat, Sutil, Magnussen, Perez, Gutierrez, Kobayashi, Bianchi, Ericsson, Chilton, Maldonado.

Contrariamente al sabato nelle qualifiche, la domenica non piove. Quasi tutti i piloti partiranno quindi con gomme soft, per poi passare alle gomme medium per il secondo e il terzo stint di gara.

Cronaca
La partenza è alquanto confusionaria: Hamilton mantiene agevolmente la prima posizione, mentre dalla terza fila sia Alonso sia Massa hanno un ottimo spunto ma vengono a contatto innescando il caos. Ne fa le spese Ricciardo che, per evitare collisioni, perde posizioni, venendo sopravanzato da Vettel che si porta al 2° posto e da Alonso che risale in 3° posizione. Ricciardo deve accontentarsi del 4° posto davanti a Massa, mentre Rosberg si ritrova 6° dopo un contatto con Bottas. Quest’ultimo precipita in 10^ posizione, dietro a Hulkenberg, Grosjean e Raikkonen; anche se comunque riuscirà a superare i due piloti che lo precedono nei giri immediatamente successivi. Sembrano esserci stati contatti anche a centro gruppo, dal momento che Magnussen accusa un danno all’ala anteriore mentre Sutil è precipitato in ultima posizione. Quest’ultimo si ritirerà poi dopo pochi giri di gara a causa di un problema al motore.

Le Mercedes mostrano un ottimo passo gara fin dalle fasi iniziali. Hamilton riesce in poco tempo ad accumulare un notevole margine nei confronti dei piloti che lo seguono, mentre Rosberg, dopo essere stato in difficoltà alla partenza, al 5° giro inizia a recuperare, superando Massa e portandosi in 5^ posizione. Riesce anche lui a staccare le vetture che lo seguono.

Dopo pochi giri le gomme soft iniziano ad accusare un certo degrado, pertanto anche i piloti della top-ten rientrano ai box molto presto. Il primo è Grosjean, che si ferma al 10° giro, seguito un giro più tardi da Raikkonen e Massa.
Al box della Williams i meccanici pasticciano smarrendo le ruote posteriori, che peraltro sembrano avere anche problemi di montaggio quando vengono finalmente trovate. Massa rimane fermo ai box piuttosto a lungo e, quando torna in pista, ha perso quasi un giro.
Nel frattempo nei giri successivi si fermano Alonso, Hulkenberg, Vettel e Rosberg mentre proseguono più a lungo Ricciardo e soprattutto il leader della gara, che rientrerà soltanto al 18° giro.
È da segnalare che, al momento di tornare in pista, Vettel si trova alle spalle di Alonso, che guadagna quindi la 2^ posizione. Rosberg invece sopravanza in questo modo Ricciardo.
Riassumendo, troviamo in top-ten: Hamilton, Alonso, Vettel, Rosberg, Ricciardo, Hulkenberg, Bottas, Raikkonen, Grosjean e Perez.

È nel secondo stint che si vede un po’ di azione, con Rosberg che ha supera Vettel (22° giro) dopo un acceso duello. Il pilota della Redbull sembra avere delle difficoltà, specie legate alla gestione delle gomme (chiederà al proprio box un cambio di strategia, per passare su tre soste invece di due, ma gli diranno di rimanere in pista per rimanere su due) e viene superato quattro giri più tardi dal compagno di squadra Ricciardo. In realtà il team gli aveva già chiesto di lasciarlo passare, in quanto aveva le gomme più fresche ed era più performante di lui, ma finché ha potuto, Vettel ha resistito davanti all’australiano.

A metà gara, quando è nell’ultima posizione della top-ten, Grosjean inizia ad avere dei problemi. Nonostante la Lotus abbia fatto un minimo di progressi rispetto all’inizio della stagione, ancora una volta la vettura non è arrivata in fondo.

Il secondo giro di pit-stop avviene quando mancano una ventina di giri al termine. Tra i piloti della top-ten è Alonso il primo a rientrare (34°) seguito due giri più tardi da Vettel (36°). Ancora una volta è Hamilton l’ultimo a rientrare, tornando in pista con circa 13 secondi di vantaggio su Alonso al momento in 2° posizione.
Per quanto riguarda l’altra Mercedes, quella di Rosberg, che era terzo alle spalle di Alonso, rimandando il proprio pit-stop di quattro giri nei confronti dello spagnolo, esce dai box con un distacco che supera i tre secondi, quindi maggiore rispetto a quello che aveva prima della sosta. Non è comunque un ostacolo: Rosberg riuscirà infatti a rimontare nei confronti del ferrarista, andando qualche giro più tardi a prendersi il secondo posto e rendendo possibile la seconda doppietta consecutiva.
Alonso mantiene la terza posizione fino alla fine, ottenendo il primo podio stagionale, nonostante in certi momenti venga sotto pressione da Ricciardo, che conclude 4° con un piccolo distacco nei suoi confronti e parecchio davanti al compagno di squadra.
Completano la top-ten Hulkenberg, Bottas, Raikkonen, Perez e Kvyat.

È da segnalare, nelle fasi conclusive della gara, un “duello epico” tra la Caterham di Kobayashi e la Marussia di Bianchi, che ha visto il giapponese come vincitore.

Risultato


I top
Mercedes & Hamilton: la loro superiorità è semplicemente imbarazzante.
Alonso: conquista un podio che, alla vigilia della gara, era forse inaspettato.
Ricciardo: ancora una volta fa una gara grandiosa, dando l’impressione che la RB abbia fatto bene a puntare su di lui.
Il casco di Vettel: secondo me è uno dei più belli e fantasiosi che abbia mai avuto.
I commissari: ci sono state almeno tre collisioni in partenza e, almeno per una volta, nessuna penalità. Epic win!

I flop
Raikkonen: non pervenuto.
McLaren: non pervenuta.
Williams: pervenuti mentre fanno danni... a proposito, quel pit-stop potrebbe classificarsi al primo posto tra i più epici del terzo millennio. Se fossi Ricciardo inizierei a tremare. Non vorrei che il Gufo invitasse anche la Redbull a prendere spunto da quanto accaduto!




Commento realizzato per F1GC da Sunshine©.
Lo stamp viene da Formula1.com.
Tutto il resto, battute su Ricciardo comprese, è frutto della mente dell’autrice, che non può far altro che ringraziare le sue eterne fonti di ispirazione, tra cui spicca il Sommo Max Chilton, Sacro Imperatore dell’Ultima Fila.

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NDA (21/04/2014): a causa dell'errore dei commissari che hanno sventolato la bandiera a scacchi con due giri d'anticipo, la gara è stata accorciata a 54 giri ed è pertanto da ritenersi valido il risultato al termine del 54° giro. Il risultato essenzialmente non cambia, a parte per il 17° e 18° posto (Bianchi 17° e Kobayashi 18° anziché viceversa).

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