È la volta del secondo appuntamento del campionato di
Indycar 2014, che si svolge sul circuito cittadino di Long Beach.
Numero giri: 80.
Condizioni meteo: sereno.
Pole position: Ryan
Hunter-Reay
Griglia di
partenza:
1^ fila: Hunter-Reay – Hinchcliffe
2^ fila: Bourdais – Newgarden
3^ fila: Hawksworth – Pagenaud
4^ fila: Dixon – Andretti
5^ fila: Castroneves – Wilson
6^ fila: Muñoz – Servià
7^ fila: Kanaan – Power
8^ fila: Sato – Montoya
9^ fila: Conway – Briscoe
10^ fila: Kimball – Aleshin
11^ fila: Huertas – Saavedra
12^ fila: Rahal
Cronaca
Si parte da fermi, per la prima volta nel 2014 e ne
approfitta Bourdais che, come ex pilota di F1, dovrebbe essere uno dei pochi
capaci di partire da fermo. Sopravanza Hinchcliffe (che perderà una posizione
anche a vantaggio di Pagenaud), che parte al rallenty, e va a infastidire Hunter-Reay,
che però rimane leader della gara. Bourdais si accoda ed è 2°.
Nelle retrovie intanto è lotta a tre tra i piloti del
team Penske: Montoya riesce a superare Power e Castroneves, per risalire in 12^
posizione.
Al 9° giro Hinchcliffe supera Pagenaud per la 3^
posizione, mentre Newgarden che è 5° si avvicina ai due piloti che lo
precedono.
Al 27° giro c’è un colpo di scena: proprio mentre il leader
della gara rientra per il pit-stop (si erano già fermati parecchi giri prima i
piloti delle retrovie su una possibile strategia di tre soste e stavano
iniziando a fermarsi i piloti della top-ten), Bourdais va dritto e si schianta
contro una barriera di pneumatici. Entra la safety-car.
Poco dopo si ritira Briscoe per un problema al motore.
Per quanto riguarda Bourdais, riesce a raggiungere i box. Poco dopo verrà
penalizzato con un drive-through per essersi diretto ai box con la pit-lane
chiusa (eh, certo, la cosa più normale è che dopo un incidente rimanesse in
pista a perdere pezzi).
I piloti che non hanno ancora effettuato nessuna sosta si
fermano mentre la safety-car è in pista, dopodiché in top-ten ritroviamo anche
alcuni piloti che erano partiti indietro e che quindi hanno proseguito senza
fermarsi per una seconda sosta. I primi dieci sono: Hunter-Reay, Pagenaud,
Hinchcliffe, Newgarden, Power, Castronevs, Kimball, Andretti, Hawksworth e
Servià.
Un replay mostra intanto che ai box c’è stato un contatto
tra Kanaan e Dixon.
Al 32° giro si riparte, e non nel più tranquillo dei modi:
dopo un contatto con Rahal (che sarà penalizzato con un drive-through per
averlo innescato) Wilson finisce in testacoda, ma stranamente non si vede l’ombra
di una bandiera gialla. Frattanto c’è un contatto tra Pagenaud e Power, con il
francese che finisce contro le barriere e riesce a ripartire e a dirigersi ai
box. Anche stavolta non si vede lìombra di una bandiera gialla.
La top-five a questo punto è: Hunter-Reay, Hinchcliffe, Newgarden,
Power, Castroneves.
Al 41° giro Bourdais finisce di nuovo contro le barriere
nella stessa curva, in un incidente del tutto identico a quello precedente. Entra
di nuovo in pista la safety-car. Subito dopo si ferma Kimball, con la vettura
in fumo.
Si riparte al 45° giro, con Hunter-Reay inseguito da
Hinchcliffe. I due rientreranno anche nello stesso giro (54° giro) per la
seconda sosta, ma le posizioni tra i due permarranno invariate.
Un giro più tardi rientra Newgarden e torna in pista
proprio davanti ai due piloti del team Andretti.
A quel punto accade l’imprevedibile: viene tamponato da
Hunter-Reay che a sua volta viene tamponato da Hinchcliffe!
Vengono coinvolti anche vari piloti che sopraggiungono in
quel momento. Oltre ai tre già menzionati sono costretti al ritiro anche Sato,
Kanaan e Hawksworth.
L’incidente segna il terzo ingresso della safety-car, con
Dixon leader davanti a Wilson, Power, Conway e Muñoz a completare la top-five.
Al 65° giro si riparte con Dixon che mantiene la posizione
davanti a Wilson, quest’ultimo tenta il sorpasso un giro più tardi, ma dopo un
contatto con Dixon è costretto al ritiro.
Poco dopo anche Rahal si ritira per un problema ai freni:
di nuovo safety-car dato che ha “parcheggiato” in mezzo alla pista. Si ripartirà
a dieci giri dalla fine, con Dixon davanti a Conway, Power, Muñoz e Montoya.
Quando mancano 2 giri alla fine Dixon, a corto di
carburante, è costretto a rientrare ai box, lasciando la leadership a Conway.
Inseguito da Power, riesce a mantenere la posizione nei
confronti del vincitore del gran premio di St.Pete di due settimane fa, e vince
davanti a Power, Muñoz, Montoya e Pagenaud.
Risultato:
1 Mike Conway 20 Chevrolet 80 laps
2 Will Power 12 Chevrolet 80 laps
3 Carlos Munoz 34 Honda 80 laps
4 Juan Pablo Montoya 2 Chevrolet 80 laps
5 Simon Pagenaud 77 Honda 80 laps
6 Mikhail Aleshin 7 Honda 80 laps
7 Oriol Servia 16 Honda 80 laps
8 Marco Andretti 25 Honda 80 laps
9 Sebastian Saavedra 17 Chevrolet 80 laps
10 Carlos Huertas 18 Honda 80 laps
11 Helio Castroneves 3 Chevrolet 80 laps
12 Scott Dixon 9 Chevrolet 80 laps
13 Graham Rahal 15 Honda 79 laps
14 Sebastien Bourdais 11 Chevrolet 77 laps
15 Jack Hawksworth 98 Honda 77 laps
16 Justin Wilson 19 Honda 64 laps
17 Ryan Briscoe 8 Chevrolet 60 laps
18 Tony Kanaan 10 Chevrolet 55 laps
19 Josef Newgarden 67 Honda 55 laps
20 Ryan Hunter-Reay 28 Honda 55 laps
21 James Hinchcliffe 27 Honda 55 laps
22 Takuma Sato 14 Honda 55 laps
23 Charlie Kimball 83 Chevrolet 41 laps
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