lunedì 28 aprile 2014

#3: INDYCAR GRAND PRIX OF ALABAMA - 27 aprile 2014

Tutto inizia con un violento temporale a Birmingham (l’area del circuito viene addirittura evacuata), in Alabama, dove si svolge il terzo appuntamento stagionale sul circuito di Barber, che fa in modo che la gara venga posticipata di quasi tre ore, cosa che sarà stata probabilmente indifferente a chi poi si lamenta per settimane quando in F1 piove e partono dietro la safety-car.
La partenza, prevista per le 21.00 ora italiana, viene posticipata alle 23.15 con un limite massimo di due ore di durata, anche se poi partirà verso le 23.40 e durerà 100 minuti.
A scattare dalla pole position sarà Will Power, del team Penske, già vincitore della prima gara stagionale a St. Petersburg, quattro settimane fa.

Griglia di partenza
1^ fila: Power (Penske) – Hinchcliffe (Andretti)
2^ fila: Hunter-Reay (Andretti) – Newgarden (Fisher)
3^ fila: Dixon (Ganassi) – Castroneves (Penske)
4^ fila: Muñoz (Andretti) – Montoya (Penske)
5^ fila: Andretti (Andretti) – Pagenaud (Schmidt)
6^ fila: Aleshin (Schmidt) – Bourdais (KV)
7^ fila: Saavedra (KV) – Sato (Foyt)
8^ fila: Huertas (Coyne) – Wilson (Coyne)
9^ fila: Kimball (Ganassi) – Rahal (Rahal)
10^ fila: Servia (Rahal) – Briscoe (Ganassi)
11^ fila: Conway (Carpenter) – Hawksworth (Herta)
12^ fila: Kanaan (Ganassi)

Cronaca
La partenza, prevista per le undici e un quarto, viene “rimandata” di fatto di quasi mezz’ora, la gara durerà quindi in totale circa un’ora e quaranta minuti.
Si parte con la pista ancora molto bagnata ed è subito lotta a tre per la leadership; i protagonisti sono Power, Hinchcliffe e Hunter-Reay.
La gara viene presto neutralizzata dall’ingresso della safety-car: nelle retrovie varie vetture si sono toccare e Sato è finito fuori pista. Dal momento che riesce regolarmente a rientrare, la presenza della safety-car in pista non dura molto a lungo. Nel frattempo Kimball rientra per il primo pit-stop, forse a causa di danni riportati in un contatto al via(?).
Si riparte con Power che mantiene la leadership davanti a Hunter-Reay e Hinchcliffe. Più indietro Aleshin e Montoya sono in lotta per la 7^ posizione e il colombiano riesce a superare il debuttante russo, lanciandosi all’inseguimento di Andretti e di Dixon che riuscirà a superare nei giri successivi.
La top-ten a quel punto è composta da Power, Hunter-Reay, Hinchcliffe, Castroneves, Montoya, Andretti, Aleshin, Bourdais e Newgarden.
Nei giri che seguono assistiamo a acceso duello tra Aleshin e Bourdais, con le posizioni che rimangono invariate, mentre più avanti (13° giro) Montoya supera il compagno di squadra Castroneves e risale al 4° posto.

Il primo colpo di scena avviene al 15° giro, mentre la pista si sta asciugando e proseguire sulle gomme da bagnato inizia ad essere difficoltoso: un fuoripista costa a Power, leader con circa un secondo e mezzo di vantaggio, la prima posizione e circa cinque secondi. Torna in pista in seconda posizione, mentre Hunter-Reay si porta in testa. Segue Hinchcliffe a circa tre secondi e mezzo da Power in terza posizione.
Poco dopo Andretti viene superato da Aleshin e Bourdais, con il duello tra questi ultimi che continua anche dopo il sorpasso nei confronti del pilota americano. Quando è passata circa mezz’ora di gara una collisione innescata dal francese manda Aleshin in testacoda ed entra in pista la safety-car.

I piloti di testa rientrano ai box durante la neutralizzazione mentre Saavedra rimane in pista e si porta in testa, Hunter-Reay esce 2° davanti a Power, Dixon, Bourdais, Hinchcliffe, Montoya, Muñoz, Andretti e Newgarden a completare la top-ten.
Subito dopo essere tornato in pista Muñoz finisce in testacoda sulla pista ancora umida e si ritira. Castroneves, che si trovava in top-five prima della sosta, è stato attardato da un errore ai box (si è fermato in una piazzola sbagliata - errore che gli costerà uno stop and go).

Al restart (27° giro) Saavedra mantiene la prima posizione davanti a Hunter-Reay, mentre un po’ più indietro Bourdais è protagonista di un’altra collisione, stavolta con Montoya, che finisce fuori nella sabbia, portano a un altro ingresso della safety-car.
Ancora una volta al restart le cose non sono andate nel migliore dei modi: dopo un inizio tranquillo, in cui Saavedra ha difeso la prima posizione, HR è rimasto in 2^ posizione e Power è risalito al 3° posto dopo un duello con Andretti e Dixon, nelle retrovie Huertas finisce in testacoda portando a un’ulteriore neutralizzazione. Si fermano ai box alcuni piloti che si trovavano nelle retrovie, nel frattempo, mentre in top-ten permangono: Saavedra, HR, Power, Andretti, Dixon, Bourdais (che dovrà fermarsi poco dopo per scontare un drive through per avere innescato una collisione evitabile), Pagenaud, Newgarden, Hinchcliffe, Wilson.

Mancano ormai appena 45 minuti al termine quando la gara riparte. Hunter-Reay supera Saavedra, che poi rientrerà ai box. Power viene superato da Andretti che risale quindi in 2^ posizione e anche Dixon gli si avvicina. Il pilota australiano riuscirà però a mantenere la terza posizione.
Stavolta la situazione è tranquilla e si arriva, intorno al 50° giro, al momento in cui i piloti di testa dovranno rientrare nuovamente ai box. Dopo le soste HR si ritrova ancora una volta in testa davanti ad Andretti, Dixon, Pagenaud e Power con quest’ultimo staccato una decina di secondi dal pilota che lo precede. Completano la top-ten Wilson, Hinchcliffe, Newgarden, Kanaan e Kimball.

Al 65° giro un incidente di Aleshin, quando mancano circa cinque minuti alla bandiera a scacchi, provoca il ritorno della safety-car, che rimane in pista fino alla fine. La gara si chiude quindi con la vittoria di Hunter-Reay davanti al compagno di squadra Andretti.

Risultato
1  Ryan Hunter-Reay  28  Honda   69 laps
2  Marco Andretti  25  Honda   69 laps
3  Scott Dixon  9  Chevrolet   69 laps
4  Simon Pagenaud  77  Honda   69 laps
5  Will Power  12  Chevrolet   69 laps
6  Justin Wilson  19  Honda   69 laps
7  James Hinchcliffe  27  Honda   69 laps
8  Josef Newgarden  67  Honda   69 laps
9  Tony Kanaan  10  Chevrolet   69 laps
10  Charlie Kimball  83  Chevrolet   69 laps
11  Ryan Briscoe  8  Chevrolet   69 laps
12  Jack Hawksworth  98  Honda   69 laps
13  Takuma Sato  14  Honda   69 laps
14  Mike Conway  20  Chevrolet   69 laps
15  Sebastien Bourdais  11  Chevrolet   69 laps
16  Carlos Huertas  18  Honda   69 laps
17  Graham Rahal  15  Honda   69 laps
18  Sebastian Saavedra  17  Chevrolet   69 laps
19  Helio Castroneves  3  Chevrolet   69 laps
20  Oriol Servia  16  Honda   68 laps
21  Juan Pablo Montoya  2  Chevrolet   68 laps
22  Mikhail Aleshin  7  Honda   63 laps
23  Carlos Munoz  34  Honda    29 laps

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