lunedì 5 agosto 2013

INDYCAR 2013: #12: Indy 200 at Mid Ohio (4 agosto)

Ho pasticciato con aTube Catcher e ho scaricato il video della gara, che non ho potuto vedere ieri, in formato VAF anziché il classico MP4. Ecco spiegato perché ci ho messo un’ora e mezza per scaricarlo anziché una ventina di minuti come avrei potuto metterci se avessi scelto l’altro formato.
Aggiungo che non ho idea di quale sia il risultato della gara mentre scrivo questa sintesi, e che tutto quello che scrivo è scritto in diretta.

Notizie pre-gara: il team Herta (dubbio: ma l’ex pilota titolare del team è per caso uno che negli anni ’90 aveva un paio di occhiali spessi come fondi di bottigli?) ha messo a piedi Tagliani (A.K.A. il sosia di Liuzzi) e ha messo al suo posto nientemeno che Luca Filippi, dei cui trascorsi da telecronista ho parlato in passato; debutta anche James Davison al team Dale Coyne, laddove abbiamo già visto prima di lui Ana Beatriz, Mike Conway e Pippa Mann.

Cronaca della Indy 200 Mid-Ohio
Il tizio che dà il comando “drivers, start your engines” indossa un cappello texano, cosa che a mio parere lo rende alquanto ridicolo.
Andiamo comunque avanti... Un altro dettaglio interessante è che Franchitti guida una vettura celeste e che la vettura della Panther Racing è rosa.

Griglia di partenza: Hunter-Reay, Power, Dixon, Andretti, Kimball, Franchitti, Wilson, Pagenaud, De Silvestro, Jakes, Viso, Hinchcliffe, Bourdais, Castroneves, Sato, Davison, Servia, Newgarden, Kanaan, Saavedra, Vautier, Rahal, Carpenter, Filippi. Numero giri: 90.

VIA! Hunter-Reay mantiene la prima posizione davanti a Power e Dixon, mentre Kimball supera Andretti portandosi in quarta posizione. Di fatto davanti non accade nulla di notevole, mentre nelle retrovie Filippi recupera un paio di posizioni, venendo elogiato dai telecronisti, contrariamente a lui quando era telecronista che in genere criticava e basta. Intorno al 7° giro Filippi si rende protagonista di un duello epico con Rahal, ed è Rahal, almeno per il momento, a tornargli davanti.

All'11° giro Servia, sulla vettura rosa XD, rischia seriamente di finire in testacoda, ma riesce a rimanere in pista.

Il primo pilota fermarsi ai box è Hinchcliffe, mentre anche altri piloti in posizioni abbastanza arretrate si fermano intorno al 10-11° giro.
Tra i piloti partiti tra le prime posizioni il primo a fermarsi è Andretti al 16° giro, quando si trovava in nona posizione, essendo stato superato da diverse vetture nelle prime fasi di gara.
Tra i piloti della top-5 (Hunter-Reay, Power, Dixon, Kimball e Franchitti) il primo a rientrare è Kimball al 20° giro, mentre gli altri piloti di testa proseguono ancora.

Al 26-27° giro circa rientrano sia Wilson sia la De Silvestro, che erano risaliti rispettivamente fino alla 5^ e 6^ posizione.
La De Silvestro rientra in pista davanti a Castroneves in 10^ posizione e ha il brasiliano praticamente negli scarichi, che la supererà al 30° giro.

A un terzo di gara i piloti di testa rientrano ai box: Franchitti al 30° giro, Hunter-Reay, Power e Dixon il giro successivo.
Al momento va in testa Kimball, che però dovrà effettuare un pit-stop in più. Secondo e terzo ci sono Hinchcliffe e Pagenaud, mentre Hunter-Reay è quarto a una ventina di secondi dal leader davanti.

Hinchcliffe rientra ai box per la seconda volta al 36° giro (seguito poco dopo da vari piloti che si trovavano nelle retrovie): durante la sosta sembrano esserci dei problemi e rimane fermo più a lungo del previsto, inoltre torna in pista nel traffico.
Il gap tra Kimball è salito a circa 30 secondi su Hunter-Reay quando rientra ai box al 42° giro, rimanendo davanti a quello che era il leader per i primi trenta giri di gara. Pagenaud, ormai prossimo al pit-stop, è in testa con 17 secondi su Kimball e 23 su Hunter-Reay. Ha comunque la vettura ormai molto leggera e il gap incrementa parecchio nei giri che seguono. Rientrerà al 17° tornando in pista secondo alle spalle di Kimball, con un discreto vantaggio su Hunter-Reay.

È da specificare che frattanto diversi piloti sono già rientrati ai box per la seconda sosta, e tra questi c’è anche Franchitti, nonostante si fosse fermato la prima volta al 30°. Anche Dixon si ferma per la seconda sosta poco dopo la metà della gara. Entrambi, quindi, effettueranno un totale di tre soste.
A questo punto i due si trovano nelle ultime posizioni della top-ten, che è costituita da: Kimball, Pagenaud, Hunter-Reay, Power, Hinchcliffe, Andretti, Castroneves, Wilson, Franchitti e Dixon.

A due terzi di gara Hunter-Reay e Power rientrano ai box contemporaneamente: a causa di un errore durante la sosta Hunter-Reay perde terreno, venendo sopravanzato da Power.
Poco dopo Hinchcliffe è il primo pilota a fermarsi per la terza sosta. Kimball rientra cinque giri dopo rispetto a Power e Hunter-Reay.

Kanaan si ritira a causa di una ruota male imbullonata (prima di perderla, non come fanno in Formula 1 XD), intanto, quando mancano 25 giri alla fine, ma abbandona la vettura in una via di fuga, perciò non causa alcun problema.

Mancano 18 giri alla fine quando Pagenaud rientra ai box per l’ultima sosta. Kimball, frattanto, è rallentato da Viso, doppiato, che gli è davanti.
Quando torna in pista lui e Kimball procedono quasi affiancati e dopo quello che se fosse avvenuto nelle retrovie avrei etichettato come duello epico, è Kimball, che prima aveva rischiato di finire sull’erba, a stare davanti a Pagenaud.

In terza posizione, dopo l’ultima sosta, si è portato Franchitti, dopodiché Power e Hunter-Reay sono quarto e quinto. Castroneves è in sesta posizione davanti ad Andretti, Dixon (che precedentemente, subito dopo il pit-stop, era stato protagonista di quello che se fosse stato nelle retrovie avrei ancora una volta definito duello epico, con Hinchcliffe), Wilson e Hinchcliffe che conclude la top-ten.

Kimball, che nelle prove del sabato aveva avuto un brutto incidente schiantandosi contro le barriere, mantiene la prima posizione fino alla fine conquistando la prima vittoria in carriera. Dopo Hinchcliffe (St. Petersburg), Sato (Long Beach) e Pagenaud (seconda gara a Detroit) è il quarto pilota a conquistare la prima vittoria in carriera dall’inizio della stagione.

Il risultato
1. Charlie Kimball  Ganassi  1:43:29.137
2. Simon Pagenaud  Schmidt  +5.533
3. Dario Franchitti  Ganassi  +28.873
4. Will Power  Penske  +42.503
5. Ryan Hunter-Reay  Andretti  +46.344
6. Helio Castroneves  Penske  +48.324
7. Scott Dixon  Ganassi  +48.549
8. Justin Wilson  Dale Coyne  +49.043
9. Marco Andretti  Andretti  +49.560
10. James Hinchcliffe  Andretti  +49.928
11. Simona de Silvestro  KV  +50.492
12. Sebastien Bourdais  Dragon  +54.136
13. James Jakes  Rahal Letterman  +54.669
14. Oriol Servia  Panther  +1:04.639
15. Stefan Wilson  Dale Coyne  +1:05.407
16. Luca Filippi  Barracuda  +1:09.009
17. Ernesto Viso  Andretti  +1 Giro
18. Graham Rahal  Rahal Letterman  +1 Giro
19. Sebastian Saavedra  Dragon  +1 Giro
20. Ed Carpenter  Carpenter  +1 Giro
21. Tristan Vautier  Schmidt  +1 Giro
22. Takuma Sato  A.J. Foyt  +1 Giro
23. Josef Newgarden  Fisher Hartman  +2 Giri
24. Tony Kanaan  KV  +36 Giri

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