domenica 14 aprile 2013

La domenica di Shanghai


Il gran premio della Cina, giunto alla sua decima edizione, ha luogo a Shanghai come terzo appuntamento del mondiale 2013.
Al termine di una qualifica in cui Mercedes, Ferrari e Lotus hanno dimostrato di avere qualcosa in più Hamilton ha conquistato la pole position davanti a Raikkonen, Alonso, Rosberg, Massa e Grosjean; difficoltà per le Redbull: Vettel ha ottenuto soltanto la nona posizione mentre Webber, rimasto senza benzina in Q2, è stato successivamente retrocesso in ultima posizione e prenderà il via dai box.
Ci sono strategie diverse per i top-team: mentre la maggior parte dei piloti giunti in Q3 partiranno sulle gomme soft, Vettel è su gomme medie.

Cronaca
Al via Raikkonen ha avuto un’esitazione, che ha rallentato anche i piloti che gli stavano in scia: ne hanno approfittato Alonso e Massa che si sono appropriati della seconda e della terza posizione alle spalle di Hamilton, Raikkonen e Rosberg si sono accordati a loro, mentre non ci sono state inversioni di posizioni significative nel resto della top ten, completata da Grosjean, Ricciardo, Button, Vettel e Hulkenberg. Subito dietro c’è una collisione tra le due Force India, che porta Di Resta a finire sull’erba, ma che non causa danni evidenti né a lui né a Sutil.
Webber, partito in fondo su gomme soft, rientra ai box dopo soltanto un giro, con l’intento di effettuare tutto il resto della gara sulle medie, in modo da evitare situazioni di eccessivo degrado.

Dopo pochi giri inizia ad esserci qualche sorpasso, in prevalenza dovuto al consumo delle gomme: Grosjean supera Rosberg, Hulkenberg supera Vettel, mentre al 5° giro Hamilton viene superato in un colpo solo da entrambe le Ferrari, con Alonso che si porta la comando della gara. Dopo un giro trascorso difendendosi dagli attacchi di Raikkonen, Hamilton si accinge a rientrare ai box al 6° giro, proprio come il compagno di squadra. È in quei frangenti che, a causa di un incidente innescato da Gutierrez, il venezuelano e Sutil si ritirano, Gutierrez fermo in una via di fuga con la vettura danneggiata, mentre Sutil riesce a rientrare ai box dove è costretto a fermarsi.
Nei giri successivi si fermano anche (7°) Alonso e Raikkonen, tornando in pista davanti a Webber, dopodiché (8° giro) Massa e Grosjean; a causa del ritardo del pit-stop questi ultimi due perdono numerose posizioni. Massa rientra in pista proprio alle spalle di Webber, che riesce a superare dopo un giro.

Hulkenberg e Vettel, che ritardando la sosta si erano ritrovati in prima e seconda posizione, rientrano ai box dopo 15 giri, mentre le McLaren, anch’esse partite su gomme medie, rimangono in pista senza mostrare ancora alcun segno di decadimento.
Hulkenberg, a causa di un problema al pit-stop, perde diversi secondi che gli costano la posizione nei confronti del pilota della Redbull.
Intanto c’è un contatto tra Webber e Vergne, in cui Webber danneggia l’ala anteriore; altro contatto avviene tra Perez e Raikkonen (il messicano si trova davanti al pilota della Lotus in quanto ancora non è rientrato ai box); il finlandese riporta danni lievi che gli consentono di proseguire.
Webber va ai box a causa del danno sulla vettura, cambia l’ala anteriore e effettua il secondo cambio gomme; una volta in pista si ritrova costretto a rallentare a causa di un problema di avvitamento della posteriore destra che, mentre cercava di raggiungere i box, si stacca e attraversa la pista tagliando la strada alle vetture che sopraggiungono.

Al 19° giro Vettel supera Massa, che si trovava in sesta posizione (dietro a Button, Alonso, Hamilton, Raikkonen e Perez. Per Massa ci sono evidenti problemi di gomme: un giro più tardi rientra ai box, proprio come Rosberg. Per il pilota della Mercedes, però, la gara è destinata a concludersi di lì a poco: seguono altri due rientri ai box nei due giri successivi, fino al ritiro definitivo per un problema a una sospensione.
Anche per Button iniziano ad esserci problemi di decadimento delle gomme: poco dopo essere stato superato da Alonso, rientra ai box per la sua prima sosta, proprio come il compagno di squadra Perez (che però tornerà ai box soltanto dopo una decina di giri).
Button torna in pista davanti a Hamilton e Raikkonen, che lo supereranno entrambi poco dopo avere superato la metà della gara.

Poco dopo la metà della gara si fermano ai box Hulkenberg (altro pit-stop lungo) che monta le soft e Vettel che mette invece le medie. Il pilota della Redbull, tornato in pista alle spalle di Massa, lo supera senza difficoltà.
È Raikkonen, al 35° giro, ad aprire il successivo giro di pit-stop, seguito da Hulkenberg e Massa due giri dopo; il pit-stop di Hulkenberg è nuovamente più lento e Massa lo supera all’uscita della pit-lane. Hamilton si ferma invece al 41° giro e torna in pista alle spalle di Raikkonen. Entrambi riescono, pochi giri più tardi, a superare Button che è in difficoltà con le gomme, ma che rimanderà la propria sosta di parecchi giri, in modo da poter completare la gara sulle soft. Anche Perez è in difficoltà e viene superato da Perez.

Al 50° giro Button finalmente si ferma per montare le soft, esce in settima posizione alle spalle di Massa e gira su tempi record, tanto che riesce a superare di lì a poco il brasiliano e si lancia all’inseguimento di Di Resta, che si trova al momento in quinta posizione (ma dovrà fermarsi per l’ultima sosta – lo farà a tre giri dalla fine).
Vettel si ferma un giro più tardi rispetto a Button e anche lui gira su tempi record, riuscendo a recuperare terreno nei confronti di Raikkonen e Hamilton e puntando a lottare per il podio.

All’ultimo giro Vettel ha un’indecisione, mentre sta doppiando una Caterham, e perde terreno nei confronti di Hamilton. Questo gli costa probabilmente la possibilità di strappare la terza posizione a Hamilton.
Alonso completa il 56° giro in prima posizione, segue Raikkonen, mentre a seguire Hamilton e Vettel, distaccati veramente di poco quando sopraggiungono sul traguardo.
Button mantiene la quinta posizione nei confronti di Massa, mentre completano la top ten Ricciardo, Di Resta, Grosjean e Hulkenberg.

IL RISULTATO
NB. Diversi piloti sono sotto indagine per irregolarità relative a bandiere gialle e uso del DRS; sotto indagine è anche l’incidente che ha coinvolto Sutil e Gutierrez. Eventuali decisioni post-gara potrebbero comportare lievi variazioni per il risultato.

I TOP
Alonso: fa un’ottima partenza, conquista la leadership nelle fasi iniziali della gara e mantiene la posizione per tutta la gara. Si può dire che si sia ripreso alla grande dal gran premio della Malesia.
Ricciardo: fa una qualifica eccezionale, in gara riesce a portare a casa la settima posizione; si sta rivelando sempre di più un pilota consistente, questo potrebbe dargli buone speranze per il futuro (e togliere le stesse speranze a Buemi).
Hulkenberg: se non fosse stato per i problemi ai box, forse avrebbe potuto ottenere di più della decima posizione. La top-ten è comunque un risultato apprezzabile per una Sauber che sembra in difficoltà rispetto alla scorsa stagione.
TOP ONORARIO: i piccoli team, che hanno portato ancora una volta tutte le vetture al traguardo.

I FLOP
Gutierrez: al sabato non supera la Q1 mentre il suo compagno di squadra arriva in Q3, il giorno dopo distrugge dopo pochi giri la propria gara e quella di Sutil.
Redbull: dopo la doppietta in Malesia ci si poteva aspettare una situazione di dominio, invece hanno mostrato di andare più lenti di Ferrari, Lotus e Mercedes; l’intuizione strategica consente a Vettel di arrivare in quarta posizione, ma non possiamo sapere se questo risultato sia stato soltanto frutto della strategia o se sarebbe arrivato ugualmente. Inoltre cadono di nuovo nell’errore di Abu Dhabi 2012 e Webber è costretto a partire dal fondo; a questo si aggiunge l’errore al pit-stop di Webber.
Webber: non metto in dubbio le disgrazie che gli sono capitate sia in qualifica sia in gara, ma bisogna notare come abbia cercato di superare Vergne dove non c’era spazio, e soprattutto che, quando si è ritrovato con una ruota non avvitata, anziché fare l’unica mossa intelligente che poteva fare, quella di fermarsi in una via di fuga il prima possibile, sia rimasto in pista finché non l’ha persa per strada.
Pit-stop rapidi, ma meno efficaci(?) di un tempo: è la seconda volta in due gran premi che a un pilota non viene avvitata bene una ruota durante un pit-stop, l’altra volta è toccato a Button, stavolta a Webber. siamo sicuri che queste soste di due secondi siano effettivamente più vantaggiose rispetto a quando un cambio gomme durava tre volte di più?
FLOP ONORARIO la programmazione Rai: ma dico io, e me lo chiedo da anni ormai, se su Raiuno alle 10.50 devono trasmettere la messa, non sono in grado di trasmettere la gara interamente su Raidue fin dall’inizio, invece di saltare da un canale all’altro?!

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