lunedì 22 aprile 2013

Indycar 2013: #3 Long Beach


Nel weekend del 21 aprile ha avuto luogo il gran premio di Long Beach, in California, terza prova del campionato Indycar (la prima un mese fa a St. Petersburg, vinta da Hinchcliffe, la seconda due settimane fa in Alabama vinta da Hunter-Reay).

Griglia di partenza
1. Dario Franchitti, 2. Ryan Hunter-Reay
3. Will Power, 4. Takuma Sato
5. Mike Conway, 6. Helio Castroneves
7. James Hinchcliffe, 8. Tony Kanaan
9. Charlie Kimball, 10. EJ Viso
11. Graham Rahal, 12. JR Hildebrand
13. James Jakes,14. AJ Allmendinger
15. Sebastien Bourdais, 16. Josef Newgarden
17. Simon Pagenaud, 18. Oriol Servia
19. Simona De Silvestro, 20. Sebastian Saavedra
21. Alex Tagliani, 22. Ana Beatriz Figueiredo
23. Ed Carpenter, 24. Justin Wilson
25. Marco Andretti, 26. Scott Dixon
27. Tristan Vautier

Cronaca della gara
Al via Franchitti mantiene la leadership, mentre non ci sono cambiamenti significativi tra le prime posizioni, eccetto il sorpasso di Sato su Power dopo poche curve, mentre nelle retrovie un contatto tra Vautier e Dixon manda quest’ultimo in testacoda e lo costringe a un pit-stop.
Alla fine del secondo giro termina la gara di Saavedra che finisce a muro, e vengono subito esposte le bandiere gialle. Dietro la pace-car nelle prime posizioni ci sono Franchitti, Hunter-Reay, Sato, Power, Conway, Hinchcliffe, Castroneves, Kimball, Kanaan, Rahal... Specie nelle retrovie, frattanto, numerosi piloti si fermano ai box per effettuare la prima sosta.
Dopo cinque giri viene esposta la bandiera verde e Hunter-Reay tenta il sorpasso su Franchitti, che però riesce a mantenere la leadership e nei giri successivi riesce a distanziare i piloti che lo seguono, compreso lo stesso Hunter-Reay (che nei giri immediatamente successivi alla ripartenza gli era ancora molto vicino) dietro al quale finisce per formarsi a breve un trenino di vetture, composto da Sato, Power, Hinchcliffe, Kimball, Rahal, e seppure un minimo più distanti Kanaan, Viso e Conway. Le posizioni permangono immutate a lungo in quanto, nessuno di questi piloti anticipa la prima sosta, diversamente da quanto avviene per alcuni dei piloti che si trovano a metà classifica o nelle retrovie.
Al 23° giro Sato riesce a superare Hunter-Reay per la seconda posizione e, dopo avere effettuato il sorpasso, il giapponese riesce a mettere una certa distanza tra sé e Hunter-Reay e si lancia all’inseguimento di Franchitti.
Conway, che era in decima posizione, si ferma ai box al 23° giro, mentre poco dopo sono vari i piloti che effettuano a loro volta il primo pit-stop.
Hunter-Reay rientra la 29° giro, mentre un giro più tardi si ferma Franchitti, proprio mentre in pista avviene un incidente tra Tagliani e Kimball, con i due che vanno a impattare contro le barriere, portando a un secondo ingresso della pace-car. Dietro la safety car Sato si ritrova in testa davanti a Franchitti che, fermandosi prima, ha finito per perdere la leadership. La gara riprende al 35° giro, ma la bandiera verde rimane per poco, in quanto c’è Hinchcliffe danneggia la propria vettura in un contatto con Rahal e Kanaan e finisce in testacoda coinvolgendo Viso. Quest’ultimo riesce a riprendere e a raggiungere i box, dove rimane fermo per evidenti problemi, mentre Hinchcliffe è finito a muro: è di nuovo caution.
La bandiera verde viene esposta al 39° giro, con Sato che mantiene la leadership mentre Rahal, risalito in terza posizione, attacca Franchitti  e lo supera. Segue in quarta posizione Vautier, poi Kanaan, Pagenaud, Power e Wilson; tra di loro Kanaan perderà alcune posizioni nei giri immediatamente successivi, mentre Vautier supererà Franchitti.
Al 50° giro Pagenaud effettua il secondo pit-stop, facendo risalire Wilson in quinta posizione, mentre un giro più tardi Hunter-Reay, che era precipitato nelle retrovie, finisce contro le barriere. Ancora una volta entra in pista la pace-car e diversi piloti approfittano delle bandiere gialle per fermarsi ai box. Sato è ancora leader dietro la pace-car seguito da Rahal, Franchitti, Wilson, Kanaan, Servia, Pagenaud, De Silvestro, Hildebrand e Andretti tra i primi dieci.
Alla fine del 55° giro, quando ne mancano 25 al termine, non appena viene esposta bandiera verde, Wilson riesce a superare Franchitti e a conquistare la terza posizione, alle spalle di Sato e Rahal, mentre Andretti recupera alcune posizioni e Kimball va a sbattere, ma riesce a proseguire e rientra ai box con la vettura danneggiata.
I giri che seguono non sono contraddistinti da particolari colpi di scena, e la top-5 rimane invariata: Sato con un buon vantaggio su Rahal poi a seguire Wilson, Franchitti e Kanaan, con un gap abbastanza stabile tra l’uno e l’altro. Soltanto quando la gara procede ormai verso il termine Servia, in sesta posizione, recupera su Kanaan e il gap scende a meno di un secondo; proprio mentre Servia sta superando il brasiliano lo tampona mandandolo a sbattere contro un muro. Servia non riporta particolari danni a causa del contatto con Kanaan, perdendo di fatto soltanto una posizione e ritrovandosi sesto; a fine gara però sarà penalizzato per l’incidente innescato con 30 secondi aggiuntivi al suo tempo, che di fatto lo retrocederanno tra le ultime posizioni.
Dopo l’incidente tra Servia e Kanaan inizia l’ultimo giro e, a causa della vettura incidentata di quest’ultimo, viene esposta bandiera gialla, che di fatto congela le posizioni, anticipando la sicurezza della vittoria per Takuma Sato.  L’ex pilota di Formula 1 è quindi il primo giapponese a vincere un gran premio di Indycar e per il team Foyt si tratta della primo successo dopo oltre dieci anni dall’ultima vittoria.

Risultato
1 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 80 giri
2 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 5"3612
3 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 8"2386
4 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 12"3573
5 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 28"2402
6 - Marco Andretti (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 30"2703
7 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 31"8674
8 - Simona de Silvestro (Dallara DW12-Chevy) - KV - 33"1224
9 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 33"4118
10 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 33"6278
11 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 35"0645
12 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 35"8945
13 - Ana Beatriz (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 36"3442
14 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - Dragon - 36"5936
15 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 43"0022
16 - Tristan Vautier (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 51"7961
17 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 56"4533
18 - Oriol Servia (Dallara DW12-Chevy) - Panther DRR - 29"4683
19 - Alex Tagliani (Dallara DW12-Honda) - Herta - 1 giro
20 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 2 giri
21 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 2 giri

RIT. 54° giro - EJ Viso
RIT. 52° giro - AJ Allmendinger
RIT. 50° giro - Ryan Hunter-Reay
RIT. 39° giro - Mike Conway
RIT. 35° giro - James Hinchcliffe
RIT. 2° giro - Sebastian Saavedra

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