lunedì 9 aprile 2012

Milù Sunshine 2005-2010: Perle di saggezza {Parte seconda: GUFATE}

Rieccoci con la seconda e ultima parte, la più agghiacciante. Se in qualche momento vi sentirete gelare il sangue nelle vene, come se vi steste scolando una vodka ghiacciata (oppure Raikkonen, sempre se è possibile fonderlo e berlo XD), non preoccupatevi. È normalissimo.

Anno 2005: io, il guru delle previsioni pilotistiche, mi azzardo a parlare del sedile della Ferrari del futuro:
“Soltanto voci che parlavano di eventualità, ma a me sembra impossibile che possa andarci Alonso o Raikkonen.”
Esattamente. Infatti voi avete mai visto Raikkonen in Ferrari? O Alonso in Ferrari? Naturalmente no! Quello che vi sembra che sia Alonso, in realtà è Nick Heidfeld!

Dovrei fornire il servizio meteo al gran premio della Malesia, non c’è che dire. Inizia la stagione del 2006 in Bahrein, la Ferrari che aveva fatto pietà nel 2005 piazza le due monoposto in prima fila. La mia reazione è di notevole stupore:
“RISCHIAMO VERAMENTE CHE VENGA A NEVICARE!! MI SORPRENDE CHE OGGI CI SIA IL SOLE!! È ACCADUTO UN EVENTO INCREDIBILMENTE TRANSGENICO, BISOGNA CHE CI PREPARIAMO A UNA TEMPESTA DI NEVE, E ANCHE PIUTTOSTO VIOLENTA!!”
Indovinate qual era la condizione meteorologica del paese in cui risiedo il giorno successivo? Neve! O.o
Lo specifico: abito in pianura e mediamente qui non nevica più di un paio di giorni ogni inverno.

Nel commento al gran premio degli Stati Uniti il cupo destino di Massa viene segnato una volta per tutte:
“Prima ancora che il gran premio iniziasse immaginavo che Massa avrebbe vinto.”
Evvai! Iniziamo bene. Ma dato che chi inizia bene è a metà dell’opera e a me non piace lasciare nulla di incompleto, ecco che mi sbizzarrisco ulteriormente con un’altra considerazione:
“Forse quello che sto per scrivere è un'assurdità, forse cambierò idea prima o poi, ma per il momento mi sento di dire che ce lo vedo, come campione del mondo 2007.”
Se un giorno mi ritroverò Massa sotto casa con in mano la bottiglia rotta tipo Sutil, non potrò dire che non c’è un motivo! :-P
Scusami, Felipe! ;-)

Nell’estate del 2007, in un commento a non ricordo quale gran premio – forse quello di Francia:
“Ora la Ferrari ha dimostrato di essere ancora in lotta per il titolo, di avere due piloti in lotta per il titolo. Che sia vero o no, l'importante è dimostrarlo. Sinceramente, per come la penso io, ora come ora la Ferrari e il titolo sono proprio lontani!”
Chi ha vinto il titolo nel 2007? ;-P
Su Barrichello, nello stesso commento: “prima di rivederlo vincere (se mai lo rivedremo vincere) dovremo attendere ancora un bel pezzo.”
Che donna di poca fede che ero! Barrichello è tornato sul gradino più alto del podio due anni dopo.

La mia visione su Button nel settembre 2007: “Ha vinto una sola gara in carriera (Ungheria 2006) e non so dire se un risultato del genere si ripresenterà.”
Tempo due anni e Button vince il mondiale, passa in McLaren e nessuno ci assicura che non vincerà più nulla...

Ma bisogna capirmi: nel 2007 ero concentrata a credere che l’allora pilota della McLaren (che caspita sto dicendo? Era ancora in Renault) Kovalainen fosse un fenomeno del futuro...
“Intanto che avvenivano tutti questi commenti e i saluti finali, si vedevano i meccanici della Renault che si mostravano decisamente sorridenti, contemplando la bottiglia lanciata da Kovalainen, o meglio, da ciò che ne restava: frantumi bagnati. Ebbene sì: dopo essere salito sul podio per la prima volta, Heikki è riuscito nell'impresa di rompere la bottiglia di spumante mentre la lanciava ai meccanici. In genere porta bene.”
E poi, se una gufata non fosse sufficiente, eccone un’altra: “Non sono una fan di Heikki, lo so, ma sarebbe bello vedere una sua vittoria.”
Beh, se questa vittoria non fosse arrivata dopo che Massa aveva fuso il motore a 12 chilometri dal traguardo in Ungheria, credo proprio che non mi sarebbe dispiaciuta così tanto... peccato che le mie gufate siano lame a doppio taglio: non solo gufano Kovalainen, che oltre quella vittoria non ne otterrà mai più, ma anche Massa... sempre in tema di piloti che probabilmente non vinceranno più...

Alla vigilia del gran premio del Brasile del 2007, in cui si deciderà il titolo mondiale, esordisco così:
“Non vorrei portare sfiga a nessuno, ma in fondo possono verificarsi tante casualità: motori fumanti, gomme bucate, sospensioni rotte, problemi elettronici, problemi idraulici, pioggia incessante... Possono succedere tante cose e non ho la minima intenzione di perdermele, perché domani alle 18 italiane scatterà il gran premio del Brasile, il gran premio più imperdibile della stagione.”
Non... non vorrei portare sfiga a nessuno?! O.O Se questo è non voler portare sfiga, siamo messi bene!

Il mondiale 2008 è alle porte e io mi concentro su Sutil:
“Più la stagione avanzava, più Sutil iniziava a rendersi conto che svolgeva la professione di pilota di F1 e non quella di demolitore. Peccato che alla fine non sia andato alla McLaren, mi sarebbe piaciuto vederlo arrivare tra le prime posizioni, ma pazienza, possiamo sempre sperare che riesca a classificarsi in buone posizioni anche con la Force India, cosa che al momento non ritengo del tutto probabile.”
Tempo tre mesi e, mentre Sutil è quarto al volante di una Force India, viene costretto al ritiro dal tamponamento di Raikkonen! O.O Ma dato che non ha preso a bottigliate Raikkonen quel giorno, presumo che non prenderà a bottigliate nemmeno me per via della mia gufata... ;-)

La stagione 2008 è iniziata da poco e io mi sforzo per produrre un’altra perla di saggezza:
“E non lo scopriremo mai, dato che è più credibile che alla Ferrari ci vada Alonso, piuttosto che Fisichella!”
Alonso: in Ferrari nel 2010. Fisichella: in Ferrari nel 2009.

Battuta ironica sul GP di Spagna, con gufata annessa: “ci sono ancora parecchie gare e possiamo contare sulla speranza che Takuma le vinca tutte, divenendo campione mondiale...”
Visto il fallimento della Super Aguri, Sato non ha mai più gareggiato in Formula 1 da allora.

Io e mio padre uniti per la gufata:
“commentando il secondo posto di Kovalainen in griglia di partenza, sabato, mio padre aveva detto, dopo il mio commento su posizioni che Kova avrebbe presumibilmente perso: «Magari vincerà lui...» E in effetti aveva ragione.”
Il punto è che questo è il primo caso accertato in cui una gufata di mio padre ha avuto effetto uguale anziché contrario.

Nel commento al GP del Belgio 2008, una settimana prima del GP d’Italia, la butto lì: “la perturbazione che ha portato pioggia battente per diversi anni si interrompe, e a Monza brillerà il sole!” Strano a dirsi, ma a Monza diluviava.
Ma non è finita qui, ed è qui che viene il bello! O.o All’epoca, vista la mia grande sportività (o presunta tale), non mi sarei mai permessa di dire: “spero che Hamilton fonda il motore” o quant’altro. Quindi avrei preferito optare per un “piuttosto che una vittoria di Hamilton, preferirei una vittoria di una Super Aguri”, oppure di un altro team che aveva poche speranze di vittoria (o la quasi impossibilità).
Nel commento al gran premio del Belgio la butto lì, tanto per dire qualcosa: “ma io sinceramente preferivo una vittoria della Toro Rosso, magari del nostro coetaneo Sebastian Vettel.”
Puntualmente che cosa capita una settimana dopo? Vince Vettel, a Monza, con la prima (e finora unica) vittoria della Toro Rosso. Questa è, al secondo posto dopo quella con cui concluderò questo resoconto, la gufata che più mi ha fatto accapponare la pelle.

Barrichello e Button rischiavano di restare a piedi per il 2009:
“Rubens Barrichello (che probabilmente avrà poche occasioni per vincere nuovamente, dato che pare che stia riscontrando diverse difficoltà a trovare qualcuno che lo metta sotto contratto nel caso in cui la Honda non dovesse rinnovarglielo).”
“Pare che Barrichello sia in rotta con la Honda. Ce la farà il nostro eroe che per anni ha cercato di interpretare la parte del perdente riuscendo a dare abbastanza l'idea, a accaparrarsi un volante anche per la prossima stagione, in cui finalmente potrà dimostrare che adesso che non deve più stare dietro a Schumacher può vincere anche lui? E ce la farà almeno Button a garantirsi il posto a una Honda che fa sempre più acqua da tutte le parti?”
Honda che fa acqua da tutte le parti = Brawn GP del 2009.
Button = campione del mondo 2009.
Barrichello = terzo classificato nel mondiale 2009, con due vittorie e numerosi podi.
Ci aggiungo anche una battuta ironica: “non ci resta altro che sperare che Barrichello venga confermato e che possa vincere la gara inaugurale della prossima stagione, che si disputerà in Australia.”
Secondo, in una doppietta della Brawn GP.

A proposito di Brawn GP, dopo una serie di sei vittorie di Button: “appuntamento al 21 giugno con la gara di Silverstone... un evento imperdibile... Chissà chi vincerà... forse Button o Button...”
Se avessi fatto attenzione allo schermo della TV, probabilmente avrei notato che Vettel sul gradino più alto del podio a Silverstone mi guardava storto. ;-)

È un piacere scoprire che le mie gufate funzionano anche nei confronti dei nomi che i piloti daranno ai loro figli:
“Dialogo immaginario tra Raikkonen e Massa (nel commento al GP di Gran Bretagna 2009):
Raikkonen:«tuo figlio non ancora nato inizierà a lamentarsi che preferiva chiamarsi Kimi piuttosto che Felipe Junior...»
Massa: «Non ho intenzione di chiamare mio figlio Felipe Junior!»”

Sulla Force India, nel commento al GP di Valencia: “Force India: arriverà mai a punti?”
Due settimane dopo: Fisichella in pole e secondo al traguardo.

Frase immaginaria pronunciata da Chandhok in un mio commento all’inizio del 2010:
“Chandhok: «A me però è apparsa in sogno la madre di Yamamoto che mi ha detto che è assurdo che io sto in pista e suo figlio no.»”
Tempo pochi mesi e Chandhok viene appiedato. Yamamoto prende il suo posto. O.O

Ma tutto ciò, perfino la vittoria di Vettel con la Toro Rosso, non è agghiacciante quanto quello che ho scritto a maggio 2010, nel commento al gran premio di Turchia. Quando l’ho riletta, oltre un anno dopo, ho capito che la legge del caso è più agghiacciante di qualsiasi gufata. Davvero, mi ha fatta rabbrividire come null’altro.
Cinque mesi prima della fine del mondiale ad Abu Dhabi, scrivevo un dialogo immaginario relativo a una collisione tra due piloti nel GP di Turchia. Era questa:
“Alonso: «Sono il campione del mondooooooooooooooooo!»
Petrov: «Dovrai passare sul mio cadavere per sorpassarmi. Ti terrò dietro fino a farti pentire di essere nato!»”
Se Nostradamus fosse nato nel 1988, sarebbe stato una ragazza appassionata di motori e si sarebbe chiamato Milù Sunshine. Garantito.
Credevo che nessuno fosse in grado di gufare Alonso. Ho scoperto che, se la gufata è involontaria, a me riesce. E questo non può che riempirmi il cuore di intensa gioia.

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