domenica 30 aprile 2023

Formula 1 2023: #4 Gran Premio Azerbaijan - il commento del lunedì (anche se è solo domenica sera)

Buonasera a tutti, carissimi lettori, oggi ho voluto stupirvi e guess what, il "commento del lunedì" esce in realtà la domenica sera, non perché fossi più ispirata del solito, ma perché ho deciso comunque di lavorarci su, facendo in primo luogo i miei vivi complimenti alla direzione gara: tra sabato e domenica hanno avuto due gare, lo ripeto DUE GARE, a disposizione per inventarsi bandiere rosse, applicare penalità non previste dal regolamento o annullare giri di gara già percorsi e non hanno fatto nessuna di queste cose.
Chiaramente a Baku non è stato tutto rose e fiori, il format era discutibile e di fatto la gara non è stata di quelle più movimentate (le gare, in realtà), con i sorpassi con il DRS molto prevedibili nel caso della Redbull e la mancanza di ogni possibilità di difesa per chi subisce il sorpasso, altrimenti quasi impossibili anche con il DRS in caso di performance simili. Però nulla di quanto ha reso questo weekend non particolarmente godibile è imputabile ad azioni scellerate di direttore di gara o commissari, né a distanza di ore ci stiamo particolarmente ammorbando per quanto accaduto, al di là delle lamentele di routine. Inoltre abbiamo un risultato ufficiale, nessun riesame con analisi di Chandhok come prova, nessuna polemica in sospeso, e la principale occasione persa è stata il non ripetersi di un team radio alla "there's a dear"/ "oh dear" quando un "there's a cat" pronunciato da Leclerc durante la sprint alla comparsa di un gatto nero è stato sottotitolato come "there's a cut" dalla regia internazionale.
Adesso però basta con premesse e preamboli, passiamo alle cose serie, quindi vi propongo le cronache che ho pubblicato sul forum F1 Grand Chelem, dopodiché le riflessioni della giornata.

CRONACA SPRINT (sabato) - il weekend dell'Azerbaijan viene preceduto, soltanto martedì, da una votazione all'unanimità per cambiare il format dei fine settimana con gara sprint al sabato. A Baku si scende in pista per una sola sessione di prove libere al venerdì mattina, seguita da una sessione di qualifiche del tutto normale al venerdì pomeriggio, come la classica qualifica del sabato. Questa qualifica, nella quale Charles Leclerc ottiene a sorpresa la pole position davanti alle Redbull, dopo interruzioni per incidenti vari e l'uscita di George Russell dopo la Q2, stabilirà la griglia della gara di domenica. Pertanto per il momento mettiamola da parte e passiamo a parlare della giornata di sabato, in cui la sprint diviene di fatto una gara a sé stante, con una sua apposita qualifica la mattina stessa, denominata Sprint Shootout, con il format Q1/ Q2/ Q3 ma più brevi dello standard e l'obbligo di usare gomme medium nelle prime due manche e le soft nella seconda (con Yuki Tsunoda e Lando Norris che però non hanno più soft a disposizione - dei due il solo Norris giunge alla Q3 e infatti non può scendere in pista).
Leclerc ottiene nuovamente la pole position - nonostante finisca a muro all'ultimo tentativo - davanti alle Redbull di Perez e Verstappen, seguono Russell, Sainz, Hamilton, Albon, Alonso, Stroll e, appunto, Norris tra i primi dieci. In Q2 erano usciti invece Piastri, Hulkenberg, Ocon, Magnussen e, senza tempo, Sargeant autore di un incidente in Q1, sessione in cui aveva comunque battuto Zhou, Bottas, Tsunoda, Gasly e De Vries. Ocon parte dalla pitlane per modifiche in parc fermé (quindi dalla pitlane in entrambe le gare) e Sargeant non parte proprio in quanto la sua entry viene ritirata dalla sprint per i danni riportati dalla vettura.

Al via della gara (totale 17 giri) i primi due rimangono invariari, mentre George Russell attacca Max Verstappen, tra i due c'è un duello con vari lievi contatti e Russell che si prende la terza posizione, mentre Verstappen sfiora il muretto, ritrovandosi ad accodarsi al quarto posto. Dopo appena un giro, nel frattempo, c'è una ruota vagante persa da Tsunoda dopo essere andato a sbattere: la decisione di mettere la virtual safety car è piuttosto lenta e nel frattempo mentre Yuki giunge ai box a passo da lumaca. Per ripulire la pista viene messa a scoppio ritardato anche la safety car, mentre Tsunoda viene rimesso in gara nonostante l'auto fatichi a stare in strada, infatti sarà costretto poco dopo al ritiro.
È il 6° giro quando si riparte e a Perez basta attendere la possibilità di usare il DRS per portarsi in testa con un sorpasso facile su Leclerc, il quale tuttavia gli rimane a poca distanza, mentre si avvicina anche Verstappen, terzo fin dal restart quando ha superato Russell (i due al parc fermé verranno inquadrati brevemente discutere del contatto iniziale e Verstappen si rivolgerà a Russell chiamandolo "testa di c..."). Il terzetto di testa rimarrà molto vicino finché nei giri finali Leclerc non avrà un crollo di tempi, rallentando anche Verstappen - con un notevole danno alla vettura - e permettendo a Perez di scappare via.
La zona punti (i primi otto) prosegue con Russell, Sainz, Alonso, Hamilton e Stroll, con Alonso che ha guadagnato la posizione su Hamilton in occasione del restart - in un duello con lui e con Sainz, quest'ultimo verrà poi criticato via stampa da Alonso che lo accuserà di avere cercato di mandarlo a muro - e Stroll che ha superato Albon per l'ottava piazza.
Guardando oltre, la gara è in certi momenti piuttosto movimentata nelle retrovie, dove alcuni piloti hanno anche tentato di partire sulle soft (Norris e Bottas) per poi fare una sosta in corso d'opera (Ocon ne ha fatte invece due, una per passare da medium a soft in regime di safety car e una a gara inoltrata). Tuttavia ciò è avvenuto per un motivo che contrasta con quello che dovrebbe essere la ragione di esistere della sprint, infatti molti team che non potevano puntare alla zona punti (assegnati come 8/ 7/ 6/ 5/ 4/ 3/ 2/ 1) hanno sopperito alla quasi mancanza di prove libere (la sessione di venerdì è stata ridotta anche da bandiere rosse) utilizzando questa gara come test.

RISULTATO SPRINT: Perez, Leclerc, Verstappen, Russell, Sainz, Alonso, Hamilton, Stroll, Albon, Piastri, Magnussen, Zhou, Gasly, De Vries, Hulkenberg, Bottas, Norris, Ocon.

CRONACA MAIN RACE (venerdì e domenica) - facendo quel passo indietro già anticipato, la qualifica del venerdì pomeriggio ha visto vari problemi in Q1, con incidenti di Nyck De Vries e Pierre Gasly, che hanno provocato bandiere rosse, così come problemi per Kevin Magnussen costretto a fermarsi prima della fine della manche. In seguito le principali sorprese sono state l'uscita di scena di George Russell, primo degli esclusi in Q2 per soli quattro millesimi di gap dal compagno di squadra Lewis Hamilton e la pole position di Charles Leclerc, che ha messo dietro di sé le Redbull.
Se un tempo Checo Perez, vincitore della sprint, avrebbe avuto la pole della gara della domenica, fosse essa considerata pole dal punto di vista statistico o meno, non è così nell'A.D. 2023 (dove per A.D. si intende Anno di Domenicali), adesso deve accontentarsi del terzo posto che ha rimediato nella qualifica del venerdì, alle spalle del compagno di squadra Verstappen. Seguono dal quarto posto in poi Sainz, Hamilton, Alonso, Tsunoda, Norris, Stroll e Piastri a completare i primi dieci, poi Russell, Albon, Bottas, Sargeant, Zhou, Magnussen, Gasly e De Vries a completare le prime nove file. Venerdì Ocon e Hulkenberg si sono qualificati rispettivamente in dodicesima e diciassettesima posizione, ma entrambi partono dalla pitlane per modifiche di parco chiuso, quelle già note nel caso di Ocon, avvenute invece dopo la sprint per quanto riguarda il pilota della Haas.

La partenza della gara domenicale (51 giri) è tranquilla davanti con le posizioni pressoché invariate: i primi sei rimangono tali mentre Stroll, Norris, Russell e Tsunoda completano al momento i primi dieci. Nelle retrovie c'è un po' di ingorgo e pare un lieve contatto tra Magnussen e Bottas, ma non ci sono particolari danni sulle vetture. Leclerc frattanto prosegue in testa, ma non a lungo, ancora una volta appena viene data la possibilità di attivare il DRS è tutto piuttosto scontato: poco dopo Verstappen passa in testa senza difficoltà e pochi giri più tardi è la volta anche di Perez.
Tra i piloti dei top team il primo a rientrare ai box è Hamilton al 10° giro per passare da medium a hard. Pochi istanti più tardi De Vries sbatte ed è fermo, ma Verstappen, che aveva un vantaggio inferiore al secondo su Perez, viene chiamato ai box proprio in quei frangenti, di fatto l'entrata della safety car favorisce chi ancora non si è fermato: Perez e Leclerc escono dai box davanti a Verstappen che adesso precede Sainz, Alonso, Russell, Stroll, Ocon (che non si è fermato essendo partito sulle hard), Hulkenberg (idem) e Hamilton a completare i primi dieci.
Le posizioni iniziano a cambiare subito al restart: Verstappen recupera agevolmente la posizione su Leclerc, Alonso sorprende Sainz piazzandosi quarto, Hamilton risale prima alle spalle di Russell e poi lo supera portandosi settimo dietro a Stroll, che supererà al 20° giro approfittando del fatto che Stroll vada largo in una via di fuga. Russell si porta negli scarichi di Stroll, ma non riesce a passarlo, allo stesso modo anche Hamilton si trova per un certo momento in zona DRS dietro a Sainz senza tuttavia avvicinarsi a sufficienza da superarlo.
La gara prosegue senza troppe emozioni, con i piloti Redbull inizialmente separati da circa 1,3/1,4. Il gap sale a oltre due secondi dopo una sbavatura di Verstappen, per poi aumentare a gara più avanzata, quando sembra ormai chiaro che con le hard si possono percorrere una quarantina di giri. Si scoprirà addirittura che si può percorrere l'intera gara sulle stesse hard, con Hulkenberg e Ocon che attendono invano una safety car, rientrando quando mancano rispettivamente due e un giro, nel caso di Ocon trovandosi uno stuolo di fotografi all'entrata della pitlane. I due usciranno nelle retrovie, nel caso di Hulkenberg battendo il solo Bottas, ultimo in un weekend da dimenticare per l'Alfa Romeo (Zhou neanche finisce la gara, ritirato ai box per un guasto).
I primi quattro battagliano per il giro veloce, che porterà a casa però Russell con un pitstop extra a due giri dalla fine, mentre Hamilton a più riprese passa dei tratti di gara in zona DRS di Sainz senza tuttavia riuscire ad avvicinarsi abbastanza da tentare un sorpasso, problema che sembra molto comune in generale anche nelle retrovie. /// MILLY SUNSHINE(C) per F1 Grand Chelem forum.

RISULTATO: 1. Sergio Perez (Redbull), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Fernando Alonso (Aston Martin), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Lewis Hamilton (Mercedes), 7. Lance Stroll (Aston Martin), 8. George Russell (Mercedes), 9. Lando Norris (McLaren), 10. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 11. Oscar Piastri (McLaren), 12. Alex Albon (Williams), 13. Kevin Magnussen (Haas) 14. Pierre Gasly (Alpine), 15. Esteban Ocon (Alpine), 16. Logan Sargeant (Williams), 17. Nico Hulkenberg (Haas), 18. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), Rit. Nyck De Vries (Alpha Tauri).

RIFLESSIONI POST-GARA: oggi non ho molta voglia di trollare, quindi mi soffermerei su una riflessione seria, ovvero che il fanbase continua a sembrarmi sempre un po' tendente al delirante e soggettoni che una volta sarebbero sembrati discutibili anche su Answers Yahoo adesso sono degli influencer. Ho visto polemiche tra tifosi di piloti in polemica anche peggio di quelle tra i piloti stessi, così come ho visto polemiche tra tifosi non in polemica tra di loro, un po' come se fare caciara fosse un must a cui non si può venire meno. Mi sembra che non si faccia altro che degenerare, non solo quando succede qualcosa di polemico, ma anche quando ci sono gare abbastanza piatte.
Per il resto nel fanbase italiano vedo molte persone che si limitano a ripetere le stesse cose che dice il Vanz in telecronaca, ma non solo dai vanziniani convinti. La mia impressione è che anche i non vanziniani si lascino molto influenzare dalle sue affermazioni e dal fatto che difficilmente in telecronaca vengano fatte considerazioni più profonde del "woah, mai visto questo" di Gené. Comunque ogni tanto capita anche qualcosa di positivo. Quando giunto ormai il momento del podio il Vanz si è ricordato che oggi è l'anniversario di morte di Roland Ratzenberger, non l'ha definito "pilota amatoriale".




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Milly Sunshine