Le qualifiche le vedrò in differita stasera sulla Rai (l’articolo
in proposito è previsto o per la tarda serata oppure per domani mattina),
mentre ora direi di dare spazio a ciò che accadde cinque anni fa, al gran
premio del Brasile che si svolse il 2 novembre 2008.
Per l’occasione ho deciso di riprendere in mano il
vecchio commento al gran premio, che scrissi per diffusione privata quell’anno.
Ovviamente non mancheranno miei commenti (attuali) al commento dell’epoca,
opportunamente evidenziati come N.d.A.
INTERLAGOS 2008: REVIVAL 5 ANNI DOPO!
Il cast
Felipe Massa
Lewis Hamilton
Sebastian Vettel
Fernando Alonso
Kimi Raikkonen
...e con la
partecipazione straordinaria di Timo Glock
15/11/08: Era una notte buia e tempestosa quando il monitor che usavo
dal 2003 si spaccò costringendomi a sostituirlo con questo qui nuovo a cui
ancora non mi sono abituata e che comunque mi è arrivato solo stamattina,
costringendomi finora al silenzio più totale a proposito del GP del Brasile
2008, avvenuto domenica 2 novembre. Un cordiale saluto, prego di fingersi
inconsapevoli del risultato della gara e del campionato, affinché questo commento
risulti più entusiasmante. La situazione pre-gara era questa: i giornali si
dilungavano in articoli che descrivevano la scaramanzia del concorrente al
titolo Felipe Massa, distaccato di 7 punti, che poteva contare sull'utilizzo
delle sue mutande portafortuna che indossa durante ogni week-end di gara e che
sono quelle che indossava quando vinse per la prima volta. Pare che Massa abbia
dichiarato che queste mutande ormai sia come non averle, perché gli elastici
non tengono più nulla. Girava inoltre la voce che Hamilton avrebbe cambiato
motore per motivi di sicurezza, prima della gara del Brasile, voce che
probabilmente aveva solo lo scopo di far vendere qualche giornale in più. Altra
notizia: la Honda il prossimo anno verrà sponsorizzata dalla compagnia
petrolifera brasiliana Petrobras, che vorrebbe un pilota brasiliano da
affiancare a Jenson Button. Ma non c'è già? In effetti sì, ma pare che
Barrichello non vada bene, anche se, stando a quando si è visto quest'anno, ha
retto più che bene il confronto con Button, mentre Button quel confronto non
l'ha retto proprio per niente. Tra i candidati alla sostituzione di
Barrichello: Nelsinho Piquet e Bruno Senna, ma dubito che accadrà qualcosa del
genere dato che poco tempo fa uno dei due sia stato confermato dalla Renault,
mentre pare che l'altro abbia offerto alla Toro Rosso un bel po' di sponsor per
disputare la prossima stagione, questa almeno era la versione di qualche
settimana data dalla stampa, dato che pare che il pilota in questione abbia
smentito la notizia; comunque tutto ciò non ci riguarda, non ci resta altro che
sperare che Barrichello venga confermato e che possa vincere la gara inaugurale
della prossima stagione [N.d.A.: non ci siamo andati tanto lontani],
che si disputerà in Australia, luogo in cui, si spera, Raikkonen eviterà di
farsi un ennesimo tatuaggio.
Alle 17,00 di sabato 1 novembre sono iniziate le qualifiche, corredate
da cordiali saluti da parte di Gianfranco Mazzoni. Si è visto immediatamente
che le Ferrari sembravano in lieve difficoltà (cosa che emerge ogni volta, se
si tiene conto solo dei primi tentativi), mentre le McLaren dimostravano una
certa competitività. Chi non ne dimostrava affatto erano più o meno i soliti...
Poi le McLaren sono state spiazzate da un consistente recupero da parte delle
Ferrari, mentre le Force India erano già piazzate in ultima fila. La Q1 sarebbe
poi stata fatale anche per la Honda di Button e le due Williams (NB. In Brasile
2004 la Williams vinse per l'ultima volta, con Montoya). La Honda di Barrichello
ha avuto accesso alla Q2, come potrai notare, nella totale indifferenza dei
fan, che non facevano che urlare ogniqualvolta compariva Massa e intonare dei
coretti da stadio con il suo nome. Per giunta c'era buona parte del pubblico
che non faceva altro che saltellare, e tutto ciò contribuiva a non farci
sentire la mancanza della civetta dell'anno 2007. Piuttosto, chissà che fine ha
fatto quella civetta... [N.d.A.: era un gufo, anzi, IL gufo!]
Sarebbe proprio bello saperlo! Intanto i telecronisti si sbizzarrivano nel
raccontare le strampalerie dei fan di Massa... Pare infatti che alcuni fan
abbiano regalato a Hamilton una maglia di una squadra di calcio sudamericana.
La ragione di questo regalo? all'insaputa di Hamilton, questa squadra si è
distinta per essersi classificata, spesso in extremis, al 2° posto in vari
campionati. I fan di Massa si auguravano, quindi, che anche Hamilton facesse
quella fine. Altra notizia stramba è l'oscurazione di un sito internet in cui
si parlava di Hamilton, di gomme forate e di gatti neri, cosa che non mi è ben
chiara, so solo che se fosse comparso in pista un gatto nero (purtroppo non è
accaduto) l'avrei dichiarato senza ombra di dubbio vincitore morale della gara.
In Q2 sono iniziate le difficoltà di Kubica, escluso da poco dalla lotta per il
titolo. Barrichello mi pare sia finito 12° in griglia. E il pubblico era ancora
indifferente. Domenica è addirittura venuta fuori la notizia che alcuni tifosi
avevano innalzato dei cartelli con delle offese a Barrichello, e alcuni
sostenevano che Barrichello non avrebbe dovuto nemmeno stare lì. I brasiliani
ora ritengono che Barrichello sia una sorta di incompetente, poco conta il
fatto che abbia vinto 9 gare in carriera. Credo proprio che Rubinho non avrebbe
potuto fare di meglio e che la sua idea di andare alla Ferrari a fare da numero
2 sia stata ottima: in altro caso, quando mai avrebbe avuto occasione di
vincere 9 gare? Guarda solo quello che ha fatto Button: non è mai andato presso
una scuderia "grossa" nemmeno in ruolo di numero 2, e il risultato è
che è riuscito a ottenere una sola vittoria in carriera, molto meno rispetto a
quanto ottenuto da Barrichello [N.d.A: le cose sarebbero cambiate di lì a
poco]. E il rendimento di Button, almeno fino a qualche mese fa,
sembrava superiore a quello di Barrichello. A proposito di Barrichello, quella
che sto commentando potrebbe essere stata la sua ultima gara, mentre all'ultima
gara senza dubbio era giunto Coulthard, che per l'occasione guidava una vettura
dai colori particolari, mi sembra sul bianco. E, a proposito di novità, Vettel
portava un casco su cui (ma non ho visto l'inquadratura) c'era una foto della
sua vittoria a Monza. Spero ardentemente in quella foto non ci fosse nessuno
con la bocca spalancata, a differenza di come avvenuto in passato sul casco di
Valentino Rossi.
Le qualifiche sono finite con Massa che otteneva la pole position, tra
il delirio totale del pubblico, Trulli secondo, mentre in seconda fila si
piazzavano Raikkonen e Hamilton. Hamilton, a cui sarebbe bastato arrivare 5°
per vincere il mondiale senza ombra di dubbio. Dietro c'erano piloti tipo
Alonso, Vettel e non so chi altro, non ricordo almeno... Mazzoni ha terminato
definendo Massa il "28enne ragazzino di San Paolo"... Ragazzino?! a
me non pare... E comunque ha 27 anni, non 28. Soprannome ancora più strano
quello che gli è stato fornito al TG5: "piccolo cavallino do Brasil".
Un'ulteriore informazione è che hanno parlato (durante le telecronache) per
l'ennesima volta dei piloti della Toro Rosso del prossimo anno, senza nominare
neanche lontanamente Sato, ma aggiungendo dei nomi ulteriori tipo quello di
Lucas Di Grassi (uno che corre in GP2 e che l'anno scorso ha partecipato alla
gara di go-kart organizzata da Massa a Florianopolis) e anche Barrichello, ma
non si sa, si vedrà. Pare comunque che Bourdais sia abbastanza a rischio.
Domenica 2 novembre. La partenza della gara era alle 18,00, con mio estremo disappunto che la
credevo alle 17,00. Una decina di minuti prima di quell'ora è arrivato il
cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni, che per tutta la durata della gara ha
fatto notare a tutti i telespettatori, diverse volte, quanto fosse bella
la fidanzata di Hamilton (Nicole delle Pussycat Dolls). Intanto che le
vetture erano posizionate sulla griglia (a parte Kubica che partiva dai box) e
c'era ancora pieno di gente in zona, è venuto uno scroscio di pioggia di breve
durata, che ha contribuito a bagnare notevolmente la camicia indossata da
Bernie Ecclestone. La partenza è stata rimandata di 15 minuti, mentre
Ecclestone si dichiarava soddisfatto di come si stavano mettendo le cose, dato
che la pioggia dà sempre spettacolo. Ma non pensiamo a questo, pensiamo alla
presenza di Trulli che si definiva "arbitro neutrale" tra Ferrari e
McLaren, per via della sua posizione, era infatti in prima fila accanto a Massa
e dietro di lui c'era Raikkonen, terzo. Che novità! Ai box della Ferrari
intanto c'era il solito raduno dei familiari di Massa, con suo padre
Antonio-Luis detto Titonio (che nei giorni prima era stato ricoverato in
ospedale per un problema di calcoli ai reni, e che pare avesse minacciato i
vari medici di scappare dalla finestra se non l'avessero dimesso in tempo
perché potesse assistere alla gara), sua madre Ana-Elena, suo fratello e sosia
Eduardo (ovvero pilota di non so che), sua moglie Ana-Rafaela... In più c'era
tra i fan d'eccezione anche Laura Pausini che se ne stava nei pressi di Titonio
e di Eduardo.
Alle 18,15 tutti partivano con gomme da pioggia sulla pista ancora
umida, ma ormai non pioveva più. La partenza è stata abbastanza regolare, con
le posizioni mantenute abbastanza bene, almeno davanti, e con Kovalainen a cui
bastavano pochi secondi per diventare totalmente irrilevante nel contesto della
gara. E Massa sembrava intenzionato a non schiodarsi dalla prima posizione.
Sembrava anche che nessuno fosse rimasto vittima di uscite di pista o incidenti
lungo la chicane iniziale, la "S do Senna", tipicamente sede di
incidenti. Sembrava, appunto, perché dopo un contatto con una Williams, David
Coulthard è andato fuori pista e poi a sbattere, mettendo prematuramente fine
alla sua carriera di pilota di F1, carriera che avrebbe dovuto finire qualcosa
come un'ora e mezza dopo. Giusto il tempo di dare la notizia, e poi si ritirava
anche Nelsinho Piquet, che sembra nuovamente essere diventato un pilota
deludente, nonostante il 2° posto del GP di Germania a Hockenheim, località
vicina alla città in cui è nato Piquet Jr. A proposito di Nelsinho Piquet, nei
giorni precedenti alla gara pare avesse dichiarato che sarebbe stato disposto
ad aiutare Massa a vincere il titolo, per motivi di nazionalità [N.d.A.:
con un ulteriore crashgate? :D]. Comunque era da giorni che si parlava
di "alleati" di Massa, tra cui figuravano Raikkonen, Alonso, Nelsinho...
e anche Kubica, volendo, poteva divenire un alleato, in quanto aveva 6 punti di
vantaggio su Raikkonen, in classifica, e avrebbe dovuto consolidare il proprio
terzo posto... Insomma, perché Massa potesse vincere il mondiale ci voleva che
quattro volontari riuscissero a piazzarsi davanti a Hamilton, ferma restando la
prima posizione di Massa. In tal caso Hamilton sarebbe arrivato sesto,
salutando il titolo. Ma torniamo a noi... C'era Coulthard la cui carriera era
già terminata e c'era Piquet Jr. che ormai non poteva più fare niente per farsi
notare davanti al pubblico dei suoi connazionali che comunque erano interessati
ad altro, più che altro a urlare coretti da stadio (si è sentito prima della gara
che c'era gente che urlava: "olè olè olè, Massa, Massa!" a intervalli
ripetuti).
Pochi giri (in tutto ne erano previsti una settantina) ed ecco che la
pista in mezzo al laghi non era più allagata. Urgeva quindi cambiare le gomme,
ma come comportarsi, davanti? Per chi aveva 7 punti da difendere e per chi
aveva 7 punti da recuperare, poteva essere un azzardo notevole scegliere di
andare a cambiare gomme. Fortunatamente c'erano dei volontari che non avevano
nulla da perdere, tipo Fisichella che era partito in ultima fila e che è stato
uno dei primi a cambiare gomme (e fare rifornimento, anche), strategia che non
gli ha portato molto in totale, ma ha contribuito a dargli dieci minuti di
popolarità. Si è scoperto però che l'azzardo notevole era restarsene in pista
qualche giro in più... Vettel e Alonso, che avevano una posizione abbastanza
stabile dato che, a parte i pochi che stavano davanti a loro, gli altri avevano
poche probabilità di impossessarsi di posizioni di spicco, hanno preferito
andare subito a cambiare gomme. La strategia è andata alla grande dato che
hanno rimontato di qualche posizione: a parte Massa che conservava la
leadership, nelle zone di più totale spicco c'erano loro, rispettivamente 2°
Vettel e 3° Alonso. Successivamente Raikkonen e Trulli, non ricordo con
esattezza se Raikkonen era riuscito a rispettare la buona tradizione del
sorpasso tramite pit-stop ma lo ritengo probabile... Subito dopo stava
avvenendo un fatto che non avveniva dal tempo degli antichi romani, dato che un
romano di oggi, Giancarlo Fisichella, aveva recuperato una quantità industriale
di posizioni e resisteva, per il momento, agli attacchi di Hamilton... E subito
i telecronisti hanno iniziato a esaltarsi: per Hamilton si rivedono i fantasmi
del passato, il titolo sta per sfuggirgli anche stavolta, Fisichella si è
fermato prima di tutti, ha una quantità di carburante che gli consentirà di
restare in pista come minimo fino a Natale senza mai fermarsi, ci sono due
italiani in zona punti, speriamo che appaia in pista così dal nulla Liuzzi e
che sorpassi tutti, ci manca solo lui, Fisichella e Trulli dovrebbero andare
alla Ferrari, altro che Massa e Raikkonen, Liuzzi può andare alla McLaren al
posto di Hamilton, magari portandosi come compagno di squadra Pantano.......
Sì, insomma, io ho un po' ingigantito i commenti, ma la situazione era così. È
bastato poco perché Trulli facesse un errore e precipitasse nel dimenticatoio,
perdendo diverse posizioni e andando a posizionarsi più o meno all'incirca dov’era
il suo compagno di squadra Glock, accreditato inizialmente di essere partito
con tantissima benzina e quindi accreditato di essere molto avvantaggiato a
metà gara... La storia di Glock in Brasile, però, è andata molto diversamente
da quanto i telecronisti stavano annunciando, in modo tale da essere ancora
piena di punti oscuri di cui parleremo tra un po'.
Vediamo un po' che cosa stava accadendo nella virtualità della
situazione... Hamilton: "Come vi permettete di ostacolare il mio cammino
verso il titolo? Devo riuscirci, devo diventare il più giovane campione del
mondo di tutti i tempi, record che ora appartiene al pilota più insignificante
di tutti i tempi!" Alonso: "Chi sarebbe questo fantomatico pilota più
insignificante di tutti i tempi? Yamamoto? Guarda che sono io l'attuale più
giovane campione del mondo!" Hamilton: "Hai ragione, devo ammetterlo,
tu vali molto più di me, lo dimostra chiaramente lo spot della Mercedes che
abbiamo fatto un anno fa, dove non stavi a perdere tempo contemplando ragazze
che attraversavano la strada... Inoltre ti coprivi la testa con un asciugamano
in un modo molto più plateale di come facevo io. Mi arrendo al tuo strapotere,
credo che il prossimo anno dovrò vedermela con te per conservare il n°1 che sto
per conquistare..." Raikkonen: "Ma cosa dite? Massa conquisterà il
titolo, e sarà solo grazie a me! Io sono un gran altruista, sono disposto ad
aiutarlo a vincere il titolo, cosa che lui non ha fatto con me!" Alonso:
"Se Massa non ti avesse aiutato, l'anno scorso il titolo l'avrei vinto
io!" Hamilton: "Eh, no, qui ti sbagli, sarei stato io a vincerlo..."
Yamamoto: "Ah ah, non fatemi ridere! Sono io il campione del mondo, e ora
sono a Tokyo che convinco mia madre a darmi qualche milione di euro per
ricomparire in pista il prossimo anno! [N.d.A: in realtà ne sono passati due, di
anni...] Sono il campione del mondo del futuro!"
Torniamo alla realtà... Mentre molti telespettatori si chiedevano se il
miglior pilota di tutti i tempi era stato Gilles Villeneuve o suo figlio
Jacques [N.d.A.: Ma questa come m’è uscita?! O.O], **** mi ha mandato
un sms comunicandomi la sua impossibilità di guardare la gara, chiedendomi
aggiornamenti sul risultato. Gli ho scritto com'erano le varie posizioni,
dicendogli che Hamilton era sesto dietro Fisichella e che doveva recuperare
almeno una posizione per vincere il titolo. Appena il tempo di mandare il
messaggio e di riporre il cellulare che ecco che Hamilton è riuscito
finalmente a sorpassare Fisichella, costringendo il pilota della Force India a
ritornare nel dimenticatoio, zona particolare in cui il suo compagno Sutil era
già immerso fino ai capelli, purtroppo ora sprovvisti di quel magnifico
ciuffetto decolorato sollevato tipo crestino che aveva all'epoca in cui il suo
look quando andava in giro per i box era composto da maglietta attillata,
pantaloncini e ciabatte infradito. Insomma, Hamilton si affacciava nuovamente
in una zona "calda". Calda perché lo rendeva il campione del mondo
virtuale. Ma Massa non era intenzionato ad arrendersi e, prima di tutto,
cercava di realizzare il suo obiettivo primario: mantenere la leadership della
gara, lasciando che fossero tutti i suoi sostenitori a pregare affinché la McLaren
n°22 lasciasse a piedi Hamilton. Ecco però che la leadership di Felipe sembrava
essere messa in pericolo da quello che diventerà un idolo della Formula 1 [N.d.A.:
quando l’ho detto di Perez, non ha funzionato... ma credo che Perez abbia un po’
meno testa rispetto ad altri...]: Sebastian Vettel, altrimenti detto
"pilota della Toro Rosso che il prossimo anno passerà alla Red-Bull,
vincitore del gran premio di Monza, il più giovane vincitore di tutti i
tempi, rivelazione di questo campionato, che in passato ha gareggiato
sulla pista per kart di proprietà della famiglia Schumacher". Sebi, però,
non era interessato ad attaccare Massa, dato che aveva poca benzina e doveva
fare una sosta in più. Quando è arrivato a ridosso del ferrarista, quindi, il
ferrarista del futuro [N.d.A. WHAT. THE. FUCK? Ora i ferraristi
del presente, cioè del futuro del 2008, mi inseguono armati di machete...]
ha imboccato la via dei box per andare a rifornire. Poco dopo, comunque, hanno
rifornito anche tutti gli altri... probabilmente in modo tale da raggiungere la
fine della gara. Segnalazione: non ricordo se in questo giro di pit-stop o in
quello precedente, i meccanici della Ferrari hanno dimostrato una lieve
difficoltà nel far uscire il bocchettone della benzina dall'auto di Raikkonen,
segno che si era incastrato. Ciò ha portato senz'altro al sollievo generale,
infatti se succede un fatto del genere a un pilota difficilmente nella stessa
gara succederà anche al suo compagno di squadra. Comunque anche quel pit-stop è
andato per il meglio, in fin dei conti. A proposito di pit-stop, Mazzoni ha
segnalato come Hamilton dovesse fare molta attenzione a Timo Glock, che
sembrava avere una quantità industriale di benzina sulla propria vettura ed era
probabile che facesse una sosta in meno [N.d.A.: sento puzza di aura gufo-mazzoniana].
La gara è proseguita senza colpi di scena per tre quarti d'ora buoni, da
quel momento in poi, con la situazione che iniziava a farsi stabile. Gianfranco
Mazzoni ha anche comunicato che un'indiscrezione diceva che a sventolare la
bandiera a scacchi, a fine gara, sarebbe stato il padre del vincitore del
titolo mondiale (cosa non avvenuta). Ciò non lasciava spazio all'immaginazione,
nessuno avrebbe mai potuto immaginare che, nel momento in cui il leader della
gara avrebbe tagliato il traguardo, il campionato sarebbe stato ancora aperto.
L'unico dato degno di nota è che Sebastian Vettel, nella seconda fase della
gara, ha rifornito un'altra volta, arrivando a piazzarsi al 5° posto dietro a
Hamilton. Raikkonen, intanto, guadagnata la terza posizione, cercava di
guadagnare terreno su Alonso, 2°, il cui ritmo di gara non gli permetteva di
raggiungere Massa, che aveva un discreto vantaggio. E Raikkonen spingeva al
massimo, cercando di guadagnare sullo spagnolo della Renault.
Quando mancavano una decina di giri alla fine della gara, ed erano in
Italia circa le 19,30 o giù di lì, il cielo ha iniziato ad annuvolarsi. I
tifosi sulle tribune hanno indossato i loro impermeabili, nella speranza
che potesse arrivare uno scroscio di pioggia a rimescolare le carte in tavola,
indovina un po' a favore di chi andavano le speranze del pubblico... I
telecronisti, ormai rassegnati a quello che sembrava un risultato già scontato,
si sono immediatamente esaltati, perché dalle loro posizioni vedevano
goccioloni di pioggia che sembravano stravolgere completamente la situazione.
Stravolgere completamente? Non si sa, si sa solo che nei minuti successivi
quelli che sostengono che la F1 non è spettacolare avrebbero fatto bene a
mordersi la lingua.
La pioggia è arrivata quando mancavano pochi giri alla fine della gara.
Che cosa fare? Ancora una volta si mostrava il problema delle strategie. Quelli
che stavano agli ultimi posti sono andati a cambiare gomme. Anche qualcuno che
era tra i primi posti è andato a cambiare gomme, tra cui Alonso. La Ferrari è
andata sulla speranza che Hamilton cambiasse le gomme e che la pioggia non
fosse in grado di influenzare molto l'asfalto: Kimi Raikkonen si è così avviato
verso la corsia dei box, nello stesso giro di Alonso, e ha messo le gomme da
pioggia. La McLaren è andata sulla strategia opposta: nessuna prova sulla
vettura di Kovalainen, subito Hamilton a cambiare le gomme. E in pista il caos,
con piloti che ancora viaggiavano sulle gomme da asciutto. Il pubblico era
estasiato, ma avrebbe fatto meglio a pregare perché la pioggia finisse. Se così
fosse stato, probabilmente la Ferrari avrebbe dimostrato di avere azzeccato una
mossa convincente. Ma la pioggia ha aumentato intensità e un giro dopo è
accaduto l'inevitabile: il titolo era quasi andato, e se Massa continuava a
stare in pista sulle gomme da asciutto avrebbe rischiato pure la vittoria della
gara. Entrato ai box come ritardatario, Massa è tornato in pista da leader.
Kovalainen cambiava gomme regolarmente un giro dopo Hamilton. Mi correggo... ci
ho riflettuto solo ora: se Massa avesse cambiato gomme subito e Raikkonen
fosse rientrato in seguito, avrebbe forse perso una posizione ai favore di
Hamilton. Anche questa è una spiegazione plausibile. Ciò comunque non ha
importanza, l'unico dato di fatto era che tutti avevano cambiato gomme, a parte
i due piloti della Toyota Glock e Trulli.
Massa era rientrato in pista da leader, ho detto, e dietro di lui aveva
Alonso e Raikkonen. 4° c'era al momento nientemeno che Glock, che dopo il suo
rifornimento dalla durata inspiegabilmente lunga non aveva guadagnato alcuna
posizione, mentre adesso era 4°, posizione di netto rilievo (e che
rilievo...!). Vettel era ancora 6°... segno evidente che Hamilton era 5°, aveva
perso una posizione, ma era ancora il campione del mondo virtuale. Mancavano
allora cinque giri alla fine.
A quattro giri dal termine della gara è capitato uno di quei fatti che
non possono che soddisfarmi. È sempre bello vedere piloti che al volante di
mezzi catorci cercano di tenere testa a personaggi di notevole popolarità e che
non si fanno scrupoli nell'attaccarli. Sebastian Vettel, su Toro Rosso, era a
pochi decimi di distanza da Lewis Hamilton, su McLaren, principale candidato
alla vittoria del titolo. L'ha attaccato e superato, tra il boato del pubblico.
Hamilton 6°, virtualmente pari punti con Massa, che avrebbe però potuto contare
su 6 vittorie contro 5. Era bastato un attimo perché la situazione fosse
totalmente sovvertita, adesso Hamilton non aveva più il titolo tra le mani,
adesso lo "sfigato" della Ferrari sembrava essere sul punto di
vincere il titolo, davanti al pubblico della sua città d'origine. Ai box della
Ferrari se ne stavano col fiato sospeso, sembrava la trama di una fiaba a lieto
fine... Ma se da un lato sembrava una fiaba a lieto fine e tutti stavano col
fiato sospeso, anche alla McLaren stavano con fiato sospeso... non c'era tempo
per trovare una scappatoia, dopo la stagione 2007 che si era conclusa per la McLaren
con un risultato degno di Paperissima (Hamilton e Alonso erano riusciti nella
memorabile impresa di perdere entrambi il titolo all'ultima gara per un solo
punto), il 2008 sembrava non promettere molto di meglio... Hamilton non
riusciva più a riprendere Vettel, che stava scappando sulla sua Toro Rosso...
In quel momento era necessario un dettaglio: il silenzio di Mazzoni
& Company, che invece preferivano parlare dei fantasmi del passato che
tornavano vivi e vegeti nella mente di Hamilton e del risultato schiacciante
che stava andando a favore della Ferrari. Nel box della Ferrari, intanto, tutti
trattenevano il respiro, ammirando il modo in cui Massa stava per accaparrarsi
il titolo, finalmente, dopo tante peripezie. Tre giri alla fine, due giri alla
fine, infine un giro alla fine... Mazzoni ha osservato che Glock (che perdeva
12 secondi al giro per via delle gomme da asciutto) aveva 13 secondi di
vantaggio su Vettel e che Hamilton ormai non avrebbe più raggiunto Vettel. Nei
pochi giri passati dietro a Vettel, c'è da dire che Hamilton aveva tentato il
tutto per tutto per non lasciarsi sfuggire quella Toro Rosso che stava
cambiando l'esito del mondiale, prendendosi anche certi rischi [N.d.A.:
ho sempre avuto l’impressione che se Hamilton due anni più tardi fosse stato
dietro a Petrov ad Abu Dhabi avrebbe o vinto il campionato o finito la sua gara
contro un muro, ma comunque non gli sarebbe stato dietro per tutto il tempo
guidando come un tassista]. Ed era normale che rischiasse, tanto peggio
di così non poteva andare... Risultato scontato, ormai, tutto sembrava dire
"arrenditi, Lewis, il titolo ti è sfuggito anche quest'anno".
Quando Massa ha tagliato il traguardo, ai box della Ferrari hanno
iniziato tutti ad abbracciarsi, perdendo di vista gli schermi che avevano
davanti. Il pilota, invece, aveva con tutta probabilità gli occhi puntati sui
maxischermi montati davanti alle tribune e si guardava bene dal mettersi a
esultare prima di essere matematicamente campione del mondo. Lo staff Rai
continuava a osservare la situazione, sui teleschermi delle TV accese
centinaia di ferraristi sparsi in tutto il mondo ma prevalentemente in Italia
avranno pensato che ormai era ora di spegnere la TV, perché tanto il risultato
già lo sapevano. E invece nessuno sapeva un bel niente, mancavano due curve
alla fine quando si è notato un sorpasso di una Toro Rosso su una Toyota che
procedeva a velocità più scarsa. Un sorpasso di poco conto, si poteva pensare,
ma stavolta non era il caso. Poco dopo la stessa Toyota è stata sorpassata da
una McLaren, mentre ai box della Ferrari tutti continuavano a esultare senza rendersi
conto di nulla, a differenza di Mazzoni che comunicava, in tono sconcertato,
che il sorpasso c'era già stato [N.d.A: e Vanzini e Gené no U.U]. Ai
box della McLaren intanto la fidanzata di Hamilton scoppiava in lacrime (di
felicità) e tutti esultavano a tutto andare...
Ai box della Ferrari, finalmente si sono resi conto che qualcosa non
quadrava e che a Massa non bastava essere il primo a passare sotto la bandiera
a scacchi per suscitare una simile reazione da parte di tutti quanti. Titonio,
il padre del ferrarista, ha finalmente regalato alla regia uno sguardo
sconcertato e desolato, segno evidentemente che ai box si erano finalmente resi
conto di come Hamilton avesse raggiunto in extremis il 5° posto che lo rendeva
vincitore del titolo.
Dopo la pubblicità Felipe Massa ha finalmente parcheggiato la propria
vettura, ha sollevato la visiera del casco e si apprestava a scendere, versando
più lacrime rispetto a quelle che versava Barrichello in caso di vittoria,
degli altri non vi era traccia, ma non venivano neanche considerati dato che
subito dopo l'inquadratura si è portata su Hamilton e company che esultavano a
tutto andare, mi pare comunque che ci sia stata anche un'inquadratura di Massa
che abbracciava la moglie Raffaela. I tre sono poi saliti sul podio, dove Massa
ha praticamente sfilato fino a più avanti che poteva, acclamato dal pubblico,
intanto con le sue lacrime contribuiva ad incrementare il livello dei laghi che
costeggiano la pista di Interlagos. Sul podio con lui c'erano Alonso e Raikkonen,
con Domenicali (?) a rappresentare la Ferrari.
Ad un certo punto Raikkonen si è pure avvicinato a Massa e gli ha detto
qualcosa, durante gli inni, il che mi ha lasciata totalmente allibita, dato che
ho notato alcuni particolari sconcertanti:
1) pensavo che Raikkonen non parlasse con Massa,
2) pensavo che Raikkonen in generale non parlasse,
3) Raikkonen sembrava più felice quest'anno rispetto all'anno scorso,
quando vinse il titolo ma sembrava comunque una statua greca di prima
categoria.
Invece quest'anno, forse, era tra i tre quello che meno di tutti si
stava atteggiando a statua greca. È seguita la consegna dei trofei, con Massa
che sfilava per il podio con il trofeo in mano, ancora acclamato dal pubblico,
e poi... la fase più interessante. Certo che non c'era molto da festeggiare, tra
l'altro Alonso mi pare sia stato ignorato dalle telecamere che non l'hanno
neanche ripreso, mentre invece venivano ripresi Massa e Raikkonen che sfogavano
i loro dispiaceri portando le rispettive bottiglie alla bocca. Verso le 20,00
intanto il collegamento è passato da Raiuno a Raidue, causa telegiornale.
THE END.
Commento scritto nel mese di
novembre del 2008 su un gran premio spettacolare che non ho mai dimenticato (e
che tra l’altro ho rivisto circa un anno e mezzo fa piangendo come una fontana,
non solo per una mancata vittoria, ma anche e soprattutto per tutto quello che
è venuto dopo).