sabato 31 maggio 2025

Indy 500 edizione 1969: la vittoria di Mario Andretti prima della maledizione

Prima che termini il mese di maggio, credo che sia più che opportuno andare a scoprire un'altra edizione vintage della Cinquecento Miglia di Indianapolis... e perché non andare nel 1969? Ammetto di avere deciso di scegliere proprio quell'edizione per un aneddoto a mio parere estremamente interessante, per poi andare a riscoprire che cosa sia successo in quell'evento.
In prima fila erano affiancati nientemeno che il poleman A.J. Foyt, Mario Andretti e Bobby Unser. Nelle posizioni più basse dello schieramento c'erano inoltre ben due campioni del mondo di Formula 1, Jack Brabham e Denny Hulme.
Andretti gareggiava per il team di Andy Granatelli e Clive Brawner, e ho altri due aneddoti da raccontare in proposito, uno estremamente colto e raffinato riguardo la signora Kay Brawner, uno relativo ai cazzoni che commentavano il motorsport sui social il giorno della morte di Andy Granatelli, nel lontano 2013.

All'edizione del 1969, Al Unser non ha partecipato alla gara perché si era fratturato una gamba in un incidente in moto nei giorni immediatamente antecedenti alle qualifiche. Viene considerato l'infortunio più grave avvenuto alla Indy 500 di quell'anno. Marione, invece, si è infortunato in un incidente nelle free practice, quando ha sbattuto violentemente e la macchina ha preso fuoco. Ai vecchi tempi i piloti portavano caschi aperti, quindi Andretti ha riportato abrasioni e ustioni al volto.
Questo non ha intaccato la sua presenza in gara, né la sua partenza dalla seconda piazza della griglia, ma Marione ha deciso di non prendere parte in quelle condizioni alla classica foto in cui i front runner posano accanto alle monoposto... e niente, ha mandato il gemello Aldo al posto suo a fargli da "controfigura". Trovo tutto ciò estremamente pittoresco! *-*

Copyright sconosciuto,
se lo conoscete scrivetelo nei commenti

Dopo una leadership iniziale di Andretti, durata pochi giri, Foyt è passato in testa restandovi lungamente, anche se poi a metà gara ha avuto problemi con la monoposto, rimanendo lungamente fermo ai box.
Altro contendente alla vittoria era Lloyd Ruby, che tuttavia è stato messo out da un incidente durante il rifornimento, quando come un Felipe Massa qualsiasi per le strade di Singapore è stato fatto ripartire con il bocchettone della benzina ancora attaccato alla vettura!
Andretti si è ritrovato con un vantaggio abissale nei confronti degli inseguitori e nemmeno rischiare di finire a muro e investire Brawner nell'ultima sosta hanno potuto mettere fine ai suoi sogni di gloria. È andato a vincere con due minuti di vantaggio nei confronti del secondo classificato, Dan Gurney su Eagle, mentre Bobby Unser con la Lola ha completato il podio.

I soci Granatelli e Brawner hanno diviso le proprie strade un anno più tardi e, quando Marione si è schierato dalla parte di Granatelli, la moglie di Brawner non è che l'abbia presa molto bene! Secondo una leggenda metropolitana, la signora Kay avrebbe lanciato una maledizione contro la famiglia Andretti. Mario non ha mai più vinto la Indy 500 nonostante abbia continuato a gareggiare fino agli anni '90 e anche i suoi discendenti non ci sono riusciti, nonostante in alcune occasioni ci siano andati vicini.
La più clamorosa risale forse al 2006, quando il figlio Michael e il nipote diciannovenne Marco erano 1/2 nelle fasi conclusive della gara. Michael è stato il primo a perdere la posizione per opera di Marco, ma poi entrambi sono stati superati da Sam Hornish Jr, nel caso di Marco il sorpasso è avvenuto nell'ultimo giro.
Andy Granatelli è morto all'età di novant'anni il 29 dicembre 2013. Ricordo qualche simpaticone sui social che tacciava chi parlava dell'incidente sciistico di Michael Schumacher - avvenuto lo stesso giorno - ma non della carriera di Granatelli di essere Formula 1-centrico quindi ignorante quindi indegno di essere ascoltato.


venerdì 30 maggio 2025

Indy 500 edizioni 1965 e 1966 // Indianapolis ai tempi di Clark e Hill

Ai vecchi tempi la Cinquecento Miglia di Indianapolis non si svolgeva nel Memorial Sunday, quanto piuttosto il 30 maggio. Se il 30 maggio cadeva di domenica, la gara veniva disputata il giorno successivo, il 31 maggio, che di conseguenza era l'ultimo lunedì di maggio, quindi il Memorial Day. Oggi intendo parlare delle edizioni del 1965 e 1966, la prima delle quali si è svolta il 31 maggio, mentre l'altra invece è stata disputata il 30.
Qualora siate interessati a vederli, vi informo che su youtube si trovano degli highlight, che mi sono guardata per entrambe le edizioni, scoprendo tra l'altro che in quella del 1965 facevano la prima apparizione nientemeno che Mario Andretti e Al Unser. Quest'ultimo aveva compiuto ventisei anni il giorno precedente alla gara, peraltro.


Come importante cambio regolamentare rispetto alla stagione precedente è stato imposto l'obbligo di effettuare due pitstop. Per quanto la decisione sia avvenuta per ragioni di sicurezza legate al quantitativo di carburante imbarcato, non ha potuto fare a meno di strapparmi una risata!
A.J. Foyt, tornato alle competizioni dopo un serio incidente qualche mese prima, ha conquistato la pole position precedendo Jim Clark, Dan Gurney e Marione... niente male come concorrenti, specie nella prima parte della griglia. A inizio gara c'è stato un accenno di duello Foyt vs Clark, ma poi è stato lo scozzese a prendere stabilmente la testa della gara.
Ha effettuato solamente due rifornimenti di carburante nel corso della gara, entrambi piuttosto rapidi e senza intoppi. Ha lasciato la testa della gara solo in occasione di una sosta e successivamente è rimasto in prima posizione, in una gara senza grossi incidenti, a parte quello di Bud Tingelstad.


L'incidente è stato innescato quando una ruota si è staccata dalla macchina, facendolo uscire di strada. La vettura mi ha colpito perché, nel vederne le immagini, vi ho accidentalmente letto a primo impatto "Red Bull", invece di quello che vi era scritto effettivamente, ovvero "Red Ball".
Clark frattanto, come anticipato, era ancora in testa alla gara e vi è rimasto fino al momento della bandiera a scacchi, vincendo al volante della Lotus, con quasi due minuti di vantaggio sul secondo classificato, Parnelli Jones, su Kuzma, attardato anche dalla fine del carburante, riuscendo appena a vedere il traguardo.
Marione, su Brawner, ha conquistato la terza piazza, dopo essere stato per tutta la gara tra le prime posizioni e venendo proclamato Rookie of the Year.


Un anno più tardi, alla 50^ edizione della gara, Andretti ha conquistato la pole position, anche se poi si sarebbe ritirato in corso d'opera, mentre Clark partiva dalla seconda piazza, dopo la vittoria dominante dell'anno precedente. Il via della gara è stato abbastanza caotico, un po' stile Formula 2 a Montecarlo 2025, con sedici vetture coinvolte in un incidente e undici incapaci di ripartire.
Nessun pilota è rimasto ferito nell'incidente, ma Foyt si è infortunato a una mano mentre si allontanava scavalcando una rete. Pare che uno spettatore sia stato colpito da una ruota, ma non si hanno notizie su cosa ne sia stato di lui. C'è stata una bandiera rossa e un redflag delay di quasi un'ora e mezza.
Tra i leader di lunga durata ci sono stati Lloyd Ruby e poi nientemeno che Jackie Stewart, poi costretto al ritiro a pochi giri dalla conclusione. A ereditare la leadership è stato il rookie Graham Hill, che ha vinto precedendo Clark con un vantaggio abbondante, gareggiando al volante di una Lola.


Attenzione, però, che il *drama* non è mancato, perché in casa Lotus erano convinti che Clark fosse in testa! Nello specifico, considerando che ai tempi le posizioni erano indicate in maniera più rudimentale, pensavano che al momento in cui Clark aveva tagliato il traguardo del 200° giro, Hill fosse quasi un giro più indietro e ne avesse completati 199, nonostante Jim avesse superato indenne due diversi testacoda che gli avevano fatto perdere tempo in precedenza.
Esistono diverse scuole di pensiero su cosa possa essere accaduto e la teoria più plausibile è che, in occasione del secondo incidente di Clark, il team non abbia visto Hill che lo sopravanzava. Altre, più estrose, sostengono che un passaggio di Clark non sia stato conteggiato, attribuendolo al compagno di squadra Al Unser immediatamente dopo che questo era uscito per incidente. Una teoria contrapposta è che in casa Lotus abbiano conteggiato erroneamente un giro di Unser come se fosse di Clark.
Colin Chapman non ha mai fatto ricorso e, stando a quanto ho letto su Forum Autosports, sembra esistano foto di Clark che prendeva parte ai festeggiamenti di Hill, quindi deduco che credessero nella vittoria del loro avversario e, ancora più importante, l'accaduto non ha intaccato lo status di best friends forever degli Hillark. <3




giovedì 29 maggio 2025

29.05.2005: Gran Premio d'Europa // plot twist a un giro dalla fine

Se il giorno in cui ho compiuto diciassette anni qualcuno mi avesse chiesto "come ti immagini quando ne avrai trentasette", non penso che avrei risposto: "il 29 maggio 2025, in occasione nel ventennale del gran premio odierno al Nürburgring, recensirò il suddetto evento per il mio blog, approfittando di essere a casa dal lavoro perché sarò in ferie essendo una festività centro-nord europea, nei Paesi con i quali lavoro".
Però eccomi qui... e iniziamo da Nick Heidfeld in pole position per la prima e unica volta nella sua carriera in Formula 1. Non che rimanga davanto a lungo, Kimi Raikkonen infatti lo supera fin dal via, avvenuto dopo un aborted start a causa della Renault di Giancarlo Fisichella ferma in griglia.
Dietro alla McLaren e alla Williams si installa la Toyota di Jarno Trulli, almeno finché i commissari non sosterranno che i suoi meccanici sono rimasti in griglia più a lungo del consentito, infliggendogli un drive through. Questo accadrà più avanti, adesso siamo solo alla partenza e una collisione tra la McLaren di Juan Pablo Montoya e la Williams di Mark Webber mette fine alla gara di quest'ultimo. Per evitare il caos, diversi piloti tagliano per i campi, tra cui i due ferraristi, con Michael Schumacher che si ritrova il più arretrato dei due.

David Coulthard partito dodicesimo evita l'ingorgo e risale quarto, addirittura terzo dopo la sosta di Trulli. Dopo la sosta precoce di Heidfeld è secondo e quando rientra Raikkonen fa addirittura un giro in testa prima di fermarsi per il rifornimento a propria volta. Non so se avete presente: una Redbull è stata in testa per un giro! Cose del genere non capiteranno mai più... è così che la vediamo nel 2005.
Purtroppo per lui a causa di un eccesso di velocità in pitlane si procaccia un drive through, a causa del quale scivolarà al quinto posto dietro a Raikkonen, Heidfeld, la Renault di Fernando Alonso e la Ferrari di Rubens Barrichello. Sesto sulla Sauber, frattanto, Felipe Massa comanda un trenino con la Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya.
Il best friend forever di quest'ultimo, Ralf Schumacher che corre su Toyota, è il secondo ritirato della giornata quando finisce in testacoda.

Raikkonen finisce vagamente per prati, Heidfeld passa nuovamente in testa, ma è su una strategia diversa: tre rifornimenti anziché due, pare destinato a finire non solo dietro a Raikkonen, ma anche allo stesso Alonso. Seguono a distanza Barrichello e Coulthard, mentre Massa ha ormai abbandonato la sesta piazza: una foratura lo costringe a una sosta nelle fasi finali della gara.
Siamo nel 2005 e non ci sono cambi gomme in gara, se non in caso di foratura e per la sola gomma forata. Questo significa che potrebbe capitare che ci sia chi è costretto a stare in pista su gomme ormai distrutte. Nelle fasi finali, infatti, lo stesso leader ha seri problemi con la gomma anteriore destra, tanto che Alonso inizia ad avvicinarsi pericolosamente a Raikkonen, provocando reazioni contrastanti nella cabina di commento spagnola - gran premio trovato su youtube con commento di Telecinco - dove tradizionalmente sono molto nazionalisti, ma Pedro De La Rosa è anche pilota di riserva della McLaren, con cui ha disputato il GP del Bahrain qualche tempo prima.
Per Raikkonen si tratta solo di reggere e cercare di non perdere troppo tempo quando gli si parano avanti dei doppiati... a meno che non si stacchi una ruota dopo la rottura di una sospensione, sia chiaro!



Kimi perde il controllo, per poco non centra la B.A.R. di Jenson Button che è prossimo a subire il doppiaggio, ma alla fine è l'unico a rimetterci andando a finire nel muro quando è appena iniziato l'ultimo giro. Al di là di tutto, il divieto di cambi gomme offre spunti di riflessione, o almeno dovrebbe. Dal punto di vista della sicurezza, non sembrerebbe un'ottima idea.
Alonso eredita la leadership e vince davanti a Heidfeld e Barrichello. Coulthard si porta a casa un quarto posto, mentre Michael Schumacher, Fisichella, Montoya e Trulli completano la zona punti.
Vitantonio Liuzzi chiude nono in quello che sarà il suo ultimo gran premio in Redbull prima del ritorno di Christian Klien e Button è decimo. Raikkonen viene classificato undicesimo davanti ai doppiati, Takuma Sato su B.A.R., le Sauber di Jacques Villeneuve e di Massa, le Jordan di Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan, nonché le Minardi di Christijan Albers e Patrick Friesacher. Si segnala come in corso d'opera sia Karthikeyan sia Albers si siano procacciati uno stop and go per il mancato rispetto delle bandiere blu.


mercoledì 28 maggio 2025

Mick Schumacher ha speronato Nicholas Latifi ad Abu Dhabi 2021 ma non cielo dikonohhhh

Come si dà vita a una non notizia, facendola apparire credile? La maniera più semplice potrebbe essere prendere un fatto veramente accaduto e confonderlo con altri fatti realmente accaduto, generando un mashup tra eventi diversi e facendoli risalire allo stesso evento, se questo serve per far valere la propria retorica. Ne ho avuto una dimostrazione pratica un paio di giorni fa, in un post che, a onore del vero, inizialmente parlava di tutt'altro.
A quel punto, un tale ha fatto notare come sia curioso che Lewis Hamilton non abbia vinto il suo ottavo titolo, battendo il record di mondiali di Michael Schumacher, a causa di un incidente innescato dal figlio di quest'ultimo con Nicholas Latifi. Gli ho fatto notare che quanto affermava non era corretto, e mi ha fatto una spiegazione dettagliata dell'accaduto:

+++ Durante il GP di Abu Dhabi 2021, Nicholas Latifi e Mick Schumacher stavano lottando in fondo allo schieramento. Al momento dell'incidente, Latifi stava cercando di superare Schumacher. Dopo essere stato leggermente spinto fuori pista in curva 9, Latifi ha raccolto sporco sulle gomme, e ha sbattuto sulle barriere in curva 14, facendo entrare la safety car. Schumacher ha ricevuto una penalità di cinque secondi per la collisione e ha finito la gara sedicesimo.
L'incidente ha avuto un grosso impatto sull'esito del campionato, dato che la safety car ha permesso a Max Verstappen di ridurre il gap con Lewis Hamilton. A seguito di una decisione controversa della direzione gara, Verstappen ha potuto superare Hamilton all'ultimo giro e ha vinto il suo primo campionato. +++

È convincente, vero? Almeno a una prima lettura, ma andiamo ad analizzare cosa sia effettivamente successo. Possiamo concordare sul fatto che Latifi sia uscito di pista - non sono stata a verificare la curva precisa. Secondo questa ricostruzione, tuttavia, Schumacher l'avrebbe spinto fuori pista cinque curve prima.
Schumacher ha ricevuto cinque secondi di penalità per la collisione... QUALE COLLISIONE? Si è appena detto che Latifi ha sbattuto sulle barriere, non che Schumacher abbia sbattuto sopra Latifi. E guess what? Andando a verificare il risultato della gara di scopre che Schumacher non è arrivato sedicesimo, anche perché la gara l'hanno finita esattamente in quattordici. Non risultano inoltre penalità a suo carico.

Quindi tutto ciò è fasullo? Sì e no. Effettivamente un incidente tra Schumacher e Latifi è avvenuto ad Abu Dhabi, Latifi si è ritirato dopo avere colpito le barriere, Schumacher ha chiuso la gara sedicesimo e risulta una penalità di cinque secondi a suo carico.
Ciò ha avuto impatto sull'esito del mondiale 2021? No, perché il mondiale 2021 era già terminato da un anno: Schumacher ha effettivamente speronato Latifi, non mentre Latifi tentava di superarlo, ma mentre ma Schumacher superava Latifi, a una ventina di giri dal termine. I due hanno proseguito la gara, senza alcun ingresso della safety car e Latifi si è ritirato più avanti per un guasto mentre si trovava in ultima posizione.

Questo è il momento che precede l'incidente di Latifi del 2021, la macchina davanti è quella di Schumacher e si può vedere bene la distanza tra i due:


Questo è invece l'incidente del 2022, in cui Schumacher e Latifi vengono a contatto senza alcun intervento della safety car:


Questo è il commento su Zuckerbook, al quale ho risposto spiegando in breve quando esposto qui sopra e linkando i video degli incidenti:


Questo signore, che in precedenza mi aveva smentita dopo pochi minuti scrivendo questo resoconto, non ha dato alcun segno di vita, cosa che non mi stupisce. Ammettere di ricordare male, ovviamente, comporterebbe il dovere riconoscere che ciò che SI DESIDERA essere accaduto, non è successo nella realtà.
Non so se questa persona abbia scritto questa ricostruzione in buona fede, e a dire il vero lo ritengo anche abbastanza plausibile, ma la disinformazione a mio parere si fonda proprio su queste basi: prendere fatti reali, stravolgerli e piazzarli in tempi o luoghi in cui non sono accaduti.


martedì 27 maggio 2025

Indycar 2025: #6 Indianapolis 500

25 Maggio 2025 // è il giorno della 109^edizione della Cinquecento Miglia e dall'altro lato dell'oceano i colori della Prema svettano dopo la pole position conquistata da un rookie per una squadra ugualmente esordiente. Accanto a Robert Shwarztman c'è il quarantottenne Takuma Sato, one-off per Rahal Letterman, con due vittorie all'attivo. A Indianapolis, tuttavia, la posizione in griglia potrebbe non avere grossi effetti sul risultato finale, quindi quello che conta è in primo luogo andare in griglia, se si riesce in Fast12 e poi in Fast6, ma ciò che conta di più è arrivare in griglia.
Sabato 17 Maggio sono state fissate le posizioni dalla 13^ alla 30^, domenica c'era da decidere la top-12 e poi l'ultima fila. Dei primi dodici, le Penske non sono scese in pista, Scott McLaughlin per incidente nella free practice, Josef Newgarden e Will Power irregolarità tecniche. Questi ultimi due sono anche stati mandati, in seguito, in fondo alla griglia per la gara, con Power che aveva davanti la possibilità di diventare il primo pilota a vincere la Indy 500 dalla P33.
Marco Andretti, Marcus Armstrong e le Coyne, frattanto, avevano a disposizione tre posti in griglia ed erano in quattro. Nella giornata del 18 Maggio, nella Last Chance Qualifying AKA Bump Day, si poteva prospettare una sessione al cardiopalma. Tuttavia è stato molto chiaro che Jacob Abel, uno dei piloti Coyne, era palesemente il pilota destinato a guardarsi la gara in TV anziché essere incluso nella griglia di partrnza, che si è rivelata essere la seguente:

1^ fila: Shwartzman (Prema) / Sato (Rahal Letterman) / O'Ward (Arrow Mclaren)
2^ fila: Dixon (Ganassi) / Rosenqvist (Meyer Shank) / Palou (Ganassi)
3^ fila: Malukas (Foyt) / Lundgaard (Arrow McLaren) / Ericsson (Andretti)
4^ fila: McLaughlin (Penske) / Daly (Juncos) / Rossi (Carpenter)
5^ fila: Simpson (Ganassi) / Carpente (Carpenter) / Ferrucci (Foyt)
6^ fila: DeFrancesco (Rahal Letterman) / Robb (Juncos) / Rasmussen (Carpenter)
7^ fila: Larson (Arrow McLaren) / Foster (Rahal Letterman) / Ilott (Prema)
8^ fila: Castroneves (Meyer Shank) / Kirkwood (Andretti) / Siegel (Arrow McLaren )
9^ fila: Hunter-Reay (Dreyer & Reinbold) / Harvey (Dreyer & Reinbold) / Herta (Andretti)
10^ fila: Rahal (Rahal Letterman) / Andretti (Andretti) / Armstrong (Meyer Shank)
11^ fila: Veekay (Coyne) / Newgarde (Penske) / Power (Penske)

Arrivato il race day, la gara è partita in ritardo a causa della pioggia all'orario prefissato, con un ritardo di circa un'ora. Per McLaughlin la gara non è neanche iniziata, perché è andato a sbattere prima della bandiera verde. Dopo solo quattro giri di tranquillità, a seguito di un contatto con Armstrong, Andretti è stato costretto al ritiro e anche quest'anno non ha ribaltato la maledizione. :-////
Al restart, Shwartzman (che se non vado errata è il primo poleman asiatico della storia della Indy 500, ma nessuno se n'è accorto perché nell'immaginario collettivo solo i piloti giapponesi sono asiatici, al massimo a volere esagerare gli indiani) è stato risucchiato in breve tempo dagli inseguitori, con O'Ward che si è portato in testa prima che gli succedesse Sato. Quando al 20° giro è entrata la safety car a causa della pioggia e i piloti di testa si sono riversati in pitlane in branco, il premino è stato anche attardato da una sosta lenta.
Rossi e Rasmussen si sono scambiati la leadership dopo il restart. Non si erano infatti fermati ai box e si sono susseguiti nelle prime posizioni, in attesa che le soste intorno al 60° giro rimettessero davanti Sato, inseguito da Malukas.
Nei giri che sono seguiti abbiamo visto il drama in pitlane: prima Rossi ritirato per un principio d'incendio, poi Veekay che verniciava il muro della pitlane e infine il poleman, con un meccanico che cadeva a terra.
Frattanto su un'altra pitstop window Hunter-Reay si è portato in testa in un successivo momento. Al 93° c'è stata una SC quando sono finiti nelle barriere Simpson, Larson e Robb e nuovamente diverse pitstop window hanno visto altri piloti in testa, come De Francesco, Daly e di nuovo Hunter-Reay, il quale si è poi ritirato in pitlane. Anche Newgarden, nel frattempo, si ritirava a causa di un problema tecnico.
Daly ha perso diverse posizioni prima della sosta finale, mentre a pitstop ultimati Palou ha superato Malukas portandosi secondo alle spalle di Ericsson. Al 185° giro l'ha superato portandosi in testa e, nonostante questo lo inseguisse da vicino non ha avuto problemi a mantenere la posizione fino alla bandiera a scacchi, conquistando l'ennesima vittoria stagionale, ma la prima della sua carriera su un ovale.



La gara è finita con le bandiere gialle dopo che è avvenuto un incidente non inquadrato dalle telecamere, protagonista Siegel. Esistono al momento pare solo immagini amatoriali dell'incidente. La regia ufficiale è anche riuscita a perdersi il momento in cui Palou ha tagliato il traguardo. Sono seguiti poi i festeggiamenti con l'immancabile latte, il tutto mentre due donne in abiti succinti correvano a consolare Ericsson, facendo sorgere il dubbio che costui sia bigamo. :-PPPP

Nella serata di domenica abbiamo avuto il seguente risultato: 1. Alex Palou, 2. Marcus Ericsson, 3. David Malukas, 4. Pato O'Ward, 5. Felix Rosenqvist, 6. Kyle Kirkwood, 7. Santino Ferrucci, 8. Christiam Rasmussen, 9. Christian Lundgaard, 10. Conor Daly, 11. Takuma Sato, 12. Callum Ilott, 13. Helio Castroneves, 14. Devlin DeFrancesco, 15. Louis Foster, 16. Nolan Siegel, 17. Colton Herta, 18. Ed Carpenter, 19. Will Power, 20. Graham Rahal, 21. Marcus Armstrong, 22. Jack Harvey, 23. Scott Dixon, 24. Ryan Hunter-Reay, 25. Josef Newgarden, 26. Sting Ray Robb, 27. Kyle Larson, 28. Kyffin Simpson, 29. Robert Shwarztman, 30. Rinus VeeKay, 31. Alexander Rossi, 32. Marco Andretti, 33. Scott McLaughlin...

...ma attenzione, plot twist! Nella sera italiana di lunedì è stato comunicato che Ericsson, Kirkwood e Ilott, per irregolarità tecniche sono stati retrocessi nelle ultime posizioni, in sintesi un modo elegante per dire squalificati. In sintesi la nuova top-ten è Palou, Malukas, O'Ward, Rosenqvist, Ferrucci, Rasmussen, Lundgaard, Daly, Sato, Castroneves.



lunedì 26 maggio 2025

Formula 2 2025: strike a Montecarlo!

Nel corso del weekend passato, a Montecarlo è tornata la Formula 2 ed è tornata con la qualifica divisa in due gruppi per evitare il problema del traffico. In un gruppo e nell'altro i più veloci sono stati rispettivamente Alex Dunne e Victor Martins che si sono procacciati la pole e la seconda posizione, con ciascuno dal proprio lato della griglia i piloti del proprio gruppo.
Seguivano nell'ordine Leonardo Fornaroli, Richard Verschoor, Sebastian Montoya, Arvid Lindblad, Jak Crawford, Gabriele Minì, Luke Browning, Kush Maini (qui si interrompe la zona reverse grid, con Maini poleman nella gara sprint), Ritomo Miyata, Joshua Durksen, Oliver Goethe, Roman Stanek, Pepe Martí, Amaury Cordeel, Max Esterson, Dino Beganovic, Cian Shields, Sami Meguetounif, John Bennett e Rafael Villagomez, quest'ultimo senza avere fatto registrare un tempo utile per la qualificazione.

La gara del sabato, che ha visto Maini scattare dalla pole position, è stata relativamente tranquilla. Il pilota indiano ha mantenuto la leadership per tutta la durata della gara, vincendola davanti a Minì che era partito dalla terza posizione e ha ottenuto il primo podio stagionale per la Prema. Lindblad è giunto invece terzo al traguardo, ma è stato penalizzato per un contatto con Crawford, scivolando indietro di diverse posizioni e facendo sì che fosse Browning a salire sul podio.
Crawford, Verschoor, Montoya e Fornaroli hanno guadagnato tutti una posizione ciascuno, classificandosi tra la quarta e la settima piazza, mentre Lindblad è stato classificato in ottava posizione, che nella sprint race è l'ultima che assegna punti.
Dunne ha chiuso nono, ma ha portato a casa un punto per il giro più veloce, dato che anche in gara sprint il punto è assegnato al pilota che segna il fastest lap della top-ten, anche se fuori dalla zona punti. Il giro più veloce "autentico" era stato tuttavia ottenuto da Martins che ha chiuso la gara fuori dai primi dieci.

Proprio Dunne e Martins sarebbero partiti affiancati in prima fila l'indomani mattina nella feature race e...



WTF?!?! Essenzialmente Dunne ha speronato Martins mandandolo nelle barriere, il che non sarebbe neanche così grave se non fosse che sopraggiungeva mezza griglia e si è innescato un botto micidiale che ha visto ritirarsi, oltre ai sopracitati piloti di Rodin e ART, l'altra ART di Miyata, la MP di Verschoor, la Prema di Minì, la Campos di Martí e la Trident di Esterson.
Se ho ben capito c'è stato un restart da original distance, con tanto di Montoyno, partito dalla pitlane in precedenza per essere rimasto fermo in griglia, stavolta in seconda piazza alle spalle di Fornaroli, che era uscito indenne dal botto della prima partenza. La percorrenza totale della gara è stata frattanto ridotta a causa della bandiera rossa precedente.
Ci sono stati altri due incidenti, di Durksen e poi di Beganovic, così che anche rispettivamente AIX e Hitech hanno visto solo una vettura giungere al traguardo. Facendo la sosta obbligatoria in regime di safety car, Crawford si è procacciato la leadership e quindi, quando la gara è stata redflaggata, la vittoria. Fornaroli ha chiuso secondo mentre Lindblad, che aveva superato Montoya con simili modalità, ha chiuso terzo ma è stato penalizzato per eccesso di velocità nella pitlane. Il figlio di Juan Pablo quindi è stato classificato terzo e ha ottenuto il suo primo podio nella categoria, il secondo stagionale per Prema.
Non è stato assegnato punteggio pieno e non è stato assegnato il punto del giro più veloce perché è stata completata meno della metà della percorrenza totale.

RISULTATO: 1. Crawford/ DAMS, 2. Fornaroli/ Invicta, 3. Montoya/ Prema, 4. Browning/ Hitech, 5. Lindblad/ Campos, 6. Maini/ DAMS, 7. Stanek/ Invicta, 8. Cordeel/ Rodin, 9. Villagomez/ Van Amersfoort, 10. Goethe/ MP Motorsport, 11. Bennett/ Van Amersfoort, 12. Meguetounif/ Trident, 13. Shields/ AIX.

PS. Permettetemi un piccolo off topic, oggi (lunedì post-gara) alla mensa self service dove vado a pranzo nei giorni di lavoro, tra le pietanze c'era lo scorfano gratinato (su cui è peraltro andata la mia scelta) e l'ho trovato estremamente pittoresco come piatto post-GP di Monaco perché "scorfano" in francese è "rascasse".


domenica 25 maggio 2025

Formula 1 2025: #8 Commento al Gran Premio di Montecarlo

L'ultima volta che un gran premio era stato disputato il 25 Maggio era il 2014, si correva a Montecarlo proprio come oggi e Jules Bianchi si infilava tra le barriere della Rascasse e Kamui Kobayashi facendo il sorpasso che, alla fine della gara, sarebbe stato essenziale per la Marussia per ottenere i due punti del nono posto, un risultato storico, anche nel confronto con la rivale Caterham. La penultima, invece, è stata nel 2008, quando per mano di Lewis Hamilton la McLaren ha ottenuto fino a oggi l'ultima vittoria monegasca.
Un tempo le prove libere nelle "anguste e tortuose stradine del Principato" avvenivano di giovedì, adesso sono di venerdì come in tutti gli altri circuiti, e già dal venerdì abbiamo iniziato ad assistere a fatti di un certo livello. Per esempio Stroll si è messo a zigzagare a random a bassa velocità davanti a Leclerc che arrivava nel suo giro lanciato cozzandogli contro e si è guadagnato una posizione di retrocessione in griglia. Se ne sarebbe guadagnate altre tre per un impeding in qualifica su Gasly, ma nevermind, alla fine si sarebbe ritrovato sulla griglia nella stessa posizione di qualifica.
Bearman, invece, la scorsa settimana ha avuto la bella pensata di far notare l'errore della direzione gara in qualifica. Quindi, quando venerdì è stata data bandiera rossa e si è ritrovato davanti Sainz che andava già ai due all'ora, e ha commesso il grave errore di superarlo, anziché inchiodare schiantandosi sopra di lui nella speranza che entrambe le macchine potessero volare in tribuna trucidando una ventina di spettatori, si è guadagnato dieci posizioni di retrocessione in griglia.
L'ultimo a incappare in una retrocessione è stato Hamilton, colpevole di essere presente in pista e di non essere in grado di rimpicciolirsi, mentre Verstappen sopraggiungeva.
Per l'ennesima volta tutti i casi accaduti hanno fatto sorgere il dubbio che il regolamento debba essere leggermente rivisto, ma in ogni caso questa è la griglia di partenza che ne è uscita:

Norris - Leclerc
Piastri - Verstappen
Hadjar - Alonso
Hamilton(4°+3) - Ocon
Lawson - Albon
Sainz - Tsunoda
Hulkenberg - Russell
Antonelli - Bortoleto
Gasly - Colapinto
Stroll(19°+1+3) - Bearman(17°+10)

È quel gran premio in cui si è deciso un cambio regolamentare one-off a random, ovvero l'obbligo di due pitstop. A tale proposito non era chiaro, quindi, se per Verstappen, Alonso e Hamilton partire con le hard potesse dare qualche vantaggio in termini di strategia. Quello che è chiaro è che Leclerc ha affiancato Norris, che ha fatto un gran bloccaggio, ma ha mantenuto la posizione.
Vanz: "Vanno via tutti puliti."
Bortoleto: "Che suonata di trombe!"
È finito in barriera e, per quanto sia riuscito a ripartire, è stata messa virtual safety car per riparare la barriera.
I Mercedes Bros, partiti nelle retrovie dopo che Antonelli aveva crashato in Q1 e che la macchina di Russell si era ammutolita sotto al tunnel prima che avesse fatto un tempo in Q2, non sono rientrati per smarcare la prima sosta, nonostante fin da sabato il Vanz ipotizzasse una loro sosta a inizio gara.
Nessun big si è fermato ai box, a parte Tsunoda se possiamo considerarlo tale. Tornato in pista nelle retrovie insieme a quei pochi che si erano fermati, al nono giro sarebbe stato tamponato da Gasly, uscendone senza danni, diversamente dal Pokemon che è arrivato ai box con una ruota penzolante. Ha lasciato un detrito in pista, ma ci sono state solo doppie bandiere gialle. Nessuno si è fermato ai box, mentre intanto il Vanz parlava continuamente di Lawson che come un Kevin Magnussen qualsiasi rallentava il gruppo per permettere al compagno di squadra di avere il gap per il pitstop. Tra il 18/19° giro si sono fermati Hadjar, Alonso e Hamilton, con il Prosciuttello che ha recuperato due posizioni per overcut.
A quel punto, tre giri dopo essersi fermato, Hadjar si è fermato di nuovo per smarcare la seconda sosta, però i Papaya si sono fermati uno dopo l'altro in quei frangenti, quindi a nessuno importava più un fico secco di Hadjar. È rientrato anche Leclerc rimanendo tra le due McLaren, mentre Verstappen ha atteso fino al 28°.

A prima sosta ultimata i primi sei erano Norris, Leclerc, Piastri, Verstappen, Hamilton e Alonso, mentre intanto Williams e Mercedes dovevano ancora fermarsi e Sainz sembrava rallentare le Mercedes per aprire il gap per Albon e frattanto venivano tutti doppiati dai top driver.
Antonelli: "E noi cosa siamo?"
Russell: "Oggi siamo stati declassati. Se Sebastian Vettel fosse ancora in pista, mia nonna tiferebbe per lui."
Voce fuori campo: "Cra, cra, cra."
Verstappen intanto si è lamentato dei doppiati indisciplinati e della mancanza di bandiere blu osservando via radio che sembrava di essere al GP di Montecarlo del 1972. Ne approfitto per segnalare che in quell'occasione Jean-Pierre Beltoise ottenne la sua unica vittoria in Formula 1, che era il cinquantesimo gran premio in carriera per Jacky Ickx, che di classificò secondo, mentre Emerson Fittipaldi arrivò terzo dopo essere partito per la prima volta dalla pole position.
La Williams gareggiava con due vetture March guidate da Henri Pescarolo e Carlos Pace. Ai giorni nostri invece Albon è andato a fare la sosta e Sainz ha cercato di nuovo di aprirgli il gap. Così come Lawson e diversamente da Kmag nella scorsa stagione, è riuscito a farlo senza andare in giro per track limits.
Sainz: "NOOOOOHHHHH."
Albon: "Cos'è successo?"
Sainz: "Una disgrazia terribile, si è appena ritirato il mio YdOlOhHhHh in una via di fuga con la macchina in fumo."
Al 42° giro Albon si è fermato per la seconda sosta, mentre i primi cinque e qualcuno nelle retrovie erano solo alla prima sosta.
A quel punto gli Albonsainz hanno fatto un driver swap e Albon ha iniziato a rallentare i Mercedes Bros per permettere a Sainz di aprire il gap. Quando Sainz ha fatto la prima sosta, Russell ha optato per superare Albon tagliando la chicane del porto, affermando via radio che preferiva prendersi una penalità piuttosto che stare dietro. Livello di intelligenza: il giovane Verstappen che si vantava di non avere rallentato in regime di bandiera gialla. Per questa bella pensata si è procacciato un drive through.

Nel frattempo, faccendo un piccolo passo indietro, tra i big Piastri è stato il primo a fermarsi per la seconda sosta al 49° giro, seguito un giro più tardi da Leclerc e un giro dopo ancora da Norris. Verstappen ha proseguito, anche perché nell'ultimo stint aveva a disposizione un set di soft. Si è ritrovato ben presto i Norriclerc negli scarichi, mentre a parte il passaggio ai box per il drive through, i Mercedes Bros non accennavano a rientrare un pitlane, al punto che quasi ci si chiedeva se volessero buttarla in caciara e non fermarsi venendo blackflaggati. Ovviamente non è successo, ma l'essere stati tutto il tempo a rimirare il retrotreno della Williams di turno senza tentare di scopiazzare le strategie Double Trouble altrui non ha dato frutti. Nel frattempo Verstappen è rimasto in testa alla gara a fare il figo in attesa che accadesse qualcosa, con il Vanz che affermava che secondo lui Verstappen avrebbe atteso rientrando all'ultimo giro tagliando il traguardo prima di fare la sosta e vincendo per avere concluso la gara prima del pitstop. Considerando che è una modalità simile alla vittoria di Michael Schumacher al GP di Gran Bretagna 1998, quando scontò uno stop and go all'ultimo giro, mi auguro che ventisette anni siano stati sufficienti a colmare un simile vuoto regolamentare, ma è sempre meglio non dare le cose troppo per scontate: siamo nello stesso universo in cui, due stagioni fa, ci siamo ritrovati a scoprire a random che era stato previsto quale punteggio applicare cosa succeda in caso di bandiera rossa che interrompe la gara a meno di 75% dei giri completati, ma non cosa succeda se la bandiera rossa è prima e il 75% non venga completato perché nel frattempo è arrivato il tramonto e solo Valtteri Bottas, in qualità di vampiro, possa proseguire la gara così come se niente fosse.
Verstappen: "Facciamo che entro al penultimo giro dopo avere tenuto Norris, Leclerc e Piastri in trenino a caso."
È esattamente quello che è successo e a quel punto i tre piloti inseguitori si sono allontanati. Norris è stato soddisfatto perché ha vinto e ricevuto il trofeo dal principe Alberto. È andata meglio a Leclerc, dato che il trofeo della seconda piazza è stato consegnato dalla principessa Charlene, Piastri purtroppo non ha avuto alcuna soddisfazione.


RISULTATO: 1. Lando Norris/ McLaren, 2. Charles Leclerc/ Ferrari, 3. Oscar Piastri/ McLaren, 4. Max Verstappen/ Redbull, 5. Lewis Hamilton/ Ferrari, 6. Isack Hadjar/ Racing Bulls, 7. Esteban Ocon/ Haas, 8. Liam Lawson/ Racing Bulls, 9. Alexander Albon/ Williams, 10. Carlos Sainz/ Williams, 11. George Russell/ Mercedes, 12. Oliver Bearman/ Haas, 13. Franco Colapinto/ Alpine, 14. Gabriel Bortoleto/ Kick Sauber, 15. Lance Stroll/ Aston Martin, 16. Nico Hulkenberg/ Kick Sauber, 17. Yuki Tsunoda/ Redbull, 18. Kimi Antonelli/ Mercedes, Rit. Fernando Alonso/ Aston Martin, Rit. Pierre Gasly/ Alpine.


giovedì 22 maggio 2025

GP Montecarlo 2005: Raikkonen domina nel giorno in cui Albers tenta invano di diventare un meme

22 Maggio 2005 // dopo una serie di successi della Renault, uno per mano di Giancarlo Fisichella e gli altri di Fernando Alonso, la McLaren ha recentemente ottenuto il primo successo della stagione in Spagna con Kimi Raikkonen, che conquista anche la pole pole position sulle "anguste e tortuose stradine del Principato".
Alonso lo affianca in prima fila, dietro di loro c'è una Williams che alla partenza ha una grande esitazione, un po' come se a guidarla fosse un Mark Webber qualsiasi, tanto che Fisichella passa in terza piazza. C'è anche la Toyota di Jarno Trulli, poi finalmente le Williams. A partire come un Webber qualsiasi è stato proprio Webber che adesso precede il compagno di squadra Nick Heidfeld.
Siamo nel 2005 quindi le Ferrari sono sempre in posizioni molto meh: Michael Schumacher partiva ottavo ed è alle spalle della Redbull sponsorizzata Star Wars di David Coulthard, Rubens Barrichello partiva decimo e adesso è undicesimo alle spalle delle Sauber di Felipe Massa e Jacques Villeneuve. Dietro di loro c'è la McLaren di Juan Pablo Montoya, partito dalle retrovie per una penalità a seguito di un incidente innescato nelle prove libere.

Le vetture presenti in pista sono soltanto diciotto, dato che la B.A.R. sta scontando il secondo gran premio di ban, causato dalle irregolarità riscontrate dopo il GP di San Marino. Nelle ultime posizioni ci sono stabilmente le Minardi e le Jordan. Per la squadra di Faenza abbiamo Patrick Friesacher e Christijan Albers, per la Jordan invece Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan.
L'indiano è il primo ritirato, esce di scena per un problema tecnico nell'anonimato. In casa Minardi (con il suo sponsor "Lost Boys" che descrive a pieno lo status di chi la guida), invece, i piloti decidono di fare gli attention seeker. Il primo a mettersi in mostra è Albers, ma l'immensità di quello che riesce a fare è così grande da meritarsi uno spazio tutto per sé. Passiamo quindi a menzionare il fatto che Friesacher più avanti andrà a sbattere ritirandosi.
Adesso torniamo su Albers, perché poco prima che sia completato un terzo di gara raggiunge l'apoteosi quando, ormai doppiato, va a sbattere a Mirabeau. Ordinaria amministrazione, direte voi. Non proprio, perché sopraggiunge mezza griglia, e non esattamente la mezza griglia più anonima.



Cadono cocci di mascelle, perché se Coulthard ha l'accortezza di evitarlo all'ultimo, Michael Schumacher non riesce a evitare il retrotreno della monoposto color Star Wars. Arrivano poi Villeneuve, Barrichello e Montoya, che rimangono bloccati perché la pista è ostruita al punto che solo Bernd Maylander può riportare la situazione alla normalità.
Coulthard frattanto si ritira per i danni riportati, mentre Schumacher deve cambiare l'ala anteriore danneggiata. Uscirà nelle retrovie e per un certo tratto lo vedremo alle spalle di Liuzzi, prima che Vitantonio sia costretto al ritiro con l'altra vettura sponsorizzata Star Wars.
In regime di safety car, Raikkonen non si ferma ai box, così come Trulli, gli avversari sì. Se Trulli cadrà nel dimenticatoio dopo la sosta, Kimi riesce ad allungare, al punto che si fermerà senza perdere la testa della gara.
Alonso è secondo, ma a poco a poco viene raggiunto dalle Williams. Ha Webber e Heidfeld negli scarichi, con Nick che dopo essersi fermato ai box riesce a undercuttare il compagno di squadra. Sia Heidfeld sia Webber riescono a superare Alonso, con Fernando che tenta anche di difendersi tagliando una chicane, ma poi deve arrendersi.

Raikkonen, Heidfeld e Webber, questo è il podio, per Mark si tratta del primo podio. Alonso chiude quarto con dietro un trenino in cui Montoya è quinto e Ralf Schumacher sesto davanti alla Ferrari. All'ultimo giro Michael Schumacher ha strappato la settima piazza a Barrichello e tentato, senza successo, di procacciarsi la sesta piazza a discapito della Toyota del fratello. Pare che tra i Ferrari Bros ci saranno polemiche per l'accaduto, visto che tra i due si è sfiorato il contatto.
Massa chiude appena fuori dai punti e, avendo intravisto una Sauber che sbatteva a Sainte-Devote mentre l'altra Sauber sopraggiungeva e passava oltre, gli chiedo scusa per avere pensato male di lui. Seguono Trulli, Villeneuve e Fisichella. La posizione finale suggerisce che a limonare con le barriere fosse stato Platinum Jacques.
Lo scontro tra Jordan e Minardi a cui la Formula 1 fa da contorno vede la squadra di Eddie uscire vincente, in quanto Monteiro porta a casa la tredicesima piazza. Giunge quattordicesimo e ultimo Albers, la cui fortuna è gareggiare vent'anni fa e non oggi, quindi niente meme (o insulti social) per le sue prodezze monegasche.



martedì 20 maggio 2025

Formula 2 2025: l'evento di Imola (e il piccione attention seeker)

Tra le gare di contorno della Formula 1 che si sono svolte nello scorso fine settimana c'è stato il ritorno della Formula 2. Questa è stata la griglia di partenza stilata dopo le qualifiche del venerdì:

Dino Beganovic - Sebastian Montoya
Victor Martins - Leonardo Fornaroli
Alex Dunne - Arvid Lindblad
Luke Browning - Oliver Goethe
Jak Crawford - Ritomo Miyata (pole sprint)
Pepe Martí - Roman Stanek
Kush Maini - Joshua Durksen
Gabriele Minì - Sami Meguetounif
Rafael Villagomez - Max Esterson
Richard Verschoor - Amaury Cordeel
John Bennett - Cian Shields

Della sprint di sabato ho visto gli highlight, con Miyata che partiva dalla pole position da reverse grid, venendo superato tuttavia da Crawford alla partenza della gara. Miyata ha mantenuto prima la seconda e poi la terza piazza nella prima parte di gara, per poi scivolare più indietro e alla fine chiudere la gara in sesta posizione a debita distanza dal quinto.
Crawford ha invece mantenuto la testa della gara, con Lindblad e Browning sui gradini più bassi del podio. Martins, Dunne, Miyata, Fornaroli e Stanek hanno concluso la zona punti, che per la sprint è estesa solamente ai primi otto.

Domenica la feature race è stata trasmessa su TV8 e viste le tempistiche credo fosse in differita. Avevo letto che iniziava a mezzogiorno, quindi in tarda mattinata mi sono precipitata a casa in gran fretta dopo essere stata al mercatino dell'antiquariato al quale il mio migliore amico ha una bancarella, passando più tempo a chiacchierare con lui che non a guardare il mercato.
Mi sono detta "aaaawwww, Montoyno sta per scattare dalla prima fila!!!11!!!111!!"... e Montoyno me lo ricordo praticamente neonato in braccio a Connie quando Juan Pablo Correva in Formula 1.
La gara è iniziata qualcosa come venti minuti dopo e Montoyno è rimasto fermo in griglia prima del formation lap, :-//// un destino molto simile a quello a cui è andato incontro Martins alla partenza della gara.
Beganovic frattanto ha mantenuto la testa della gara per la durata del primo stint, che a onore del vero è stata molto breve per i piloti come lui partiti sulle gomme di mescola più morbida. Quelli sull'altra mescola hanno allungato molto, fermandosi in concomitanza o dopo l'incidente Villagomez/ Meguetounif e la relativa safety car.


E... c'è un piccionehhhh!!!111!!!11!!! Sono andata a fare uno screenshot nel video degli highlight, dove purtroppo non si vede il momento, mostrato in TV, in cui questo è volato via. Lo si intravede nel punto che ho indicato con la freccia.
Detto questo, Dunne si è trovato a entrare ai box nel momento giusto, si è preso la leadership e ha vinto davanti a Browning, con Beganovic a completare il podio.
Piccole gioie, oltre a inquadrature di piccioni: Montoya ha rimontato fino alla zona punti. Nel frattempo Martins che era stato addirittura doppiato di un giro, è riuscito a risalire al dodicesimo posto.

RISULTATO: 1. Dunne (Rodin), 2. Browning (Hitech), 3. Beganovic (Hitech), 4. Lindblad (Campos), 5. Fornaroli (Invicta), 6. Crawford (DAMS), 7. Goethe (MP Motorsport), 8. Montoya (Prema), 9. Verschoor (MP Motorsport), 10. Meguetounif (Trident), 11. Shields (AIX), 12. Martins (ART), 13. Durksen (AIX), 14. Martí (Campos), 15. Cordeel (Rodin), 16. Miyata (ART), 17. Stanek (Invicta), 18. Minì (Prema), 19. Esterson (Trident), 20. Bennett (Van Amersfoort), 21. Maini (DAMS), Rit. Villagomez (Van Amersfoort).



domenica 18 maggio 2025

Formula 1 2025: #7 Commento al Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

18.05.2025 // Oscar Piastri, Max Verstappen, George Russell, Lando Norris, Fernando Alonso, Carlos Sainz, Alexander Albon, Lance Stroll, Isack Hadjar, Pierre Gasly, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, Liam Lawson, Franco Colapinto, Nico Hulkenberg, Esteban Ocon, Oliver Bearman e Yuki Tsunoda, sono queste le posizioni con cui i piloti sono andati ad allinearsi sulla griglia di partenza del Gran Premio di Imola. Pare che il weekend sia iniziato con Gasly che ha investito una lepre, il che è fonte di grandi gaslocon vibes, dato che "lepre" in olandese si dice "haas". Al suo fianco non c'è più Jack Doohan, ma è tornato al volante l'eroe dell'intera Argentina, con una tifoseria che fa caciara in branco sui social, dove per "caciara in branco" non mi riferisco ad abitudini tutto sommato soft come quella dei tifosi turchi che invadevano le chat di qualunque serie minore in cui gareggiasse Cem Bolukbasi, inneggiando al loro idolo in maniera caotica ma senza insulti di sorta.
Nel corso della Q1, Tsunoda ha preso in pieno un cordolo, ha perso il controllo della vettura ed è andato a schiantarsi violentemente alla curva Villeneuve (lo stesso tratto di pista in cui avvenne l'incidente mortale del "pilota amatoriale" - cit.- Roland Ratzenberger, anche se la pista è stata modificata successivamente) con tanto di cappottamento. Ne è uscito illeso così come poi Colapinto da un altro schianto piuttosto violento.
L'idolo dei colapinters pare fosse uscito dai box per tornare in pitlane troppo presto dopo la bandiera rossa per l'incidente di Tsunoda, procacciandosi una posizione di grid drop: era passato in Q2 venendo classificato 15° ma è partito 16°. La Q1 è finita in bandiera rossa per l'incidente di Colapinto, mentre Bearman che aveva appena fatto un tempo valevole la Q2 se l'è visto cancellare alla cazzum nonostante la bandiera rossa non fosse ancora stata esposta.
Il top della giornata è stato quando Hulkenberg ha fatto un mezzo impeding su Antonelli e sulla grafica ne è uscito un "Perez/ Norris, no further investigation".
CL: "Prosciuttello, tu che sei un uomo di mondo anziché una capretta che ha preso il diploma in una scuola con banchi monoposto, mi spieghi cosa c'entra Checo con tutto ciò?"
LH: "Parla piano, vuoi farti scoprire? L'ho chiamato ieri sera per chiedergli ospitalità quando scapperemo in Messico per vivere in clandestinità, decisione di gran lunga migliore che continuare a correre per questa scuderia."
CL: "Sei proprio sicuro che vuoi scappare? È solo grazie alla Ferrari che abbiamo scoperto che in caso di difficoltà si può lasciare guidare le rane al posto nostro."
LH: "Il problema è che l'hanno scoperto anche gli Alonsainz e l'hanno comunicato in Aston e in Williams."
FA: "Cra, cra."
CS: "Cra, cra, cra."

Nonostante fosse la gara numero 400 per la Redbull e i numeri tondi solitamente portino iella, Verstappen si è preso la posizione al via con le McLaren che sarebbero state 2/3 quando di lì a diversi giri Norris avrebbe superato Russell portandosi terzo. Nel frattempo il quartetto delle Aston e Williams in ordine sparso teneva botta, con Leclerc che dopo essere andato a caccia di Pokemon, ha visto Gasly perdersi per la sabbia e per consolarsi è andato a superare Strollino, prima di anticipare la prima sosta in una situazione in cui non era chiaro se avesse senso pensare a una oppure a due soste.
CL: "Adesdo faccio un giro like a boss, giusto per farmi notare."
Pessima idea: Russell, Alonso, Sainz e Stroll l'hanno imitato, quindi si sono trovati undercuttati, quindi dietro di lui, quindi sapevano dove fosse e potevano testimoniare contro di lui in caso di fuga in Messico.
CS: "Cra, cra, cra."
FA: "Perché sono appena stato superato da una rana?"
CS: "Perché tu ti sei rifiutato di far guidare la rana al posto tuo. Dovresti sapere che è infallibile. So che hai battuto Massa a quel modo."
FA: "Non è vero, non ho fatto guidare la rana, ho semplicemente rapito la rana di Felipe."
Voce fuori campo: "Vorrei farvi notare che Piastri è andato ai box ed è uscito davanti a Leclerc, non pensate che questo dettaglio sia più importante del parlare della rana?"
Verstappen, Norris e Albon sono rimasti nelle posizioni di testa distaccati anni luce gli uni dagli altri. Si sono fermati in virtual safety car quando Ocon è rimasto fermo a bordo pista. Anche vari piloti che avevano già fatto una sosta si sono fermati, compreso Piastri che è rientrato quarto: i primi tre erano Verstappen, Norris e Albon tutti distaccati anni luce, anche se poi Piastri sarebbe andato a prendersi Albon tornando in zona podio.
Hadjar era quinto davanti sd Antonelli, Hamilton, Alonso, Stroll e Leclerc. Gli Aston non si erano fermati ed è stata una pessima idea, dato che sono finiti molto rapidamente fuori dalla top-ten.
Si è visto Hamilton battagliare con Antonelli, si è visto anche Leclerc da qualche parte, Hadjar intanto... who kers di Hadjar, era solo il gran premio di casa della Toro Rosso di Faenza, non si potrà certo perdere tempo a parlare di lui!
Era il gran premio di casa anche per Antonelli, nel senso che proprio poteva andare tranquillamente a casa in anticipo: la macchina l'ha salutato, ha parcheggiato decisamente in mezzo, c'è stata una safety car e sono andati ai box anche se non nello stesso momento Norris, uscito terzo dietro a Verstappen e Piastri, Albon uscito quinto dietro a Leclerc, Hamilton uscito settimo dietro a Russell, Hadjar uscito nono dietro a Sainz. Completava la top-ten Hulkenberg, ma Tsunoda ha deciso di dare un senso alla propria presenza in pista e l'ha superato entrando in zona punti.
Norris aveva gomme più fresche, ha superato Piastri. Albon ha tentato l'assalto su Leclerc, ha messo le ruote sulla sabbia, Hamilton - che già si era liberato di Russell - ha superato agevolmente entrambi e poi Leclerc ha ceduto la quinta piazza ad Albon per evitare penalità.
Passare da 11/12 a un quarto e sesto posto è stato considerato un risultato di grande entità, non dico a livelli da mondialehhhh in tascahhhh, ma poco ci manca e pare che i piani di fuga in Messico siano ancora ben presenti nella mente dei due alfieri in rosso.


La gara è finita, chissà quando sarà la prossima diretta su TV8, ma ci penseremo in un altro momento, adesso tutti a incrociate le dita affinché Marco Andretti non venga bumpato e si procacci un posto in ultima fila a Indianapolis!

RISULTATO: 1. Verstappen (autore del 100° fastest lap della storia della Redbull), 2. Norris (McLaren), 3. Piastri (McLaren), 4. Hamilton (Ferrari), 5. Albon (Williams), 6. Leclerc (Ferrari), 7. Russell (Mercedes), 8. Sainz (Williams), 9. Hadjar (Racing Bulls), 10. Tsunoda (Redbull), 11. Alonso (Aston Martin), 12. Hulkenberg (Kick Sauber), 13. Gasly (Alpine), 14. Lawson (Racing Bulls), 15. Stroll (Aston Martin), 16. Colapinto (Alpine), 17. Bearman (Haas), 18. Bortoleto (Kick Sauber), Rit. Antonelli (Mercedes), Rit. Ocon (Haas).



domenica 11 maggio 2025

Indycar 2025: #5 Gran Premio di Indianapolis

Nella giornata di ieri, 10 maggio, cinquantesimo compleanno di Helio Castroneves, che a breve tornerà per la Indy 500, si è svolto il quinto evento della stagione, il Gran Premio di Indianapolis, altresì noto come Sonsio Grand Prix, ma io preferisco citare la location piuttosto che lo sponsor, a meno che non ci siano nomi pittoreschi come nel campionato ARCA. E mi pare palese che siamo ben lontani da quei livelli.


La pole position se l'è aggiudicata Alex Palou (Ganassi), affiancato da Graham Rahal (Rahal Letterman) che si è procacciato la leadership al momento della partenza, davanti al leader del campionato e a Devlin DeFrancesco (Rahal Letterman). Nel frattempo pare ci sia stato un contatto nelle retrovie tra Daly e Ilott con il premino che è finito in testacoda.
A proposito di testacoda, abbiamo visto anche una sbinnata di Marcus Ericsson (Andretti) che poi in corso d'opera si sarebbe ritirato come successo anche a Kyffin Simpson (Ganassi) e, in seguito, a Colton Herta (Andretti) e Jacob Abel (Coyne).
Dopo il primo pitstop Rahal e Palou hanno mantenuto la prima e seconda posizione mentre Scott McLaughlin (Penske) si è preso la terza piazza relegando quarto DeFrancesco, che avrebbe successivamente perso altre posizioni. A seguire, abbiamo avuto un intermezzo in cui, subito dopo che era passata in sovrimpressione la scritta del numero di giri da cui non entrava una safety car, Rosenqvist è finito in testacoda, ma si è rimesso in carreggiata giusto in tempo per non generare intoppi.

Rahal e Palou sono entrati ai box insieme per la seconda sosta, Graham ha mantenuto di poco la posizione su Alex, ma quel tanto che bastava per essere ancora leader. Nel corso dello stint, tuttavia, il campione in carica l'ha superato andandosi a prendere, più tardi, la quarta vittoria stagionale in cinque gran premi disputati.
Poco dopo, in occasione della terza sosta, Rahal ha avuto problemi, scivolando al quinto posto. Pato O'Ward (Arrow McLaren), infatti, era secondo davanti a Will Power (Penske) e a McLaughlin. Se Palou, O'Ward, Power e McLaughlin hanno mantenuto le prime quattro posizioni, non è lo stesso per Rahal scivolato sesto nel subire il sorpasso di Scott Dixon (Ganassi) nel restart a seguito della safety car entrata a causa della vettura ferma di David Malukas (Foyt), una safety car accolta con una certa gioia dai telecronisti.
Marcus Armstrong (Meyer Shank), Kyle Kirkwood (Andretti), Rinus Veekay (Coyne) e Felix Rosenqvist (Meyer Shankp) hanno completato la top ten, precedendo Louis Foster (Rahal Letterman), Josef Newgarden (Penske), Nolan Siegel (Arrow McLaren), Alexander Rossi (Carpenter), Conor Daly (Juncos), Christian Lundgaard (Arrow McLaren), con DeFrancesco solo diciassettesimo davanti a Robert Shwartzman (Prema), Christian Rasmussen (Carpenter), Santino Ferrucci (Foyt), Sting Ray Robb (Juncos) e Callum Ilott (Prema).

Concludo con una riflessione. Come ben sapete, sono una grande appassionata di Formula 1 da sempre e seguo con piacere l'Indycar dal 2012, essendomi documentata su tutto ciò che è accaduto dal momento dello split in poi, sia in CART sia in IRL per la seconda metà degli anni '90 fino agli anni 2000 inoltrati. Penso che una cosa non escluda l'altra e non mi piace il modo in cui i puristi dell'Indycar stanno sempre a millantare superiorità trattando i fan della Formula 1 come delle capre ignoranti.
Se non vado errata, per anni hanno sbandierato ai quattro venti il fatto che in Indycar possonohhhh vincerehhhh tuttihhhh, mentre guess what? Adesso sta vincendo sempre e solo Palou e non mi sembra tanto diverso dai domini di Sebastian Vettel, Lewis Hamilton e Max Verstappen, a cui abbiamo assistito dall'epoca in cui seguo l'Indycar. Lo ribadisco: i puristi di Indycar esaltano dell'Indycar fatti che, se accadessero in Formula 1, sarebbero denigrate.


sabato 10 maggio 2025

Indycar 2025: #4 Gran Premio di Barber

Il 4 Maggio si è svolto il quarto evento della stagione di Indycar e, ora che siamo già a ridosso del quinto, mi sembra doveroso mettermi in pari raccontando di Barber, dove Palou ha conquistato la pole position precedendo McLaughlin, Herta, Power, Veekay, Siegel, Lundgaard, O'Ward, Newgarden e Simpson a completare i primi dieci sulla griglia.
La vittoria di Palou non è mai stata messa in discussione, con la sola eccezione dei pitstop è stato in testa dall'inizio alla fine, con un abbondante vantaggio nei confronti del secondo classificato, Lundgaard, che grazie a una buona strategia è riuscito a risalire di diverse posizioni rispetto a quella di partenza e si conferma uno dei protagonisti.
Nella prima parte di gara era stato secondo Herta, posizione compromessa da un problema durante il pitstop. Il duello per il terzo posto ha visto McLaughlin prevalere nei confronti di Veekay, mentre la top-5 è stata completata da Power.

Segnalazione random, sullo sfondo, una ruota panoramica che ricorda la coda di un pavone:


Piccola digressione a proposito di Palou, mi ricordo di lui fin dai tempi delle formule minori, in particolare la Formula 3 Europea nel 2018, in quanto diversamente dalla GP3 si poteva vedere gratuitamente su Youtube, con tanto di commenti in chat in cui i ragazzini trollavano a proposito delle dimensioni dell' "ala mobile" dei piloti.
Ricordo anche i fan di Ticktum che insinuavano complotti nei confronti della Prema, stessa accusa poi lanciata anche dallo stesso Dan. Ad oggi non ho ancora deciso se credo o no al fatto che la vittoria di quel campionato da parte di Mick Schumacher sia stata o meno un furto nei confronti di Ticktum. Il fatto stesso che la cosa sia stata anticipata dai suoi fan mi porta a chiedermi se il complotto fosse così lampante o se Ticktum fosse semplicemente un fanboy messo al volante di una monoposto. Alla luce del fatto che Ticktum sia passato alla storia 1) per una squalifica di un anno per avere superato in regime di safety car una decina di vetture per andare a speronare un altro pilota ai tempi della Formula 4, 2) per essere stato licenziato dalla Williams ai tempi in cui era development driver per avere cantato sui social canzoncine in cui insultava Nicholas Latifi mi porta a pensare alla seconda opzione. E a chiedermi, se la verità fosse la prima, se fosse davvero così disdicevole favorire un soggetto che pare sano di mente nei confronti di costui... no perché a Ticktum si vuole bene di default, ma qualche dubbio bisogna anche porselo!
Detto questo, di quella stagione in cui c'era Palou ricordo Marcus Armstrong che sembrava una promessa, poi Robert Shwartzman, Juri Vips, gente tipo Zhou Guanyu, Enaam Ahmed, Sasha Fenestraz o Jehan Daruvala che vinceva di tanto in tanto, Sophia Florsch, le apparizioni one-off di Charles Leong, le sfavillanti performance di Ameya Vaidyanathan... insomma, ricordo un sacco di dettagli, a parte Alex Palou, che ha portato a casa dei podi ma in generale era abbastanza meh per un pilota che aveva fatto un downgrade dalla GP3 all'EuroF3.
Se sette anni fa mi fosse stato chiesto chi era destinato a diventare il miglior pilota tra quelli che gareggiavano in quella categoria, non avrei avuto dubbi a puntare su Armstrong... e invece sette anni più tardi Palou è un due volte campione di Indycar ed è facile che altri titoli si aggiungano alle sue statistiche. Il motorsport ci riserva sempre delle grosse sorprese.

RISULTATO:
1) Alex Palou/ Chip Ganassi Racing Honda
2) Christian Lundgaard/ Arrow McLaren Chevrolet
3) Scott McLaughlin/ Team Penske Chevrolet
4) Rinus VeeKay/ Dale Coyne Racing Honda
5) Will Power/ Team Penske Chevrolet
6) Pato O'Ward/ Arrow McLaren Chevrolet
7) Colton Herta/ Andretti Global w/ Curb-Agajanian Honda
8) Alexander Rossi/ ECR Chevrolet
9) Nolan Siegel/ Arrow McLaren Chevrolet
10) Josef Newgarden/ Team Penske Chevrolet
11) Kyle Kirkwood/ Andretti Global Honda
12) Scott Dixon/ Chip Ganassi Racing Honda
13) Felix Rosenqvist/ Meyer Shank Racing Honda
14) Graham Rahal/ Rahal Letterman Lanigan Racing Honda
15) Christian Rasmussen/ ECR Chevrolet
16) David Malukas /A.J.Foyt Racing Chevrolet
17) Marcus Armstrong/ Meyer Shank Racing Honda
18) Santino Ferrucci/ A.J.Foyt Racing Chevrolet
19) Conor Daly/ Juncos Hollinger Racing Chevrolet
20) Marcus Ericsson/ Andretti Global Honda
21) Kyffin Simpson/ Chip Ganassi Racing Honda
22) Sting Ray Robb/ Juncos Hollinger Racing Chevrolet
23) Callum Ilott/ Prema Racing Chevrolet
24) Devlin Defrancesco/ Rahal Letterman Lanigan Racing Honda
25) Robert Shwartzman/ R Prema Racing Chevrolet
26) Louis Foster/ R Rahal Letterman Lanigan Racing Honda
27) Jacob Abel/ R Dale Coyne Racing Honda


giovedì 8 maggio 2025

GP Spagna 2005: Kimi Raikkonen ottiene la prima vittoria stagionale nel giorno della nascita di Oliver Bearman

8 MAGGIO 2005 // dopo quattro vittorie della Renault, una di Giancarlo Fisichella nella gara inaugurale e tre di Fernando Alonso nei tre eventi successivi, Kimi Raikkonen conquista la prima vittoria stagionale per la McLaren, nella gara che segna anche il ritorno in pista di Juan Pablo Montoya, che ha saltato due gran premi per un infortunio ottenuto lontano dai circuiti.
A distanza di due decenni, tuttavia, questa giornata è significativa per via della nascita di Oliver Bearman, il decimo pilota della storia della Formula 1 a essere nato nel giorno in cui veniva disputato un gran premio. I primi nove sono stati Nelson Piquet, Andrea De Cesaris, Riccardo Paletti, Alessandro Zanardi, Jos Verstappen, Giorgio Pantano, Bruno Senna, Sergey Sirotkin e il recente Zhou Guanyu.

Se i gran premi precedenti avevano visto le Renault dettare legge, stavolta Raikkonen ha conquistato la pole position, dalla quale avrebbe fatto il vuoto, affiancato da un ottimo Mark Webber sulla Williams che in partenza è stato un po' meno ottimo, perdendo posizioni esattamente come ai tempi della Redbull. Alonso è passato secondo, Ralf Schumacher su Toyota si è ritrovato terzo. Fisichella, nel frattempo, era sesto alle spalle di Jarno Trulli sull'altra Toyota e vi sarebbe rimasto per quasi l'intera durata del primo stint. Su una diversa finestra di pitstop rispetto ad Alonso, sarebbe stato per qualche tempo secondo nella parte centrale della gara.
Così come Raikkonen in testa non era da mettere in discussione, non lo è stata neanche la seconda piazza di Alonso, mentre il gradino più basso del podio si è deciso tra i piloti Toyota, molto vicini, con Trulli che in corso d'opera si era trovato davanti a Ralf. Fisichella ha chiuso in quinta piazza precedendo Webber, con Montoya settimo e la Redbull di David Coulthard a completare la zona punti. Il compagno di squadra di quest'ultimo, Vitantonio Liuzzi, si era invece ritirato per un testacoda.

Rubens Barrichello, partito dalle retrovie per la sostituzione del motore, ha portato a casa una modesta nona piazza che ai tempi non dava punti, mentre Michael Schumacher si è ritirato intorno a metà gara, dopo essere stato protagonista di un breve duello con Montoya. In epoca in cui i cambi gomme erano consentiti solo per la singola gomma forata, ha prima avuto una foratura poi di lì a breve un problema a un'altra gomma. È stato il quarto ritirato dopo Liuzzi e le due Minardi di Patrick Friesacher e Christijan Albers, ritirati rispettivamente per un testacoda e per un guasto.
Nick Heidfeld sulla Williams ha conquistato il decimo posto, mentre Felipe Massa mentre era undicesimo ha avuto una foratura al penultimo giro, ritirandosi - sorte condivisa con il compagno di squadra alla Sauber, Jacques Villeneuve messo out da un guasto - ma venendo comunque classificato davanti alle Jordan di Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan. I due erano stati inquadrati nelle prime fasi della gara quando l'indiano aveva subito un sorpasso dal compagno di squadra.
Solo diciotto vetture hanno preso il via a questo evento perché la B.A.R. si era procacciata un race ban nel precedente evento.


mercoledì 7 maggio 2025

GP Spagna 2000: quando i fratelli Schumacher facevano a ruotate

Sottotitolo: miglior attore non protagonista Nigel Stepney

MONTMELÒ - 7 MAGGIO 2000 // non so se ricordate le atmosfere di un quarto secolo fa, la Ferrari e la McLaren contrapposte, Michael Schumacher e Mika Hakkinen affiancati in prima fila, Rubens Barrichello alla prima stagione sulla Rossa, David Coulthard appena scampato a un tragico incidente aereo... e la Williams, con Ralf Schumacher e con un ragazzino che avrebbe fatto strada, tale Jenson Button.
Molti di noi erano ragazzini ai tempi, come i driverstosurvivers del giorno d'oggi, quelli che si insultano perché i loro pilotihhhh si odianohhhh, la Prova Inconfutabile(C) qualche episodio spesso irrilevante di cui si parlerà per i successivi sei mesi... forse l'abbiamo scampata? Non so, andiamo a scoprirlo.

In una giornata in cui Pedro Diniz (Sauber), Jean Alesi (Prost) e Pedro De La Rosa (Arrows) escono di scena nei primi due minuti contati, gli ultimi due citati per un contatto, tra gli Schukkinen cresce il gap, completano la zona punti Ralf Schumacher, Coulthard, Barrichello e Jacques Villeneuve... ma questo guida una B.A.R. quindi come potrete immaginare la sua gara non è destinata a durare a lungo.
La situazione cambia quando avviene il primo giro di soste e in casa Ferrari succede un danno: viene investito il capo dei meccanici, Nigel Stepney, colui che sarebbe divenuto celebre ai tempi dello spy-gate per avere lasciato dei progetti della Ferrari in giro in una copisteria di Maranello. Sarebbe in seguito venuto a mancare del 2014 in un incidente stradale mentre si trovava al volante di un furgone.
Nel secondo stint il gap tra i due piloti di testa era molto inferiore, mentre con il secondo pitstop Ralf Schumacher è uscito alle spalle di Coulthard. Davidone - che aveva tre costole rotte dopo l'incidente aereo di pochi giorni prima- si è procacciato il gradino più basso del podio, ma era destinato a qualcosa di meglio.
Giunto il momento della sosta, gli Schukkinen sono entrati insieme. Per Schumacher qualcosa è andato storto, il bocchettone non entrava, ha perso la posizione e poi, in pista, ne avrebbe persa un'altra: Coulthard risaliva secondo andando a completare un 1/2 McLaren.
Le peripezie per il pilota di punta della Rossa, tuttavia, non erano ancora finite e nei giri successivi Schumacher si sarebbe trovato a perdere due posizioni (tranquilli, poi ci torno) e a fare una nuova sosta ai box, senza perderne ulteriori, avendo un vantaggio abbondante su Button.
Jenson si è messo avanti con i lavori, con un bel guasto al motore come se corresse già per la B.A.R., il sesto pilota a non terminare la gara, visti i ritiri dei quattro già citati e di Jos Verstappen (Arrows) per un problema tecnico ai box.
Heinz-Harald Frentzen (Jordan) si è portato a casa il punto del sesto posto, seguito da Ricardo Zonta (B.A.R.), Giancarlo Fisichella (Benetton), Alexander Wurz (Benetton), Eddie Irvine (Jaguar), Jarno Trulli (Jordan), Johnny Herbert (Jaguar), el nuestro amigo Marc Gené (Minardi), Gaston Mazzacane (Minardi) e Nick Heidfeld (Prost).

Torniamo a come Michael Schumacher ha perso la terza piazza, a vantaggio di Barrichello e di Ralf, proprio prima di rientrare per la sosta extra. C'era la Williams dietro di lui e Michael ha cercato di bloccare in tutti i modi Ralf, un po' come se cercasse uno schianto che facesse volare entrambi nel multiverso. Invece no, serviva solo ad assicurare il podio alla Ferrari, visto che Rubinho li ha superati entrambi in un colpo solo. Le cronache dell'epoca narrano di polemiche tra i fratelli Schumacher, che comunque hanno avuto breve durata.
Avevo undici anni ai tempi, ne avrei compiuti dodici a fine mese, e devo ammettere che sono contenta di essere stata bambina in un'epoca in cui ci si prendeva addirittuta a sportellate tra parenti senza che succedessero troppi drammi shakespeariani e troppi piagnistei tra i tifosi.


martedì 6 maggio 2025

Formula 1 2025: #6 Commento al Gran Premio di Miami

Miami, 4 Maggio // In Florida, laddove si corre accanto a un porto finto dipinto come scenografia, Kimi Antonelli ha conquistato la pole position della gara sprint, precedendo Oscar Piastri, Lando Norris, Max Verstappen, George Russell, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Alexander Albon, Isack Hadjar, Fernando Alonso, Nico Hulkenberg, Esteban Ocon, Pierre Gasly, Liam Lawson, Carlos Sainz, Lance Stroll, Jack Doohan, Gabriel Bortoleto, Oliver Bearman e Yuki Tsunoda. Quest'ultimo a causa di un errore di calcolo del team non è riuscito a fare il tentativo finale, così come Doohan che via radio si è messo a lamentarsi con il team, con cui potrebbe essere all'ultima apparizione.
La qualifica sprint non è stata trasmessa venerdì sera dalla TV dei povery dove invece c'era Masterchef, ma è stata mandata in onda in differita al sabato pomeriggio prima della sprint. Questa è stata preceduta dalla pioggia e dalla Ferrari rossa e biancoblu di Leclerc che stampava la propria livrea discutibile contro la barriere nel giro di schieramento. La partenza è stata rinviata dopo il giro di formazione per le condizioni di visibilità inesistenti, con due giri dietro safety car prima di uno standing start.

La gara sprint ha visto Piastri affiancare Antonelli e questo andare per prati scivolando quarto dietro a Norris e Verstappen, il tutto mentre la gara si rivelava piuttosto tranquilla e nella prima parte siamo stati chiamati ad assistere, come fonte di intrattenimento, a un duello tra Bearman e Sainz. Frattanto la pista si asciugava e, per ironia della sorte, stavolta diversamente dal solito avevamo avuto una gara tranquilla con il bagnato, mentre quando è arrivato l'asciutto ci siamo ritrovati a chiederci se tutti, in branco, prima della gara avessero fatto uso di droghe.
Hamilton è stato uno dei primi a passare alle slick e ha messo le soft, è stato l'unico - gli altri sono andati sulle medium - e incredibilmente la strategia non è stata un flop. Frattanto poco dopo la sosta Sainz era andato a sbattere e procedeva con una gomma squarciata e si è diretto ai box senza necessitare l'intervento della safety car. In pitlane, intanto, un unsafe release della Redbull ha innescato una collisione tra Verstappen e Antonelli con Kimi che non ha potuto fermarsi nel proprio box, è dovuto tornare in pista e poi rientrare un giro più tardi.
Un duello tra i piloti McLaren è stato interrotto dalle soste, il primo a rientrare è stato Piastri e, mentre Norris faceva la sosta, Lawson in livrea celebrativa fucsia ha pensato bene di scagliare Alonso contro le barriere. L'ingresso della safety car ha fatto sì che Norris tornasse in pista in testa davanti a Piastri e... Hamilton?! con i quali sarebbe andato alle interviste tenute da Romain Grosjean. *______*
La gara è terminata in regime di safety car, con Verstappen destinato a una retrocessione di dieci secondi per unsafe release. Dietro di lui Albon ha concluso quinto, ma si è procacciato cinque secondi di penalità per safety car infringiment. Altre penalità sono state assegnate a Lawson - settimo al traguardo - per l'incidente e Bearman - nono - per unsafe release.
Risultato: Norris, Piastri, Hamilton, Russell, Stroll, Tsunoda, Antonelli, Gasly, Hulkenberg, Hadjar, Albon, Ocon, Lawson, Bearman, Bortoleto, Doohan, Verstappen. Non hanno finito la gara Alonso e Sainz, mentre Leclerc non è arrivato a iniziarla.

Qualche ora più tardi tutto ciò è stato impacchettato e dimenticato, perché alle 22.15, con un ritardo di un quarto d'ora rispetto all'orario prefissato, sono iniziate le qualifiche, in diretta anche sulla TV dei povety, perché a quanto pare quando ci sono weekend sprint tutta la giornata di sabato viene trasmessa in diretta. Purtroppo per la Ferrari, lo pseudo-podio appena colto non è stato di buon auspicio per la qualifica, dato che hanno portato solo una macchina in top-ten. Certo che se in top-ten si doveva andare per farsi battere dalle Williams, forse era meglio andare a giocare a briscola, ma non preoccupiamoci di queste sottigliezze.
Verstappen ha fatto la pole davanti a Norris, Antonelli, Piastri, Russell, Sainz, Albon, Leclerc, Ocon e Tsunoda a completare i primi dieci. Hadjar, Hamilton, Bortoleto, Doohan e Lawson sono usciti in Q2, mentre in precedenza erano andati fuori Hulkenberg, Alonso, Gasly (poi partito dalla pitlane), Stroll e Bearman.

Alla partenza, mentre Doohan si toccava con Lawson causando di lì a poco una virtual safety car (e ritirandosi, mentre l'altro si sarebbe ritirato molto tempo dopo ai box), Verstappen si è messo a litigare con Norris, il quale ha tagliato per l'area dipinta a lato della carreggiata e si è ritrovato sesto dietro a Verstappen, Antonelli, Piastri, Russell, Albon e Norris. Ho iniziato a sognare che il giovane Kimi salisse sul podio e giungesse per l'occasione un piccione viaggiatore saudita a portargli una bottiglia di acqua di rose per evitagli guai con la legge degli States, secondo la quale i bambini piccoli come lui non devono bere alcool, ma fare cose adatte a quelli della sua età, tipo andare a comprarsi un fucile all'Ipercoop e sparare ai suoi colleghi a caso, in modo da liberare volanti per i figonihhhh beliximihhhh che ne sono sprovvisti. Purtroppo la risalita di Piastri l'ha relegato in terza piazza e, dopo avere superato le vetture retrostanti anche Norris è arrivato facendolo scivolare al quarto posto.
Nel frattempo dai box informavano i piloti di cose tipo:
"Tra dieci minuti arriverà la pioggia."
"La pioggia arriverà tra trenta minuti e sarà intensa."
"Tra venti minuti è previsto uno scroscio di pioggia, ma in due sole curve."
Tutto contemporaneamente, ovviamente. In sintesi, sembrava che le previsioni del tempo le avessero fatte quelli di Meteofrance durante un trip allucinogeno.

Duello dei top drivahhhh: dopo un lungo duello, Piastri è riuscito a prendersi la posizione su Verstappen dopo svariati tentativi. Per Norris è stato al contempo più semplice e più complesso. Più semplice perché ci ha messo meno giri, più complesso perché il primo tentativo si è concluso con entrambi che giravano sull'area colorata e Norris che doveva cedere la posizione facendo un saluto in stile Will Power. Ciascuno dei due ha allungato subito dopo il sorpasso, risultando tuttavia a debita distanza l'uno dall'altro.
Duello dei povery: Sainz ha superato Albon nella prima fase di gara, per poi perdere la posizione a vantaggio del compagno di squadra, permanendo sesto e settimo per tutta la durata del primo stint.
Duello dei morti di fame: a metà gara avevamo sentito parlare della Ferrari due volte, la prima quando Leclerc si era messo a millantare alla radio di avere visto i piloti Williams tagliare chicane, ricevendo un due di picche dai commissari, il secondo quando dopo numerosi tentativi Hamilton è riuscito a entrare in top-ten dopo un acceso duello con Ocon. Non che Tsunoda fosse messo molto meglio - era nono dietro a Leclerc - ma si sa che viviamo in un universo parallelo in cui c'è solo una Redbull.

La suddetta Redbull, come Antonelli e le Williams, è stata tra le prime vetture della top-ten a rientrare ai box per montare le slick, dato che pioggia what? Subito dopo dalla vettura di Bearman ha iniziato a uscire del fumo poco promettente, tanto che si è dovuto fermare a random lungo la pista. Tutti gli altri sono entrati ai box in regime di virtual safety car con Russell che era terzo davanti a Verstappen, oltre che Leclerc che da ottavo che era si è ritrovato settimo. Sainz non era molto d'accordo e si è preso la posizione, mentre Albon è andato a superare Antonelli. Sorry what?
La Redbull inesistente, frattanto, era ai margini dalla zona punti e pendeva sulla testa di Tsunoda una penalità per eccesso di velocità nella pitlane. Poi abbiamo avuto un'altra virtual safety car perché la vettura di Bortoleto era ferma.
Al restart un duello tra Leclerc e Sainz ha permesso a Hamilton di superare quest'ultimo ed entrambe le Ferrari in un colpo solo sono riuscite a superare una Williams, il che era molto di più di quanto l'andazzo avesse fatto sperare fino ad allora. A quel punto è stato messo in atto un grande cavallo di battaglia: un driver swap che ha avuto come risultato quello di far lamentare Hamilton prima e Leclerc dopo. In attesa che in Ferrari prendessero una decisione, Lewis ha chiesto se intendessero prendere un tè prima di decidere. In effetti a Miami dovevano essere le 17.00 o giù di lì!
Lo swap non ha funzionato e la cosa avrebbe provocato in seguito un ulteriore driver swap. Dopo avere lasciato sfilare Leclerc, Hamilton ha ricevuto informazione alla radio del distacco di Sainz e con un tono da lancio di servizi da tè ha replicato: "volete che faccia passare anche lui?"
A quel punto mi sono chiesta: perché devo scrivere dialoghi surreali nei commenti, sw i dialoghi reali sono talmente surreali da sembrare una parodia dei miei commenti?
La gara si è conclusa con un duello Hamilton vs Sainz, mentre il Vanz era già in clima gara terminata e stava parlando del nonno toscano di Piastri e della visita al suo paese che precederà il prossimo evento di Imola. In uno scenario che richiamava i filmati dei vecchi tempi in cui si andava in giro per un paesello della Campania in cerca del nonno di Paul Di Resta ecco un urlo, una collisione sfiorata, Hamilton che teneva la posizione e io che pensavo: "sulla TV dei povery è l'una e un quarto e tra meno di sei ore devo alzarmi per rientrare al lavoro dopo il ponte del Primo Maggio sperando che la mia assistente non abbia combinato casini in mia assenza".
Ho contravvenuto a tutte le mie regole non scritte andando a letto senza guardare il podio, e alla fine la giornata di lunedì non è stata così terribile. La mia giovane collega è come una piccola Strollina: ci sono momenti in cui fa dei quinti posti a random nelle sprint bagnate, altri in cui arriva ultima. E ovviamente sia mai che chieda aiuto se ha dei dubbi (non dico per forza a me, ma il nostro responsabile il nostro lavoro da trent'anni), si sa bene una piccola Lance non apprende mai niente da Felipe Massa! :-PPPP


RISULTATO: 1. Piastri/ McLaren, 2. Norris/ McLaren, 3. Russell/ Mercedes, 4. Verstappen/ Redbull, 5. Albon/ Williams, 6. Antonelli/ Mercedes, 7. Leclerc/ Ferrari, 8. Hamilton/ Ferrari, 9. Sainz/ Williams, 10. Tsunoda/ Redbull, 11. Hadjar/ Racing Bulls, 12. Ocon/ Haas, 13. Gasly/ Alpine, 14. Hulkenberg/ Kick Sauber, 15. Alonso/ Aston Martin, 16. Stroll/ Aston Martin, Rit. Lawson/ Racing Bulls, Rit. Bortoleto/ Kick Sauber, Rit. Bearman/ Haas, Rit. Doohan/ Alpine.


lunedì 5 maggio 2025

Formula Academy 2025: Doriane Pin vince la gara di sabato a Miami, cancellata per maltempo quella di domenica

La stagione di Formula Academy è arrivata al suo terzo appuntamento stagionale e Chloe Chambers, che gareggia per Campos, ha conquistato la pole position precedendo la compagna di squadra Alisha Palmowski (in livrea Redbull), la Prema di Doriane Pin (livrea Mercedes), la Rodin di Ella Lloyd (livrea McLaren), le ART di Lia Block (livrea Williams) e Aurelia Nobels, nonché la Campos di Rafaela Ferreira (livrea Racing Bulls), e Rodin di Emma Felbermayr (livrea Sauber) a completare la zona reverse grid.
Felbermeyr è quindi scattata dalla pole position nella gara del sabato, con le prime otto nell'ordine inverso di quanto elencato sopra. Solo decimo posto in griglia per la MP di Maya Weug (livrea Ferrari) dietro alla Prema di Tina Hausmann (livrea Aston Martin). L'altra Prema, quella di Nina Gademan (livrea Alpine) era solo tredicesima, dietro alla ART di Courtney Crone (livrea Haas) e la MP di Alba Larsen. Il team peggio classificato, alle spalle della Rodin di Chloe Chong, è stato Hitech, con 15/ 17/ 18 posto di Nicole Havdra, affiancata alla MP di Joanne Ciconte, infine in ultima Aiva Anagnostiadis e la wildcard statunitense Ava Dobson, che diversamente dalle due che l'hanno preceduta, quantomeno stava sul passo delle backmarker e non è neanche arrivata ultima.

Dopo un buono spunto in partenza, Felbermeyr ha mantenuto la prima posizione, in una gara che ha visto ben presto l'intervento della safety car dopo che Lloyd, ha seguito di un bloccaggio, è andata a collidere con Ferreira(?) e poi a rimanere ferma sulla pista. Dietro la safety car si sono allineate Felbermeyr, Pin e Nobels... in sintesi Doriane partita sesta era già seconda.
Un duello tra le Felberpin ha visto Emma riprendersi la posizione perduta, per non riuscire nella stessa manovra poco dopo. Superata definitivamente da Pin, ha perso ulteriori posizioni venendo sopravanzata da Palmowski, che aveva superato Chambers, poi anche da questa e da Weug
Una seconda safety car è intervenuta a seguito di una collisione tra Ciconte, che è rimasta ferma sulla pista, e Chong che invece è arrivata ai box dove comunque si è ritirata. Nobels al momento si trovava terza dopo essere stata superata da Palmowski, ma dopo il restart era destinata a perdere altre posizioni.
Felbermeyr nel frattempo era sesta, quando la sua vettura è praticamente implosa, con la parte anteriore che si era sollevata. Le è stata esposta quella famosa bandiera nera con cerchio arancione di cui Mazzoni amava tanto parlare.


Emma è rientrata ai box in regime di safety car ed è tornata in pista ultima. Sarebbe risalita fino all'undicesimo posto, prima di finire nuovamente nelle retrovie per motivi non inquadrati dalle telecamere.
Pin ha vinto con un vantaggio molto ridotto nei confronti di Palmowski, mentre Chambers ha completato il podio, precedendo in zona punti Weug, Gademan (poco inquadrata ma risalita tantissime posizioni rispetto alla partenza), Nobels, Hausmann, Ferreira, Crone e Block, mentre fuori dalla top-ten hanno concluso Larsen, Havdra, Dobson, Anagnostiadis e Felbermeyr.

Per gli incidenti provocati Lloyd e Chong si sono procacciate tre posizioni di retrocessione per la gara della domenica, che però è stata cancellata per la pioggia torrenziale.
Maya Weug al momento è ancora leader della classifica, ma con un solo punto di vantaggio rispetto a Doriane Pin.