Per oggi, 3 gennaio 2024 (55° compleanno di Michael Schumacher), voglio proporvi un mix micidiale di tamarraggine e di poesia, perché è facile giudicare trash ciò che a primo impatto può apparire trash, ma molto più difficile leggere tra le righe e vedere il risultato finale. Correva l'anno 1997 quando usciva "Formula" di DJ Visage, canzone che è successivamente passata alla storia con altri titoli, come "Formula 1" o "Schumacher song". Il titolo originale, dopo una serie di ricerche, pare essere proprio "Formula" e basta e nel corso degli anni ne sono usciti diversi remix.
Non dubito che, senza alcuna conoscenza della lingua tedesca, possa apparire come un mix micidiale di musica dance e motori V10, risultando sgradevole a chi non sia un appassionato del genere. Però, ve lo assicuro, le sue sfumature hanno un fascino che raramente ho visto in una canzone tamarra dedicata a un pilota.
Der Start
Null auf hundert in zwei Sekunden
Loss gets
Così inizia il pezzo di DJ Visage: "partenza, da zero a cento in due secondi, si parte", e poi, a seguire, appunto, quel mescolarsi di musica dance e motori.
Il ritmo si mantiene lungamente invariato, prima di arrivare al suo apice. Siamo oltre metà canzone, la tensione sale, ed ecco il momento cruciale.
Tante canzoncine celebrative di piloti ci raccontano di quanto siano fighi e imbattibili. Questa no, il successo finale passa per un momento in cui il pilota è impotente:
Dramatic in der Box
Jetzt mus alles gut gehen
Schumacher zwanzig Sekunden vor
Achzig Liter nachgetankt
Drei, vier, fünf und halb Sekunden
Und Schumacher ist wieder im Rennen
Inizierei da quel "dramatic" che ha un'intonazione simile a quella inglese, dove per "drama" si intende qualcosa che genera emozione. E allora abbiamo: "drama ai box, adesso tutto deve andare bene".
E poi la musica, a scandire il tempo che passa.
"Schumacher è in vantaggio di venti secondi, rifornimento per ottanta litri, tre, quattro, cinque secondi e mezzo, e Schumacher è di nuovo in gara".
Siamo nella seconda metà degli anni Novanta, questo è un palese descrivere un tentativo di overcut per riaprire una gara che altrimenti sembra chiusa. Non siamo di fronte alla solita retorica del pilota figo che batte tutto e tutti: no, è ai box, dopo avere accumulato un vantaggio di venti secondi su chi già ha rifornito. Potrebbe passare in testa, ma nulla dipende più da lui.
E allora ritorna la musica, fino al suo finale, che rivela com'è andata:
Schumacher gewinnt
Michael Schumacher ist Weltmeister
Ha vinto ed è campione del mondo non per figaggine di default, stile Pitstop Boys, quanto per effetto di peripezie sulle quali si è ritrovato a non avere controllo diretto, ma che nel contesto della canzone descrivono, seppure in maniera molto sintetica, lo svolgimento di una gara.
Non serve una grossa immaginazione, una volta compreso il testo, per figurarsi la scena, per immaginarselo, Schumacher che spinge, in attesa della sosta finale, quella che potrebbe stravolgere il senso della gara.
Non è difficile immaginarselo prima ai box e poi uscire dalla pitlane, in quello che sarà il momento della verità e che, curiosamente, con diversi anni di anticipo, sembra ricordare le dinamiche del GP del Giappone 2000 e l'uscita dai box in testa, davanti a Mika Hakkinen.
Per come la penso io, questa è destinata ad essere la migliore canzone trash dedicata a un pilota perché, al di là del suo essere immensamente tamarra, porta dentro di sé molto più significato di quanto non facciano altre canzoni analoghe. Ti getta letteralmente dentro una gara e ti fa assistere a uno scontro finale.
Chi sia l'avversario non importa, quello che conta è il finale: "Schumacher vince, Michael Schumacher è campione del mondo".
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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