lunedì 25 settembre 2023

GP Stati Uniti 2003: l'ultimo podio di Frentzen!

L'ultima decade di settembre quest'anno ci ha riservato in calendario il GP del Giappone e, se nei giorni scorsi ho parlato di quando in assenza di eventi giapponesi in questo periodo dell'anno c'erano gare nordamericane, epoca piuttosto lontana, oggi ci spostiamo nel passato decisamente più recente, ovvero vent'anni fa, quando il GP del Giappone esisteva già da molto tempo, però metteva fine alla stagione ed era preceduto dal GP degli Stati Uniti. Si svolgeva in quell'occasione il 28 settembre, ma ve ne parlo con qualche giorno d'anticipo, perché per il 28 settembre ho in mente un'altra cosa. Si svolgeva a Indianapolis, sul circuito ricavato all'interno dell'ovale, presente in calendario dal 2000 al 2007, dove sono accaduti diversi accadimenti degni di nota, di cui quello sicuramente passato più di tutti alla storia il famigerato Indy-gate, con i team gommati Bridgestone che gareggiavano e i team gommati Michelin che invece rientravano ai box dopo il giro di formazione.


Kimi Raikkonen, su McLaren, scattava dalla pole position davanti alla Ferrari di Rubens Barrichello. In terza piazza c'era un sorprendente Olivier Panis sulla Toyota, che precedeva le Williams di Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher. Il leader del mondiale Michael Schumacher era settimo in griglia dietro alla Renault di Fernando Alonso, mentre la top-ten era completata da David Coulthard su McLaren, Cristiano Da Matta su Toyota e Jarno Trulli su Renault. Alla partenza, Raikkonen ha mantenuto la posizione, mentre Barrichello ha perso diverse posizioni, con Panis che passava al secondo posto.
Anche Montoya non è stato autore di un grande spunto, così Ralf Schumacher si è allineato in terza piazza, seguito dal fratello Michael, dopodiché Coulthard è risalito in breve tempo quinto, scavalcando Barrichello e lasciandolo alle prese con Montoya. Una collisione tra i due ha messo fine alla gara di Rubinho, mentre Montoya si è visto sopravanzare da entrambe le Renault.
I fratelli Schumacher, frattanto, superavano Panis, ma un'ombra incombeva sulla gara: la pioggia. Le gomme da asciutto Michelin rendevano abbastanza bene con la lieve pioggia, le gomme da asciutto Bridgestone un po' meno, ragione per cui Michael Schumacher ha perso diverse posizioni, mentre Montoya ne guadagnava. La buona posizione di Panis, invece, è sfumata quando si è fermato due volte: la prima a montare gomme da bagnato, la seconda subito dopo a rimettere gomme da asciutto, dato che aveva smesso di piovere.

La gara di Montoya ha preso ben presto una brutta piega: prima un problema con il bocchettone della benzina che ha reso piuttosto lungo il rifornimento, poi un drive through da scontare per avere mandato Barrichello a insabbiarsi nelle campagne dell'Indiana. In concomitanza con la prima sosta, frattanto, tutti avevano montato gomme da asciutto tranne tre piloti in totale, ma si è rivelata una scelta sbagliata, in quanto subito dopo ha ricominciato a piovere.
Chi ne ha fatto le spese è stato Ralf Schumacher, finito per i prati mentre era passato in testa a spese di Raikkonen, visto in precedenza girare a tu per tu proprio con Ralf. Il pilota della Williams è stato costretto al ritiro, così come nella stessa tornata Mark Webber sulla Jaguar. Una Jaguar si è invece ritrovata terza, quando chi ancora era su gomme da asciutto è andato a cambiare pneumatici, era quella di Justin Wilson, uno dei tre che avevano fatto l'azzardo delle gomme da bagnato.
Gli altri due erano Jenson Button sulla B.A.R. e Heinz-Harald Frentzen sulla Sauber, che erano decisamente più avanti e che, mentre Wilson è stato in breve superato, hanno potuto rimanere in prima e seconda posizione per diverse tornate. Nel frattempo, con il bagnato, le gomme da pioggia Bridgestone erano superiori a quelle Michelin e Michael Schumacher - che da questo momento in poi, per brevità, sarà definito solamente per cognome, dato che diversamente dal fratello era ancora in pista - ne approfittava per superare avversari, andando anche a raggiungere l'ex fidanzato di Corinna, e poi alcuni giri dopo anche Button.

Ha smesso di piovere, i piloti avevano ancora una sosta da effettuare per rifornire e sarebbero passati a gomme da asciutto, ma Button non ha avuto questo onore: pochi giri dopo essere stato superato da Schumacher, la sua monoposto ha ricordato di essere una B.A.R. e l'ha lasciato a piedi, per un guasto al motore. Raikkonen, frattanto, era quarto alle spalle delle due Sauber, ha preso la posizione a Nick Heidfeld e poi si è messo a caccia di Frentzen, andando a superarlo per la seconda posizione: Schumacher/ Raikkonen/ Frentzen sarebbe stato il podio, alla fine di questa caotica giornata di pioggia a Indianapolis.
Sull'unica Renault rimasta in pista - Alonso si era ritirato per un problema di motore a poca distanza da quando era successa la stessa cosa a Button - Trulli ha in seguito sopravanzato Heidfeld portandosi quarto. La Sauber ha quindi dovuto accontentarsi del terzo posto di Frentzen... e oserei dire che non è una cosa da poco!
Si parla tanto di come Montoya in questa gara abbia combinato disastri, il che è oggettivamente vero, ma penso sia opportuno riconoscergli almeno una buona rimonta che l'aveva condotto alla settima posizione alle spalle della Jordan di Giancarlo Fisichella, il quale è poi stato superato dal pilota della Williams, giunto in sesta piazza. Fisichella, settimo, ha preceduto Wilson ottavo a completare la zona punti, dopodiché Da Matta e le Minardi di Jos Verstappen e Nicolas Kiesa, con tutti gli altri ritirati, di cui alcuni senza grosse sorprese da parte del telespettatore medio già ben abituato ad assistere a certe scene.


L'ultimo ritirato di una serie di nove è stato Jacques Villeneuve sulla B.A.R., abbandonato da un guasto al motore una volta che la sua vettura, proprio come quella di Button, si è ricordata di essere una B.A.R. motorizzata Honda.
Nove ritirati, ho detto, ma non li ho citati tutti, in precedenza, lasciandone indietro anche qualcuno illustre un po' come fossero stati dei Ralph Firman qualsiasi - sì, il pilota della Jordan si è ritirato per incidente. Parlo di Panis, incidentato sotto la pioggia, ma anche di Coulthard, abbandonato dal cambio.
Tornando a Villeneuve, al momento del ritiro era solo nono, se la cosa può consolare, ma in casa B.A.R. avevano a mio avviso ben poco di cui rallegrarsi: senza il ritiro, Button aveva concrete possibilità di essere sul podio. Invece no, insieme a un impassibile Raikkonen, i Corinna Bros si spruzzavano champagne come se non ci fosse un domani.
Per Schumacher il domani c'era ed era anche piuttosto roseo: aveva nove punti di vantaggio su Raikkonen ai tempi in cui una vittoria ne valeva dieci, solo una vittoria di Kimi con Michael fuori dai punti avrebbe potuto ribaltare la situazione. Montoya, invece, era già escluso dalla lotta per il mondiale: a dieci punti di gap, anche se avesse vinto a Suzuka con Schumacher fuori dai primi otto, avrebbe potuto eguagliarne i punti, ma non le sei vittorie conquistate nel corso della stagione.

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Milly Sunshine