sabato 2 settembre 2023

GP Germania e Italia 1969: il primo titolo di Stewart

Carissimi very uominy provenienti dagli anni '60/70, vi avevo detto che nell'ambito del fine settimana del GP d'Italia vi avrei raccontato passate edizioni dell'evento monzese. Per oggi vi porto nel 1969 e vi racconto prima l'evento svolto al Nurburgring il 3 agosto, poi quello italiano disputato cinque settimane più tardi il 7 settembre. Sono spiacente di informarvi che il GP di Germania è stato un gran premio poco importante, dato che non vi ha preso parte nessuna Ferrari. La Scuderia di Maranello ha infatti deciso di non prendere parte all'evento per focalizzarsi su quello di Monza di lì a poco più di un mese. Se vi può consolare, dalle immagini intraviste negli highlight, sembra che sia scattato alle 14.00 in punto.
Nurburgring e Monza erano gli ultimi due eventi della "stagione europea" - sarebbero seguiti altri tre eventi oltreoceano - e Jackie Stewart (Tyrrell/ Matra) si presentava con un abbondante vantaggio in classifica sui diretti inseguitori Bruce McLaren (McLaren), Graham Hill (Lotus), Jacky Ickx (Brabham), Denny Hulme (McLaren) e Jean-Pierre Beltoise (Tyrrell/ Matra) racchiusi in una manciata di punti.


GP GERMANIA - Ickx scatta dalla pole position precedendo Stewart, Jochen Rindt (Lotus) e Jo Siffert (Rob Walker/ Lotus), ma non ha un buono spunto e perde parecchie posizioni, recuperandone alcune nel corso del lungo primo giro al termine del quale è quarto, con lo scozzese che quindi si porta agevolmente in testa. Nel corso della prima tornata si segnala un incidente di Mario Andretti (Lotus) il quale coinvolge anche Vic Elford (McLaren), che tentava di schivare una ruota e finisce fuori strada. Elford, infortunato a un braccio, viene soccorso da Marione.
Ickx nel frattempo recupera posizioni e verso metà gara giunge negli scarichi di Stewart, con il quale lotta per la prima posizione, riuscendo a superarlo: questo sorpasso sarà ciò che sancirà la sua vittoria, specie considerato che Ickx inizia ad allungare. Mentre Rindt è già stato costretto al ritiro, Siffert frattanto è terzo, almeno finché a un giro dalla fine a causa di un guasto non finisce in testacoda girandosi più volte e ritrovandosi fuori pista. Risale al terzo posto McLaren, con Hill quarto a seguito del ritiro di Beltoise. Siffert e Beltoise, rispettivamente undicesimo e dodicesimo classificato avendo completato il 90% di gara, ricevono i punti del quinto e sesto posto, visto che dalla quinta alla decima posizione, si classificano piloti di Formula 2 chiamati a riempire la griglia vista la poca presenza di vetture e la lunghezza del circuito.

GP ITALIA - in questo gran premio Jack Brabham, rimasto infortunato qualche mese prima, rientra. Non rientra invece Chris Amon e la Ferrari gareggia con la sola vettura di Pedro Rodriguez, dopo un mancato tentativo di partecipazione one-off di Tino Brambilla, fratello di Vittorio.
Highlight della gara non ne ho trovati, solo un servizio in italiano che parla di quello che succede prima della gara, dove si vede Stewart praticamente circondato da fan che gli si buttano addosso per chiedergli autografi. Certe cose non sono molto cambiate negli ultimi 50+ anni. Lo scozzese si qualifica terzo, alle spalle del poleman Rindt e di Hulme, la Ferrari di Rodriguez ha il dodicesimo tempo, mentre Ickx scatta quindicesimo e ultimo dopo la rottura del motore in qualifica.
Stewart si porta secondo dietro a Rindt, ma riesce a superarlo già nel corso dei primi giri. Ha la sventura di investire una lepre(?) e la sua monoposto sembra riportare dei danni, ma tutto procede comunque relativamente bene con Jackie grande favorito, seppure inseguito molto da vicino da parecchie vetture, tipico di Monza in formato old style. Rindt è il più vicino, ce l'ha negli scarichi e occasionalmente passa al comando, venendo tuttavia sempre superato nuovamente da Stewart. Altri piloti tentano di unirsi al duello per la leadership, tra di loro Piers Courage (Frank Williams Racing Cars/ Brabham) e anche Hulme; quest'ultimo tuttavia non dura a lungo nel duello per la prima piazza.
Courage torna invece a farsi vivo e con lui anche Hill, che riesce a inserirsi tra Stewart e Rindt, con Courage che si installa terzo davanti all'austriaco restandovi finché la sua vettura non inizia ad accusare dei problemi costringendolo a rallentare il ritmo. Va peggio a Hill, che a pochi giri dal termine è costretto al ritiro dalla seconda posizione, lasciando che a lottare con Stewart siano Rindt, Beltoise e McLaren. Il finale è in volata, mentre Bruce desiste, gli altri tre lottano fino in fondo, sia Rindt sia Beltoise strappano brevemente il comando a Stewart, il quale tuttavia è il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, con Rindt, Beltoise e McLaren tutti in meno di due decimi. Courage chiude quindo e Rodriguez porta a casa un punto con la Rossa, con Hulme unico altro pilota giunto al traguardo.


Con ancora tre gare da disputare, Stewart è già campione del mondo: ha 60 punti in classifica, un vantaggio abissale nei confronti dei piloti che lo seguono: McLaren a 24 punti e Ickx a 22 sono i piloti più vicini.
Siccome in questo periodo storico valgono per la classifica costruttori solo i punti della sola vettura meglio classificata, anche la Matra non può più essere raggiunta in classifica costruttori da Lotus e Brabham.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine