mercoledì 31 maggio 2023

Indycar 2023: #6 Indianapolis 500

L'edizione numero 107 della Indy 500 ha visto 34 piloti tentare di qualificarsi, il che significava una sola cosa: non tutti i piloti avrebbero avuto accesso alla griglia, con un solo escluso nella giornata della domenica precedente a quella della gara. Attualmente le qualifiche sono così strutturate: al sabato vengono assegnate le posizioni dalla 13^ alla 30^, mentre i primi dodici andranno a giocarsi in altre sessioni domenicali le prime quattro file. A giocarsi la qualificazione sono tutti i piloti qualificati oltre il 30° tempo, con i primi tre che vanno a comporre l'ultima fila della griglia. A faticare tanto, nella qualifica del sabato, sono stati tutti i piloti del team Rahal, con una sorpresa, Katherine Legge alla guida della quarta vettura con una partecipazione one-off a distanza di anni e anni, come unica della squadra a qualificarsi con il 30° tempo. I titolari, Graham Rahal, Christian Lundgaard e Jack Harvey a giocarsela con la Coyne di Sting Ray Robb. Incredibile ma vero, è stato proprio Rahal, il più altolocato di tutti, a ritrovarsi fuori dalla griglia. C'è stato tuttavia un colpo di scena l'indomani, durante una sessione di test, un incidente tra Katherine Legge e Stefan Wilson si è concluso con un infortunio a una vertebra per il pilota di Dreyer & Reinbold, che era qualificato 25°, che si è ritrovato fuori dalla gara.
Il regolamento prevede la possibilità, se il team possiede una vettura di riserva, di prendere parte alla gara con un altro pilota, partendo dall'ultima posizione. Così ecco che Rahal è rientrato in corso d'opera, ingaggiato in extremis dal team Dreyer & Reinbold per gareggiare su una loro vecchia monoposto partendo 33°. La griglia di partenza ufficiale è stata quindi la seguente (nella quale ho indicato anche il team):

1^ fila: Palou/ Ganassi, Veekay/ Carpenter, Rosenqvist/ Arrow McLaren
2^ fila: Ferrucci/ Foyt, O'Ward/ Arrow McLaren, Dixon/ Ganassi
3^ fila: Rossi/ Arrow McLaren, Sato/ Ganassi, Kanaan/ Arrow McLaren
4^ fila: Ericsson/ Ganassi, Pedersen/ Foyt, Power/ Penske
5^ fila: Carpenter/ Carpenter, McLaughlin/ Penske, Kirkwood/ Andretti
6^ fila: Daly/ Carpenter, Newgarden/ Penske, Hunter-Reay/ Dreyer & Reinbold
7^ fila: Grosjean/ Andretti, Castroneves/ Meyer Shank, Herta/ Andretti
8^ fila: Pagenaud/ Meyer Shank, Malukas/ Coyne, Andretti/ Andretti
9^ fila: DeFrancesco/ Andretti, Canapino/ Juncos, Ilott/ Juncos
10^ fila: Enerson/ Abel, Legge/ Rahal, Lundgaard/ Rahal
11^ fila: Robb/ Coyne, Harvey/ Rahal, Rahal/ Dreyer & Reinbold

La gara è iniziata a stento per Rahal, tanto che la sua vettura si è spenta ed è stata riportata ai box da cui è partito due giri dopo, mentre Alex Palou era leader davanti a Rinus Veekay e Felix Rosenqvist, ma solo l'inizio e i giri erano 200. Veekay è passato in testa a inizio gara, mentre Scott Dixon inizialmente quarto ha iniziato ad accusare problemi, ha perso posizioni e ha dovuto anticipare la prima sosta.
Dopo la sosta, Palou era di nuovo davanti a Veekay, mentre Felix Rosenqvist, strappata la quarta posizione ad Alexander Rossi, ha in seguito superato Santino Ferrucci portandosi terzo. In occasione questo giro di pitstop, Legge è andata a sbattere in pitlane subito dopo essere ripartita: sarebbe stato il primo di vari incidenti nella corsia dei box. Pare sia ripartita, dato che poi la si è vista ritirarsi parecchio tempo dopo, indicativamente un giro di pitstop più avanti.
In questo giro di soste Pato O'Ward è riuscito a portarsi in testa, con Rosenqvist secondo e Veekay ancora davanti a Palou, poi Ferrucci che ha superato lo spagnolo portandosi quarto, arrivando successivamente a giocarsi addirittura la seconda posizione con O'Ward mentre Rosenqvist si trovava in testa. Ci si avvicinava in quel momento a metà gara, ma al 92° Robb è andato a muro ed è entrata la safety car. Nel giro di soste seguito in quei frangenti, Veekay è finito in testacoda in pitlane colpendo Palou e ha ricevuto in seguito una penalità, il tutto mentre Callum Ilott non si fermava ai box e risaliva provvisoriamente in prima posizion davanti ai superstiti Rosenqvist, Ferrucci e O'Ward, venendo poi risucchiato dal gruppo a cui si aggiungevano Josef Newgarden e Marcus Ericsson, con questo che si è anche portato in testa in seguito in concomitanza con un giro di pitstop in cui un unsafe release durante la sosta di Colton Herta è culminato in un contatto in pitlane tra lui e Romain Grosjean.
Al 150° il pilota franco-svizzero è finito a muro, con relativo ingresso della safety car. Nessuno dei piloti di testa si è fermato in quanto l'ultima sosta era risalente a pochi giri prima e al restart è iniziato un duello per la leadership che ha coinvolto inizialmente Ericsson e Newgarden, poi anche Ferrucci che si è portato in testa, il tutto mentre Palou risaliva fino alla top-ten inoltrata. C'era un'altra sosta da fare, avvenuta a una trentina di giri dalla fine, con Ericsson davanti ai suoi diretti avversari, con Rosenqvist che ha stappato la posizione a Ferrucci e Rossi Newgarden che poi ha fatto lo stesso. C'era anche Kyle Kirkwood da quelle parti, che poteva puntare a posizioni di spessore.
O'Ward nel frattempo si avvicinava progressivamente a Ericsson arrivando a superarlo, mentre in testa c'era provvisoriamente Ryan Hunter-Reay davanti alle due Juncos. A 16 giri dalla fine, tuttavia, il colpo di scena: Rosenqvist è andato a sbattere, Kirkwood l'ha colpito, è finito a muro e si è ribaltato strisciando a lungo. Una ruota vagante è finita oltre le reti, fortunatamente senza finire addosso alle persone.
La gara è stata redflaggata - con RHR e le Juncos che non potevano effettuare rifornimento ma dovevano aspettare di tornare in pista - e al restart, dopo i giri dietro la safety car, restavano solo nove tornate. Ciò significava che, in caso di tardivo incidente, ci sarebbe stato il rischio di finire la gara in regime di safety car, se non fosse stata redflaggata in maniera creativa. È successo due volte, la prima delle quali, dopo che Newgarden di era portato in testa, O'Ward è finito a muro dopo un contatto con Ericsson che ha generato polemiche. Al momento però c'era altro a cui pensare, tipo Simon Pagenaud che era finito ugualmente a muro e Agustin Canapino che ha cozzato contro la vettura di O'Ward.
Al restart, dopo altri giri dietro la safety car, mancavano quattro tornate, mentre davanti era duello Ericsson vs Newgarden con Ericsson che ne è uscito vincente, dietro Benjamin Pedersen è finito a sbattere con anche Graham Rahal e Ed Carpenter coinvolti. Apparsa la bandiera rossa, ne mancavano due da completare e, mentre prima il restart era preceduto da vari giri dietro la safety car, stavolta ne è bastato solo uno, per poi avere un finale sprint di un giro.
Newgarden ha superato Ericsson ed è andato a vincere. Prima di andare in victory lane si è fermato, è sceso dalla vettura e si è messo a girare tra il pubblico, regalando alla Indy 500 quella patina di perfezione dietro alla quale stava nascosto un uso della bandiera rossa neanche tanto diverso da quello fatto in Formula 1 all'Albert Park, lasciandomi nel dubbio: bisogna focalizzarsi sulla bellezza di un tappeto pregiato o sulla spazzatura che vi viene nascosta sotto? Al momento in cui scrivo, non ho risposte.
Concludo segnalando un ultimo duello tra Castroneves e Kanaan, con Tony giunto alla fine della sua carriera in Indycar e con Helio che poi gli rivolgeva un gesto di saluto dopo avere tagliato il traguardo: è difficile pensare che la Royal Couple do Brasil non condividerà mai più lo stesso circuito, non in Indycar almeno.

RISULTATO: 1. Josef Newgarden, 2. Marcus Ericsson, 3. Santino Ferrucci, 4. Alex Palou, 5. Alexander Rossi, 6. Scott Dixon, 7. Takuma Sato, 8. Conor Daly, 9. Colton Herta, 10. Rinus Veekay, 11. Ryan Hunter-Reay, 12. Callum Ilott, 13. Devlin DeFrancesco, 14. Scott McLaughlin, 15. Helio Castroneves, 16. Tony Kanaan, 17. Marco Andretti, 18. Jack Harvey, 19. Christian Lundgaard, 20. Ed Carpenter, 21. Benjamin Pedersen, 22. Graham Rahal, 23. Will Power, 24. Pato O'Ward, 25. Simon Pagenaud, 26. Agustin Canapino, 27. Felix Rosenqvist, 28. Kyle Kirkwood, 29. David Malukas, 30. Romain Grosjean, 31. Sting Ray Robb, 32. R.C.Enerson, 33. Katherine Legge.

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