mercoledì 9 giugno 2021

Le regole sono uguali per tutti, a condizione che la direzione gara sia al corrente della loro esistenza

Le regole secondo la direzione gara
GP Azerbaijan 2021
Il 9 giugno di due anni fa si svolgeva quel famoso Gran Premio del Canada "vinto ex-equo" dai Vettelton. Allora, in mezzo alla gente che dibatteva soltanto in base a chi fossero i piloti coinvolti e alle loro preferenze personali in termini di attribuzione del risultato, cercavo di non lasciarmi travolgere dalla corrente e di rimanere con lo sguardo puntato verso quella verità che a mio parere era piuttosto lampante: non tutti i piloti vengono giudicati allo stesso modo.
Non ero la sola ad affermarlo, ma intendevo qualcosa di diverso da quello che, mediamente, affermava chi diceva parole simili. Sono profondamente convinta che non ci siano trattamenti di favore nei confronti di specifici piloti, quanto piuttosto che certe differenze siano dovute al contesto. Per intenderci: il pensiero al quale sono arrivata è che sia non l'identità del pilota a causare differenze, quanto piuttosto il suo status. Questa è la ragione per cui, mediamente, ai piloti di fondo classifica, è consentito di più di quanto non sia consentito ai front runner.

Da allora sono cambiate parecchie cose, ma ce n'è una che rimane uguale: i front runner sono sempre osservati speciali e magari capita che, nel dubbio, siano loro a decidere di cedere la posizione che si sono appena conquistati perché non hanno la certezza matematica che quanto hanno fatto sia regolare al cento per cento. Immagino che abbiate capito tutti a cosa mi riferisco e che abbiate una vostra idea precisa sulla regolarità o meno di quel sorpasso. Non è di questo, comunque, che voglio discutere, perché appunto, a mio parere, il problema non sono i piloti, ma il "sistema", sistema che tre giorni fa è uscito in parte allo scoperto.
Perché, cos'è successo tre giorni fa, vi chiederete? Niente, non è successo niente, tanto che non citerò nemmeno i piloti coinvolti, perché il problema, lo ribadisco, non è questo, e in questo caso più di ogni altro fare il nome di chi ha commesso l'azione, potrebbe generare polemiche. Per intenderci, non sono qui per dibattere se quello che ha fatto quel pilota sia regolare o no, ma sul metro di giudizio utilizzato.

Era un duello fuori dalla top-ten e anche abbondantemente (e non per la dodicesima piazza, peraltro): un pilota ne ha superato un altro, che l'ha raggiunto. A quel punto, per difendere la posizione conquistata, ha tagliato la strada a quello che lo seguiva, cambiando direzione più di una volta. Dagli onboard sembra che guardi anche negli specchietti e che sia perfettamente consapevole della presenza dell'altro. Ignorato dei commissari, è stato punito dal karma, venendo superato quasi sul traguardo dal pilota dal quale si stava difendendo.
"E il direttorehhhh di garahhhh keffaàhhhh??222???22???" Mhm... esattamente niente. Secondo quanto riportato dal sito Racefans (vedere screenshot), interpellato in proposito ha risposto che *ovviamente* nessuno ci ha fatto caso perché erano focalizzati sui front runner e che non sa nemmeno a pieno che cosa sia successo. WTF?! Sinceramente mi sarei aspettata un altro genere di risposta, cose tipo "abbiamo deciso di non intervenire né di investigare il fatto perché non abbiamo visto niente di irregolare". Invece no, non è che quell'azione sia stata valutata come regolare o irregolare, quanto piuttosto quel duello è stato ignorato.

Di per sé il fatto che i piloti possano lottare in modo più sguaiato non è necessariamente un male. Anzi, se lo fanno quelli davanti, c'è anche caso che lo facciano molto meglio di quello che l'ha fatto là dietro, domenica scorsa. Il problema è che, se uno di loro facesse una manovra totalmente analoga, si solleverebbe un polverone da cui non si uscirebbe più, finendo inevitabilmente per essere penalizzato. Il tutto mentre dietro c'è chi può fare la stessa cosa perché al direttore di gara e ai commissari apparentemente non interessa quello che fanno i piloti che non sono rilevanti per il campionato, a condizione che non intralcino piloti di un certo livello.
Credo fermamente che ci voglia un regolamento univoco, anzi, una sua applicazione univoca. "Non so cosa sia successo perché stavo tenendo d'occhio le prime posizioni" è una cosa che mi aspetterei da un tifoso che guarda la gara da casa, non certo da un direttore di gara. Quando questo lascia intendere che chi sta dietro sta lì solo per fare numero quindi quello che succede dietro non viene neanche preso in considerazione, credo ci sia un problema di fondo enorme, un problema che va ben oltre il pensiero che possa essere penalizzato X per favorire Y o Z.

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