venerdì 31 luglio 2020

Il Principe dei Poveri diventa una principessa in rosa

C'era una volta uno scoiattolo nerd che rispondeva al nome di Esteban Gutierrez, Estebaby secondo le tumblr girl che erano tutte sue fan, perché... non preoccupiamoci del perché, dato che non corrisponde esattamente al prototipo di pilota per cui le tumblrere impazziscono: non è biondo, non ha gli occhi azzurri e sui profili social non pubblica foto di se stesso in mutande.
Il giovane Estebaby aveva appena vent'anni quando gli capitò sotto il naso la possibilità di debuttare in Formula 1. Checo Perez, ai tempi, correva per la Sauber e a Montecarlo aveva fatto un botto non indifferente. Presente al successivo GP del Canada, ebbe un malore durante le prove libere e fu necessaria la sua sostituzione. Gutierrez era il terzo pilota della Sauber e la Sauber chiese in prestito De La Rosa alla McLaren, lasciando il piccolo scoiattolo nella sua tana a nutrirsi di nocciole per il disappunto.

Che cosa c'è di più triste che ricevere un bel peperoncino gigante su per il cu*o nel momento in cui potresti essere sul punto di procacciarti un volante one-off perché Perez è assente? Niente. A meno che non ti succeda per ben due volte in carriera.
Perché la grande notizia di ieri pomeriggio è stato un test per il coronavirus dal dubbio risultato, dopo il quale a Perez è stato impedito l'accesso al circuito ed è stato messo in quarantena. In serata è arrivata la notizia che, da quanto scriveva suo fratello Antonio sui social, doveva già essere nell'aria: Perez è risultato positivo al coronavirus, niente gran premio per lui e, secondo le regole britanniche attualmente in atto, destinato a mancare, comunque vada, anche dal prossimo.
In qualità di team motorizzato Mercedes, i piloti di riserva della Racing Point sono gli stessi della Mercedes, ovvero Stoffel Vandoorne, che tuttavia si trova in Germania dove dovrà prendere parte al six-header di fine stagione della Formula E, ed Esteban Gutierrez.

Per la seconda volta in meno di un decennio Gutierrez era il candidato più verosimile alla sostituzione di Perez, anche se circolavano voci di corridoio sul fatto che avesse problemi con la superlicenza. Ora, da un lato può essere vero che poteva essergli scaduta e non essere stata rinnovata (anche perché per rinnovarla bisogna pagare), dall'altro personalmente ho seri dubbi che a un pilota che ha fatto tre stagioni in Formula 1, di cui due dell'era turbo-ibrida, e che gareggiava quattro anni fa, fosse negata la possibilità di scendere in pista, una volta sistemate le faccende burocratiche, ovvero in parole povere quelle legate ai big money.
Invece no, mentre c'era già gente che pensava a quanto sarebbe stato bello se Gutierrez uscito dal nulla avesse battuto Strollino ridicolizzandolo (il padre di Gutierrez non possiede una scuderia, questa è la ragione per cui Estebaby riceve più credito, immagino), c'era altro che bolliva in pentola.

A vestirsi di rosa sarà qualcuno che in Force India in realtà c'è già stato e che è anche stato il pilota che andò più vicino a vincere un gran premio con la scuderia di Vijay Mallya. Non si era mai vestito di rosa, perché a suo tempo era andato a travestirsi da banana in Renault. Anche la Renault, tuttavia, l'ha messo alla porta, lasciandolo senza un volante per questa stagione.
Quel pilota è Nico Hulkenberg, rientrato dalla porta dopo essere stato buttato fuori dalla finestra. A volte capitano cose che non ti aspetti e questa è stata una di quelle occasioni. Ovviamente c'è tanta gente che si dimostra convinta che in questo fine settimana otterrà finalmente il suo primo podio in carriera, ma io la butto lì: cosa potrebbe succedere se la Racing Point andasse davvero a podio, in questo fine settimana? E se il pilota a podio, tuttavia, fosse Lance Stroll?

PS. Auguro ovviamente a Perez di tornare in pista il prima possibile.


mercoledì 29 luglio 2020

David Vidales: la presunta consacrazione di un enfant prodige

Il weekend passato, che per gli affezionati unicamente della Formula 1 è stato un "non race weekend", ha riservato la scoperta di quello che potrebbe essere, nel prossimo futuro o nei prossimi anni, un argomento di discussione non indifferente. Parliamo di David Vidales, pupillo di Fernando Alonso (Alonso a cui rivolgo i miei auguri di buon compleanno) e, secondo voci di corridoio, descritto da Pedro De La Rosa come il pilota più fenomenale che lui abbia mai avuto modo di vedere al volante. Non è una grossa novità che ci siano "recensioni" particolarmente positive su giovani debuttanti. A volte sono un po' forzate. Nel senso, ci sono molti giovani debuttanti promettenti, ma solo una ristretta cerchia possono essere considerati superiori alla media. E la media di cui si parla è quella delle Formule minori, dato che di formule minori si tratta. Il caso di Vidales, tuttavia, potrebbe essere un po' diverso.

Questo diciottenne spagnolo ha debuttato in quest'ultimo fine settimana, a stagione in corso, nella Formula Renault Eurocup, essenzialmente un campionato che utilizza vetture simili alle Formula 3, al quale solitamente accedono piloti provenienti dalla Formula 4 e destinati, qualora molto competitivi, a passare alla Formula 3 internazionale (quella che, per ragioni di comprensione e per evitare confusione con la F3 europea che esisteva prima della F.Regional, generalmente chiamo ancora GP3).
Il campionato di Formula Renault era già iniziato due settimane fa a Monza, questo di Imola era il secondo evento e Vidales ha esordito in corso d'opera con una pole position che si è tramutata in vittoria. Ci sono due gare, nel corso del weekend, e nella seconda partiva dalla seconda posizione in griglia: ha preso la testa della gara al via e ha vinto di nuovo, staccando in entrambe le occasioni i piloti che lo seguivano.

Che cosa c'è di fuori dal comune in tutto questo? A guardare i semplici risultati, niente. Nelle serie minori non è raro che, di punto in bianco, arrivi un debuttante che sembra potere sbancare tutto e tutti. Allo stesso modo non è detto che quello che succede in un singolo evento si ripeta anche negli altri. Tuttavia c'è una ragione fondamentale per cui i risultati di Vidales sono assolutamente da tenere d'occhio: in Formula Renault ci sono piloti che correvano già in quella categoria la scorsa stagione, così come piloti arrivati dalla Formula 4. Vidales non appartiene a nessuna delle due categorie: è arrivato direttamente dai kart, senza disputare la F4 e, a quanto risulta, senza neanche testare una vettura della categoria prima di questo fine settimana... insomma, una cosa del genere non può passare inosservata, stiamo parlando di Formula Renault, non di F4 South-East Asia dopotutto.

Al momento attuale il leader della classifica è Caio Collet (pupillo di Massa, curiosamente destinato ad arrivare secondo alle spalle del suddetto pupillo di Alonso proprio sabato scorso, nel decimo anniversario di "Fernando is faster than you") e al secondo posto troviamo Franco Colapinto, ma quest'ultimo ha un margine di ormai pochi punti nei confronti del nuovo arrivato e, viste le premesse, c'è da ipotizzare che questo giovane spagnolo possa superarlo in tempi brevi e magari essere anche un'insidia alla testa della classifica.
Credo che il nostro dovere sia quello di tenerlo d'occhio, perché con un attuale proporzione di due gare vinte al volante di una monoposto su due gare in monoposto disputate in carriera, per giunta in una categoria superiore a quelle in cui si poteva ipotizzare il suo debutto, potrebbe rivelarsi come uno dei piloti dall'adattamento più rapido della sua generazione.


sabato 25 luglio 2020

Sacrificarsi per la squadra è romantico, fintanto che riesci ad andartene prima di essere messo alla porta

Quel giorno Vettel e Alonso partivano dalla prima fila. Lo spunto di Alonso in partenza fu buono abbastanza da convincere Vettel che la cosa migliore da fare fosse cercare di ostacolare Alonso, con entrambi che lasciavano "scoperto" l'altro lato della pista. In quell'altro lato della pista, Massa ne approfittò per passare in testa. Alonso, da parte sua, era uscito vincente dal suo duello con Vettel. Qualche anno più tardi, Rob Smedley disse che in Ferrari avevano chiara la strategia di gara, prima del via, ma che qualcosa non aveva funzionato. Facendo un piccolo sforzo di immaginazione, mi viene da pensare che il loro obiettivo, quel giorno, fosse portarsi in testa con almeno una vettura, se possibile con due, e in quelst'ultimo caso che il pilota in seconda posizione parasse le spalle a quell'altro. Nel momento in cui Vettel si spostò verso Alonso e l'altro lato della pista rimase libero, molto probabilmente la strategia di gara fallì, perché il pilota Ferrari in testa non era quello che si auspicavano.

Era il 2010 e il karma non funzionava ancora bene come al giorno d'oggi. Si sarebbe concluso tutto nel migliore dei modi se, per punirlo di avere oltraggiato le presunte strategie pre-gara, il motore della monoposto di Massa l'avesse abbandonato così a caso, nel corso della gara. Non c'era ancora la virtual safety car, ciò non sarebbe andato a impattare sulla vittoria di Alonso.
Ad ogni modo il karma non diede il proprio contributo, quindi fu necessario sbrigarsela in un'altra maniera. Quel giorno, mentre Alonso sbraitava via radio che era ridicolo che il suo compagno di squadra osasse tenergli testa, la Ferrari si mostrava per la prima volta un team contendente al titolo in quella stagione così variegata. Complici i team radio pubblici, tuttavia, si dimostrava anche, almeno in apparenza, succube del suo pilota di punta, tanto da prendere le proprie decisioni in base a quanto il pilota di punta urlasse alla radio lamentandosi dell'ingiustizia del mancato tappeto rosso al suo passaggio.

Credo che quel giorno, in Ferrari, decisero di comportarsi come se Alonso e Massa fossero Schumacher e Barrichello, senza prendere nemmeno in considerazione per un idea che non lo fossero. Alonso poteva avere la stessa sete di vittorie di Schumacher, ma non aveva né la stessa lungimiranza né lo stesso basso profilo dal punto di vista mediatico. E per quanto Barrichello, sia prima sia dopo, si sia sempre dichiarato convinto di potere battere Schumacher, non penso che ne fosse convinto tanto quanto diceva. Per Massa, forse, era l'inverso, era davvero convinto di potercela fare, e questo spiegherebbe il differente approccio dei due e il maggiore successo, come seconda guida, di Barrichello nei confronti di Massa.
Non mi piace pensare che quel GP di Germania sia stato l'inizio della fine per qualcuno o per qualcosa, forse solo l'uscita allo scoperto di qualcosa che, così com'era, non poteva funzionare, perché, a conti fatti, quel giorno far vincere Alonso e fare arrivare Massa secondo era un'opera molto più semplice di quanto si potrebbe pensare.

Una strategia toppata, un undercut o un overcut, soluzioni che avrebbero potuto portare allo scopo ultimo di avere Alonso in prima posizione, ma non solo questo. Cosa sarebbe successo, se quando Alonso si lamentò via radio di quanto fosse "ridicola" l'ostruzione che riceveva da Massa, gli avessero detto che se voleva vincere doveva passare davanti? Con tutta probabilità, il risultato finale sarebbe stato esattamente lo stesso che si ebbe nella realtà. Alonso non si lamentava perché pensava di non potere passare davanti, ma semplicemente perché era convinto che gli fosse dovuto. Dal box, nessuno lo convinse del contrario. Per quello, al momento dell'ordine di scuderia, Alonso era ancora dietro.
La storia ha dimostrato in molteplici occasioni che fare la propria gara è più redditizio di preoccuparsi della gara degli altri, ma nonostante le dimostrazioni, c'è sempre chi finisce per cadere nella stessa trappola. Quel giorno la Ferrari avrebbe potuto ottenere una doppietta vista come eroica, con Alonso visto come salvatore della patria, dopo gli insuccessi degli ultimi tempi. Invece optò per un risultato artefatto che era l'esatta copia di quello che avrebbe potuto ottenere in maniera naturale.

giovedì 23 luglio 2020

L'etimologia dei nomi dei piloti 2020

Oggi mi è venuta un'idea, ovvero quella di andare a cercare l'etimologia del *first name* dei piloti del mondiale 2020, per intenderci di quello che in italiano viene definito nome di battesimo, definizione che cito per chiarezza e che di solito non uso trovandola fuorviante anche le persone non battezzate hanno un nome e quelle battezzate a volte lo sono state con un nome diverso da quello che hanno sulla carta d'identità e che di conseguenza viene definito loro nome di battesimo.
Okay, dopo questa introduzione caotica passiamo oltre e vediamo di andare a definire cosa significano i vari Lewis, Valtteri e Max del caso.
Vado abbastanza sicura che Valtteri sia la forma nordica del nome Walter/Gualtiero, in più ho scoperto con qualche ricerca che Lando è un nome di origine germanica la cui forma anglofona è Lance, che Kimi è considerato diminutivo di Joakim e quindi può essere tradotto come Gioacchino mentre Kevin non ha una traduzione italiana, ma ciò non ha importanza perché ho rintracciato l'etimologia.
Ovviamente mi sono permessa di commentare (in modo culturalmente ignorante) ciascuno di loro.

Lewis Hamilton: Luigi = glorioso guerriero (accurato)
Valtteri Bottas: Gualtiero = comandante dell'esercito (il suo collega citato sopra non sarebbe d'accordo)
Max Verstappen: Massimo = grandissimo (megalomania portami via)
Alexander Albon: Alessandro = difensore degli uomini (difende le loro posizioni non attaccandoli)
Sebastian Vettel: Sebastiano = degno di venerazione (ha provato a vestirsi come tale)
Charles Leclerc & Carlos Sainz: Carlo = uomo libero (liberi di duellare tra di loro... aspetta e spera!)
Lando Norris & Lance Stroll: Lando = terra/ patria (potrebbero comprarsi uno stato, a giudicare dai big money)
Sergio Perez: Sergio = custode (del proprio volante?)
Esteban Ocon: Stefano = incoronato (Verstappino gliela ruberà quella corona)
Daniel Ricciardo & Daniil Kvyat: Daniele = giudizio di Dio (hanno affrontato quello di Helmut Marko, possono farcela)
Pierre Gasly: Pietro = fatto di pietra (quindi Marko non è riuscito a farlo a pezzi)
Kevin Magnussen: Kevin = di nobili origini (J-Mag è un aristocratico onorario)
Romain Grosjean: Romano = nativo di Roma (quindi un aspirante torpedo come Kvyat)
Kimi Raikkonen: Gioacchino = reso forte da Dio (e indebolito dalla vodka)
Antonio Giovinazzi: Antonio = colui che precede (deve lavorarci ancora un po')
George Russell: Giorgio = lavoratore agricolo (che sia il destino della Williams?)
Nicholas Latifi: Nicola = vincitore del popolo (sul popolo magari ci stiamo, sul resto deve metterci moooolto impegno)


mercoledì 22 luglio 2020

Commento alla Formula 2 negli eventi austro-ungarici (e cenni sulla Formula 3)

Sono certa che nessuno se lo aspettasse, ma ho deciso di scrivere un commento ironico ai primi tre eventi della Formula 2, quindi mettiamoci subito all'opera, perché intendo scrivere un commento che possa dare un'idea di cosa sia la Formula 2 anche a chi non segue la Formula 2. Quindi iniziamo a parlare dei piloti, andando in ordine per numero di gara.
Con Dams corre Sean Gelael, che porta il numero 1 perché è il pilota più esperto del team che ha vinto il titolo nella scorsa stagione. Suo padre ha i big money, ha sponsorizzato anche Giovinazzi oltre che il figlio, e il giovane Gelael porta un casco che rappresenta lo sponsor del padre, Kentucky Fried Chicken... il suo casco rappresenta pollo fritto. Viene considerato uno che ha solo soldi e non combina niente e la definizione non si discosta molto dalla realtà. Il suo compagno di squadra è Dan Ticktum, tanto famoso quanto detestato, perché una volta in gioventù ha superato una decina di vetture in regime di safety car per andare a speronare un pilota che a suo dire l'aveva buttato fuori pista. È all'inseguimento da anni dei punti superlicenza per gareggiare in Formula 1 ed è stato un Redbull junior. Helmut Marko è stato pubblicamente elogiato per averlo eliminato come tanti altri piloti.
In Uni-Virtuosi c'è Guanyu Zhou, uno dei rookie più promettenti della scorsa stagione, nonché il pilota cinese più importante al mondo. Accanto a lui c'è Callum Ilott, idolo delle ragazze perché è un Ferrari Junior.
In ART c'è un altro Ferrari Junior, stavolta un rookie, Marcus Armstrong, a sua volta amato dalle ragazze. Il suo compagno di squadra è Christian Lundgaard e, insieme ad Armstrong, è visto come uno dei rookie più promettenti, anche se non il più promettente in assoluto.
In Carlin c'è Yuki Tsunoda, giapponese di poca esperienza(?), che in realtà nessuno si fila più di tanto perché è asiatico e gli asiatici nessuno li prende in considerazione. Il suo compagno di squadra è a sua volta un rookie, Jehan Daruvala, che essendo indiano va incontro allo stesso destino di tutti gli altri asiatici. In Campos, invece, c'è un pilota esperto, Jack Aitken, che vedevo come il principale contendente al titolo ma forse mi sbagliavo. Il suo compagno di squadra è Guilherme Samaia, un brasiliano che, visto il curriculum, forse sarebbe stato più adatto in Formula Regional.
In Charouz c'è Louis Deletraz, che è figlio di Jean Denis Deletraz, quello che correva per la Pacific. Se non sapete di cosa sto parlando, vi invito cortesemente ad approfondire. Il suo compagno di squadra è Pedro Piquet, un Piquet Jr che per il momento non ha ancora fatto scalpore come il fratello a suo tempo.
In MP c'è Nobu Matsushita, pilota che molti vedevano come favorito per il titolo ma che al momento è più indietro di Aitken in classifica, che porta lo stesso cognome di King Hiro. A seconda dei siti web, ci sono informazioni contrastanti sulla loro parentela, che vanno da un estremo all'altro: si passa da "sono padre e figlio" a "si tratta di omonimia, è un cognome molto diffuso in Giappone". In qualità di asiatico, in pochi lo considerano. Il suo compagno di squadra è Felipe Drugovich, che è andato benissimo in Euroformula Open e male in GP3 e che compie gli anni lo stesso giorno di Rubens Barrichello.
BWT ha le vetture rosa come le Pink Panther e una di esse è guidata da Artem Markelov, il veterano della serie, che io stessa vedevo come uno dei principali contendenti al titolo e mi pare di avergliela tirata. Accanto a lui c'è Giuliano Alesi, che è stato criticato da Sophia Florsch. Ciò lo accomuna, di conseguenza, a gran parte della popolazione mondiale. Curiosità: pur essendo figlio di Jean Alesi, ha origini per metà giapponesi da parte di madre e, in qualità di metà asiatico, nessuno se lo fila.
In Prema c'è Mick Schumacher, che è l'idolo delle ragazze perché 1) è un Ferrari junior, 2) è biondo, 3) cosa più importante di tutte, ha gli occhi azzurro shocking. Il suo compagno di squadra è il Nuovohhhh Predestinatohhhh Robert Shwartzman. È un Ferrari junior, è stato in Formula Renault e Formula 3 Europea, ha vinto la GP3, al debutto in Formula 2 si sta rivelando di una categoria a sé stante e suo padre è morto prematuramente. Quindi, oltre che idolo delle ragazze, ha anche tutte le carte in regola per diventare idolo delle folle, colui per il quale tempo un paio d'anni la tifoseria ferrarista potrebbe mettere da parte Leclerc.
In Trident ci sono Roy Nissany e Marino Sato (che non è parente di Takuma), il che lo rende il team meno appetibile, in quanto è l'unico team che ha due piloti asiatici. Da parte loro i Nissato finora non hanno fatto niente per dimostrare di meritare di essere presi maggiormente in considerazione. Poi, per finire, c'è l'ultimo team, Hitech. Uno dei piloti è Nikita Mazepin, che ha i capelli biondi ma viene detestato ugualmente perché nel 2016 ha picchiato Callum Ilott (poi divenuto in seguito suo compagno di squadra in GP3) e suo padre ha i big money. lIl suo compagno di squadra è Luca Ghiotto, l'unico italiano, che in Italia nessuno si fila per parlare dei cinque Ferrari Junior.
"Tu per chi tifi, Milly Sunshine?" chiede la Voce Fuori Campo. Diciamo che non tifo per nessuno, anche se speravo che Markelov potesse vincere il titolo. E, viste le mie gufate in tal senso, credo che nessuno dei piloti di Formula 2 vorrebbe avermi come tifosa, quindi va bene così. "Come si vede la Formula 2?" chiede nuovamente la Voce Fuori Campo. Su Sky, per chi ce l'ha e per chi ha tempo di vedersela, oppure ci si accontenta degli highlights che a partire da quest'anno vengono postati in tempi abbastanza brevi su Youtube. Io, di solito, seguo a tratti gli update su Twitter o eventualmente il livetiming, poi vedo gli highlights.
Come funziona il weekend: 1) prove libere una sessione al venerdì verso mezzogiorno, 2) qualifiche al venerdì pomeriggio, 3) feature race, una gara di circa un'ora, al sabato pomeriggio dopo le qualifiche della Formula 1 che assegna i punti ai primi dieci, 4) sprint race con la reverse grid dei primi otto la domenica mattina e punteggio ridotto ai primi otto rispetto a quella del sabato. In feature race è obbligatorio il cambio gomme e devono essere usate sia la mescola morbida sia quella dura, in sprint race no, infatti di solito i piloti non si fermano ai box a meno che non ci sia un degrado abissale.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO I: tutto è iniziato con il Redbullring, in concomitanza con il primo gran premio stagionale di Formula 1. Zhou ha ottenuto la pole position e gli occhi si sono focalizzati su di lui nonostante sia asiatico e, per tali ragioni, corra sempre il rischio di non essere preso in considerazione. C'era anche chi era pronto ad affermare di volerlo in Renault, di cui è membro del junior team, in tempi non sospetti in cui non c'erano ancora certezze sul ritorno del Divino Ferni. Ci sarebbe un piccolo intoppo, ovvero che non è affatto certo che Zhou si piazzi tra i primi quattro in classifica piloti, cosa necessaria per i punti superlicenza, ma ai tempi tutti davano per scontato che ci sarebbe riuscito. Chiariamo un concetto: Zhou ha dimostrato cose positive, solo che non ha eguagliato nei successivi appuntamenti quanto visto nel primo. Di conseguenza tutto l'entusiasmo esistente nei suoi confronti, come spesso avviene in queste circostanze, è stato immediatamente dimenticato.
Accanto a Zhou c'era Drugovich... e questa, lo ammetto, è stata una sorpresa non da poco, perché come ho già anticipato, Drugovich era stato dominatore in Euroformula Open, ma i suoi risultati in GP3 dell'anno scorso non lasciavano certo pensare che potesse passare oltre e avere risultati positivi. Invece Drugovich ha effettivamente sorpreso molto in positivo, anche se le cose non sono andate bene fin da subito, per lui: ha perso infatti delle posizioni e Zhou ha trascorso la prima parte di gara in testa davanti a Ilott e Schumacher, il che era comunque una certa novità, perché nel 2019 non si vedeva generalmente in zona podio né Ilott né Schumacher.
GZ: "Ma io sono figohhhh e voi nohhhh!!111!!11"
CI: "Se ne sei convinto. Io sono un FDA..."
MS: "E io ho gli occhi azzurro shocking."
GZ: "Naaaahhhhh, al mondo non importa niente della FDA o degli occhi azzurro shocking."
CI: "E alla tua macchina non importa di farti finire la gara."
GZ: "Come osihhhh farmi il malocchio????222???? Sei proprio kattivohhhh!!!11!!!"
CI: "Istinto di sopravvivenza. Se voglio vincere, devo farvi fuori tutti."
MS: "Ahahahahah, sei un idolo!"
CI: "Taci, tu, che stai per finire in testacoda da solo e per finire dietro a Nissany."
MS: "Noooohhhhh, ha ragione Zhou, sei krudelehhhh!"
CI: "E sono felice di esserlo."
Mentre appunto Zhou non terminava la gara, fermato da problemi tecnici, e Schumacher andava in testacoda da solo mentre si trovava in seconda(?) posizione, Ilott ha resistito senza problemi ed è andato a portarsi a casa la prima vittoria della stagione. Dietro di lui sono arrivati a podio gli Armstzman, cosa che ha fatto andare in visibilio pressoché qualunque essere senziente che avesse una vaga idea della loro appartenenza alla FDA e al fatto che abbiano lottato per il titolo in GP3 lo scorso anno. Poi dietro di loro c'era Lundgaard, quindi tutti #TeamGP3, quel giorno. Ovviamente, così come l'interesse nei confronti di Zhou è improvvisamente terminato, al giorno d'oggi dopo l'Ungheria solo l'interesse per uno dei membri del #TeamGP3 è ancora intoccato, ma di questo ne parleremo un'altra volta.
Vediamo di sintetizzare, questa è stata la top-ten: Callum Ilott, Marcus Armstrong, Robert Shwartzman, Christian Lundgaard, Dan Ticktum, Giuliano Alesi, Louis Deletraz, Felipe Drugovich, Nobu Matsushita e Roy Nissany. Questo stava a significare che, dopo avere sorpreso in positivo al venerdì, a Drugovich era data anche la possibilità di mettersi in mostra la domenica, dato che sarebbe partito dalla pole position da reverse grid, precedendo Deletraz, ancora all'inseguimento della sua prima vittoria.
FD: "Che non otterràhhhh!!!11!!!!"
LD: "E tu chi ca**o sei?"
FD: "Sono un brasiliano festaiolo che stasera ballerà la samba per festeggiare, in cu*o a tutti voi!"
LD: "Ahahahahah, non ci credo, ti chiami Felipe e questo non può certo portare bene."
FD: "Perché tu come credi di chiamarti, Fernando?"
LD: "Purtroppo no."
FD: "Quindi stai al posto tuo."
Il suo posto era la seconda posizione, mentre Drugovich scappava a gambe levate involandosi verso la sua prima vittoria in carriera all'esordio, in quella che di fatto era la sua seconda gara. Niente male per essere un rookie che aveva combinato poco e niente nel campionato immediatamente precedente!
Poi, siccome non esistono storie intriganti senza un villain, si sono intromessi sia un destino avverso, che ha fatto andare in fumo a vettura di Armstrong, sia un pilota dal curriculum non proprio immacolato, che è salito sul podio pur non essendo un fan favourite ma un pilota con millemila hater.
Podio Felipe Drugovich, Louis Deletraz, Dan Ticktum, a chiudere la zona punti Robert Shwartzman, Christian Lundgaard, Nobu Matsushita, Mick Schumacher e Jack Aitken. Nonostante fosse giù dal podio Shwartzman era ancora sotto gli occhi di tutti oltre che in cima alla classifica piloti, ormai vicino al raggiungimento di uno status privilegiato di Predestinazionehhhh.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO II: al venerdì abbiamo assistito a un altro tentativo di un pilota asiatico di conquistare il mondo e, di conseguenza, la considerazione del grande pubblico. Tsunoda, infatti, ha ottenuto la pole, in attesa che si facesse il momento della gara al sabato pomeriggio. Quel giorno il Redbullring è stato sede di rain delay e Markelov ne ha approfittato per andare in griglia tipo Grosjean in Brasile 2016, infatti in griglia non c'è mai arrivato. Oserei dire che le cose non sono andate nel migliore dei modi, fino a questo momento, e che questo sia stato il punto più basso della sua prima parte di stagione. Purtroppo gli altri punti non sono stati particolarmente elevati...
Dopo l'incidente di Markelov c'è stato un tentativo di partenza dietro safety car, poi un altro rain delay. A quel punto le vetture sono partite dietro safety car quando ormai si faceva sera.
YT: "Ma finalmente arriverà il mio momento."
RS: "E tu chi saresti?"
YT: "Come chi sono? Sono il prossimo idolo Made in Japan. Tu, piuttosto, sei un russohhhh sfasciacarrozzehhhh."
RS: "No, sono un russohhhh predestinatohhhh e sono sicuro che oggi porterò a casa una vittoria."
Infatti, come da proprio pronostico, Shwartzman nel secondo stint si è preso la testa della gara, il tutto mentre avevamo salutato già da un po' Drugovich per problemi all'impianto frenante.
YT: "Va beh, il secondo posto è ancora mio."
GZ: "Eppure mi sembra di esserti davanti..."
YT: "Non ci resterai per molto. Dopotutto tra gli asiatici se c'è una nazionalità più in vista è la mia. Non permetterò mai a un cinese di battermi, sono stato chiaro?"
GZ: "Come la pelle di Kovalainen. A meno che non sia stato al sole, perché secondo me diventa rosso come un gambero."
YT: "Perché stiamo parlando di Kovalainen? Correva in GP2 nel lontano 2005, quando noi al massimo usavamo il triciclo."
GZ: "Giusta osservazione. Solo, non capisco come mai hai osato approfittare di un discorso a tematica Kovalainen per superarmi facendomi una pernacchia. Tutto ciò è inaccettabile."
YT: "Come Alonso in Renault?"
GZ: "Naaaahhhhh, tutto sommato sono contento che sia lui a guidare quella macchina."
YT: "Vincerà il suo terzo titolo."
GZ: "A briscola, uscendo in Q2?"
YT: "Come osi?!"
GZ: "Datti una calmata."
YT: "Scusa. È stato Carlito che mi ha costretto a indignarmi per quello che hai detto. Sta infestando la nostra gara così come se niente fosse."
Impossibilitato a viaggiare verso la prima vittoria in quanto spodestato da New Predestinatohhhh, Tsunoda si è accontentato di viaggare verso il secondo posto. Nel frattempo Zhou perdeva terreno e alla fine si è salvato per il gradino più basso del podio in un finale al photofinish con Occhi Azzurro Shocking, altresì noto come il Piccolo Hulkenberg.
MS: "Da quando mi è stato appioppato questo soprannome?"
GZ: "Da quando ho iniziato ad essere più figo di te."
MS: "Gente senza occhi azzurro shocking... lo sai che potrei rimorchiare più io di tutti voi altri messi insieme?"
GZ: "Sì, lo so, per questo mi sono concentrato sull'obiettivo di salire sul podio invece che di provarci con la Calderon."
MS: "Naaaahhhhh, la Calderon ora si è trasferita in Giappone per correre in Superformula."
Top-ten: Robert Shwartzman, Yuki Tsunoda, Guanyu Zhou, Mick Schumacher, Callum Ilott, Christian Lundgaard, Marcus Armstrong, Dan Ticktum, Jack Aitken e Sean Gelael. Il giro più veloce è stato ottenuto a sorpresa da Roy Nissany, che l'avrebbe ottenuto anche l'indomani mattina, però a parte ottenere il giro più veloce non ha fatto altro di notevole, quindi direi di metterlo da parte una volta per tutte.
La gara credo che l'abbiano vista in pochi, perché New Predestinatohhhh è uscito quasi subito, quindi non ne valeva la pena, era meglio contare ancora su Leclerc. Nel pomeriggio Leclerc avrebbe centrato il retrotreno di Vettel mettendo in discussione questa teoria, ma il pomeriggio era ancora lontano e il Bad Boy era in testa dopo essere partito dalla pole ottenuta tramite reverse grid. A Lundgaard, però, non piacciono i bad boy, quindi se l'è messo dietro così come se niente fosse dopo pochi giri. Ticktum si è accontentato quindi del secondo posto, mentre dietro gli Armacher lottavano per il podio.
MA: "Che cosa vuoi, Piccolo Hulkenberg?"
MS: "Superarti."
MA: "Non sono sicuro che ce la farai."
MS: "Ho gli occhi azzurri, quindi sono più figo di te, rassegnati."
Ha superato Armstrong e in quel momento gli si è aperto in modo random l'estintore, inondandogli l'abitacolo e la visiera del casco di liquido per estintori. La stessa cosa era capitata anche a Gasly. Schumacher si è ritirato, venendo criticato per questo su Twitter da Dani Juncadella che ha raccontato di quando lui, molti anni fa, terminò una gara mentre l'estintore gli riversava liquido addosso, e adesso non ci sono più i giovani di una volta. Nel frattempo, alla fine della giornata, sono arrivati in zona punti Christian Lundgaard, Dan Ticktum, Marcus Armstrong, Callum Ilott, Jack Aitken, Sean Gelael e Nikita Mazepin, che un tempo era pilota da test della Force India quindi Mazepink. Così si è conclusa la giornata della Formula 2, con il quarto nuovo vincitore in quattro gare disputate, cosa destinata a interrompersi in vista dell'evento successivo.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO III: così come la Formula 1, anche la Formula 2 ha lasciato il Redbullring per l'Hungaroring. Dopo due fine settimana che l'avevano condotto a diventare ultimo in classifica, per Markelov non c'era niente da fare che sperare che le cose andassero un po' meglio. Non è stato il primo ritirato: incidente tra compagni di squadra Sato vs Nissany. Poi, però, è stata la volta di sbizzarrirsi anche per altri: Lundgaard ha tamponato Ghiotto, ha iniziato ad andare in giro ai due all'ora e, per evitarlo, Amrstrong ha speronato Markelov, che abbiamo visto prima sulla vettura incastrata nelle barriere e poi giù dalla vettura, mentre piangeva con la testa appoggiata a un muretto.
Nel frattempo Callum Ilott partito dalla pole position stava in testa alla gara ed era destinato a rimanerci per tutto il primo stint. A quel punto sono iniziati i problemi.
CI: "E mi rifiuto di credere che i problemi siano dati da un tipo che mi insegue con gli occhi azzurro shocking."
MS: "Infatti non è di me che devi preoccuparti, anche se intendo superarti così come se niente fosse. È il New Predestinato quello che devi tenere d'occhio."
New Predestinato, infatti, faceva parte di una ristretta cerchia di individui partiti con gomme dure ed è rimasto in pista un'infinità di tempo, pur continuando ad andare veloce. Poi, quando è giunto il momento, è tornato in pista arretrato ma ha iniziato a superare tutti uno dopo l'altro. La cosa incredibile è che in quel momento c'era in testa un pilota Prema (cioè Schumacher) e che c'era un pilota Prema favorito alla vittoria (cioè Shwartzman). Certe cose non sarebbero mai accadute ai tempi di Gelael, ma ammetto che ho iniziato a sentirne la mancanza perché era molto pittoresco.
RS: "Ora che mancano sei giri alla fine mi sono appropriato della testa della gara! Sono o non sono un YdOlO? Rassegnati, occhi azzurro shocking, sono io e non tu quello destinato all'Alfa Romeo."
MS: "Ma infatti non credo che sia poi così un male, non essere destinato all'Alfa Romeo."
RS: "Nobody loves me."
MS: "Io, se fossi in te, non mi piangerei addosso a quella maniera. Stai diventando un idolo delle folle e stai diventando più amato di Leclerc."
RS: "Non ancora."
MS: "Sì, ma non ti resta molto da aggiungere. E, appunto, siccome sei il pezzo privilegiato della F2, volevo chiederti che cosa ne pensi di lasciare Armstrong e di metterti insieme a me."
RS: "Sììììì, subito! Sei tu il mio nuovo ammmmore."
MS: "Sapevo che avresti detto di sì. In cu*o ad Armstrong!!!11!!!!1!!"
MA: "Come siete kattivihhhh."
MS: "Parla per te che hai messo fuori quel poveraccio di Markelov quando tutti i russi presenti a parte lui stanno dimostrando grandi cose."
Infatti a un giro dalla fine Mazepin ha superato Schumacher portandosi in seconda posizione e, sinceramente, vedere Mazepin che non solo aveva raggiunto il podio a spese di Ghiotto, ma che addirittura decideva di non salire sul gradino più basso del podio stesso, era una cosa che non mi sarei certo aspettata di vedere in tempi brevi. Qualcuno nel frattempo potrebbe chiedersi dove fosse andato a finire Ilott, che era partito dalla pole qualcosa come un'oretta prima. Evidentemente era stato preso a sberle da tutti (ma non da Mazepin, o almeno non materialmente, per una volta) ma si poteva appropriare della pole da reverse grid. Top-ten: Robert Shwartzman, Nikita Mazepin, Mick Schumacher, Luca Ghiotto, Felipe Drugovich, Jehan Daruvala, Louis Deletraz, Callum Ilott, Dan Ticktum e Guanyu Zhou.
Secondo una testata online italiana, Mick Schumacher era salito sul podio per la prima volta in carriera, in F2. Eppure, qualcosa mi fa pensare che a suo tempo fosse stato dedicato almeno un po' di spazio al fatto che l'anno scorso avesse vinto una sprint race, il che non coincide pienamente con il concetto di "stavolta era il suo primo podio". Nel frattempo un tizio sconosciuto fan di Shwartzman, ha scritto su Twitter che il suo preferito in F2 è Shwartzman, ma che gli piacciono anche Ilott e Schumacher perché hanno migliorato rispetto alla scorsa stagione. È stato tacciato di essere irrispettoso nei confronti di Shwartzman, perché ha menzionato anche altri due piloti invece di parlare solo dell'idolohhhh assolutohhhh. Tutto lascia pensare che stiamo assistendo sempre di più a una nuova glorificazione, ma questo l'ho già detto.
Anche domenica mattina la gestione delle gomme è stata importante. Infatti molti piloti sono rientrati ai box per una sosta, lasciando il solo Ghiotto in testa alla gara a spadroneggiare. Non più di tanto, in realtà, dato che alla fine ha dovuto vedersela con Ilott negli scarichi, pur avendo la meglio. Luca Ghiotto, Callum Ilott, Mick Schumacher, questo il podio dell'ultima gara finora disputata, mentre hanno chiuso a punti anche Robert Shwartzman, Nikita Mazepin, Louis Deletraz, Jehan Daruvala e Guanyu Zhou. Era ora che quest'ultimo avesse di nuovo una piccola gioia, ma in ogni caso non era una gioia tale da essere glorificato tanto quanto poteva sembrare a inizio stagione. Ormai i più stanno dalla parte del Divino Ferni per il futuro in Renault.

FORMULA 3 (cioè la vecchia GP3): facciamo le cose in grande stile e parliamo anche, almeno in parte, della Formula 3, anche se non in maniera approfondita tanto quanto di Formula 2 (spero che vogliate perdonarmi per questa scelta). Qui le cose funzionano in modo simile, solo che le due gare hanno lo stesso numero di giri, danno lo stesso punteggio e la reverse grid della gara della domenica è data dai primi dieci. Ci sono dieci team con tre vetture ciascuno, per un totale di trenta piloti.
Al momento in testa alla classifica c'è Piastri, uno dei piloti Prema, seguito dal compagno di squadra Sargeant. A far parlare di sé nei primi due appuntamenti, però, è stata la Florsch, che al momento si trova ventiquattresima in qualifica con un quattordicesimo posto come miglior risultato, quindi in linea teorica dovrebbe essere l'ultima persona a commentare i risultati altrui, ma nevermind. Tutto è cominciato in occasione del primo evento stagionale, quando la TV tedesca ha postato un tweet che parlava di "tre Schumacher" in un solo programma.
Uno era Ralf, telecronista, gli altri erano Mick e David, rispettivamente piloti di Formula 2 e Formula 3. La Racing Goddess si è indignata, sostenendo che c'è un solo Schumacher famoso, che nessuno di quei tre merita di finire sui media e che sono altri i piloti junior tedeschi a cui la TV tedesca dovrebbe dare spazio. Ha successivamente risposto a tono a gran parte di quelli che sui social le hanno dato risposte diverse dall' "hai ragionehhhh, idolahhhh!!!11!!!", peccato che molti di quelli che le hanno dato contro per questa sparata abbiano tirato fuori in gran parte argomentazioni sensate. Cose del tipo:
1) almeno Ralf Schumacher in qualità di opinionista televisivo ha diritto di andare in TV nel programma da lui presentato;
2) Ralf Schumacher ha vinto sei gare di Formula 1 quindi è abbastanza sgradevole che una che ha vinto in totale due gare in Ginetta Junior e nessuna su monoposto dica che non ha mai vinto niente;
3) la Florsch ha detto più di una volta che il suo sogno era *partecipare* al GP di Macao, si è vantata di avere lottato per la tredicesima piazza a tale competizione... e il GP di Macao, Ralf Schumacher l'ha vinto quindi quantomeno dovrebbe considerarlo un pilota da emulare;
4) Mick Schumacher non è esattamente un fenomeno, ma ha vinto un campionato nel quale la Florsch è arrivata ventiduesima conquistando un solo punto;
5) David Schumacher è ancora meno un fenomeno, ma l'anno scorso ha vinto delle gare in una serie in cui lei non ha mai visto il podio;
6) la Racing Goddess non è minimanente tra i piloti tedeschi junior che si stanno mettendo più in luce (cfr David Beckmann e Lirim Zendeli in F3) ed è forse quella che riceve più spazio in assoluto;
7) così, a intuito, spargere m*rda sugli altri piloti in modo gratuito e lasciando pensare che sia un modo per vendicare dissapori personali (aveva già criticato in passato Vivien Kesztheliy, pilota della W Series 2019 nonché fidanzata di David e amica di Mick Schumacher) non è esattamente il modo migliore per farsi rispettare;
8) siccome nelle risposte a chi la criticava, si è vantata di non essersi qualificata ultima ma di essersi messa dietro tre o quattro piloti, qualcuno le ha fatto notare che vantarsi di non arrivare ultima non è il modo migliore per affermare di credere nell'uguaglianza tra uomini e donne al volante di cui sostiene di essere convinta.
In tutto questo sta facendo abbastanza scalpore il fatto che David Schumacher finora non abbia fatto nemmeno un punto tanto quanto lei, ma che le sia quasi sempre arrivato davanti, anche se in realtà il pregio maggiormente riconosciuto a questo ragazzo è che, diversamente dalla Racing Goddess, non sente il bisogno di avere un profilo Twitter su cui scrivere cavolate varie. Nel frattempo nel secondo round la Racing Goddess ha litigato via social con Smolyar dopo che a suo dire lui l'aveva speronata, mentre Smolyar sosteneva che fosse lei la responsabile del loro contatto. Incredibile ma vero, nel corso del terzo appuntamento della stagione non sembra che sia stata coinvolta in qualche genere di drama e questo è qualcosa di alquanto inedito.
I risultati in breve:
AUSTRIA I - Sabato: Oscar Piastri, Logan Sargeant, Alex Peroni, Frederik Vesti, Lirim Zendeli, Liam Lawson, David Beckmann, Richard Verschoor, Aleksandr Smolyar.
Domenica: Liam Lawson, Richard Verschoor, Clement Novalak, David Beckmann, Lirim Zendeli, Frederik Vesti, Aleksandr Smolyar, Oscar Piastri, Enzo Fittipaldi, Max Fewtrell.
AUSTRIA II - Sabato: Frederik Vesti, Lirim Zendeli, David Beckmann, Oscar Piastri, Olli Caldwell, Logan Sargeant, Richard Verschoor, Liam Lawson, Theo Pourchaire, Jake Hughes.
Domenica: Theo Pourchaire, Logan Sargeant, David Beckmann, Richard Verschoor, Oscar Piastri, Olli Caldwell, Max Fewtrell, frederik Vesti, Sebastian Fernandez, Lirim Zendeli.
UNGHERIA - Sabato: Theo Pourchaire, Oscar Piastri, Bent Viscaal, Richard Verschoor, Sebastian Fernandez, Logan Sargeant, Alex Peroni, Dennis Hauger, Clement Novalak, David Beckmann.
Domenica (il primo a tagliare il traguardo è stato Viscaal, retrocesso per due diverse penalità e classificato diciassettesimo): David Beckmann, Oscar Piastri, Dennis Hauger, Logan Sargeant, Richard Verschoor, Theo Pourchaire, Aleksandr Smolyar, Sebastian Fernandez, Enzo Fittipaldi, Alex Peroni.

martedì 21 luglio 2020

Commento al Gran Premio d'Ungheria: 19 luglio 2020

DISCLAIMER: quello che state per leggere è un commento un po' diverso dal solito e non vi suggerisco di leggerlo in modo diverso dal solito. Vi suggerisco soltanto di aprire la vostra mente e di chiedervi se, almeno ogni tanto, non avete dato per scontato il giudizio su qualche pilota solo perché tutti giudicavano quel pilota in una certa maniera. Tipo, sono sicura che se non si fosse parlato 24/7 di quanto una certa pantera rosa sia ricco e sponsorizzato, invece di parlare del fatto che sia ricco e sponsorizzato vi sareste accorti a malapena della sua esistenza. In ogni caso, buona lettura. *-*

Caro papà, per scriverti questa lettera ho spodestato l'Autrice(C), una certa Milly Sunshine, una che in questi mesi lavora a settimane alterne ricevendo quindi mezzo stipendio e che attende che l'INPS le paghi la cassa integrazione per le settimane in cui non lavora. Sono rimasto di sasso anch'io, non pensavo che queste persone esistessero veramente, pensavo avessero tutti i big money... Comunque, in ogni caso, qualora tu non l'abbia capito sono tuo figlio Lance, quello a cui fin da bambino hai sempre comprato un sacco di cose a buon mercato, come auto vere e relativo autista stipendiato invece delle macchinine telecomandate, oppure case delle bambole tempestate di diamanti. Infine, quando ero grande abbastanza per bere latte corretto alla vodka, mi hai anche comprato una scuderia che somiglia un po' alle auto di quando ero bambino mescolato con le case delle bambole tempestate di diamanti.
Tutto questo mi ha permesso di sentirmi in qualche modo sollevato, anche se non essendo biondo come Mick Schumacher e Robert Shwartzman non sono mai stato considerato un figo nemmeno quando correvo per la Prema, ma ero visto soltanto come un ragazzino con i big money che avrebbe dovuto andarsene a casa. Ovunque andassi incontravo un detrattore, un hater o un Jacques Villeneuve che fosse pronto a sparlare di me, ma non mi sono mai fatto da parte. Ho dormito al volante, ho fatto a sportellate, ho detto a Massa che non avevo imparato niente da lui (e infatti è vero, perché Felipe voleva insegnarmi a rimanere in F1 per tre lustri senza essere messo a piedi pur senza comprare un team, ma non ho imparato a imparare), ho ottenuto un risultato positivo ogni quattro o cinque gran premi e ho portato a testa alta la mia tuta rosa che ricorda vagamente quella di Barbie Multimilionaria, la mia bambola preferita quando ero bambino, che portavo sempre al mio fianco quando l'autista mi portava in giro in Maserati nel piccolo giardino di casa nostra. Tra parentesi, ho scoperto che esiste un giardino di dimensioni simili anche in Brasile e che si chiama Foresta Amazzonica.
In questi ultimi tempi mi sono giunte alle orecchio delle voci poco gradevoli, ovvero il fatto che tu voglia ingaggiare per la prossima stagione un certo Sebastian Vettel, un mio vecchio amico (nel senso che è un trentenne con le rughe e i capelli radi, non un ragazzino come me) con cui una volta ho fatto a sportellate durante il giro d'onore. Non fraintendermi, non ho niente contro queste voci, anzi, ne ho approfittato anche per trollare all'insaputa di tutti e postare sul mio profilo Instagram quasi inutilizzato due foto in cui ero in sua compagnia in pista su un totale di quattro foto postate da quando è iniziato il campionato. Credo che Sebby sia un individuo molto valoroso che non si arrende di fronte a niente, infatti quella volta delle sportellate nel post-gara si è fatto scarrozzare ai box da Pascal Wehrlein. Lo ammiro tantissimo per essere stato così audace, chiunque altro al suo posto sarebbe morto di paura o, in alternativa, morto durante un cappottamento.
La cosa che mi sta sulle scatole è che la gente abbia sollevato un polverone enorme per quelle voci di mercato, sostenendo che è ingiusto che Sebastian prenda il posto di Checo, ma che piuttosto dovrebbe prendere il posto mio perché sono un inetto e se non possedessi una scuderia non avrei un volante. Come se fosse colpa mia se loro non sono andati dai loro padri a chiedergli qualche spicciolo per comprarsi una scuderia... Quello che voglio dirti è che non mi interessa se il mio compagno di squadra nel 2021 sarà Perez o Vettel, l'importante per me è continuare ad avere un volante e, nel caso tu non te ne sia accorto, in questo fine settimana ho messo in atto una buona performance, in quel posto a tutti i miei detrattori che sostengono che dovrei appendere il casco al chiodo. Non lo farei mai, a meno che non sia un chiodo ricoperto d'oro.

Fin dal venerdì è stata un'ottima giornata che è proseguita fino alla domenica (sì, lo so, una giornata non dura dal venerdì fino alla domenica, ma sono stato poco a scuola perché ero impegnato a collezionare carte di credito, quindi penso di essere giustificato per i miei occasionali strafalcioni) e sentivo di avere quel tanto che bastava per stare nelle zone che contano. Tanta gente ha detto che chiunque avrebbe fatto buoni tempi se fosse stato al volante della Mercedes di Barbie, ma a me non interessano questi commenti. Anzi, non mi interesserebbe nemmeno guidare una Mercedes, perché non ha un colore figo come la mia monoposto. A proposito, voci di corridoio dicono che come Aston Martin potrebbe essere riverniciata... ma ti pregohhhh lasciahhhh che siahhhh ancorahhhh rosahhhh, voglio far passare il messaggio che il rosa dovrebbe essere il colore di tutti, sia ragazzini multimilionari sia delle ragazzine multimilionarie, perché non è il genere che ti definisce, ma il conto in banca. Ti chiederei, infatti, quando parli di me alle mie spalle, di utilizzare il pronome money/moneyself.
Detto questo, venerdì mi sono ripreso in pieno dalle delusioni di giovedì, quando è capitata una cosahhhh orribilehhhh. In conferenza stampa è stato chiesto a me e a Checo se abbiamo paura di perdere il volante ed era chiaro che Checo crepava di paura. Ha perfino raccontato di essere andato a parlare con l'Alfa Romeo e con la Haas per un posto in quelle squadre, ci mancava solo che si proponesse alla Williams poi avrebbe dimostrato in pieno di essere disposto a guidare qualsiasi cosa pur di rimanere nel circus. Quando le telecamere si sono spente mi ha guardato malissimo, un po' come se fossi stato Ocon, e mi sono sentito giudicato troppo male. Non ho chiesto io di essere il figlio del titolare, evidentemente è stato il destino che ha deciso che non dovevo nascere povero. Eppure niente da fare, alla fine della conferenza stampa Checo mi ha minacciato con un peperoncino enorme e ho temuto che me li infilasse su per il fondoschiena. Se solo non avessi fatto indignare Massa per quello che ho detto sul fatto che non mi abbia insegnato niente, penso che gli avrei telefonato per chiedergli se potevo confidarmi con Felipinho. In più ne avrei approfittato per chiedere a Felipinho come mai non ha ancora deciso di diventare pilota e di farsi comprare delle squadre automobilistiche da Felipe. Però, se volevo essere ricevuto telefonicamente da quel bambino, avrei dovuto spacciarmi per Dani-Smile e non sarei stato credibile, perché il Vanz dice che non sorrido mai. Un po' ha ragione, ho una vita molto infelice: i soldi non fanno la felicità, una Mercedes rosa però sì, quindi ero pronto per mettermi in luce like a boss nella giornata di sabato.
Checo non era molto convinto. Abbiamo avuto uno scambio di vedute davvero estenuante.
"Lo sai, bimbo, che quando tu avevi ancora il ciuccio io litigavo con Rosberg in pitlane facendomi dare del pirla?"
"E lo sai che portavo ancora il ciuccio, ma che mi ricordo che ai tempi venivi criticato per i tuoi sponsor messicani?"
"Non ero figlio di quegli sponsor."
Poi, senza aggiungere altro, mi ha sbattuto il suo peperoncino sul naso e minacciato di mettermi in pentola con contorno di bollito alla ferrarista. Ero senza parole, che ignoranza, non sa nemmeno che il bollito non è un contorno?! Va bene che probabilmente quando era bambino a cucinargli i pasti era sicuramente sua madre e non uno chef stellato, ma poteva almeno farsi insegnare qualcosa ugualmente. Ero davvero esterrefatto, e gli ho fatto notare che, se ci fosse stato Vettel al posto suo, al massimo mi avrebbe tirato una sportellata per le strade di Monza, talmente forte da farmi perdere il portafoglio.

Sabato sentivo che non sarei uscito in Q1, infatti è toccato a Kmag, al Russo di Roma, a RoGro e ai due maschi alfa, Pantene e quell'altro con le rughe, che un tempo cucinava bollito alla ferrarista e ora è divenuto idolohhhh delle follehhhh lasciando a Sebby quell'ingrato compito. Quando ho visto che entrambe le Williams avevano passato il turno mi sono emozionato, sono certo che zia Claire non fosse stata così soddisfatta fin dall'ultima volta nel 2018 in cui le avevi fatto un vonifico.
Quel tipo che diversamente da me sorride sempre è uscito in Q2 con la sua auto color banana ma ha continuato a sorridere, precedendo Russell, Albon, Ocon e la marmotta assassina del Quebec. Ho fatto i complimenti al mio connazionale, dicendogli di farne conto perché una simile prestazione non si sarebbe certo ripetuta in gara. Latifi non ha preso molto bene le mie gufate. Ora è fuori dalla mia porta che impreca e che ruggisce come tutte le marmotte assassine del Quebec. Non penso che aprirò, ci tengo alla mia sopravvivenza tanto quanto ci avrei tenuto ad ottenere la pole. Purtroppo quella l'ha ottenuta il prosciuttello gangster davanti a un tipo pericolosissimo con i denti da vampiro lunghi qualche metro. Temevo di averlo alle mie spalle quindi sono andato più forte che potevo e mi sono classificato terzo, precedendo il mio compagno di squadra, il mio ipotetico futuro compagno di squadra e l'attuale compagno di squadra del mio futuro ipotetico compagno di squadra. Il Predestinatohhhh mi ha proprio deluso. Io, se Vettel si qualificasse davanti a me, per vendetta gli andrei addosso alla partenza, mentre lui non farebbe mai nulla di tutto ciò. Ah, no...
Comunque Verstappino si è classificato solo settimo per non far cadere in depressione Albon, poi c'erano Trollando, Carlito e infine il Pokemon che aveva girato solo occasionalmente per un guasto al motore. A quel punto penso che Albon ci sia rimasto davvero molto male, ma gli ha sicuramente fatto il malocchio: dopo avere cambiato motore sabato, domenica il Pokemon si è ritirato per un guasto al motore. Immagino che Gasly si sarà sentito divinohhhh e gli sarà sembrato di essere sul punto di vincere il terzo titolo al volante di una Renault. In tal caso, provo compassione per il poveretto. E mi riferisco a Gasly, non a quello che punta al terzo titolo con una Renault, ha pur sempre più possibilità di vincere il terzo titolo di quelle del Pokemon di tornare in Redbull, scuderia che centra il proprio focus su Verstappino tanto quanto domenica Verstappino ha centrato una barriera mentre andava a posizionarsi in griglia. Qualcuno poteva pensare che dopo quel bacio alla franco-svizzera ai muretti fosse destinato a fare la figura del cretino, invece i meccanici della Redbull hanno messo le ali e gli hanno sistemato la vettura in dieci minuti contati.
Nel frattempo tutti ci apprestavamo a partire con le intermedie perché aveva piovuto, a parte in Haas che erano su gomme full wet perché... non preoccupiamoci del perché. Forse come diversivo, perché ci hanno trollati tutti rientrando ai box dopo il giro di formazione e non appena fossimo rientrati anche noi per le slick, puntavano a posizionarsi nientemeno che davanti da noi. Al momento, però, era ancora tutto idilliaco come i milioni di euro e di dollari. I semafori si sono spenti e il vampiro famelico è partito alla ca**o di cane. Lo so che non vuoi che dica le parolacce, però credo che certe volte siano necessarie. Mi sono appropriato della seconda piazza e mi sono messo a contemplare il fondoschiena del prosciuttello gangster e credo di non avere mai visto niente di più bello in tutta la mia esistenza! So che nel frattempo Verstappino era partito come un razzo e procedeva affiancato a Vettel per la terza posizione, ma non avevo di che preoccuparmi, essendo davanti a loro non mi sarei ritrovato invischiato nell'incidente che sicuramente sarebbe capitato. Ecco, ora anche i Vettelstappen si sono messi a bussare alla mia porta lamentandosi perché ho cercato di gufarli, pur non riuscendoci. Vettel sta urlando dei "f*ck" talmente ad alta voce che per farlo stare buono credo che dovrai intervenire in mio soccorso offrendogli un volante.

Il resto della gara è stato piuttosto tranquillo, almeno per me. Va bene, mi sono ritrovato dietro alle Haas, che si erano già fermate mentre noi eravamo ancora sulle intermedie e che ci hanno trollato come ti avevo anticipato, ma c'è di peggio nella vita, tipo la foratura di Latifi che l'ha fatto precipitare sotto di diversi giri, dopo un contatto con Carlito in pitlane. Sono riuscito a superare RoGro brillantemente, mentre a quanto pare dietro c'era chi soffriva in silenzio. I Leclettel erano tra questi, ma ho scoperto con piacere che Vettel ha scartato sul nascere l'ipotesi di mettere le gomme soft come volevano i suoi strateghi. Spero che tra cinque anni anche il Predestinato diventi altrettanto perspicace da capire che la carta vincente è fare il contrario di quello che dicono gli strateghi. Stavolta non l'ha fatto e ne ha pagato le conseguenze, facendo indignare tutti i ferraristi perché ha concluso la gara dietro al suo compagno di squadra. Non solo dietro a quello, in realtà, ma non sono qui per sparare sulla croce rossa: si sparano addosso abbastanza anche da soli.
So che la gara di Vettel è stata ai margini della top-5 e che alla fine, quando girava ormai sui cerchioni, si è girato a guardare Albon e gli ha chiesto: "com'è possibile che tu da mezz'ora non sia in grado di superarmi quando se mi fossi davanti mi staccheresti di minimo due secondi al giro?" Albon a quel punto l'ha superato per la seconda volta nel corso della gara e, per non farlo sfigurare, il mondo ha deciso che, solo per un giorno, Vettel non era un bollito, ma un pilota che aveva resistito stoicamente all'attacco di Albon. Siccome non sei intervenuto in mio soccorso, gli ho appena chiesto mentre urla dei "f*ck" davanti alla mia porta come abbia fatto. Mi ha risposto che non ha fatto niente di speciale per tenersi dietro Albon, ma si è limitato a rigirarsi i pollici e, occasionalmente, ad accarezzare la rana che portava come amuleto nel taschino della tuta. Penso che, se tu lo ingaggi al posto di Perez, potrei farmi insegnare da lui quello che non ho imparato da Felipe.
Ora glielo chiedo:
"Saresti d'accordo, Sebby?"
"Cra, cra, cra."
Lo prendo per un sì. Sono davvero emozionato, un po' come quando, dopo essermi liberato delle Haas, viaggiavo verso il podio. Non è durata a lungo: dopo il secondo stop sono stato undercuttato dal vampiro famelico, che viaggiava all'inseguimento di Verstappino. Si è fermato ancora una volta più tardi e non l'ha raggiunto nemmeno quella volta, quindi credo proprio che Verstappino dall'alto del suo secondo posto dovrebbe smetterla di prendersela con me fuori dalla mia porta, sostenendo che non merito un volante.
Ora gli rispondo:
"Io sarò anche figlio di un multimilionario, ma tu sei figlio di un teppista!"
"Sì, però il teppista in questione mi ha insegnato a rompere il naso alla gente che mi sta sulle scatole ed è quello che ti succederà non appena apri questa porta!"
"E se non la dovessi aprire?"
"Se non la apri, picchio Sebastian."
Ecco, credo che questo abbia molto senso, anche se Sebastian non è d'accordo: "Come osi, bimbo? Non ti ricordi che solo qualche minuto fa abbiamo riso insieme nel guardare il sorpasso di Carlito sul Predestinatohhhh?"
Li sento ridere così come se niente fosse e penso che siano tutti un po' matti, ma non ha importanza, quello che conta è che si siano calmati e che si sentano di nuovo i ruggiti della marmotta.

Per il resto non credo di avere altro da raccontarti, se non che in effetti Checo potrebbe anche accontentarsi di guidare l'Alfa Romeo la prossima stagione. Quel vecchio pensionato di Iceman si è piazzato a caso in griglia di partenza approfittando dell'assenza di vetture rientrate ai box per cambiare gomme ed è stato penalizzato. Ha chiuso la gara sedicesimo, trovo tutto ciò uno scandalo inaudito. Non riesco a capacitarmi del fatto che, nella storia della Formula 1 di questo secolo, solo due piloti siano riusciti ad andare a punti in gare in cui si erano piazzati a caso sulla griglia di partenza, e che quei piloti fossero Bianchi e Wehrlein al volante della Marussia, ovvero una squadra da poverihhhh. Ciò nonostante Iceman ha battuto Pantene, quindi credo che i fan di Pantene divenuti suoi fan all'indomani del gran premio inaugurale si siano già dimenticati di essere suoi tifosi. Hai fatto proprio bene a comprarmi la Racing Point invece che l'Alfa Romeo o addirittura la Ferrari. Non solo abbiamo una monoposto più competitiva, ma nella rottura di scatole generale ci sono meno rompiscatole che mi prendono di mira.
Poi è successo che RoGro ha sostenuto di essere stato grosjeanizzato da Albon a un certo punto della gara e di avere riportato danni alla vettura per quella ragione. Infine le Haas sono state penalizzate entrambe per un'infrazione commessa nel giro di formazione (qualcosa come non avere dipinto le loro vetture di rosa per renderle più esteticamente piacevoli, probabilmente) e da nono e quindicesimo i due piloti si sono ritrovati decimo e sedicesimo.
A quel punto, dopo la fine della gara, ho approfittato del fatto che il vampiro famelico fosse sul podio per entrare nella sua stanza e introdurmi nella sua vasca idromassaggio alla vodka. È stata una sensazione bellissima e ti giuro che sono stato bravo: ho solo fatto il bagno nella vodka, senza berne. Per consolarmi per il podio perduto sono andato da Trollando a chiedergli se poteva offrirmi un bicchiere di latte. Ci sono andato nudo e si è complimentato con me perché ce l'ho enorme, ha detto che, se fosse al posto mio, sicuramente sarebbe già riuscito a fidanzarsi con qualche altro pilota. Io, per il momento, non penso al fidanzamento, anche perché il più figo di tutti è il prosciuttello gangster, ma so che è innamorato di Sebby. A proposito di prosciuttello, durante la gara nei cartelloni pubblicitari digitali apparivano foto e video a caso e a un certo punto è apparso anche Britney Bitch in una pubblicità della Heineken con lo slogian "socialize responsibly". Sono d'accordo, c'è gente che è più irresponsabile sui social che quando beve, almeno quando sono ubriachi non scrivono assurdità.
Detto questo, penso di salutarti cordialmente e di darti appuntamento a quando ci vedremo a casa. Prepara il borsellino degli spiccioli, che devi ancora darmi la paghetta di questo mese. Io, nel frattempo, provo a sentire cosa vuole Latifi, gli apro la porta e vedo perché sta ruggendo. Ti aggiorno tra pochi minuti...
...Scusa per la carta imbrattata di sangue, ma dopo che mi sono scusato per averlo gufato, lui mi ha tirato un pugno sul naso. Penso che sia il suo modo per dire che ha accettato le mie scuse. Ho reagito ruggendo e a quel punto la marmotta mi ha detto che un giorno finirò sul lastrico e diventerà più ricco di me. Non capisco queste divisioni, potremmo allearci e assumere il controllo della Formula 1, un giorno o l'altro, ma non sono sicuro che sia il momento più adeguato per convincerlo. Secondo me è ubriaco, deve avere rubato una bottiglia di latte a Trollando ed essersela scolata tutta in un colpo. Con affetto, tuo figlio Lance.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Lance Stroll (Racing Point), 5. Alex Albon (Redbull), 6. Sebastian Vettel (Ferrari), 7. Sergio Perez (RAcing Point), 8. Daniel Ricciardo (Renault), 9. Carlos Sainz (McLaren), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Charles Leclerc (Ferrari), 12. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 13. Lando Norris (McLaren), 14. Esteban Ocon (Renault), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. Romain Grosjean (Haas), 17. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 18. George Russell (Williams), 19. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Pierre Gasly (Alpha Tauri).

lunedì 20 luglio 2020

Commento al Gran Premio di Stiria: 12 luglio 2020

Per la prima volta nella storia della Formula 1 si è svolto un secondo gran premio consecutivo sullo stesso circuito e, per la cronaca, questo secondo passerà alla storia come Gran Premio di Stiria, dalla regione in cui si trova il Redbullring. Io, personalmente, avrei proposto qualcosa di più pittoresco come Gran Premio dell'Impero Austro-Ungarico, ma non si può avere tutto dalla vita, nemmeno la mia stessa puntualità: mentre scrivo questo commento, infatti, è già terminato anche il gran premio successivo, ed era dal 2013 che non rimanevo indietro con i commenti. Tuttavia intendo mettermi in pari quanto prima, con Stiria e Ungheria... e magari anche con un'altra cosa sulla quale non vi do anticipazioni.
Focalizziamoci ora sul Redbullring 2.0 e partiamo dall'inizio. Le prove libere del venerdì hanno visto la Ferrari portare degli aggiornamenti e ottenere... mhm... gli stessi risultati di prima se non peggio. Però c'era qualcosa di positivo di fronte, ovvero la pioggia era dietro l'angolo e le qualifiche rischiavano addirittura di saltare. Non sono saltate, ma solo iniziate con quarantacinque minuti di ritardo, senza prove libere al sabato mattina. Abbiamo potuto vedere da subito che le Rosse sul bagnato andavano bene tanto quanto sull'asciutto e che anche stavolta avrebbero fatto la pole l'anno prossimo. Comunque la prima sessione era quella in cui uscivano i vari Russell di turno... anzi, no, perché Russell si è salvato ed è andato in Q2 in compagnia della sua seconda -L, mentre Raikkonen era il primo degli esclusi, davanti ai peperoncini di Perez, alla marmotta del Quebec, a Giovinazzi che aveva fatto un incidente e a RoGro che invece non ne aveva fatti e che, uscendo a quel punto, non avrebbe più potuto ritrovarsi nei casini. Retrocessioni ai danni di questi ultimi due non avrebbero cambiato le loro posizioni in griglia.
Con una "Mercedes Rosa" fuori dai giochi, non restava altro da fare che vedere fino a che punto si sarebbe spinto Strollino e Strollino si è spinto fino al tredicesimo posto, mettendosi dietro il Russo di Roma e Kmag, ma non Russell, che con entrambe le sue -L si qualificava dodicesimo ed era destinato a partire undicesimo per la retrocessione dell'effettivo undicesimo: costui infatti aveva ostruito il Russo di Roma.
Non vi dico di chi si tratta perché ho a cuore il destino della Rossa, sappiate solo che nel frattempo il Gangster Rapper si preparava a dare la sua zampata assassina da falco famelico. Dietro di lui Verstappino, che a un certo punto ha visto Vettel rientrare ai box davanti a lui e per omaggiarlo è andato in testacoda invece di puntare a una pole che comunque non gli sarebbe riuscita visti i tempi del Prosciuttello, con la seconda fila occupata dal Fanboyz e da Bo77as. Al quinto posto si è classificato Ocon, dopodiché Albon (inserito da Gianfranco Mazzoni nella lista dei giovani piloti dalle performance eccelse nel servizio da lui presentato al TG3 Emilia Romagna), il Pokemon, Dani-Smile e Vettel, che appunto aveva superato la Q2 giusto per classificarsi ultimo in Q3. A questo punto penso che abbiate ormai chiaro chi era uscito in Q3: deve essere dura, di questi tempi, essere il Vanz. Per di più Trollando sarebbe stato penalizzato di tre posizioni per avere sorpassato con le bandiere gialle al venerdì.
Voce fuori campo: "In più, per completare l'opera, ha anche investito un uccello in qualifica."
Sebby: "Orrorehhhh. Ora lo picchio. Vieni con me, prosciuttello?"
Gangster Rapper: "No, ma solo perché non è corretto picchiare i bambini."
Sebby: "Va beh, si tratta di aspettare fine anno, quando raggiungerà la drinking age americana."
Trollando: "Allora potrò bere il latte corretto alla vodka e saprò tenervi testa."

Sintesi di quanto avvenuto fino a quel momento: il weekend della Ferrari era andato male e non poteva andare peggio... o almeno queste erano le speranze. Quello che è accaduto alla partenza ha dell'inimmaginabile. La gara di Vettel non è iniziata nel migliore dei modi dato che si è ritrovato a lottare con due vetture random alle quali era affiancato (una delle due era una Haas, se vogliamo essere precisi). A quel punto è arrivato Iannone a cannone. Ovvero Leclerc, con una dinamica stile Webber e Rosberg in Brasile 2006, solo che quelli non stavano guidando le Ferrari e, di conseguenza, non sono stati così tanto al centro dell'attenzione. Al termine di questo film hard con le vetture, Vettel aveva il posteriore interamente sfondato ed è andato a parcheggiare ai box, mentre Leclerc è tornato in pista dopo la sostituzione dell'ala anteriore. Però aveva anche il fondo rovinato nel lato posteriore della vettura e si è dovuto ritirare. Abbiamo visto i Leclettel a colloquio nella pitlane, dove è accaduta l'unica cosa positiva del weekend per la Rossa: i due non si sono picchiati. Però in effetti sarebbe stato un bel diversivo, perché visto come stanno andando le cose quest'anno a Maranello, avrebbe potuto essere l'unico loro effettivo confronto che contasse qualcosa.
Predestinato: "Tunz tunz tunz, io sono più figo di te!"
Sebby: "Torna quando avrai dimostrato che porti lenti a contatto colorate per nascondere che hai segretamente gli occhi azzurro shocking."
Predestinato: "Io ho un volante per il 2021 e tu no!"
Sebby: "Vantatene..."
Predestinato: "Ma penserò ancora qualche volta a te quando resterai a piedi."
Sebby: "Nei prossimi giorni il mondo intero parlerà del mio potenziale approdo alla Pantera Rosa, quindi penso che vedrai i miei occhi azzurro shocking ancora a lungo."
Predestinato: "Sei stato adottato da Lawrence Stroll? in tal caso, potresti chiedergli se vuole adottare un altro figlio?"
Sebby: "No, non ti voglio come fratello."
Predestinato: "Ma ora la gente inizierà a criticarmi pesantemente per i miei casini. Potresti benissimo iniziare a considerarmi come un fratello."
Sebby: "Okay e, in qualità di fratello maggiore, ti ricordo che è arrivato il tuo bed time e che devi levarti dalle pa**e."
Predestinato: "Neanche per sogno. Devo assistere a cose epiche."
Sebby: "Tipo?"
Predestinato: "Tipo Russell che se be va in giro per i campi in compagnia delle -L del suo cognome."
Sebby: "Come sei krudelehhhh!!!1!!!1!!!!!!111! Lo sai che la nonna di Russell è una mia fan?"
Predestinato: "Provo compassione per la poveretta. Comunque voglio vedere il mio futuro compagno di squadra che viene superato dal vampiro famelico e da un vitellino addormentato."
Sebby: "Ovvero?"
Predestinato: "Ovvero Albon. In più magari anche un duello Checo vs Trollando per il possesso di un biberon pieno di latte."
Checo: "Il biberon è miohhhh!!11!!!11"
Sebby: "Tutto quello che hai ipotizzato si è avverato. E anche il ritiro di Oki che non ti sei filato come nessun altro. Non ti senti un po' colpevole?"
Predestinato: "Nemmeno per sogno. È stato tutto bello ed emozionante e se non fossi un vecchio pensionato come la nonna di Russell ti emozioneresti anche tu."

La gara non è stata movimentata tanto quella della settimana precedente, ma ha regalato comunque un po' di emozioni: abbiamo infatti assistito a un'ora e mezza di Prosciuttello Gangster che fuggiva inserito da Verstappino e dal vampiro famelico, con il vampiro famelico che allungava i canini a dismisura con lo scopo di piantarli nel collo di Verstappino. Tutto lasciava pensare che soltanto alla fine della gara sarebbe uscito il verdetto definitivo su chi fosse il possessore della seconda posizione, e infatti è andata proprio così.
Verstappino: "Albon, dove sei? Non vedi che uno squilibrato sta attentando alla mia sopravvivenza? Perché non vieni a difendermi?"
Bo77as: "Se pensi che Albon esista ancora, in questo universo, ti sbagli di grosso."
Verstappino: "Perché, dov'è andato a finire Albon?"
Bo77as: "Questa è una bella domanda, a cui credo sia impossibile dare risposta."
Verstappino: "Okay, mi metto il cuore in pace."
Bo77as: "E anche il collo, oltre che il cuore. Il tuo sangue è delizioso. Aaaaaawwwww."
Gangster Hammi: "Bo77as, un po' di contegno, per cortesia. La gente penserà che sei completamente matto."
Bo77as: "Appunto, è esattamente quello il mio scopo."
Gangster Hammi: "Tu sei fuori di testa."
Bo77as: "Lo so."
Ha superato Verstappino e poi è uscito di scena, destinato alla seconda posizione. Questo, però, non deve toglierci dalla vista tutto il resto, perché anche nel resto della top-ten la situazione si stava scaldando. Checo, infatti, si era infilato un peperoncino messicano piccante su per il cu*o e dopo avere superato almeno due o tre vetture viaggiava ad ali spiegate all'inseguimento di Albon, che in quel momento dava l'impressione di essere al volante di una Toro Rosso dipinta con i colori della Redbull.
Albon: "Veramente adesso si chiama Alpha Tauri."
Checo: "Sì, ma tu sei troppo lento per essere considerato un maschio alpha."
Albon: "Nobody loves me."
Checo: "Invece sì, ti amano eccome. Hai idea di che cosa ne sarebbe stato del Russo di Roma se fosse stato al posto tuo?"
Albon: "Orrorehhhh."
Checo: "E poi non c'è neanche un soprannome che ti si addica."
Albon: "Ma non mi supererai."
Checo: "Vedo che ti è rimasto almeno un minimo di dignità."
Ha tentato l'attacco e gli è andata male, mentre ad Albon è andata meglio di quando lui stesso cerca di attaccare Hamilton. Checo ha perso terreno, venendo superato da Trollando, che era uscito vincente da un duello Norrisainz acclamato come un eroe. Si trattava di un ordine di scuderia, ma nevermind, l'importante era affermare che la Ferrari abbia ingaggiato il pilota sbagliato per il futuro, perché ovviamente i piloti McLaren sono gli unici esistenti.
Carlito: "Non è vero, esiste anche Fernando. E il prossimo anno il mio YdOlO!!111!!11!!! sarà di nuovo in pista. E ora è di nuovo single. Secondo le stalker di instagram non sta più insieme a Linda."
Trollando: "Come Valentino Rossi, aaaawwwww."
Voce fuori campo: "Oh santissimo Gufo di Interlagos, salvaci tu."
Ad arrivarci non è arrivato il Gufo di Interlagos, ma un robottino che sul podio consegnava i trofei.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Max Verstappen (Redbull), 4. Alex Albon (Redbull), 5. Lando Norris (McLaren), 6. Sergio Perez (Racing Point), 7. Lance Stroll (Racing Point), 8. Daniel Ricciardo (Renault), 9. Carlos Sainz (McLaren), 10. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 11. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 12. Kevin Magnussen (Haas), 13. Romain Grosjean (Haas), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 16. George Russell (Williams), 17. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Esteban Ocon (Renault), Rit. Charles Leclerc (Ferrari), Rit. Sebastian Vettel (Ferrari).

domenica 19 luglio 2020

Indycar @ Iowa Speedway

Iowa Speedway, 17/18 luglio, peccato che Max Chilton non corra più sugli ovali e quindi non sia al volante. Al suo posto(?) in Carlin c'è Conor Daly che ottiene la pole, quindi immagino che il team tutto sommato sia soddisfatto dell'assenza di Chilton.
Due gare di 250 giri, Daly è in pole per la prima. La qualifica è stata una sola, con due tentativi, uno che va a comporre la prima griglia e uno che va a comporre la seconda.
Conor Daly (figlio di Derek Daly, noto alle cronache per essere uno dei due piloti che nella storia della Formula 1 non sono andati a podio nella stagione in cui il rispettivo compagno di squadra vinceva il mondiale) deve comunque vedersela con Josef Newgarden che gli si attacca agli scarichie lo passa al 14° giro.

Nel frattempo, dopo oltre metà gara Simon Pagenaud, il best friend forever onorario di Lando Norris, partito ultimo è risalito fino alla prima posizione, salvo poi doversi fermare ai box...
Willpowahhhh però si è andato a schiantare e una ruota vagava per le strade di Iowa Corn. Ingresso della safety car... e Pagenaud si è fermato ai box in regime di safety car, il che gli ha permesso di recuperare nei confronti di chi si era già fermato.
I telecronisti nel frattempo spiegavano che la ruota vagante era la ragione per cui serve l'aeroscreen. Anche per altre: al restart Colton Herta è decollato sulla vettura di Rinus Askew e, grazie al cupolino, quest'ultimo ha ancora la testa attaccata al collo. Le nuove barriere sembrano avere contribuito alla non decapitazione di Herta, al contempo.

Patricio O'Ward a quel punto era in testa, ma "Sàimon" si è preso la testa della gara con una settantina di giri ancora da disputare. Nella parte finale di tali ha dovuto vedersela con Scott Dixon, che non sembrava molto intenzionato a lasciarlo andare via così come se niente fosse.
Simon Pagenaud, Scott Dixon, Oliver Askwe a podio, poi a seguire Pato O'Ward, Josef Newgarden, Alexander Rossi, Jack Harvey, Conor Daly, Marcus Ericsson e Takuma Sato a completare la top-ten.
Nelle interviste post-gara è stato ricordato a Pagenaud che il giorno dopo sarebbe partito di nuovo dall'ultima posizione dato che si era qualificato ultimo anche per la seconda gara.

L'indomani il "drivers start your engines" è stato pronunciato da Helio Castroneves, che sembrava piuttosto eccitato nonostante il diciottesimo posto ottenuto dal suo best friend forever Tony Kanaan il giorno precedente al suo ritorno.
La gara ha visto Josef Newgarden in testa e una situazione tranquilla almeno finché a metà gara Ed Carpentahhhh non è finito a muro. Dietro di lui c'è stato O'Ward per gran parte del tempo finché non ha avuto un problema a un pitstop perdendo parecchio terreno e uscendone doppiato, ciò ha messo fine definitivamente ai suoi sogni di gloria.

In seguito c'è stato un incidente di Ryan Hunter-Reay, dopo il quale Daly si trovava in terza posizione dietro a Newgarden e a Power, ma secondo quanto da lui affermato tramite Twitter era su una strategia diversa, che non ha funzionato.
Ciò che in un modo o nell'altro ha funzionato è stata la risalita  di "Saimon" che anche nella gara di sabato, seppure non tanto come quella di venerdì, ha ottenuto un risultato di alto livello partendo ultimo.
Top-ten: Josef Newgarden, Will Power, Graham Rahal, Simon Pagenaud, Scott Dixon, Oliver Askew, Jack Harvey, Alexander Rossi, Marcus Ericsson e nientemeno che Marco Andretti. Il best friend forever di Castroneves purtroppo per lui è arrivato solo undicesimo, ma si tratta comunque di un miglioramento rispetto a alla prima gara.

venerdì 17 luglio 2020

Cinque anni senza Jules Bianchi

Per ogni storia che viene scritta ce ne sono tante che rimangono solo fantasie e che ogni tanto infestano la nostra mente, non facendoci prendere sonno alle quattro di notte quando siamo disturbati dal rumore del ventilatore del vicino di casa e poi scivolando via lentamente, quando si fa giorno e la storia scritta si fa sempre più lontana, ma non per questo rimane meno reale. So che le fantasie sono destinate a rimanere tali, ma possono comunque finire nero su bianco.

Me lo chiedo, a volte, come sarebbe se tu fossi ancora tra noi, cosa direbbe la gente di te, che cosa penserebbe, che cosa scriverebbe sui social come commento ai tuoi tweet e che cosa scriverebbe ai tuoi eventuali tifosi. Penso che tutto dipenda da dove saresti collocato. Le fantasie, a volte, sono destinate a scomporsi in più fantasie minori. Una di queste è la più semplice: che cosa potrebbe succedere se tu fossi al volante di un'Alfa Romeo oppure di una Haas? Due destini in apparenza molto simili, ma che potrebbero avere reazioni diverse.

La Haas è la scuderia di quelli che combinano casini, niente e nessuno le toglierà più questa reputazione. È il team del team principal che impreca come uno scaricatore di porto, i cui piloti fanno cose strane, oppure capitano loro cose strane. Il mondo ha etichettato entrambi come piloti che non dovrebbero stare in Formula 1 e, chissà, forse direbbe la stessa cosa di te se tu fossi lì, al posto di uno di loro. Incompreso come un Kmag qualsiasi, sarebbero lontani i giorni in cui qualcuno vedeva qualcosa in te.

L'Alfa Romeo è percepita in maniera decisamente più soft, è il team degli ex ferraristi o dei ferraristi del domani, al massimo qualcuno direbbe che è ora che tu te ne vada, per essere sostituito da Robert Shwartzman, considerato all'unanimità come colui che un giorno potrà salvare il mondo. Molto potrebbe dipendere dalle peripezie che avrebbero potuto condurti in Alfa Romeo, perché ci sono diversi modi di arrivarci e non voglio stare a scomporre ulteriormente questa fantasia.

Perché poi c'è quella più importante e suggestiva, perché se in Ferrari ci fossi tu, alla fine ti darebbero del clown come a tutti gli altri, ti insulterebbero per il mondiale che non vincerai quest'anno, per quelli che non vincerai in futuro e per quelli che non avresti vinto in passato. Non so cosa penserei di te come pilota se ci fossi tu, quello che so è che ormai, a trent'anni, se tu fossi lì saresti visto come qualcuno da mettere da parte. Il pensiero che, se ci fosse stata una Ferrari con te, probabilmente al giorno d'oggi potrebbe già esserci una Ferrari senza di te, rende un po' meno difficile l'idea che non sia mai esistita una Ferrari con te.

In tutto questo, però, l'unica storia che viene scritta è una storia di cui da cinque anni non fai più parte, anche se in realtà tante cose sono rimaste simili a prima, compreso il campionato di Indycar che gareggia all'Iowa Speedway proprio in questi giorni, proprio come cinque anni fa, quando te ne sei andato. Tante cose sono simili, compresa l'idolatria postuma "perché eri un futuro campione", come se non avessero detto il contrario prima o che se fosse l'unica determinante che dava un senso alla tua vita. Insomma, è una storia senza di te, ma ti stai perdendo solo cose già viste.


giovedì 16 luglio 2020

Katherine Legge, il suo incidente e i commenti nonsense di un troll

Credo di avere già accennato, qualche tempo fa, al fatto che, a mio parere, ci fosse più apertura mentale nei confronti delle donne nel motorsport una quindicina d'anni fa di quanta non ce ne sia ora. Se non altro un tempo una donna nel motorsport per essere presa di mira doveva essere di altissimo profilo e a nessuno importava granché della prima Katherine Legge di turno (nonostante il fatto che, in realtà, è stata proprio lei la prima donna che, in questo secolo, ha vinto una gara di alto livello su una monoposto, nelle formule minori della Indycar, quindi il profilo non era proprio bassissimo).

Non saprei dire se c'è gente che lo fa solo ed esclusivamente per trolleggio, non lo metterei del tutto in dubbio, ma oserei dire che c'è modo e modo di atteggiarsi nella vita. Perché esiste un principio fondamentale, a mio parere, ovvero che c'è modo e modo di parlare delle donne nel motorsport. Ridicolizzare le vittime di infortunio in test o competizioni, in una scala di cultura tra il meno infinito e il più infinito, potete immaginare benissimo dove si collochi secondo il mio spassionato parere. Per fortuna comportamenti di questo tipo sembrano non essere particolarmente diffusi, ma il punto è che non lo dovrebbero essere affatto.

Qualora qualcuno volesse una contestualizzazione dell'accaduto, sto parlando di Katherine Legge, impegnata in un test dell'ELMS in un team tutto femminile, in cui fa pairing con Tatiana Calderon e Sophia Florsch. Nella giornata di ieri ha avuto un brutto incidente, nel quale ha riportato una frattura a una gamba per la quale è stata sottoposta a un intervento chirurgico e delle lesioni a un polso che si sono rivelate meno gravi rispetto al report iniziale. Spiegatemi voi se un fan normale dovrebbe sbeffeggiare una persona in queste condizioni così, just for fun, perché è donna quindi cogliamo pure la palla al balzo prima che l'occasione sfumi.

Giusto per chi non avesse le idee chiare, Katherine Legge non è una principiante senza esperienza come sembrava in quel post, ma è una quarantenne con alle spalle una carriera ventennale in serie automobilistiche di alto livello: ha gareggiato in Champs Car, Indycar, DTM, Formula E, IMSA e sicuramente anche da qualche altra parte. Il fatto di non essere una pluricampionessa, così come non lo sono tanti piloti che hanno gareggiato negli stessi campionati, non la rende incapace di guidare una vettura così, di colpo, dopo vent'anni di carriera. Questo concetto non dovrebbe essere così difficile da capire...

Ma d'altronde il soggetto che ha affermato che era ovvio che sarebbe finita così, dato che le donne non dovrebbero guidare mezzi che raggiungono quelle velocità, è lo stesso che qualche mese fa sosteneva che le ragazzine del motorsport non dovrebbero puntare a un futuro nella Ferrari Academy, quanto piuttosto andare a letto con lui, quindi forse sono io quella che ha aspettative troppo alte da parte degli utenti dei social network, anche quelli che hanno dimostrato il degrado più totale in passato. Il problema è che, quando si tratta di perseguire le proprie idee, magari anche sensate, c'è chi dà corda ai soggetti di questo tipo.

Questo tipo, infatti, ha pensato bene di scrivere la sua invettiva contro le donne nel motorsport e contro la Legge in risposta a un tweet di una delle sue compagne di squadra. Sta a voi indovinare quale. La cosa, ovviamente, è terminata con una polemica via Twitter a cui costei ha preso parte, venendo criticata per avere risposto a questo tizio. Il punto è che, per una volta nella vita, la Racing Goddess aveva smerdato uno che meritava di essere smerdato... e l'aveva fatto per la sua compagna di squadra e non per il suo tornaconto personale. Credo che bisognerebbe imparare una cosa, nella vita: che solo perché qualcuno ci sta sulle scatole, non è una buona idea dargli sempre contro, anche quando sta affermando cose di buon senso.

Con questo, non mi resta altro da fare che augurare a Katherine Legge di guarire il prima possibile e di tornare al più presto al volante. Per fortuna mi unisco al coro di tante altre persone che l'hanno fatto, un bel po' di personaggi del mondo del motorsport specie Made in USA compresi. E ricordo a questi soggettoni (i troll, intendo) che, forse, la questione della velocità in sé è l'ultima che tocchi il motorsport al femminile, o almeno quello della generazione di Katherine Legge. Non capisco perché si associ l'essere donna al dovere guidare una vettura più lenta, considerando che ai tempi della Legge la maggior parte delle donne del motorsport hanno fatto la storia correndo sugli ovali in Indycar...


martedì 14 luglio 2020

Lettera ai piloti Ferrari (e non schiantatevi l'uno contro l'altro per essere i primi a leggerla)

Cari piloti Ferrari, spero che vogliate scusarmi, ma ho deciso di parlare di voi. Anzi, di parlare A voi. L'ho fatto perché con il commento al gran premio probabilmente andrò un po' per le lunghe, ma non mi sembrava giusto non parlare nemmeno un po' del gran premio che si è svolto in quest'ultimo fine settimana e voi siete stati un'immensa fonte di ispirazione, anche se non la più positiva delle ispirazioni. Pazienza, c'è il prosciuttello gangster che mostra al mondo che cosa siano le soddisfazioni, con i suoi giri da qualifica come se avesse un peperoncino su per il fondoschiena e con le inquadrature mai su di lui perché era in testa indisturbato per tutta la durata della gara.

So benissimo che non tutti i prosciutti escono con il sale al punto giusto, e ciò vale sia per le monoposto, specie quelle di colore rosso opaco, sia per chi le guida. So che le partenze avventate ci possono stare e che quella che abbiamo visto domenica è stata la più avventata delle partenze avventate, ma ormai è entrata nella storia. Non una storia molto bella da ricordare, ma nevermind.
Non credo che ci sia molto da dire. Quello che è successo mi sembra abbastanza chiaro. Se un pilota colpisce da dietro un altro a pochi metri dalla partenza, non c'è scusa che regga. I predestinaters(C) incalliti hanno affermato che la colpa è solo ed esclusivamente di chi sta davanti e che il loro YdOlO è stato costretto a prendersi responsabilità non sue e che altri dovrebbero imparare a guardare gli specchietti.

Io una cosa da dire in proposito ce l'avrei: di solito, durante una partenza, si dovrebbe guardare cosa si ha davanti, non ignorare che cosa si ha davanti per guardare negli specchietti. Chi sta davanti non vede chi ha dietro. Chi sta dietro, vede chi ha davanti, o quantomeno vede di avere qualcuno davanti. Di conseguenza, anche altri possono avere delle responsabilità, ma mi sembra assurdo dire che colui che era nella posizione migliore per evitare l'incidente non ne abbia. Va contro ogni logica, a mio parere.
Poi, ovviamente, questo deve essere solo qualcosa che ha a che vedere con l'incidente in sé, non con chi andare a minacciare di morte via social e quali tifosi prendere di mira. Tanto non ha nessuna importanza che ci siano tifosi o non tifosi: tirare in mezzo gente a caso è molto più figo.

Questo, per dire, miei carissimi piloti Ferrari, che vi esprimo la mia solidarietà per tutte le ca**ate che sono state dette su di voi negli ultimi giorni e per tutta la gente che si è insultata o vi ha insultati a questo proposito. Non penso che quello che è accaduto sia colpa della monoposto che guidate, ma forse è colpa della cultura che vi è stata inculcata in testa nell'ultimo anno e mezzo.
Non ho alte aspirazioni come quelle di vedervi lottare per il mondiale in Ferrari, perché quando la Ferrari lotterà di nuovo per il mondiale uno di voi non ci sarà, forse non ci sarà neanche l'altro perché non la vedo come una cosa così immediata... Però, ecco, ho l'ambizione di vedere un giorno due piloti Ferrari che siano in grado di lottare per una posizione senza che dal citofono qualcuno imponga di scambiarsi la suddetta posizione come se fosse un pacchetto di figurine. Forse è il primo passo affinché voi o chi per voi possiate imparare a non stamparvi l'uno contro l'altro ogni volta in cui non siete chiamati a farvi passare a vicenda.

Per il resto, ho una sensazione spiacevole, ovvero quella che si stia andando incontro a una nuova epoca dei rami più trash della tifoseria. Fino a poco tempo fa eravate un YdOlO e una palla al piede e tutto girava intorno a questo, ma le cose stanno iniziando a cambiare. Vedo sempre più spesso commenti del tipo "Sainz non potrà fare i miracoli perché è solo una seconda guida, era molto meglio Norris che avrebbe potuto essere un pilota vincente" e sinceramente non mi interessa commentare Norris. Però qui siamo di fronte al volere ricercare un intervento esterno per potere puntare nuovamente alla vittoria. Questo, tradotto, significa che, agli occhi di una fetta di mondo, i piloti inutili attualmente in Ferrari sono due.

Non me lo aspettavo, un tempo i tifosi quando entravano in fissa con un YdOlO difficilmente se lo levavano dalla testa, come è successo in altre situazioni, mentre adesso sembra che ci sia già chi vuole tornare sui propri passi. Quindi, carissimi piloti Ferrari, forse un giorno non sarete ricordati per nulla di buono, ma senz'altro verrete ricordati come quelli che erano lì all'epoca in cui i tifosi incalliti erano pronti a voltare le spalle a squadre per cui stravedevano cinque minuti prima.
Vedo a ogni soffio di vento gente che insulta la Ferrari per i piloti che ha ingaggiato, per i piloti attuali, per la monoposto poco competitiva, per le vittorie ormai divenute un miraggio... Mi sembra di vedere tanta gente che si definisce ferrarista fintanto che c'è qualcosa da raccogliere e che poi, alla prima difficoltà, spegne la TV oppure insulta il primo che capita.

Inizio a capire perché voi piloti veniate visti come indissolubilmente legati nell'anima alla Ferrari, sia quello che resterà l'anno prossimo sia quello che non ci sarà: obiettivamente parlando, se il loro standard di essere ferraristi è urlare "siete dei pagliacci" a tutta la squadra, voi state molte spanne al di sopra dell'atteggiamento del tifoso medio.
Detto questo, credo sia giunto il momento di concludere questa "lettera" invitandovi a non baciarvi alla francese all'avvio del prossimo gran premio e possibilmente a stare lontani l'uno dall'altro, visto che ogni volta in cui vi avvicinate sembra che vada a finire male. In alternativa, tutto può risolversi pacificamente con una calma e pacata rissa in stile NASCAR, rigorosamente davanti alle telecamere. Confido su di voi. <3


lunedì 13 luglio 2020

Indycar 2020 @ Road America

In questo fine settimana si è svolto un double header a Road America, con le gare che, per confonderci un po' le idee, si sono svolte a orari diversi, una sabato sera (per noi) l'altra domenica nel tardo pomeriggio (per noi). Uscivamo dalle prime due gare della stagione vinte da Scott Dixon e si parlava, ovviamente, delle garehhhh noiosehhhh per l'assenzahhhh dei duellihhhh e dei sorpassihhhh e delle Ferrari che si rendono protagoniste di duellihhhh e di sorpassihhhh passando l'una al di sopra dell'altra. Ah, no, quella è un'altra gara di cui parleremo quando sarà il momento, adesso non è il caso di anticipare i tempi, anche perché dobbiamo iniziare a parlare di quello che è successo sabato.

Il campione in carica Josef Newgarden ha deciso di salvarci dal destino di una terza vittoria di Dixon in tre gare conquistando la pole position per la gara di sabato, davanti a nientemeno che Jack Harvey, che con la sua vettura fucsiahhhh ultimamente sta dando conferma che il Vanz ha ragione quando urla "fucsiahhhh".
Nei paraggi c'erano anche Ryan Hunter-Reay, Graham Rahal e Will Power, proprio come sarebbe accaduto alla domenica, solo, con un outcome diverso. Però non vi anticipo niente della domenica... vi basti sapere che al sabato sono rimasti tutti in pista senza nessun particolare problema, mentre il giorno dopo non avrebbero avuto la stessa fortuna.

A un certo punto una nostra vecchia conoscenza, tale Santino Ferrucci, noto al mondo per ragioni non propriamente positive, risaliva in zona podio e ci rimaneva anche quando i vari pitstop stravolgevano un po' la situazione e quando più avanti Jack Harvey andava per prati.
Willpowahhhh si è preso la testa della gara davanti a Dixon... e niente, tempo un altro pitstop e poi sarebbe stato Dixon a portarsi in testa.
Top-ten: Scott Dixon, Will Power, Alex Palou, RHR, Colton Herta, Santino Ferrucci, Graham Rahal, Patricio O'Ward, Takuma Sato e nientemeno che il Pollo Gigante Marcus Ericsson. Spero che RoGro fosse al corrente di questa notizia e che si sia emozionato. Era comunque destinato a emozionarsi ancora di più nella giornata di domenica, per fortuna non durante il gran premio.

Nella seconda parte di gara del sabato sera sono entrate alcune safety car, una delle quali per Conor Daly fermo dopo essere stato speronato da un'altra vettura. Pare che questa vettura fosse quella di O'Ward, che poi ha ottenuto la pole nella gara di domenica ed era visto come colui che avrebbe potuto impedire la quarta vittoria su quattro di Scott Dixon, altresì noto per gli americani come Iceman. Altri piloti non hanno avuto questa possibilità: Willpowahhhh, RHR e Rahal sono stati coinvolti tutti in un incidente. Pare che Paul Tracy abbia dato la colpa a RHR in telecronaca e che sia stato smentito 1) su Twitter dal fratello di Justin Wilson, 2) dai commissari che hanno penalizzato Power.

O'Ward si stava involando verso la sua prima vittoria in carriera, ma era su gomme decisamente più consumate di tutti i piloti che aveva dietro, fossero essi a pieni giri oppure doppiati. In quello scenario, a due giri dalla fine, è intervenuta la legge del karma e ha perso terreno mentre Daly si stava sdoppiando. Ciò è bastato per far sì che il pilota che si trovava secondo al momento tagliasse il traguardo in testa. Quel pilota, a grande sorpresa, non era Dixon. Però guidava anche lui una vettura del team Ganassi.
Top-ten: Felix Rosenqvist, Patricio O'Ward, Alexander Rossi, Marcus Ericsson, Colton Herta, Santino Ferrucci, Alex Palou, Takuma Sato, Josef Newgarden, Charlie Kimball.
Adesso si torna in pista a fine settimana, con Iowa Speedway sempre double header il 17 e il 18 luglio.


venerdì 10 luglio 2020

Vettel alla ricerca del futuro perfetto: un'analisi semi-seria molto poco seria

"Milly Sunshine, perché non ti metti in pari facendo quello che fa il resto del mondo, ovvero congetture alla cazzum sul futuro di Sebastian Vettel?" mi chiede con insistenza la Voce Fuori Campo.
"No, non ne ho voglia, devo scoprire a tutti i costi che fine abbia fatto Charles Pic" le rispondo, ma non mi prende sul serio.
Quindi, siccome mi è venuta in mente una congettura bomba, provvedo a stilare la lista delle possibili destinazioni di Vettel, colui che, con quindici(?) volanti disponibili, potrebbe avere più chance rispetto a RoGro di accaparrarsene uno, se saprà giocare bene le sue carte. Vista la vettura non proprio da Q3 facile, di carte potrebbe anche intendersene...

Mercedes - vista come l'opzione più suggestiva qualora Bottas venga messo alla porta, oggi come oggi nulla lascia pensare che Bottas possa essere messo alla porta. In più di solito i compagni di squadra si tirano i piatti e nessuno di noi vuole vedere i Vettelton che si tirano i piatti.

Racing Point - grossa incognita, è uno dei team che ha un volante già occupato e l'altro non proprio disponibile. A meno che Perez non vada in Indycar o in Haas per fare indignare i murricani, Vettel ha una sola chance per ottenere l'altro volante: un test del DNA che dimostri che è figlio di Lawrence Stroll.

Redbull - per uno che ha frequenti contatti con Helmut Marko sarebbe la strada ideale, dopotutto Marko invecchiando se ne sta uscendo con sparate sempre più grosse e ha bisogno di un pseudo-nipote paziente che lo tenga a bada. Però in Redbull sono soddisfatti della loro line-up, la proprietà del team è in parte thailandese e questo (ma solo questo) va a vantaggio di Albon.

Renault - ormai Alonso si è preso il volante più ambito per vincere il terzo titolo. No problem, non tutti sono alla ricerca del terzo titolo.

Alfa Romeo - il volante di Raikkonen, quando Raikkonen si ritirerà, potrebbe essere suo. Sempre ammesso che Raikkonen si ritiri mai dalle competizioni, cosa sulla quale è lecito nutrire parecchi dubbi. Al suo posto sceglierei altre alternative.

Haas - nessuno si fila questo team... ma una coppia Vettel/Grosjean con Steiner come team principal sarebbe fortissima per il campionato di bestemmie a cui la Formula 1 fa da contorno!

Williams - non è il team migliore sulla carta, ma potrebbe essere scelto come mascotte. L'altra volta in cui fu ingaggiato un ex Ferrari scaricato dalla Ferrari era il 2014. Magari l'aura gufica è rimasta immutata. Claire, pensaci su...

Alpha Tauri - ora parliamo dello scenario veramente suggestivo. Vettel è in buoni rapporti con Marko ed è l'unica persona al mondo ad essere in buoni rapporti con Marko. Potrebbe approfittarne per fare il colpo del secolo: spodestare Kvyat, che ha una certa propensione ad essere spodestato! Sono certa che Marko non veda l'ora di avere una scusa pronta per appiedarlo per la quarta volta. Quarta se non ho perso nulla per strada.

giovedì 9 luglio 2020

Angela Ruch e Amber Cope: una delle pagine più strane del motorsport al femminile

Oggi parliamo di motorsport al femminile, ma non parliamo di un esempio molto costruttivo di motorsport al femminile, quanto piuttosto di un esempio abbastanza trash, anche se ha fatto la storia: le Cope, infatti, circa dieci anni fa sono state le prime due gemelle a gareggiare nei campionati minori della NASCAR. Nel corso degli anni le due hanno partecipato occasionalmente a gare di ARCA, Nationwide, Trucks... e attualmente una delle due gareggia con il nome di Angela Ruch (suo cognome da sposata, che secondo wikipedia si pronuncia come se fosse scritto Ruck).

Le due gemelle sembrano essersi fatte notare essenzialmente per slcune ragioni: 1) performance molto discutibili e mancanza di esperienza necessaria per le serie nelle quali gareggiavano, 2) poco impegno nel motorsport, da loro utilizzato per promuovere la propria immagine e le loro altre attività, 3) look particolarmente appariscente, 4) controversie con altri piloti elevate alla massima potenza, 5) pessima scelta dei tifosi di NASCAR nel vederle come punto di riferimento nel valutare le performance dell'intero genere femminile. Se state pensando a Carmen Jordà... no, forse vi sbagliate, quella ha un look più naturale e non è protagonista di un reality show!

Amber pare avere lasciato le competizioni. Il suo profilo instagram la descrive come parrucchiera, proprietaria di un salone di bellezza e impresaria di pompe funebri, perché evidentemente il successo sta nel diversificare i propri business.
Angela corre full time in Trucks, è sposata con un tale Michael Ruch che occasionalmente insulta piloti di NASCAR su twitter e sostiene che sua moglie è più forte di loro e che in apparenza una volta ha affermato di avere scritto mentre era ubriaco un tweet dal profilo della moglie per insultare un opinionista di NASCAR.

Sul suo profilo instagram, Angela sostiene che al momento ci sono tre donne in NASCAR ed è felice di essere una di loro, forse riferita alla sola serie nella quale gareggia, perché nelle altre serie minori ce ne sono altre.
Sul suo sito web dichiara di essere una delle donne più prominenti del motorsport, cosa sulla quale avrei qualche dubbio dato che, parlando solo degli States, c'è Hailie Deegan che è una front runner nell'ARCA, e di essere la prima madre a gareggiare, quindi non conosce l'esistenza almeno di Emma Kimilainen.
Di fatto, Angela Ruch mi dà esattamente l'impressione di essere una di quelle donne del motorsport che si sentono fighe o rappresentative solo perché sono donne, mentre impegno serio per il motorsport zero, cosa che mi fa pensare a quanto fossero belli i tempi in cui c'erano Leilani Munter e Milka Duno!