Domenica 8 Giugno, ore 14.00 in Canada, ore 20.00 in
Italia: sta per scattare il gran premio di Montreal, sull’isola di Notre-Dame
sul fiume San Lorenzo.
Questo circuito fu introdotto nel mondiale di Formula 1
nel 1978, la prima edizione fu vinta da Gilles Villeneuve a cui il circuito è
stato successivamente dedicato e in quella prima edizione scese qualche fiocco
di neve (la gara si svolgeva in ottobre).
Sono previsti 70 giri, le condizioni meteo dicono che è
soleggiato e l’unico stravolgimento alla griglia di partenza è dovuto alla
retrocessione di Kobayashi.
Griglia di
partenza: Rosberg, Hamilton, Vettel, Bottas, Massa, Ricciardo, Alonso,
Vergne, Button, Raikkonen, Hulkenberg, Magnussen, Perez, Grosjean, Kvyat,
Sutil, Maldonado, Chilton, Bianchi, Ericsson, Kobayashi, Gutierrez, con
quest’ultimo che scatterà dalla corsia dei box.
VIA - Rosberg
viene subito insidiato dal compagno di squadra e principale avversario
Hamilton, che però commette una piccola sbavatura che gli causa la perdita
della seconda posizione, con Vettel che lo sopravanza. Completano la top-5 le
Williams di Bottas e Massa, mentre seguono Ricciardo, Vergne, Alonso, Raikkonen
e Button a completare i primi dieci.
Nelle retrovie c’è un botto, innescato probabilmente da
una manovra di Chilton, tra lui e l’altra Marussia di Bianchi: dopo la
splendida prestazione di Montecarlo per il team anglo-russo stavolta c’è ben
poco da cogliere e dopo le prime curve entrambi i piloti sono già ritirati; è
da segnalare inoltre come questo sia il primo ritiro in carriera per Chilton.
Sarà una gara amara anche per l’altro “piccolo team”: i piloti della Caterham
saranno costretti al ritiro più avanti nel corso della gara per problemi
tecnici.
Dominio Mercedes -
entra la safety car per l’incidente tra le due Marussia, che ha sparso
parecchi detriti e macchie di olio; rimarrà fino alla fine del settimo giro.
Si riparte con Vettel che tenta di mantenere la seconda
posizione, ma si vedrà sopravanzato da Hamilton dopo poco più di due giri. I
due piloti della Mercedes a questo punto sono primo e secondo, mentre intorno
al 14-15° giro inizia il primo giro di pit-stop. Rosberg e Hamilton
“rimanderanno” la sosta di qualche giro, rientrando al 19° e al 20°. Nonostante
un errore commesso da Rosberg al suo rientro in pista, il tedesco riesce a
mantenere la posizione sul britannico.
In top-ten a questo punto troviamo: Rosberg, Hamilton (più
vicino al compagno di squadra di quanto non fosse prima), Perez (che non s’è
fermato), Hulkenberg (idem), Vettel, Bottas, Ricciardo, Alonso, Massa (che ha
perso qualche secondo ai box per un problema nella fissazione di una ruota e
che successivamente guadagnerà una posizione su Alonso) e Vergne.
La situazione intanto, tra i primi due, si fa più
“bollente” al 26° giro, quando Rosberg commette un errore: taglia una chicane e
in tal modo riesce a distanziare un po’ Hamilton. Verrà messo sotto esame, ma
non subirà alcuna penalità.
...O forse no?
- Il colpo di scena arriva quando è stata superata da poco la metà della gara. I
due piloti della Force India si stanno fermando per l’unica sosta (Perez 35°
giro, Hulkenberg 42°), gli altri si stanno già fermando per la seconda (e
qualche posizione varia, tra di loro)... e intanto sia Rosberg sia Hamilton
iniziano ad accusare problemi, forse della stessa natura, e iniziano a perdere
terreno nei confronti dei loro avversari.
Dopo qualche giro i due effettuano entrambi la seconda
sosta, tornando in pista alle spalle di Massa che ancora non s’è fermato: è un
momento storico di questo campionato, perché per la prima volta troviamo in
testa, seppure momentaneamente, un pilota non della Mercedes.
Massa rientrerà ai box soltanto al 49° giro per la
seconda sosta, mentre nel frattempo tra i piloti della Mercedes accadrà di
tutto: le posizioni tra i due si invertiranno un paio di volte, i due finiranno
lunghi in varie vie di fuga, i freni della vettura di Hamilton inizieranno a
fumare e quest’ultimo inizierà a perdere posizioni una dopo l’altra. Risultato:
Hamilton rientra ai box dove è costretto al ritiro, Rosberg seppure in
difficoltà prosegue... ed è ancora primo, anche se il suo vantaggio è
irrisorio. Troviamo addirittura i primi otto (Rosberg, Perez, Ricciardo, Vettel,
Hulkenberg, Bottas, Massa e Alonso) racchiusi in soli sette secondi, con i
primi quattro tutti uno dietro l’altro e la stessa situazione tra il quinto e l’ottavo.
Finale a
sorpresa... e col botto! - Tutto sembra annunciare un finale molto
movimentato, almeno nelle zone più basse della top-ten. Bottas attacca
Hulkenberg, ma commette un errore; ne approfitta Massa che lo supera e sorpassa
a propria volta Hulkenberg. Approfittando del fatto che ha le gomme più
fresche, riesce ad avvicinarsi ai quattro davanti. Bottas, invece, perde un
paio di posizioni a vantaggio dei piloti che lo seguono.
Ricciardo è in rimonta: al 66° giro supera Perez che ha
problemi con il DRS e si lancia all’inseguimento di Rosberg, superandolo due
giri più tardi e portandosi in testa quando ne mancano solo un paio alla
bandiera a scacchi. Poco più indietro, a meno di quattro secondi dalla vetta,
intanto è battaglia per il gradino più basso del podio. Nonostante il suo
destino sembri segnato Perez tenta di resistere, ma deve rassegnarsi e cedere
al sorpasso di Vettel all’ultimo giro, un attimo prima di essere letteralmente
travolto da Massa (i commissari, più tardi, daranno la colpa del fatto al
messicano, colpevole a loro avviso di avere tagliato la strada al pilota della
Williams). I due finiscono in testacoda e sono entrambi protagonisti di botti
spaventosi contro le barriere. Portati via dalla medical car per accertamenti,
i due si riveleranno fortunatamente illesi. Nel frattempo la safety car guidata
da Bernd Maylander taglia il traguardo in prima posizione e, insomma, per la
prima volta Daniel Ricciardo vince un gran premio (il primo pilota non della
Mercedes a vincere una gara quest’anno). Completano il podio Rosberg e Vettel,
mentre dietro l’incidente che ha messo fuori gioco Perez e Massa fa risalire
vari piloti.
Risultato
1. D.Ricciardo
Redbull
2. N.Rosberg
Mercedes +4.2
3. S.Vettel
Redbull +5.2
4. J.Button
McLaren +11.7
5. N.Hulkenberg
Force India +12.8
6. F.Alonso
Ferrari +14.8
7. V.Bottas
Williams +23.5
8. J.Vergne Toro
Rosso +28.0
9. K.Magnussen
McLaren +29.2
10. K.Raikkonen
Ferrari +53.6
11. S.Perez Force
India +1 lap
12. F.Massa
Williams +1 lap
13. A.Sutil
Sauber +1 lap
14. E.Gutiérrez
Sauber +6 laps
15. R.Grosjean
Lotus +11 laps
16. D.Kvyat Toro
Rosso +23 laps
17. L.Hamilton
Mercedes +24 laps
18. K.Kobayashi
Caterham +47 laps
19. P.Maldonado
Lotus +49 laps
20. M.Ericsson
Caterham +63 laps
21. J.Bianchi
Marussia +70 laps
22. M.Chilton
Marussia +70 laps
Questo commento appartiene al Blog e alla sua Autrice,
oscurata dall’ombra dell’età che avanza oggi che un pilota più giovane di lei
ha per la prima volta vinto un gran premio, ma illuminata nella sua stesura
dalla Sacra Cenerentola del botto tra compagni di squadra e dalla luce emanata
dal signore e padrone degli incidenti: il Sommo Pastor, che se oggi fosse stato
al posto di Massa avrebbe rischiato la radiazione e dato a Perez l’immunità da
qualsiasi penalità.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine