domenica 8 giugno 2014

GP Canada: vince Ricciardo... a sorpresa!

Domenica 8 Giugno, ore 14.00 in Canada, ore 20.00 in Italia: sta per scattare il gran premio di Montreal, sull’isola di Notre-Dame sul fiume San Lorenzo.
Questo circuito fu introdotto nel mondiale di Formula 1 nel 1978, la prima edizione fu vinta da Gilles Villeneuve a cui il circuito è stato successivamente dedicato e in quella prima edizione scese qualche fiocco di neve (la gara si svolgeva in ottobre).
Sono previsti 70 giri, le condizioni meteo dicono che è soleggiato e l’unico stravolgimento alla griglia di partenza è dovuto alla retrocessione di Kobayashi.

Griglia di partenza: Rosberg, Hamilton, Vettel, Bottas, Massa, Ricciardo, Alonso, Vergne, Button, Raikkonen, Hulkenberg, Magnussen, Perez, Grosjean, Kvyat, Sutil, Maldonado, Chilton, Bianchi, Ericsson, Kobayashi, Gutierrez, con quest’ultimo che scatterà dalla corsia dei box.

VIA - Rosberg viene subito insidiato dal compagno di squadra e principale avversario Hamilton, che però commette una piccola sbavatura che gli causa la perdita della seconda posizione, con Vettel che lo sopravanza. Completano la top-5 le Williams di Bottas e Massa, mentre seguono Ricciardo, Vergne, Alonso, Raikkonen e Button a completare i primi dieci.
Nelle retrovie c’è un botto, innescato probabilmente da una manovra di Chilton, tra lui e l’altra Marussia di Bianchi: dopo la splendida prestazione di Montecarlo per il team anglo-russo stavolta c’è ben poco da cogliere e dopo le prime curve entrambi i piloti sono già ritirati; è da segnalare inoltre come questo sia il primo ritiro in carriera per Chilton. Sarà una gara amara anche per l’altro “piccolo team”: i piloti della Caterham saranno costretti al ritiro più avanti nel corso della gara per problemi tecnici.

Dominio Mercedes - entra la safety car per l’incidente tra le due Marussia, che ha sparso parecchi detriti e macchie di olio; rimarrà fino alla fine del settimo giro.
Si riparte con Vettel che tenta di mantenere la seconda posizione, ma si vedrà sopravanzato da Hamilton dopo poco più di due giri. I due piloti della Mercedes a questo punto sono primo e secondo, mentre intorno al 14-15° giro inizia il primo giro di pit-stop. Rosberg e Hamilton “rimanderanno” la sosta di qualche giro, rientrando al 19° e al 20°. Nonostante un errore commesso da Rosberg al suo rientro in pista, il tedesco riesce a mantenere la posizione sul britannico.
In top-ten a questo punto troviamo: Rosberg, Hamilton (più vicino al compagno di squadra di quanto non fosse prima), Perez (che non s’è fermato), Hulkenberg (idem), Vettel, Bottas, Ricciardo, Alonso, Massa (che ha perso qualche secondo ai box per un problema nella fissazione di una ruota e che successivamente guadagnerà una posizione su Alonso) e Vergne.
La situazione intanto, tra i primi due, si fa più “bollente” al 26° giro, quando Rosberg commette un errore: taglia una chicane e in tal modo riesce a distanziare un po’ Hamilton. Verrà messo sotto esame, ma non subirà alcuna penalità.

...O forse no? - Il colpo di scena arriva quando è stata superata da poco la metà della gara. I due piloti della Force India si stanno fermando per l’unica sosta (Perez 35° giro, Hulkenberg 42°), gli altri si stanno già fermando per la seconda (e qualche posizione varia, tra di loro)... e intanto sia Rosberg sia Hamilton iniziano ad accusare problemi, forse della stessa natura, e iniziano a perdere terreno nei confronti dei loro avversari.
Dopo qualche giro i due effettuano entrambi la seconda sosta, tornando in pista alle spalle di Massa che ancora non s’è fermato: è un momento storico di questo campionato, perché per la prima volta troviamo in testa, seppure momentaneamente, un pilota non della Mercedes.
Massa rientrerà ai box soltanto al 49° giro per la seconda sosta, mentre nel frattempo tra i piloti della Mercedes accadrà di tutto: le posizioni tra i due si invertiranno un paio di volte, i due finiranno lunghi in varie vie di fuga, i freni della vettura di Hamilton inizieranno a fumare e quest’ultimo inizierà a perdere posizioni una dopo l’altra. Risultato: Hamilton rientra ai box dove è costretto al ritiro, Rosberg seppure in difficoltà prosegue... ed è ancora primo, anche se il suo vantaggio è irrisorio. Troviamo addirittura i primi otto (Rosberg, Perez, Ricciardo, Vettel, Hulkenberg, Bottas, Massa e Alonso) racchiusi in soli sette secondi, con i primi quattro tutti uno dietro l’altro e la stessa situazione tra il quinto e l’ottavo.

Finale a sorpresa... e col botto! - Tutto sembra annunciare un finale molto movimentato, almeno nelle zone più basse della top-ten. Bottas attacca Hulkenberg, ma commette un errore; ne approfitta Massa che lo supera e sorpassa a propria volta Hulkenberg. Approfittando del fatto che ha le gomme più fresche, riesce ad avvicinarsi ai quattro davanti. Bottas, invece, perde un paio di posizioni a vantaggio dei piloti che lo seguono.
Ricciardo è in rimonta: al 66° giro supera Perez che ha problemi con il DRS e si lancia all’inseguimento di Rosberg, superandolo due giri più tardi e portandosi in testa quando ne mancano solo un paio alla bandiera a scacchi. Poco più indietro, a meno di quattro secondi dalla vetta, intanto è battaglia per il gradino più basso del podio. Nonostante il suo destino sembri segnato Perez tenta di resistere, ma deve rassegnarsi e cedere al sorpasso di Vettel all’ultimo giro, un attimo prima di essere letteralmente travolto da Massa (i commissari, più tardi, daranno la colpa del fatto al messicano, colpevole a loro avviso di avere tagliato la strada al pilota della Williams). I due finiscono in testacoda e sono entrambi protagonisti di botti spaventosi contro le barriere. Portati via dalla medical car per accertamenti, i due si riveleranno fortunatamente illesi. Nel frattempo la safety car guidata da Bernd Maylander taglia il traguardo in prima posizione e, insomma, per la prima volta Daniel Ricciardo vince un gran premio (il primo pilota non della Mercedes a vincere una gara quest’anno). Completano il podio Rosberg e Vettel, mentre dietro l’incidente che ha messo fuori gioco Perez e Massa fa risalire vari piloti.

Risultato
1. D.Ricciardo  Redbull
2. N.Rosberg  Mercedes  +4.2
3. S.Vettel  Redbull  +5.2
4. J.Button  McLaren  +11.7
5. N.Hulkenberg  Force India  +12.8
6. F.Alonso  Ferrari  +14.8
7. V.Bottas  Williams  +23.5
8. J.Vergne  Toro Rosso  +28.0
9. K.Magnussen  McLaren  +29.2
10. K.Raikkonen  Ferrari  +53.6
11. S.Perez  Force India  +1 lap 
12. F.Massa  Williams  +1 lap 
13. A.Sutil  Sauber  +1 lap 
14. E.Gutiérrez  Sauber  +6 laps 
15. R.Grosjean  Lotus  +11 laps 
16. D.Kvyat  Toro Rosso  +23 laps 
17. L.Hamilton  Mercedes  +24 laps 
18. K.Kobayashi  Caterham  +47 laps 
19. P.Maldonado  Lotus  +49 laps 
20. M.Ericsson  Caterham  +63 laps 
21. J.Bianchi  Marussia  +70 laps 
22. M.Chilton  Marussia  +70 laps 

Questo commento appartiene al Blog e alla sua Autrice, oscurata dall’ombra dell’età che avanza oggi che un pilota più giovane di lei ha per la prima volta vinto un gran premio, ma illuminata nella sua stesura dalla Sacra Cenerentola del botto tra compagni di squadra e dalla luce emanata dal signore e padrone degli incidenti: il Sommo Pastor, che se oggi fosse stato al posto di Massa avrebbe rischiato la radiazione e dato a Perez l’immunità da qualsiasi penalità.

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