GARA 2:
domenica 1 giugno
Dopo 24 ore dalla gara 1, è giunto il momento della gara
2, dove a scattare dalla pole position (ottenuta in un’apposita sessione di
qualifiche - la griglia di partenza della gara 2 NON si basa sul risultato
della prima gara) sarà il giapponese del team Foyt Takuma Sato.
Ancora una volta la gara sarà composta da 70 giri, con lo
stesso orario di partenza di quella del giorno precedente.
Griglia di
partenza: Sato, Hinchcliffe, Castroneves, Conway, Briscoe, Muñoz, Pagenaud,
Power, Saavedra, Newgarden, Bourdais, Huertas, Wilson, Rahal, Montoya, Aleshin,
Kanaan, Andretti, Hawskworth, Kimball, Hunter-Reay, Dixon.
VIA: si
parte... anzi, no! Nel momento in cui la gara doveva partire, Hinchcliffe era
già davanti a Sato, che andava al rallenty, quindi si è optato per un altro
giro di formazione. Stavolta va tutto bene, se non che un contatto con una
sciagura vivente altresì nota come Will Power manda in testacoda Newgarden, che
finisce contro a un muro e gli vanno addosso altre due vetture, quella di Rahal
e quella di Wilson, mentre Kimball opta per evitarli facendo una lunga
escursione in una via di fuga. Entra in pista la safety-car, dietro la quale i
primi cinque sono Sato, Castroneves, Hinchcliffe, Briscoe e Muñoz, posizioni
che rimarranno pressoché invariate anche al restart dopo quattro giri.
Sato riesce a mettere tra sé e il secondo un certo
margine, aiutato anche dal fatto che Castroneves e Hinchcliffe sono in lotta
per la seconda posizione. Il canadese riuscirà a superare il brasiliano all’8°
giro di gara, mentre dietro Conway recupera posizioni e di lì a poco risale al
terzo posto dietro a Sato e a Castroneves.
Al 10° giro un incidente di Saavedra, che danneggia una
sospensione e rimane fermo in pista, provoca il secondo ingresso della safety
car.
Sato rientra ai box, mentre proseguono Hinchcliffe,
Conway e Muñoz che in questo momento si trovano nelle prime posizioni. Vari dei
piloti che si trovavano in top-ten rientrano ai box e Sato, a causa di un
pit-stop durato più a lungo del previsto, perde varie posizioni nei loro
confronti.
Si riparte al 15° giro, con Hinchcliffe in testa, e tutto
scorre senza problemi. Nelle prime posizioni non cambia nulla, mentre nelle
retrovie ci sono alcuni piloti in lotta tra loro.
Conway si avvicina a Hinchcliffe, in crisi con le gomme,
e riesce a compiere il sorpasso nel corso del 21° giro. Il canadese entra ai
box per la prima sosta un giro più tardi, mentre il nuovo leader della gara
prosegue fino al 25°. Si porta in testa Power, che però di lì a poco deve
fermarsi (uscirà dai box davanti a Hinchcliffe). Segue Aleshin, che rientra al
29° giro e a quel punto è leader Castroneves che essendosi fermato ai box
all’entrata della safety car è su una strategia completamente diversa.
Completano la top-5 Hawskworth, Briscoe, Sato e Conway.
I primi quattro si sono fermati all’inizio della gara
(10° giro) e devono rientrare per la seconda sosta: il primo è Briscoe al 31°,
seguono Castroneves e Sato al 34° e un giro più tardi anche Hawskworth. A quel
punto Castroneves è di nuovo in testa, davanti a Conway e Power.
Al 35° giro Briscoe tocca Sato davanti a lui, che finisce
in testacoda. L’esperienza maturata in Formula 1 nello scorso decennio fa sì
che, contrariamente alla maggior parte dei suoi colleghi, Sato riesca a girarsi
dalla parte giusta e a riprendere senza che sia necessario l’ingresso della
safety car!
Conway prosegue fino al 40° giro, poi rientra ai box. A quel
punto in top-5 ci sono Castroneves, Power (staccato di 11 secondi dal leader),
Pagenaud, Hinchcliffe e Dixon.
Il distacco tra Castroneves e Power rimane pressoché
invariato anche dopo la successiva sosta (pochi giri più tardi), mentre Dixon
riesce a risalire fino alla terza posizione: tra il secondo e il terzo il gap è
veramente minimo.
A 12 giri dalla fine (quando i primi cinque sono
Castroneves, Power, Dixon, Kimball e Pagenaud) Bourdais va a sbattere: entra la
safety car. Si riparte quando di giri ne mancano sette, con Castroneves che
riesce a distaccare il compagno di squadra. Di fatto non cambiano le posizioni
tra i primi, mentre Hinchcliffe riesce a superare Pagenaud per la quinta
posizione.
Dixon si avvicina poi a Power e, mentre tenta il
sorpasso, commette una sbavatura grazie alla quale Kimball lo supera e si porta
in quarta posizione, mentre poco dopo anche Hinchcliffe lo supera. Poi viene
inquadrata la vettura di Sato contro le barriere: altra safety car a sei giri
dalla fine.
Al momento del restart mancano appena tre giri e ancora
una volta Castroneves mette una certa distanza tra sé e Power, che a sua volta
ha un certo vantaggio nei confronti di Kimball e Hinchcliffe sono in lotta per
la terza posizione. Hinchcliffe tenta il sorpasso su Kimball, ma gli va male e
viene superato anche da Dixon, che si porta al quarto posto.
Per il resto le posizioni rimangono invariate,
Castroneves vince la prima gara stagionale e durante il giro d’onore come al
solito si ferma, scende dalla vettura e va ad arrampicarsi sulle reti, con vari
membri del team. #EpicWin!
Risultato
1. (3) Helio Castroneves, Penske Chevrolet, 70, Running
2. (8) Will Power, Penske Chevrolet, 70, Running
3. (20) Charlie Kimball, Ganassi Chevrolet, 70, Running
4. (22) Scott Dixon, Ganassi Chevrolet, 70, Running
5. (2) James Hinchcliffe, Andretti Honda, 70, Running
6. (7) Simon Pagenaud, Schmidt Honda, 70, Running
7. (16) Mikhail Aleshin, Schmidt Honda, 70, Running
8. (6) Carlos Muñoz, Andretti Honda, 70, Running
9. (17) Tony Kanaan, Ganassi Chevrolet, 70, Running
10. (5) Ryan Briscoe, Ganassi Chevrolet, 70, Running
11. (4) Mike Conway, Carpenter Chevrolet, 70, Running
12. (13) Justin Wilson, Coyne Honda, 70, Running
13. (15) Juan Pablo Montoya, Penske Chevrolet, 70,
Running
14. (19) Jack Hawksworth, Herta Honda, 70, Running
15. (12) Carlos Huertas, Coyne Honda, 70, Running
16. (18) Marco Andretti, Andretti Honda, 70, Running
17. (10) Josef Newgarden, Fisher Honda, 69, Running
18. (1) Takuma Sato, Foyt Honda, 69, Running
19. (21) Ryan Hunter-Reay, Andretti Honda, 61, Electrical
20. (11) Sebastien Bourdais, KV hevrolet, 58, Contact
21. (14) Graham Rahal, Rahal Honda, 43, Contact
22. (9) Sebastian Saavedra, KV Chevrolet, 9, Contact
Dettagli random
sulla telecronaca latino-americana:
- il nome di Aleshin viene pronunciato regolarmente
Mikaèl, o addirittura, in un’occasione Maikol, cosa che mi ha fatto perdere
qualche anno di vita;
- Mazzoni-time: Graham Rahal è fidanzato con Courtney
Force (una pilota del NHRA, qualunque cosa sia, che ha altre due sorelle che
gareggiano nella stessa serie);
- i telecronisti se la ridono come matti ogni volta in
cui qualcuno va a sbattere da qualche parte e prendono per i fondelli i piloti
in questione per un bel po’.
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