domenica 1 giugno 2014

#6: INDY DUAL DETROIT - 31 maggio e 1 giugno

GARA 1: sabato 31 maggio

Proprio come l’anno scorso, sul circuito stradale di Belle Isle ci sono due diverse gare, una al sabato e una la domenica. La gara 1 parte alle 21.45 ora italiana e prevede 70 giri. La partenza è lanciata, per fortuna, dato che le partenze da fermi non sono esattamente il punto di forza della Indycar. La pole position è stata conquistata dal brasiliano Helio Castroneves (Penske).

Griglia di partenza: Castroneves, Hinchcliffe, Hawskworth, Conway, Briscoe, Montoya, Bourdais, Kanaan, Rahal, Dixon, Muñoz, Huertas, Saavedra, Newgarden, Sato, Power, Pagenaud, Andretti, Wilson, Kimball, Hunter-Reay, Aleshin.

VIA: Castroneves mantiene la prima posizione al momento della partenza, mentre non si può dire lo stesso di Hinchcliffe, che viene sopravanzato da Hawskworth, che per diversi giri fu leader all’Indy Road Grand Prix, sempre ammesso che quella gara si chiamasse così.
Si prosegue per qualche giro di calma, almeno fino al momento in cui, nelle retrovie, c’è un contatto tra Pagenaud e Power, dopo il quale il francese finisce in una via di fuga. Siamo al quinto giro ed entra la safety car. Da notare: quei due avevano già avuto un incidente a Long Beach.
Alcuni piloti nelle retrovie rientrano ai box per la prima sosta, mentre davanti restano tutti in pista. I primi cinque dietro la safety car sono Castroneves, Hawskworth, Hinchcliffe, Conway e Kanaane al momento del restart (9° giro) le posizioni dei primi rimangono invariate.

La seconda safety-car entra una manciata di giri più tardi, quando Conway che si trovava in quarta posizione urta un muretto e rimane fermo.
I piloti che si trovavano nelle prime posizioni effettuano il primo pit-stop. Per Hawskworth le cose vanno male, dal momento che non riesce a ripartire.
Il restart avviene al 21° giro, con Rahal in testa alla gara dato che ha proseguito, così come Andretti, Power, Aleshin, Hunter-Reay, Kimball e Montoya che sono al momento i primi sette (alcuni essendosi fermati in precedenza non sono rientrati stavolta, mentre qualcuno non si è affatto fermato), davanti a Castroneves, Hinchcliffe e Dixon a completare la top-ten.
Uno dopo l’altro rientrano ai box Rahal (24°), Andretti (27°) e Power (31°), così che Aleshin per la prima volta si ritrova in testa a una gara di Indycar! Sia lui sia gli altri piloti che non si erano fermati durante la seconda safety cari rientrano ai box nei giri immediatamente successivi e al 33° Castroneves è di nuovo in testa, con un certo margine, davanti a Hinchcliffe, Dixon, Briscoe e Newgarden a completare la top-5.
Per quanto riguarda Aleshin riuscirà poco dopo nell’eroica impresa di farsi penalizzare per ostruzione nei confronti di Sato, che avendo avuto un problema nelle fasi iniziali della gara era doppiato di quattro giri!

Newgarden urta le barriere al 37° giro: è il terzo ingresso della safety car e nessuno dei piloti che si trovavano nelle prime posizioni si ferma ai box, mentre invece rientra qualcuno dei piloti che erano più indietro.
Dietro alla safety car i primi dieci sono Castroneves, Hinchcliffe, Dixon, Muñoz, Power, Montoya, Kimball, Hunter-Reay, Kanaan e Bourdais. Al restart al 44° giro c’è un po’ di “movimento” nelle zone finali della top-ten. Bourdais perde svariate posizioni, mentre Kanaan e Rahal ne recuperano.

Al 47° giro sia Castroneves sia Hinchcliffe rientrano ai box, seguiti un giro più tardi da Dixon. All’uscita dai box prima Hinchcliffe e poi Dixon si ritrovano in lotta con Saavedra.
Power si trova in testa e vi rimane per diversi giri prima di rientrare, come già stavano facendo alcuni dei piloti su strategia diversa rispetto a Castroneves, Hinchcliffe e Dixon.

Mancano 15 giri al termine quando Aleshin finisce in testacoda. Al momento c’è Briscoe in testa, davanti a rahal, Kanaan, Wilson, Andretti, Huertas, Castroneves, Hinchcliffe e Muñoz. Si riparte tre giri più tardi e dopo un giro Power supera Briscoe, che a otto giri dal termine si fermerà ai box per l’ultimo pit-stop, uscendo nelle retrovie.
Al momento i primi cinque sono: Power, Rahal, Kanaan, Wilson e Castroneves, con quest’ultimo che ha recuperato diverse posizioni dopo il restart. Di fatto sono queste le posizioni d’arrivo, anche se il gap tra Power e Rahal è minimo e fino all’ultimo il risultato rimane aperto.
Sono da segnalare due incidenti nel giro finale: prima Hunter-Reay va contro le barriere da solo, poi Aleshin e Hawskworth hanno una collisione tra loro e finiscono a loro volta contro le barriere.

Risultato
1. 12 Will Power - Penske 70  Running
2. 15 Graham Rahal - Rahal 70  Running
3. 10 Tony Kanaan - Ganassi 70  Running
4. 19 Justin Wilson - Coyne 70  Running
5. 3 Helio Castroneves - Penske 70  Running
6. 27 James Hinchcliffe - Andretti 70  Running
7. 34 Carlos Muñoz (R) - Andretti 70  Running
8. 18 Carlos Huertas (R) - Coyne 70  Running
9  83 Charlie Kimball - Ganassi 70  Running
10. 25 Marco Andretti - Andretti 70  Running
11. 9 Scott Dixon - Ganassi 70  Running
12. 2 Juan Pablo Montoya - Penske 70  Running
13. 11 Sebastien Bourdais - KV 70  Running
14. 17 Sebastian Saavedra - KV 70  Running
15. 8 Ryan Briscoe - Ganassi 70  Running
16. 28 Ryan Hunter-Reay - Andretti 69  Running
17. 7 Mikhail Aleshin (R) - Schmidt 68  Running
18. 14 Takuma Sato - Foyt 66  Running
19. 98 Jack Hawksworth (R) - Herta 65  Running
20. 67 Josef Newgarden - Fisher 36  Contact
21. 20 Mike Conway - Carpenter 14  Contact
22. 77 Simon Pagenaud - Schmidt 4  Contact

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