sabato 18 novembre 2023

500 miglia di Indianapolis 1951: il breve lieto fine di Wallard

Così come nel 1950, anche nel 1951 la Cinquecento Miglia è inclusa nel calendario della Formula 1. Il tentativo di mescolare i due mondi, tuttavia, continua a non andare in porto, e il fatto che ci sia una SoVrApPoSiZiOn3 con il GP della Svizzera non è d'aiuto. L'evento elvetico si svolge il 27 maggio, domenica, quello dell'Indiana il 30 maggio, mercoledì. Come ho già spiegato a suo tempo, la Indy 500 non si correva nel Memorial Sunday, negli anni '50. Trentatré posti sulla griglia per una sessantina di entranti che tentano di qualificarsi, una Kurtis Kraft in pole position, è quella di Duke Nalon. Tutta la prima fila è composta da Kurtis Kraft, dietro di lui ci sono Lee Wallard e Jack McGrath, i quali passeranno entrambi davanti a Nalon alla partenza, uno dei momenti immortalati della gara, della quale si può trovare su Youtube una sintesi di dieci minuti con i momenti salienti.


Wallard e McGrath sono 1/2 per un bel tratto, con il secondo che tuttavia in seguito scivola alle spalle di Cecil Green, il quale dopo un giro di soste salirà anche in testa alla gara, dove rimarrà fino al momento del suo ritiro per un problema tecnico.
McGrath, invece, è in seguito costretto a dare forfait indisposizione fisica: siamo negli anni '50, quindi shared drive, lo sostituisce Manuel Ayulo, che non si era qualificato, il quale si ritrova terzo alle spalle della Kuzma di Walt Faulkner, che poi sarà costretto al ritiro. Ayulo, nel frattempo, si trova dietro a Mike Nazaruk e Mauri Rose.
Quest'ultimo, vincitore di tre edizioni nel passato e podium finisher nell'edizione del 1950, ha una violenta uscita di pista, inquadrata dalle telecamere. Esce da quello che resta della vettura con le proprie gambe, sporco di fango.


I ritiri si susseguono e taluni sono anche inquadrati. Perfino un'invasione animale è immortalata, una lepre (non proprio ben definita nello screenshot qui sopra) che corre nella direzione opposta alle monoposto, pare. Figura tra i ritirati anche il poleman Nalon, di cui in realtà non si è più detto nulla, verosimilmente sprofondato ben presto nella bassa classifica.
Di classifica bassa a fine gara di fatto non ce n'è, al traguardo arrivano appena otto vetture, un record negativo. Wallard vince, come ormai prevedibile, mentre Nazaruk arriva secondo, il terzo posto è condiviso dal duo McGrath/ Ayulo, dato che hanno guidato prima l'uno e poi l'altro la stessa vettura: tutte Kurtis Kraft sul podio.

La vittoria dominata di Wallard, dopo una precedente carriera non particolarmente altisonante, è un lieto fine dalla durata molto breve. Appena una settimana più tardi è impegnato in un'altra gara, durante la quale la sua vettura prende fuoco.
Nel tentativo di portare la macchina laddove non possa fare gravi danni, rimane gravemente ustionato. Dopo un lungo stop ritorna al volante tre stagioni dopo, con l'intento di gareggiare a Indianapolis, ma è costretto a ritirarsi prima delle qualifiche in quanto debilitato in maniera permanente dall'incidente.
Morirà prematuramente nel 1963, per problemi di salute che, secondo alcune fonti, sono ancora una volta diretta conseguenza dell'incendio del 1951.

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Milly Sunshine