giovedì 4 ottobre 2018

In difesa di Dany Kvyat

Fonte: @ToroRosso
Quattro anni fa veniva annunciato il passaggio di Daniil Kvyat dalla Toro Rosso alla Redbull e, per varie ragioni, non la presi molto bene. Nessuna di queste ragioni aveva a che vedere con il "russo di Roma" e, quando la situazione si fece più chiara, fui piuttosto felice di saperlo in Redbull.
Il 2015 fu positivo. Salì sul podio in Ungheria.
Nel 2016 salì di nuovo sul podio, in Cina. Quello che venne dopo non fu affatto positivo.
Retrocesso per fare posto a Verstappen e, nel 2017, messo a piedi per Gasly, ripreso quando si era sistemata la situazione con Gasly, nonché definitivamente appiedato per fare posto a Hartley. Non so se mi spiego: appiedato per fare posto a Hartley, uno del cui appiedamento imminente si parla fin dal giorno in cui ha appoggiato il fondoschiena su una Toro Rosso...
Passato dalle stelle alle stalle in pochi anni, il destino di Kvyat era tornare nella stalla, quella dei tori rossi con le ali: dopo una stagione passata a gironzolare indossando indumenti sponsorizzati dalla Ferrari, nel 2019 lo rivedremo al volante. Prenderà il posto di Gasly, passato in Redbull per prendere il posto di Ricciardo.
Ovviamente c'è stata una pioggia di opinioni negative, del calibro di "gli hanno rovinato la carriera e lui tornahhhh!!!11!!!!111!" o "avrebbe dovuto cambiare categoriahhhhh!!!111!!!!!"...
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...dalle quali mi dissocio. O meglio, concordo sul fatto che, per quanto ne sappiamo noi, la Toro Rosso non si sia comportata molto bene con il suddetto pilota (eventuali risvolti economici non li conosciamo, per quanto ne sappiamo noi è possibile che l'abbiano cacciato a calci nel fondoschiena, ma anche che sia stato profumatamente pagato per andarsene), ma non concordo sul fatto che sia stato necessariamente un errore.
Non mi sembra che ci fossero altre squadre disposte a fare salti mortali per averlo, né che tali chiamate siano arrivate da squadre di altri campionati. Ricordo di avere visto sue inquadrature mentre gironzolava per il paddock della Formula E, a detta dei telecronisti con l'intento di trovarsi un volante, ma nulla lascia pensare che avesse delle alternative concrete. Quindi perché no?
Paragonatelo a un comune disoccupato senza lavoro, anche a voi stessi se siete stati disoccupati. Nel periodo in cui ero senza lavoro (proprio agli albori della carriera di Kvyat in Redbull), personalmente ho sperato per due mesi che l'azienda che mi aveva messo a casa per esubero di personale ci ripensasse. Se la chiamata fosse arrivata, sarei tornata indietro senza esitare, anche se poi, quando qualche tempo dopo ho trovato un altro lavoro, mi sono resa conto che il mio posto precedente non era un granché. Per me Kvyat è semplicemente la versione F1 di un disoccupato che torna a lavorare per l'azienda che l'ha licenziato, dopo essere stato richiamato. Probabilmente il suo futuro a lungo termine non passerà per la Toro Rosso, ma passare per la Toro Rosso potrebbe essere per lui una possibilità per tornare ad avere un futuro a lungo termine.

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